Geometrie telaio e comodità

canserbero

Fremen
17 Settembre 2017
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Ho una Giant Propel ed il posizionamento mi è stato fatto da un biomeccanico con cui mi trovo bene. Dato lo spirito della bici e la mia visione, ho dato indicazioni al biomeccanico di cercare un assetto “abbastanza cattivo” e pian piano ci stiamo arrivando. Sono molto soddisfatto di come si sta evolvendo la posizione sia in termini di resa che di aumento del comfort.

Il comfort è migliorato moltissimo in termini relativi, ma dico apertamente le cose come stanno: la comodità è altro. Riesco a fare giri da 5/6 ore, ma le maledizioni non mancano. Mi chiedevo quindi se non fosse il caso di optare per una seconda bici, di quelle che oggi vanno nella categoria “endurance”. La mia unica perplessità, che quasi certamente risiede nella mia completa ignoranza circa geometrie, posizionamento e correlati, è questa: posso anche prendere una bici endurance, ma se poi opto per un assetto che mi porta ad avere gli stessi angoli che ho ora sulla Propel, la bici sarà comunque scomoda; di riflesso questo implicherebbe che anche la mia attuale Propel, o in generale una bici “aero/racing”, potrebbe diventare più comoda (o comoda) con qualche accorgimento.

Per quanto detto sopra, alla fine della fiera la questione, almeno dal mio punto di vista, diventa: quanto incide sulla comodità la geometria del telaio e quanto il posizionamento?
 
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labboro

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Mia personalissima opinione credo che le geometrie facciano un gran poco e il molto lo faccia il posizionamento più o meno aggressivo.
Per restare in casa Giant (io ho una Tcr) le differenze tra questa e la Defy sono proprio minime tubo sterzo più alto e leggermente più inclinato e un carro leggermente più lungo .
 
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canserbero

Fremen
17 Settembre 2017
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Grazie del riscontro, anche se stai infrangendo il sogno (o l’incubo) di una defy con l’slr da 65mm al posteriore :mrgreen:. Quindi al momento siamo in due a pensare che la differenziazione delle bici sia, di fatto, più una trovata commerciale; lasciando stare il fatto che alcuni telai possono, per esempio, ospitare pneumatici a sezione più larga, ma questo non impatta, o non dovrebbe, su come ci si mette sopra la bici.
 
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Rone69

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Io penso che il comfort in bici sia frutto di diversi fattori:
- il giusto posizionamento, più o meno racing, ma che assecondi le necessità fisiologiche del nostro corpo (elasticità muscolare, eventuali problematiche alla schiena, del collo o di altre articolazioni, ecc)
- le caratteristiche del telaio, ci sono modelli che filtrano più di altri le vibrazioni, così come certe geometrie garantiscono maggiore stabilità e facilità di guida.
- la scelta dei componenti, compresi sella e nastro manubrio, senza dimenticare che oggigiorno ci siamo rassegnati ai kit telaio comprensivi di reggisella, attacco manubrio menubrio se non cockpit integrati, questi ultimi sono generalmente più rigidi e filtrano meno le vibrazioni.

Personalmente preferisco poter scegliere i singoli componenti proprio per cercare di mettere insieme un mezzo che mi possa garantire un buon comfort di marcia, anche se dir la verità sono ormai pochi i telai che ti consentono di farlo.
 
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labboro

Apprendista Velocista
15 Novembre 2005
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Credo che un buon 80% di come percepiamo una bici "moderna" (comoda e o rigida-scattante) sia dovuto alle ruote , in passato probabilmente con i materiali saldati c'era più differenza di rigidità dei telai .
 

andry96

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23 Luglio 2018
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Grazie del riscontro, anche se stai infrangendo il sogno (o l’incubo) di una defy con l’slr da 65mm al posteriore :mrgreen:. Quindi al momento siamo in due a pensare che la differenziazione delle bici sia, di fatto, più una trovata commerciale; lasciando stare il fatto che alcuni telai possono, per esempio, ospitare pneumatici a sezione più larga, ma questo non impatta, o non dovrebbe, su come ci si mette sopra la bici.
No nel senso che una defy è più alta quindi ti consente una posizione più alta del manubrio e leggermente se necessaria, oltre al fatto che sarà sicuramente un po' più morbida a livello di telaio che nuovamente aiuta.

