il mio primo giro delle Fiandre del 5 aprile 2014, 242km:
arriviamo a Bruges il giovedì con la famiglia. ci sistemiamo, facciamo giro della città etc etc.
il venerdì faccio una breve uscita di 1,5 ore ed incontro la squadra TREK che fa allenamento
il giorno del Fiandre amatoriale la sveglia e' alle 6am. in albergo ci sono ciclisti di tutta europa e a mia sorpresa anche un paio di australiani. hanno fatto giri alle Canarie e ora si fanno le classiche del nord. beati loro che han soldi e tempo. penso seriamente a trasferirmi li, cosi posso fare più giri in europa.... :)
a parte le considerazioni estemporanee, faccio colazione con 2 inglesi ed un australiano che cominciano a parlare delle previsioni del tempo.
mi faccio un po influenzare ed invece che partire leggero e senza mantellina, scendo in macchina a prendere la mantellina. infatti risulterà inutile perché
e' stato il Fiandre piu asciutto e soleggiato degli ultimi anni. mai ascoltare gli inglesi ...
mi avvio al Markt, zona della partenza ufficiale, intorno alle 7.15. avevo preso il numero ad Oudenaarde, il giorno prima, cosi non ho bisogno di andare allo stadio a prendere il numero. meglio cosi, mi risparmio la fila e la calca.
e' ancora buio, e sapendo che la polizia e' pignola se non hai le luci in bici, non mi arrischio. mettere le lucine sull'ammiraglia proprio non mi va.
arrivo al Markt dove trovo un buon numero di ciclisti, fermi a chiacchierare e fare foto prima della partenza. la partenza e' "amatoriale", non in linea come in molte delle GF italiane
fa freschino, intorno ai 10gradi, vento da sud ovest e cielo coperto.
dopo aver ascoltato una conversazione di un gruppo di italiani che discute se prendere un caffe o no prima della partenza, mi avvio, facendo suonare il bip al passaggio del via ufficiale.
sono subito circondato da numerosi ciclisti. alla partenza siamo in migliaia. penso subito che avrò sempre compagnia, ed i fatti mi daranno ragione.
mi accodo ad un gruppetto che sui 35/40 tiene un buon ritmo. i cambi di corsia tra piste ciclabile e strada con la polizia che ci scorta e che ci rintuzza verso la ciclabile, rendono i primi chilometri un po concitati.
siamo una 40ina e continuiamo ad inglobare altri gruppi che passiamo.
sento parlare tutte le lingue, inglese, fiammingo, olandese, italiano spagnolo ed altre lingue che sono tra spagnolo e non so che.. decido che sono catalani :)
cosi scorre tranquilla, ai 35 all'ora, sempre in z1/z2 sul mio PM e HR sul z2 basso. delle volte prendo delle botte per ostacoli improvvisi non segnalati dai miei compagni davanti. va tutto bene pero mi tengo a distanza. capisco che non tutti sono
abituati a segnalare e fare giri di gruppo.
ai vari semafori ed incroci i volontari dei supporti fermano il traffico per noi e si va in sicurezza. non mancano cadute banali, agli stop, dove qualcuno si scorda che deve togliere il piede dal pedale.
trovo molte donne sul percorso lungo. qualcuna va veramente forte!
cosi arriviamo al secondo rifornimento dove poi cominciano i primi tratti di pave'. per me, e' la prima volta. al primo tratto di circa 2km tengo botta. entro veloce ma poi devo soccombere alle vibrazioni.
per foruna che sono su una domane 6 !
cerco di non pensare alle forature e spingo. la potenza va a z5 subito, le mani fanno male, il culo pure e i piedi non me li sento piu.
al secondo tratto di pave, trovo un passaggio ai fianchi della strada evitando il traffico nel centro e le buche piu brutte. pero questa, si risolve in una decisione sbagliata. per saltare uno davanti a me,
cerco di rientrare sul pave, ma trovo uno scalino che mi fa forare la ruota anteriore. perdo 10 minuti. ne approfitto per fare anche pipi, visto che il freddo e l'acqua locale hanno un effetto diuretico potentissimo su di me :(
continuo cosi per gli altri tratti di pave in piano e leggera salita. in certe zone, quando finisci una breve e ripida discesa, ti trovi dei tratti di pave che affronti in curva. non oso immaginare
gli incedenti in caso di pioggia.
i tratti ufficiali di pave sono 4, ma io ne ho contati almeno 3 in piu, che pero non vengono riportati. attenzione alle discese brevi che finiscono sul pave!
quando si ha la fortuna di prendere un corridoio laterale di asfalto o sterrato, ci si rende conto di quanta potenza si perde nei saltelli dovuti al pave. con la stessa pedalata, praticamente riesco a passare tutti quelli che sono ancora sul pave.
arrivano, dopo circa 100Km , i tratti di salite. brevi, brutali, secche, peggio dei muri del limburgo a cui sono abituato. molti di questi muri sono su pave.
qui i gruppi si sfaldano. quelli veloci devono affrontare un po di traffico, quelli che vanno moderati, come me, se la cavano bene. devo dire che il traffico sui muri non era esagerato. forse il fatto di partire tardi, fare il lungo e saltare la calca del corto e del medio aiuta ad evitare il traffico nei tratti piu ripidi.
sono superato diverse volte da qualcuno che va veramente forte. mi domando se non sia qualche ex-pro o campione locale che si fa beffa i noi poveri umani :)
cosi continua, un muro dopo l'altro. la potenza va su, z5, z6 e anche z7.
gli ultimi strappi, specialmente, l'Oude Kwaremont, sono micidiali. le mani fanno male ed i piedi non ce la fanno piu a pedalare sul pave. la bici per fortuna tiene botta. non perdo pezzi, come altri fanno.
il Paterberg arriva e trovo chaos. forse perche siamo tutti in gruppo. in molti si mettono in mezzo cercando di superare chi ai fianchi si ferma e comincia a camminare. poi, piu su, anche in mezzo non c'e' piu spazio
ed io mi devo mettere in supplesse per non metter il piede giu. mai e poi mai! uno davanti a me, in olandese rabbioso grida ad un altro di spostarsi. quello magari era inglese o non so cosa, non si sposta, sicche il tipo gli da una spallata con il risultato di farlo cadere a terra
e poi cadere lui stesso. io passo in mezzo, un po ridendo, un po soffrendo per il mal di gambe.
cosi si va verso il finale. 18 km di leggera discesa e poi un drittone con vento a favore. mi unisco ad un gruppo di 5 dove un ragazza va anche avanti a tirare. arriviamo ai 45 all'ora sul finish ufficiale. saluto i colleghi di fuga :) e continuo dritto
verso la piazza principale di Ouderaande, per poi tornare a Qubus, lo start non ufficiale dove mi aspetta al famiglia.
giornata bella di sole, esperienza bellissima, fatica tanta ma non estrema. farla nei gruppi e risparmiarsi per i 130km finali e' stata una cosa saggia.
nota triste: all'ultimo ristoro un tipo si e' accasciato a terra. ho pensato che fosse solo uno svenimento. il team medico che era li di servizio si e' messo all'opera e non gli ho dato peso.
prima di riprendere per gli ultimi 27km, mi sono voltato verso la zona dove si era steso a terra ed ho notato che gli stavano facendo il massaggio cardiaco. intorno a me, gente che scrollava la testa, tante facce stravolte per quella scena. me ne sono andato con l'amaro in bocca, sperando solo
che possa riprendersi. non ho altre notizie.
Beibo
Bellissimo, complimenti!