Dal sito Acsi il comunicato ufficiale a riguardo della manifestazione di Sabato e Domenica scorsi.
Le società ciclistiche genovesi che hanno partecipato nel fine settimana 15/16
giugno alla Due Giorni di Genova desiderano esprimere il più profondo e
sincero ringraziamento al Sindaco del Comune di Genova ed al Comandante
della Polizia Municipale per aver reso possibile lo svolgimento della più
importante manifestazione ciclistica del calendario amatoriale ligure.
Più di 400 corridori provenienti da tutta Italia hanno preso parte con grande
soddisfazione alla festa di sport ed amicizia che la S.M.S. Polizia Municipale
Genova, ha brillantemente organizzato sotto legida del Comitato Provinciale di
Genova di ACSI Ciclismo Liguria.
Lo svolgimento della gara a cronometro sulla Strada Sopraelevata di Genova ha
rappresentato una importante fonte di vanto per la nostra città, consentendo agli
atleti forestieri di apprezzare la vista di uno scenario impareggiabile da un
insolito angolo visuale.
Lencomiabile lavoro svolto dal personale del Comune di Genova, primi tra tutti
gli Agenti della Polizia Municipali impegnati in servizio nel presidio del percorso
interessato dalla gare in linea della domenica, ha consentito lo svolgersi, in totale
sicurezza, della difficile gara valida come Campionato Nazionale delle Polizie
Locali e come Campionato Regionale ACSI.
Seppur notevolmente soddisfatte per il risultato conseguito sotto il profilo
sportivo e dello spettacolo offerto al pubblico presente, le società ciclistiche
coinvolte nellevento sono consapevoli che una simile manifestazione ha creato
disagi alla viabilità genovese, divenendo oggetto di pesanti critiche da parte degli
organi di stampa.
Per questo motivo, gli atleti delle società ciclistiche genovesi, sensibili ai problemi
della viabilità cittadina, ritengono doveroso esternare il loro rammarico per i
disservizi che la manifestazione può aver contribuito a generare ai cittadini
genovesi ed ai turisti in visita nella città.
Non va tuttavia dimenticato che un simile evento sportivo contribuisce
comunque ad arricchire la vita della città, catalizzando sul suo territorio un
elevato numero di atleti e familiari al seguito che hanno potuto approfittare
delloccasione per godere delle attrattive turistiche, culturali, commerciali e
culinarie offerte dal capoluogo genovese.
Le società sportive genovesi desiderano infine stigmatizzare latteggiamento
assunto dei media in occasione dellavvenimento sportivo.
Nellapprezzare lampio spazio che la stampa locale ha dedicato alla recensione
della manifestazione, destinando una intera pagina di cronaca nelledizione di
domenica 16 giugno de Il Secolo XIX, traspare con vigore la sensazione che una
simile attenzione allevento sia stata determinata unicamente dallintento di
criticarne lo svolgimento.
Raramente si è assistito ad un simile interessamento giornalistico per i disagi che
eventi sportivi, certamente di più alta levatura ed importanza economica,
arrecano agli abitanti, costretti a restare blindati in casa, se non in conseguenza
di gravi fatti di violenza su cose e persone a cui pare averci ormai abituato il
mondo del calcio.
I ciclisti non fanno la guerra a nessuno, non necessitano di reparti di agenti in
tenuta antisommossa per consentire lo svolgimento di una gara, non litigano tra
loro né litigano tra loro i tifosi.
Quella dei ciclisti è realmente una festa di sport e amicizia nel totale rispetto
dellecologia e dellambiente, che merita di essere valorizzata anche per i principi
che insegna a condividere, con l augurio che una così bella ed importante
manifestazione venga incentivata dagli Enti Pubblici e ripetuta negli anni,
creando sinergie atte ad attenuare le eventuali ripercussioni.