Fiandre e Classiche del Nord

Gianluk

Velocista
27 Luglio 2011
4.923
45
Brescia
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Bici
Con le rotelle
il mio primo giro delle Fiandre del 5 aprile 2014, 242km:

arriviamo a Bruges il giovedì con la famiglia. ci sistemiamo, facciamo giro della città etc etc.
il venerdì faccio una breve uscita di 1,5 ore ed incontro la squadra TREK che fa allenamento :mrgreen:

il giorno del Fiandre amatoriale la sveglia e' alle 6am. in albergo ci sono ciclisti di tutta europa e a mia sorpresa anche un paio di australiani. hanno fatto giri alle Canarie e ora si fanno le classiche del nord. beati loro che han soldi e tempo. penso seriamente a trasferirmi li, cosi posso fare più giri in europa.... :)
a parte le considerazioni estemporanee, faccio colazione con 2 inglesi ed un australiano che cominciano a parlare delle previsioni del tempo.
mi faccio un po influenzare ed invece che partire leggero e senza mantellina, scendo in macchina a prendere la mantellina. infatti risulterà inutile perché
e' stato il Fiandre piu asciutto e soleggiato degli ultimi anni. mai ascoltare gli inglesi ...

mi avvio al Markt, zona della partenza ufficiale, intorno alle 7.15. avevo preso il numero ad Oudenaarde, il giorno prima, cosi non ho bisogno di andare allo stadio a prendere il numero. meglio cosi, mi risparmio la fila e la calca.

e' ancora buio, e sapendo che la polizia e' pignola se non hai le luci in bici, non mi arrischio. mettere le lucine sull'ammiraglia proprio non mi va.
arrivo al Markt dove trovo un buon numero di ciclisti, fermi a chiacchierare e fare foto prima della partenza. la partenza e' "amatoriale", non in linea come in molte delle GF italiane
fa freschino, intorno ai 10gradi, vento da sud ovest e cielo coperto.
dopo aver ascoltato una conversazione di un gruppo di italiani che discute se prendere un caffe o no prima della partenza, mi avvio, facendo suonare il bip al passaggio del via ufficiale.

sono subito circondato da numerosi ciclisti. alla partenza siamo in migliaia. penso subito che avrò sempre compagnia, ed i fatti mi daranno ragione.

mi accodo ad un gruppetto che sui 35/40 tiene un buon ritmo. i cambi di corsia tra piste ciclabile e strada con la polizia che ci scorta e che ci rintuzza verso la ciclabile, rendono i primi chilometri un po concitati.
siamo una 40ina e continuiamo ad inglobare altri gruppi che passiamo.

sento parlare tutte le lingue, inglese, fiammingo, olandese, italiano spagnolo ed altre lingue che sono tra spagnolo e non so che.. decido che sono catalani :)

cosi scorre tranquilla, ai 35 all'ora, sempre in z1/z2 sul mio PM e HR sul z2 basso. delle volte prendo delle botte per ostacoli improvvisi non segnalati dai miei compagni davanti. va tutto bene pero mi tengo a distanza. capisco che non tutti sono
abituati a segnalare e fare giri di gruppo.

ai vari semafori ed incroci i volontari dei supporti fermano il traffico per noi e si va in sicurezza. non mancano cadute banali, agli stop, dove qualcuno si scorda che deve togliere il piede dal pedale.

trovo molte donne sul percorso lungo. qualcuna va veramente forte!

cosi arriviamo al secondo rifornimento dove poi cominciano i primi tratti di pave'. per me, e' la prima volta. al primo tratto di circa 2km tengo botta. entro veloce ma poi devo soccombere alle vibrazioni.
per foruna che sono su una domane 6 !

cerco di non pensare alle forature e spingo. la potenza va a z5 subito, le mani fanno male, il culo pure e i piedi non me li sento piu.

al secondo tratto di pave, trovo un passaggio ai fianchi della strada evitando il traffico nel centro e le buche piu brutte. pero questa, si risolve in una decisione sbagliata. per saltare uno davanti a me,
cerco di rientrare sul pave, ma trovo uno scalino che mi fa forare la ruota anteriore. perdo 10 minuti. ne approfitto per fare anche pipi, visto che il freddo e l'acqua locale hanno un effetto diuretico potentissimo su di me :(

continuo cosi per gli altri tratti di pave in piano e leggera salita. in certe zone, quando finisci una breve e ripida discesa, ti trovi dei tratti di pave che affronti in curva. non oso immaginare
gli incedenti in caso di pioggia.

i tratti ufficiali di pave sono 4, ma io ne ho contati almeno 3 in piu, che pero non vengono riportati. attenzione alle discese brevi che finiscono sul pave!
quando si ha la fortuna di prendere un corridoio laterale di asfalto o sterrato, ci si rende conto di quanta potenza si perde nei saltelli dovuti al pave. con la stessa pedalata, praticamente riesco a passare tutti quelli che sono ancora sul pave.

arrivano, dopo circa 100Km , i tratti di salite. brevi, brutali, secche, peggio dei muri del limburgo a cui sono abituato. molti di questi muri sono su pave.
qui i gruppi si sfaldano. quelli veloci devono affrontare un po di traffico, quelli che vanno moderati, come me, se la cavano bene. devo dire che il traffico sui muri non era esagerato. forse il fatto di partire tardi, fare il lungo e saltare la calca del corto e del medio aiuta ad evitare il traffico nei tratti piu ripidi.
sono superato diverse volte da qualcuno che va veramente forte. mi domando se non sia qualche ex-pro o campione locale che si fa beffa i noi poveri umani :)

cosi continua, un muro dopo l'altro. la potenza va su, z5, z6 e anche z7.