Ovvio che se sulla propel hai 2cm di spessori e sulla defy replichi la stessa posizione( circa senza spessori) ti trovi in una posizione ugualmente aggressiva per te.

In base a come sei posizionato ora e al margine di manovra potrebbe servire una bici Endurance per stare più comodo o bastare una bici racing con spessori in più e/o attacco piu corto
Magari metti gomme tubeless da 28mm e guadagni ulteriormente in comodità
 

canserbero

Fremen
17 Settembre 2017
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Ringrazio tutti per gli interventi, ora la questione mi sembra chiara.

In sostanza, il telaio di fatto nulla può in termini di migliorare il comfort: geometria “aero” vs geometria “endurance” poco cambia. Ci sono altri accorgimenti che potrebbero migliorare il comfort di una posizione “racing”, vedi sezione delle ruote e altri componenti o caratteristiche costruttive del telaio come ben elencato da @Rone69. Sicuramente proverò gli pneumatici da 28mm visto che ne ho una coppia a disposizione, ma se mai dovessi optare per una nuova bici da accoppiare alla propel ben guarderò di optare per un telaio che permetta possibilità di manovra.
 
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Maceio

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Ringrazio tutti per gli interventi, ora la questione mi sembra chiara.

In sostanza, il telaio di fatto nulla può in termini di migliorare il comfort: geometria “aero” vs geometria “endurance” poco cambia. Ci sono altri accorgimenti che potrebbero migliorare il comfort di una posizione “racing”, vedi sezione delle ruote e altri componenti o caratteristiche costruttive del telaio come ben elencato da @Rone69. Sicuramente proverò gli pneumatici da 28mm visto che ne ho una coppia a disposizione, ma se mai dovessi optare per una nuova bici da accoppiare alla propel ben guarderò di optare per un telaio che permetta possibilità di manovra.
vado controcorrente e ti dico invece che la geometria di un telaio oltre a ruote e coperture fanno si che la stessa persona trovi una bici confortevole vs un’altra…
possiedi una bici bellissima ma fra le più racing e rigide del panorama, non devi x forza andare su una endurance ma ci sono telai molto più comodi pur essendo racing
inizia a guardare gli angoli piantone e dello sterzo oltre alla lunghezza del carro… li ci si gioca l’80% del confort di un telaio
 

VADABRUT

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Ringrazio tutti per gli interventi, ora la questione mi sembra chiara.

In sostanza, il telaio di fatto nulla può in termini di migliorare il comfort: geometria “aero” vs geometria “endurance” poco cambia. Ci sono altri accorgimenti che potrebbero migliorare il comfort di una posizione “racing”, vedi sezione delle ruote e altri componenti o caratteristiche costruttive del telaio come ben elencato da @Rone69. Sicuramente proverò gli pneumatici da 28mm visto che ne ho una coppia a disposizione, ma se mai dovessi optare per una nuova bici da accoppiare alla propel ben guarderò di optare per un telaio che permetta possibilità di manovra.
La questione è tutt' altro che chiara, almeno secondo il mio modesto punto di vista....... sotto ti faccio altre domande
Ho una Giant Propel ed il posizionamento mi è stato fatto da un biomeccanico con cui mi trovo bene. Dato lo spirito della bici e la mia visione, ho dato indicazioni al biomeccanico di cercare un assetto “abbastanza cattivo” e pian piano ci stiamo arrivando. Sono molto soddisfatto di come si sta evolvendo la posizione sia in termini di resa che di aumento del comfort.

Il comfort è migliorato moltissimo in termini relativi, ma dico apertamente le cose come stanno: la comodità è altro. Riesco a fare giri da 5/6 ore, ma le maledizioni non mancano. Mi chiedevo quindi se non fosse il caso di optare per una seconda bici, di quelle che oggi vanno nella categoria “endurance”. La mia unica perplessità, che quasi certamente risiede nella mia completa ignoranza circa geometrie, posizionamento e correlati, è questa: posso anche prendere una bici endurance, ma se poi opto per un assetto che mi porta ad avere gli stessi angoli che ho ora sulla Propel, la bici sarà comunque scomoda; di riflesso questo implicherebbe che anche la mia attuale Propel, o in generale una bici “aero/racing”, potrebbe diventare più comoda (o comoda) con qualche accorgimento.