gli ultimi strappi, specialmente, l'Oude Kwaremont, sono micidiali. le mani fanno male ed i piedi non ce la fanno piu a pedalare sul pave. la bici per fortuna tiene botta. non perdo pezzi, come altri fanno.

il Paterberg arriva e trovo chaos. forse perche siamo tutti in gruppo. in molti si mettono in mezzo cercando di superare chi ai fianchi si ferma e comincia a camminare. poi, piu su, anche in mezzo non c'e' piu spazio
ed io mi devo mettere in supplesse per non metter il piede giu. mai e poi mai! uno davanti a me, in olandese rabbioso grida ad un altro di spostarsi. quello magari era inglese o non so cosa, non si sposta, sicche il tipo gli da una spallata con il risultato di farlo cadere a terra
e poi cadere lui stesso. io passo in mezzo, un po ridendo, un po soffrendo per il mal di gambe.

cosi si va verso il finale. 18 km di leggera discesa e poi un drittone con vento a favore. mi unisco ad un gruppo di 5 dove un ragazza va anche avanti a tirare. arriviamo ai 45 all'ora sul finish ufficiale. saluto i colleghi di fuga :) e continuo dritto
verso la piazza principale di Ouderaande, per poi tornare a Qubus, lo start non ufficiale dove mi aspetta al famiglia.

giornata bella di sole, esperienza bellissima, fatica tanta ma non estrema. farla nei gruppi e risparmiarsi per i 130km finali e' stata una cosa saggia.

nota triste: all'ultimo ristoro un tipo si e' accasciato a terra. ho pensato che fosse solo uno svenimento. il team medico che era li di servizio si e' messo all'opera e non gli ho dato peso.
prima di riprendere per gli ultimi 27km, mi sono voltato verso la zona dove si era steso a terra ed ho notato che gli stavano facendo il massaggio cardiaco. intorno a me, gente che scrollava la testa, tante facce stravolte per quella scena. me ne sono andato con l'amaro in bocca, sperando solo
che possa riprendersi. non ho altre notizie.

Beibo

Bellissimo, complimenti! o-o
 

tizio

Novellino
13 Dicembre 2008
97
5
Pistoia
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Giant TCR Advanced SL0 Shimano Durace
Pure io ho partecipato al percorso lungo
Fino al secondo tratto di pavè è stato snervante per tutte le rotonde e le ciclabili a cui sinceramente non sono abituato...
Poi ho avuto la brillante idea di farmi dare una sportellata da un ciclista tedesco di 100 kg e toccando il cordolo sono finito sul marciapiede con conseguente rottura del capitello radiale e una brutta contusione al polso.
Dal km 123 al termine mi sono fermato a tutti i punti d'assistenza ai ristori (bene organizzati) ed è stato un lungo calvario, specialmente sui muri in pavè (praticamente su tutti o quasi) comunque tenendo duro sono arrivato in fondo grazie ai miei compagni d'avventura che mi hanno coccolato fino alla fine
 
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ciclo_beibo

Il Superuomo
27 Aprile 2009
3.035
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Goritschach - Austria, Carinzia
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di quelle che devi pedalare
Pure io ho partecipato al percorso lungo
Fino al secondo tratto di pavè è stato snervante per tutte le rotonde e le ciclabili a cui sinceramente non sono abituato...
Poi ho avuto la brillante idea di farmi dare una sportellata da un ciclista tedesco di 100 kg e toccando il cordolo sono finito sul marciapiede con conseguente rottura del capitello radiale e una brutta contusione al polso.
Dal km 123 al termine mi sono fermato a tutti i punti d'assistenza ai ristori (bene organizzati) ed è stato un lungo calvario, specialmente sui muri in pavè (praticamente su tutti o quasi) comunque tenendo duro sono arrivato in fondo grazie ai miei compagni d'avventura che mi hanno coccolato fino alla fine

Mi spiace per l'incidente.però sei stato un grande a finirla tutta.o-o
Concordo che l'organizzazione è ottima.

Ps.Non è che abbiamo scambiato due chiacchiere io e te lungo il percorso? Ero da solo,e avevo la maglia della mdd12..

Beibo
 
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frankyclau

Apprendista Passista
11 Giugno 2007
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Brianza-Bormio
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trek emonda factory team
anche io percorso lungo, fatto a tutta......i muri mi sono piaciuti molto mentre i tratti di pavè in pianura mi hanno letteralmente massacrato!!!! sopratutto quel tratto da 2300m infinito!

Una caduta del piffero da fermo mi ha "rovinato" la giornata, mi si è stortato il forcellino del cambio, cosa che mi ha dato problemi ad utilizzare alcuni rapporti dato che la catena mi saltava su e giù, quindi sono stato costretto a fare tutti i muri in agilità più che di potenza, mi sarebbe piaciuto affrontarli un po più alla "cancellara" ma dciciamo che mi sono divertito comunque!!!

Al ritorno in Italia io e miei compagni di avventura ci siamo chiesti come mai in Italia le cose non funzionano come in Belgio, loro sono in grado di organizzare le classiche monumento per amatori con numeri da capogiro......in Italia c'è la Sanremo che non è nemmeno da paragonare a tali eventi e non abbiamo il Giro di Lombardia Amatoriale!!!!

Viviamo proprio in un paese del cax.....
 

ciclo_beibo

Il Superuomo
27 Aprile 2009
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Goritschach - Austria, Carinzia
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di quelle che devi pedalare
anche io percorso lungo, fatto a tutta......i muri mi sono piaciuti molto mentre i tratti di pavè in pianura mi hanno letteralmente massacrato!!!! sopratutto quel tratto da 2300m infinito!

Una caduta del piffero da fermo mi ha "rovinato" la giornata, mi si è stortato il forcellino del cambio, cosa che mi ha dato problemi ad utilizzare alcuni rapporti dato che la catena mi saltava su e giù, quindi sono stato costretto a fare tutti i muri in agilità più che di potenza, mi sarebbe piaciuto affrontarli un po più alla "cancellara" ma dciciamo che mi sono divertito comunque!!!

Al ritorno in Italia io e miei compagni di avventura ci siamo chiesti come mai in Italia le cose non funzionano come in Belgio, loro sono in grado di organizzare le classiche monumento per amatori con numeri da capogiro......in Italia c'è la Sanremo che non è nemmeno da paragonare a tali eventi e non abbiamo il Giro di Lombardia Amatoriale!!!!

Viviamo proprio in un paese del cax.....

credo che sia culturale. in Belgio ed in Olanda sono da sempre amanti della bici. Da noi , in italia, forse sono piu le "mode del momento". da noi forse il grande boom ci fu nell'epoca Pantani e da li e' continuato sempre piu.

qui , la gente va in bici sempre , a lavoro, a fare la spesa, a portare i bimbi in asilo e scuola, sono attrezzati con piste ciclabilii e c'e' una tradizione ciclistica forse piu forte che in italia. e' anbche una questione infrastrutturale.
c'e' pero da ammettere che in certe zone d'italia, la cultura ciclistica sia molto forte, ma noi non la "distribuiamo" o la rendiamo fruibile a tutti, non creiamo zonoe sicure dove andare in bici e quelle poche che ci sono , sono nate di recente. molto bene, ma abbiamo ancora molto da fare. certo il territorio non aiuta, c'e' da ammettere.
qui c'e' un network di ciclabili che fa paura. la manutenzione e' puntuale e le domeniche di sole non vedi altro che famiglie in bicicletta in giro. quando nevica, mettono il sale prima sulle ciclabili e poi, se serve, sulla strade!

e' un paese piccolo e "quasi" tutti sono pazzi per il ciclismo... anche se mi ricordo di un paio di incontri con automobilisti non proprio appassionati :cry

ogni fine settimana, da Marzo a Ottobre, c'e una cicloturistica, per tutte le eta, gusti e distanze. poi da novembre a febbraio hai le cicloturistiche in MTB. la giostra non si ferma mai. qui sono abituati ad organizzare eventi. anche i club piu piccoli hanno organizzazioni che da noi sembrerebbero da paura.

ci sono molti volontari, ed in piu, in belgio , i costi sono relativamente piu bassi. i componenti dei vari club (centinaia) si mettono a dirigere dirigere il traffico ed ad aiutare ai ristori!

la mia visione di expat / cicloturista in Olanda.

Beibo
 
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ciclo_beibo

Il Superuomo
27 Aprile 2009
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Goritschach - Austria, Carinzia
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Bici
di quelle che devi pedalare
la mia prima Liege-Bastogne-Liegi - 279km; D+ 4700m

e' decisamente la distanza più lunga che abbia mai affrontato. Forse non mi rendevo neanche io stesso conto della distanza e del dislivello totale.

il giorno prima sono abbastanza nervoso: di tutti quelli del mio gruppo ciclistico sono l'unico che affronta il lungo. tutti vanno per i 167km, il medio.
sveglia alle 4am. abito a 120km da liegi, e devo ancora fare l'iscrizione. cosi parto alle 4,45 alla volta di Liegi, con l'idea che forse faro anche io la distanza media. ci penso su mentre guido verso Liegi. quando arrivo alle 6,10am ai parcheggi, cambio idea subito. c'e' un disastro di gente ! mi convinco che sicuramente avro compagnia per il lungo. la realtà mi darà ragione. :-)

cosi parcheggio. in realtà mi aspettavo un parcheggio dedicato, ma sembra che l'organizzazione abbia segnato sulla cartina le aree di sosta libere, in pratica ci si arrangia. lascio la macchina in cima ad una salita all 8%, a 1km dalla partenza. già pregusto quando dovrò farla a ritroso.

arrivo alla partenza. i chioschi sono quasi vuoti e faccio presto a prendere il pacco gara. l'organizzazione sotto questo punto di vista e' eccelsa, come quella del Fiandre. certo, pago 40 euro, anche perché mi sono inscritto sul momento, ma so che verro trattato "bene" ai ristori, e che la segnaletica e' ben fatta e che non avrò problemi di traffico con le auto ed ad ogni incrocio ci sara sempre un volontario per gestire il traffico.

quindi si parte, alle 6,40am. do un'occhiata alle bici degli altri: tutti hanno il numero verde e la striscia adesiva blu con il ruolino di marcia della 279km. bene bene.

cominciamo ad uscire da una Liegi semi-deserta. ci fanno passare su delle strade da "galera" con buche e pave al 10% in discesa. pave messo
veramente male, la foresta di aremberg e' un biliardo a confronto... forse. cosi dopo innumerevoli semafori, incroci, usciamo da Liegi e ci aspetta già un primo colle... che pero non era nella lista delle salite non so
come mai lo hanno zompato, mi domando. in realtà la risposta arriverà dopo. quella "salitina" non e' nulla rispetto a quello che ci aspetterà più tardi, per ben 11 volte!

mi unisco ad un gruppo, mediamente veloce, dove cerchiamo anche di organizzare cambi, ma tutto va a remengo non appena incontriamo un'altra di queste salitine, dolci, ma che spezzano il ritmo.

i gruppi sono folti, ci sono ciclisti di tutti i luoghi: Belgi francofoni, Belgi che parlano un fiammingo totalmente incomprensibile, olandesi, italiani, una miriade di inglesi che, con la scusa che il tunnel della Manica arriva a Calais, con le classiche del Nord ci vanno a nozze. ascolto anche delle lingue curiosissime, misto tra napoletano e spagnolo, e decido che sono, ancora una volta, catalani. :)

arrivati al primo stop arriva la vera scelta, fare il lungo da 279km, o ripiegare sul 167km? li c'e' il bivio, che poi e' un punto di non ritorno. vedo pero che TUTTI continuano per il lungo. non ci sono piu dubbi: sole, compagnia, il centenario della Doyenne ed un vero challenge per me. si va per la 279km !

dopo una lunga e divertente discesa, affrontiamo la prima salita segnalata sulla striscia-ruolino , a la Roche. avevo il timore che fosse il muro di la Roche: una salita carogna su pave nel centro del paesino. fortuna mia che mi sbagliavo. facciamo invece una salita ma molto più dolce, sebbene impegnativa. la mia strategia e' sempre quella di conservarmi il piu possibile. siamo ancora al 80km. con il power meter mi mantengo sempre sulla soglia o appena sotto. noto che tutti sono piuttosto cauti, meno che gli sboroni di turno. :-)

su questa salita faccio un simpatico incontro con dei "paesani" di Fermo. sono arrivati qui in 4 , due uomini e due ragazze, per fare il lungo. mi dicono che si sono fatti 1400km giovedi. incontro altri italiani, Romani, Ascolani, Veneti. certo che il ponte del 25 deve proprio aver un bel boost di italianità a questa cicloturistica!

a seguire incontriamo altri 3 ristori. ogni volta cerco di fare rifornimento veloce e ripartire subito, entro i 10min. non voglio raffreddarmi, ne perdere i miei "compagni". seppur con delle interruzioni sembra che vado sempre con le stesse persone. tanto e' che alla fine ci salutiamo quando ci ri-incotriamo. alcuni vanno veramente veloci e mi sfiora il dubbio che non siano ex-pro o dei fenomeni locali. io cerco sempre di stare nella pancia dei
gruppi e delle volte tiro un po sulle salite piu dolci, ma non forzo mai.

il sole ci scalda e un po di vento da sud ci spinge a favore, una volta passati Bastogne. siamo al 111km. le salite arrivano , ma con sufficiente tempo di recupero tra una e l'altra. Cote Saint Roche, Cote de Wanne, Cote de Stokeu (una salita maligna), fino al mio cruccio perché la conosco gia: La Redoute . appena passato l'ultimo ristoro, il quarto, inizia la Redoute. questa volta, per mia sorpresa, riesco a far il mio migliore tempo, sempre mantenendomi in soglia o sforando per pochi minuti in VO2max. la strategia della "conservazione dell'energia" deve aver funzionato!

noto che sulla Redoute ci sono gia camper pronti ad aspettare domani il passaggio dei corridori. le persone sono li, sulle sedie, che bevono birra, fanno barbecue e incitano i ciclisti, scherzano, ci passano da mangiare. una miriade di scritte a terra per Philiph Gilbert disegna un nastro fino in cima. mi immagino il giorno dopo, quando passeranno i pro, e mi piace pensare che sto facendo la stessa strada che faranno loro.

mancano ancora 3 salite alla fine e immagino già che saranno terribili. il Côte de la Roche aux Faucons infatti, con 1,5km, 10% pendenza media e 16% massima, dopo 254km e 4000m di D+, fa le sue vittime. molti lo fanno a piedi. da li in poi anche io comincio a sentire la gara o meglio ancora, il mio stomaco la sente: comincio ad avere nausea forte e sono costretto a fermarmi. il mio stomaco non riesce a tenere più gli stroopwaffel, banane, miele e barrette dei ristori. anche l'acqua mi fa schifo! purtroppo non miglioro anche stando fermo, e decido di ripartire comunque. mi ritrovo a mugugnare, a quelli che mi passano, come Verdone , "annate annatee che tanto ve ripijo a tutti a voi".
ai -30km, mi sento un po meglio ma so che non posso chiedere di piu al mio organismo.

mi accodo agli ormai piccoli e sparuti gruppi che cercano di arrivare a Liegi. oramai sono tutti stanchi. molti vanno ai 15km/h anche in piano. io cerco ancora di tenere una buona media e mi trovo a tirare un gruppetto. cominciamo a sentire l'arrivo. un cartello segna i -20km.

entriamo a Liegi. passiamo in una zona industriale che sembra venuta fuori dalle scene iniziali di Blade Runnner: immensi fabbricati, arrugginiti, ciminiere, ponti e carrucole su teleferiche sospese. ma domani i corridori passeranno qui per gli ultimi km???

eccoci al Cote de Saint-nicolas: una vera coltellata nelle gambe dopo 268km. la salita e' abbastanza incasinata di autobus, auto messe di traverso che cercano di schivare i ciclisti. io faccio lo slalom, salutato dai bambini ai bordi della strada che ci incitano voglio che gli diamo "il cinque".

ecco, ora siamo a Liegi, e' finita, mi dico. invece no, ci sono ancora 6km tra discese in pave, salite in pave, pianure in pave, semafori e traffico. la gente ai bordi della strada ci saluta, ci incita, ci dice , in francese, che siamo quasi all'arrivo. sull'ultima salitina , prima di svoltare verso il traguardo, una suora applaude e dice "magnifique" e sorride. io mi rendo conto che ci sono, ce l'ho fatta, anche con lo stomaco a pezzi. eccomi che arrivo al traguardo. scendo dalla bici e mi rendo conto di aver fatto una grande cosa per me.

Beibo
 
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tizio

Novellino
13 Dicembre 2008
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Giant TCR Advanced SL0 Shimano Durace
o-o
Sei stato un grande...
Ero in trepidante attesa del tuo racconto, davvero bello e dettagliato.
Deve essere stata una bella faticaccia ma che soddisfazione finirla...

BRAVO!!!

Più dura del Fiandre?
Stavo valutando per il prox anno, ma mi hai smontato un po' parlando di pavè...
Mi ero riproposto di non fare neanche più un metro di ciottolato;nonzo%
 

ciclo_beibo

Il Superuomo
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o-o
Sei stato un grande...
Ero in trepidante attesa del tuo racconto, davvero bello e dettagliato.
Deve essere stata una bella faticaccia ma che soddisfazione finirla...

BRAVO!!!

Più dura del Fiandre?
Stavo valutando per il prox anno, ma mi hai smontato un po' parlando di pavè...
Mi ero riproposto di non fare neanche più un metro di ciottolato;nonzo%

grazie o-o

se hai fatto il Fiandre ce la fai anche con questa. c'e' abbastanza "popolo" per stare in gruppo. devi avere un buon fondo ed un soprasella ben resistente

le parti in pave sono toste solo alla fine, quando rientri a liegi,. che sei stanco.

all'uscita di liegi devi stare un po attento, tutto qui. uno che ha fatto il fiendre, come te, non dovrebbe avere problemi. :mrgreen:

io l'ho fatta in condizioni meteo ottimali. con la pioggia le cose cambiano.

Beibo
 

tizio

Novellino
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Sai al Fiandre, indipendentemente dalla durezza, non è stata una passeggiata per me, ho tolto il gesso stamani...
E sul pavè sono rimbalzato come una pallina da tennis;nonzo%
 

tizio

Novellino
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grazie o-o

se hai fatto il Fiandre ce la fai anche con questa. c'e' abbastanza "popolo" per stare in gruppo. devi avere un buon fondo ed un soprasella ben resistente

le parti in pave sono toste solo alla fine, quando rientri a liegi,. che sei stanco.

all'uscita di liegi devi stare un po attento, tutto qui. uno che ha fatto il fiendre, come te, non dovrebbe avere problemi. :mrgreen:

io l'ho fatta in condizioni meteo ottimali. con la pioggia le cose cambiano.

Beibo

Ancora grande!!!
 

Gianluk

Velocista
27 Luglio 2011
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la mia prima Liege-Bastogne-Liegi - 279km; D+ 4700m

e' decisamente la distanza più lunga che abbia mai affrontato. Forse non mi rendevo neanche io stesso conto della distanza e del dislivello totale.

il giorno prima sono abbastanza nervoso: di tutti quelli del mio gruppo ciclistico sono l'unico che affronta il lungo. tutti vanno per i 167km, il medio.
sveglia alle 4am. abito a 120km da liegi, e devo ancora fare l'iscrizione. cosi parto alle 4,45 alla volta di Liegi, con l'idea che forse faro anche io la distanza media. ci penso su mentre guido verso Liegi. quando arrivo alle 6,10am ai parcheggi, cambio idea subito. c'e' un disastro di gente ! mi convinco che sicuramente avro compagnia per il lungo. la realtà mi darà ragione. :-)

cosi parcheggio. in realtà mi aspettavo un parcheggio dedicato, ma sembra che l'organizzazione abbia segnato sulla cartina le aree di sosta libere, in pratica ci si arrangia. lascio la macchina in cima ad una salita all 8%, a 1km dalla partenza. già pregusto quando dovrò farla a ritroso.

arrivo alla partenza. i chioschi sono quasi vuoti e faccio presto a prendere il pacco gara. l'organizzazione sotto questo punto di vista e' eccelsa, come quella del Fiandre. certo, pago 40 euro, anche perché mi sono inscritto sul momento, ma so che verro trattato "bene" ai ristori, e che la segnaletica e' ben fatta e che non avrò problemi di traffico con le auto ed ad ogni incrocio ci sara sempre un volontario per gestire il traffico.

quindi si parte, alle 6,40am. do un'occhiata alle bici degli altri: tutti hanno il numero verde e la striscia adesiva blu con il ruolino di marcia della 279km. bene bene.

cominciamo ad uscire da una Liegi semi-deserta. ci fanno passare su delle strade da "galera" con buche e pave al 10% in discesa. pave messo
veramente male, la foresta di aremberg e' un biliardo a confronto... forse. cosi dopo innumerevoli semafori, incroci, usciamo da Liegi e ci aspetta già un primo colle... che pero non era nella lista delle salite non so
come mai lo hanno zompato, mi domando. in realtà la risposta arriverà dopo. quella "salitina" non e' nulla rispetto a quello che ci aspetterà più tardi, per ben 11 volte!

mi unisco ad un gruppo, mediamente veloce, dove cerchiamo anche di organizzare cambi, ma tutto va a remengo non appena incontriamo un'altra di queste salitine, dolci, ma che spezzano il ritmo.

i gruppi sono folti, ci sono ciclisti di tutti i luoghi: Belgi francofoni, Belgi che parlano un fiammingo totalmente incomprensibile, olandesi, italiani, una miriade di inglesi che, con la scusa che il tunnel della Manica arriva a Calais, con le classiche del Nord ci vanno a nozze. ascolto anche delle lingue curiosissime, misto tra napoletano e spagnolo, e decido che sono, ancora una volta, catalani. :)

arrivati al primo stop arriva la vera scelta, fare il lungo da 279km, o ripiegare sul 167km? li c'e' il bivio, che poi e' un punto di non ritorno. vedo pero che TUTTI continuano per il lungo. non ci sono piu dubbi: sole, compagnia, il centenario della Doyenne ed un vero challenge per me. si va per la 279km !

dopo una lunga e divertente discesa, affrontiamo la prima salita segnalata sulla striscia-ruolino , a la Roche. avevo il timore che fosse il muro di la Roche: una salita carogna su pave nel centro del paesino. fortuna mia che mi sbagliavo. facciamo invece una salita ma molto più dolce, sebbene impegnativa. la mia strategia e' sempre quella di conservarmi il piu possibile. siamo ancora al 80km. con il power meter mi mantengo sempre sulla soglia o appena sotto. noto che tutti sono piuttosto cauti, meno che gli sboroni di turno. :-)

su questa salita faccio un simpatico incontro con dei "paesani" di Fermo. sono arrivati qui in 4 , due uomini e due ragazze, per fare il lungo. mi dicono che si sono fatti 1400km giovedi. incontro altri italiani, Romani, Ascolani, Veneti. certo che il ponte del 25 deve proprio aver un bel boost di italianità a questa cicloturistica!

a seguire incontriamo altri 3 ristori. ogni volta cerco di fare rifornimento veloce e ripartire subito, entro i 10min. non voglio raffreddarmi, ne perdere i miei "compagni". seppur con delle interruzioni sembra che vado sempre con le stesse persone. tanto e' che alla fine ci salutiamo quando ci ri-incotriamo. alcuni vanno veramente veloci e mi sfiora il dubbio che non siano ex-pro o dei fenomeni locali. io cerco sempre di stare nella pancia dei
gruppi e delle volte tiro un po sulle salite piu dolci, ma non forzo mai.

il sole ci scalda e un po di vento da sud ci spinge a favore, una volta passati Bastogne. siamo al 111km. le salite arrivano , ma con sufficiente tempo di recupero tra una e l'altra. Cote Saint Roche, Cote de Wanne, Cote de Stokeu (una salita maligna), fino al mio cruccio perché la conosco gia: La Redoute . appena passato l'ultimo ristoro, il quarto, inizia la Redoute. questa volta, per mia sorpresa, riesco a far il mio migliore tempo, sempre mantenendomi in soglia o sforando per pochi minuti in VO2max. la strategia della "conservazione dell'energia" deve aver funzionato!

noto che sulla Redoute ci sono gia camper pronti ad aspettare domani il passaggio dei corridori. le persone sono li, sulle sedie, che bevono birra, fanno barbecue e incitano i ciclisti, scherzano, ci passano da mangiare. una miriade di scritte a terra per Philiph Gilbert disegna un nastro fino in cima. mi immagino il giorno dopo, quando passeranno i pro, e mi piace pensare che sto facendo la stessa strada che faranno loro.

mancano ancora 3 salite alla fine e immagino già che saranno terribili. il Côte de la Roche aux Faucons infatti, con 1,5km, 10% pendenza media e 16% massima, dopo 254km e 4000m di D+, fa le sue vittime. molti lo fanno a piedi. da li in poi anche io comincio a sentire la gara o meglio ancora, il mio stomaco la sente: comincio ad avere nausea forte e sono costretto a fermarmi. il mio stomaco non riesce a tenere più gli stroopwaffel, banane, miele e barrette dei ristori. anche l'acqua mi fa schifo! purtroppo non miglioro anche stando fermo, e decido di ripartire comunque. mi ritrovo a mugugnare, a quelli che mi passano, come Verdone , "annate annatee che tanto ve ripijo a tutti a voi".
ai -30km, mi sento un po meglio ma so che non posso chiedere di piu al mio organismo.

mi accodo agli ormai piccoli e sparuti gruppi che cercano di arrivare a Liegi. oramai sono tutti stanchi. molti vanno ai 15km/h anche in piano. io cerco ancora di tenere una buona media e mi trovo a tirare un gruppetto. cominciamo a sentire l'arrivo. un cartello segna i -20km.

entriamo a Liegi. passiamo in una zona industriale che sembra venuta fuori dalle scene iniziali di Blade Runnner: immensi fabbricati, arrugginiti, ciminiere, ponti e carrucole su teleferiche sospese. ma domani i corridori passeranno qui per gli ultimi km???

eccoci al Cote de Saint-nicolas: una vera coltellata nelle gambe dopo 268km. la salita e' abbastanza incasinata di autobus, auto messe di traverso che cercano di schivare i ciclisti. io faccio lo slalom, salutato dai bambini ai bordi della strada che ci incitano voglio che gli diamo "il cinque".

ecco, ora siamo a Liegi, e' finita, mi dico. invece no, ci sono ancora 6km tra discese in pave, salite in pave, pianure in pave, semafori e traffico. la gente ai bordi della strada ci saluta, ci incita, ci dice , in francese, che siamo quasi all'arrivo. sull'ultima salitina , prima di svoltare verso il traguardo, una suora applaude e dice "magnifique" e sorride. io mi rendo conto che ci sono, ce l'ho fatta, anche con lo stomaco a pezzi. eccomi che arrivo al traguardo. scendo dalla bici e mi rendo conto di aver fatto una grande cosa per me.

Beibo

Bellissimo racconto, bravo. o-o
C'ero anch'io, prima volta anche per me, concordo con te sulla bruttezza di alcuni punti del percorso e su quel maledetto pavè incontrato, soprattutto quello alla fine (io, che ho una sella full carbon, l'ho detestato con tutto me stesso.......). Resta un'esperienza meravigliosa, ho vissuto alcuni momenti in gara talmente belli che mi porterò nella tomba! E poi ho chiuso il lungo con un gran tempo, soddisfazione alle stelle. :mrgreen:
 

laste28

Pignone
11 Novembre 2011
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antiquariato
la mia prima Liege-Bastogne-Liegi - 279km; D+ 4700m

Beibo

La LBL sarebbe il mio sogno; ancora di più a leggere l'emozionante resoconto di @Beibo. o-o

Non mi è chiaro, a livello organizzativo, se serva un certificato medico per pratica sportiva agonistica, o sia sufficiente una autocertificazione.

Questo è quanto ho trovato nel sito della manifestazione, sezione "Registration", "Terms and conditions":

"Participating requires a good health. The participant declares to comply with this condition. The organization advises the participant to conduct a sport medical examination at a recognized sports medicine".

Mi piacerebbe organizzarmi autonomamente anche se, con le agenzie, sarebbe molto più semplice. Però non vedo tanto di buon occhio trasportare la bici in aereo, pur essendo la mia un pezzo di antiquariato, tranne le ruote, cambiate da due settimane.
 

Ickx

Apprendista Scalatore
1 Giugno 2011
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Specialized Tarmac SL4 S-Works + Bottecchia Vintage + Mtb Genesis Orion
la mia prima Liege-Bastogne-Liegi - 279km; D+ 4700m

e' decisamente la distanza più lunga che abbia mai affrontato. Forse non mi rendevo neanche io stesso conto della distanza e del dislivello totale.

il giorno prima sono abbastanza nervoso: di tutti quelli del mio gruppo ciclistico sono l'unico che affronta il lungo. tutti vanno per i 167km, il medio.
sveglia alle 4am. abito a 120km da liegi, e devo ancora fare l'iscrizione. cosi parto alle 4,45 alla volta di Liegi, con l'idea che forse faro anche io la distanza media. ci penso su mentre guido verso Liegi. quando arrivo alle 6,10am ai parcheggi, cambio idea subito. c'e' un disastro di gente ! mi convinco che sicuramente avro compagnia per il lungo. la realtà mi darà ragione. :-)

cosi parcheggio. in realtà mi aspettavo un parcheggio dedicato, ma sembra che l'organizzazione abbia segnato sulla cartina le aree di sosta libere, in pratica ci si arrangia. lascio la macchina in cima ad una salita all 8%, a 1km dalla partenza. già pregusto quando dovrò farla a ritroso.

arrivo alla partenza. i chioschi sono quasi vuoti e faccio presto a prendere il pacco gara. l'organizzazione sotto questo punto di vista e' eccelsa, come quella del Fiandre. certo, pago 40 euro, anche perché mi sono inscritto sul momento, ma so che verro trattato "bene" ai ristori, e che la segnaletica e' ben fatta e che non avrò problemi di traffico con le auto ed ad ogni incrocio ci sara sempre un volontario per gestire il traffico.

quindi si parte, alle 6,40am. do un'occhiata alle bici degli altri: tutti hanno il numero verde e la striscia adesiva blu con il ruolino di marcia della 279km. bene bene.

cominciamo ad uscire da una Liegi semi-deserta. ci fanno passare su delle strade da "galera" con buche e pave al 10% in discesa. pave messo
veramente male, la foresta di aremberg e' un biliardo a confronto... forse. cosi dopo innumerevoli semafori, incroci, usciamo da Liegi e ci aspetta già un primo colle... che pero non era nella lista delle salite non so
come mai lo hanno zompato, mi domando. in realtà la risposta arriverà dopo. quella "salitina" non e' nulla rispetto a quello che ci aspetterà più tardi, per ben 11 volte!

mi unisco ad un gruppo, mediamente veloce, dove cerchiamo anche di organizzare cambi, ma tutto va a remengo non appena incontriamo un'altra di queste salitine, dolci, ma che spezzano il ritmo.

i gruppi sono folti, ci sono ciclisti di tutti i luoghi: Belgi francofoni, Belgi che parlano un fiammingo totalmente incomprensibile, olandesi, italiani, una miriade di inglesi che, con la scusa che il tunnel della Manica arriva a Calais, con le classiche del Nord ci vanno a nozze. ascolto anche delle lingue curiosissime, misto tra napoletano e spagnolo, e decido che sono, ancora una volta, catalani. :)

arrivati al primo stop arriva la vera scelta, fare il lungo da 279km, o ripiegare sul 167km? li c'e' il bivio, che poi e' un punto di non ritorno. vedo pero che TUTTI continuano per il lungo. non ci sono piu dubbi: sole, compagnia, il centenario della Doyenne ed un vero challenge per me. si va per la 279km !

dopo una lunga e divertente discesa, affrontiamo la prima salita segnalata sulla striscia-ruolino , a la Roche. avevo il timore che fosse il muro di la Roche: una salita carogna su pave nel centro del paesino. fortuna mia che mi sbagliavo. facciamo invece una salita ma molto più dolce, sebbene impegnativa. la mia strategia e' sempre quella di conservarmi il piu possibile. siamo ancora al 80km. con il power meter mi mantengo sempre sulla soglia o appena sotto. noto che tutti sono piuttosto cauti, meno che gli sboroni di turno. :-)

su questa salita faccio un simpatico incontro con dei "paesani" di Fermo. sono arrivati qui in 4 , due uomini e due ragazze, per fare il lungo. mi dicono che si sono fatti 1400km giovedi. incontro altri italiani, Romani, Ascolani, Veneti. certo che il ponte del 25 deve proprio aver un bel boost di italianità a questa cicloturistica!

a seguire incontriamo altri 3 ristori. ogni volta cerco di fare rifornimento veloce e ripartire subito, entro i 10min. non voglio raffreddarmi, ne perdere i miei "compagni". seppur con delle interruzioni sembra che vado sempre con le stesse persone. tanto e' che alla fine ci salutiamo quando ci ri-incotriamo. alcuni vanno veramente veloci e mi sfiora il dubbio che non siano ex-pro o dei fenomeni locali. io cerco sempre di stare nella pancia dei
gruppi e delle volte tiro un po sulle salite piu dolci, ma non forzo mai.

il sole ci scalda e un po di vento da sud ci spinge a favore, una volta passati Bastogne. siamo al 111km. le salite arrivano , ma con sufficiente tempo di recupero tra una e l'altra. Cote Saint Roche, Cote de Wanne, Cote de Stokeu (una salita maligna), fino al mio cruccio perché la conosco gia: La Redoute . appena passato l'ultimo ristoro, il quarto, inizia la Redoute. questa volta, per mia sorpresa, riesco a far il mio migliore tempo, sempre mantenendomi in soglia o sforando per pochi minuti in VO2max. la strategia della "conservazione dell'energia" deve aver funzionato!

noto che sulla Redoute ci sono gia camper pronti ad aspettare domani il passaggio dei corridori. le persone sono li, sulle sedie, che bevono birra, fanno barbecue e incitano i ciclisti, scherzano, ci passano da mangiare. una miriade di scritte a terra per Philiph Gilbert disegna un nastro fino in cima. mi immagino il giorno dopo, quando passeranno i pro, e mi piace pensare che sto facendo la stessa strada che faranno loro.

mancano ancora 3 salite alla fine e immagino già che saranno terribili. il Côte de la Roche aux Faucons infatti, con 1,5km, 10% pendenza media e 16% massima, dopo 254km e 4000m di D+, fa le sue vittime. molti lo fanno a piedi. da li in poi anche io comincio a sentire la gara o meglio ancora, il mio stomaco la sente: comincio ad avere nausea forte e sono costretto a fermarmi. il mio stomaco non riesce a tenere più gli stroopwaffel, banane, miele e barrette dei ristori. anche l'acqua mi fa schifo! purtroppo non miglioro anche stando fermo, e decido di ripartire comunque. mi ritrovo a mugugnare, a quelli che mi passano, come Verdone , "annate annatee che tanto ve ripijo a tutti a voi".
ai -30km, mi sento un po meglio ma so che non posso chiedere di piu al mio organismo.

mi accodo agli ormai piccoli e sparuti gruppi che cercano di arrivare a Liegi. oramai sono tutti stanchi. molti vanno ai 15km/h anche in piano. io cerco ancora di tenere una buona media e mi trovo a tirare un gruppetto. cominciamo a sentire l'arrivo. un cartello segna i -20km.

entriamo a Liegi. passiamo in una zona industriale che sembra venuta fuori dalle scene iniziali di Blade Runnner: immensi fabbricati, arrugginiti, ciminiere, ponti e carrucole su teleferiche sospese. ma domani i corridori passeranno qui per gli ultimi km???

eccoci al Cote de Saint-nicolas: una vera coltellata nelle gambe dopo 268km. la salita e' abbastanza incasinata di autobus, auto messe di traverso che cercano di schivare i ciclisti. io faccio lo slalom, salutato dai bambini ai bordi della strada che ci incitano voglio che gli diamo "il cinque".

ecco, ora siamo a Liegi, e' finita, mi dico. invece no, ci sono ancora 6km tra discese in pave, salite in pave, pianure in pave, semafori e traffico. la gente ai bordi della strada ci saluta, ci incita, ci dice , in francese, che siamo quasi all'arrivo. sull'ultima salitina , prima di svoltare verso il traguardo, una suora applaude e dice "magnifique" e sorride. io mi rendo conto che ci sono, ce l'ho fatta, anche con lo stomaco a pezzi. eccomi che arrivo al traguardo. scendo dalla bici e mi rendo conto di aver fatto una grande cosa per me.

Beibo

Complimenti, sia per la corsa che per l'avvincente resoconto!
 

ciclo_beibo

Il Superuomo
27 Aprile 2009
3.035
138
Goritschach - Austria, Carinzia
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Bici
di quelle che devi pedalare
La LBL sarebbe il mio sogno; ancora di più a leggere l'emozionante resoconto di @Beibo. o-o

Non mi è chiaro, a livello organizzativo, se serva un certificato medico per pratica sportiva agonistica, o sia sufficiente una autocertificazione.

Questo è quanto ho trovato nel sito della manifestazione, sezione "Registration", "Terms and conditions":

"Participating requires a good health. The participant declares to comply with this condition. The organization advises the participant to conduct a sport medical examination at a recognized sports medicine".

Mi piacerebbe organizzarmi autonomamente anche se, con le agenzie, sarebbe molto più semplice. Però non vedo tanto di buon occhio trasportare la bici in aereo, pur essendo la mia un pezzo di antiquariato, tranne le ruote, cambiate da due settimane.

grazie! o-o

non ricordo di aver portato un certificato medico appositamente per questa.
ho compilato il form online, stampato e portato alla partenza.

consiglio pero di fare una visita medica all'anno per attività agonistica. :mrgreen:

Beibo
 

laste28

Pignone
11 Novembre 2011
197
4
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Bici
antiquariato
grazie! o-o

non ricordo di aver portato un certificato medico appositamente per questa.
ho compilato il form online, stampato e portato alla partenza.

consiglio pero di fare una visita medica all'anno per attività agonistica. :mrgreen:

Beibo

Mentre leggevo, immaginavo (e sognavo) di essere al tuo posto.

Non faccio né ho mai fatto gran fondo; la LBL rappresenterebbe l'unica eccezione di manifestazione ciclistica "di massa" a cui mi piacerebbe prendere parte. Però avendo letto di tratti in pavé anche lì, mi è venuto un po' di mal pancia.
 

ciclo_beibo

Il Superuomo
27 Aprile 2009
3.035
138
Goritschach - Austria, Carinzia
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Bici
di quelle che devi pedalare
Mentre leggevo, immaginavo (e sognavo) di essere al tuo posto.

Non faccio né ho mai fatto gran fondo; la LBL rappresenterebbe l'unica eccezione di manifestazione ciclistica "di massa" a cui mi piacerebbe prendere parte. Però avendo letto di tratti in pavé anche lì, mi è venuto un po' di mal pancia.

tranquillo, il pave si fa, devi un po aggredirlo, piu che subirlo. se piove bisogna stare attenti, pero!
non e' il pave del Fiandre: i tratti sono brevi ed esclusivamente a Liegi. Sono appena all'inizio ed alla fine, quando hai il deretano a pezzi. :mrgreen:

Beibo