Per quanto detto sopra, alla fine della fiera la questione, almeno dal mio punto di vista, diventa: quanto incide sulla comodità la geometria del telaio e quanto il posizionamento?
In cosa consiste questo posizionamento abbastanza cattivo ? Cosa ti porta alle maledizioni ? Sei comodo oppure no ? Per finire e per rispondere alla tua domanda finale, secondo me le geometrie del telaio dovrebbero permettere un posizionamento che consenta al ciclista prima di tutto di stare comodo e rilassato sul mezzo e poi di poter esprimere il suo massimo potenziale, mentre a me sembra che si tenda a voler costringere l' amatore ad adattarsi a posizioni che alla lunga potrebbero portare ad infortuni e infiammazioni.
Non so se mi sono spiegato bene ...... non voglio dire che bisogna essere posizionati come per andare a prendere il pane......io sono per la schiena distesa e le braccia rilassate, ma sono contro le ginocchia che passano vicino al manubrio come si vede oggi.
 

matteof93

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bagnolo piemonte
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Ringrazio tutti per gli interventi, ora la questione mi sembra chiara.

In sostanza, il telaio di fatto nulla può in termini di migliorare il comfort: geometria “aero” vs geometria “endurance” poco cambia. Ci sono altri accorgimenti che potrebbero migliorare il comfort di una posizione “racing”, vedi sezione delle ruote e altri componenti o caratteristiche costruttive del telaio come ben elencato da @Rone69. Sicuramente proverò gli pneumatici da 28mm visto che ne ho una coppia a disposizione, ma se mai dovessi optare per una nuova bici da accoppiare alla propel ben guarderò di optare per un telaio che permetta possibilità di manovra.
Supponendo di mantenere la posizione in bici invariata a livello di lunghezza e altezza (sostanzialmente sto ipotizzando che tu ti metta su una bici endurance esattamente nella stessa posizione che hai sulla Propel, anche con lo stesso dislivello sella manubrio):
  1. copertoni da 28 mm aumentano il comfort rispetto ai 25 mm perchè in media puoi tranquillamente togliere almeno 1 bar di pressione
  2. un telaio endurance ha probabilmente un fuorisella maggiore, consentendo una maggior flessione del reggisella
  3. il reggisella di una bdc endurance non è aero ma è probabilmente tondo da 27,2 mm, quindi può flettere molto più facilmente di un reggisella aero
Il primo fattore in assoluto per la comodità di una bici (e nota bene che sto supponendo che il ciclista sia posizionato già con le quote perfette per le sue caratteristiche fisiche) è il copertone (e relativa pressione). Il secondo fattore in assoluto è il reggisella (medesima supposizione di prima), e nello specifico quanto fuorisella hai e che tipo di forma ha.

Le bdc aero sono sempre state scomode per un motivo molto semplice: poco fuorisella (piantone lungo) e reggisella con forma che non flette.
 

JamesHunt

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Secondo me c'è un errore di fondo nel tuo ragionamento tra bici "racing" ed "endurance".

Lasciamo perdere ruote, copertoni e accessori, quelli puoi cambiarli con la tua attuale bici, banalmente se vuoi una bici più rilassata e meno nervosa aumenti la sezione degli pneumatici.

Il discorso delle geometrie l'ho sperimentato circa un anno fa.

Ho una Tarmac che dopo un bel pò ho settato esattamente come volevo, probabilmente la definiresti racing perchè ho molto dislivello sella/manubrio, telaio compatto da 52, attacco da 110. A me piace così, nervosa e bassa. Questo non mi impedisce di fare giri di 4/5 ore e più senza avere dolori particolari.

Ho preso una seconda bici da buttare fissa sul rullo. Telaio endurance. Ovviamente ho cercato nell'usato qualcosa di adattabile perchè è una bici destinata a prendere sudore e basta. In alluminio.

Sono finito su una Scott Endurance pura. E nonostante avessi studiato bene prima il tutto era quella che offriva il miglior compromesso.

Innanzitutto parliamo di una bici taglia 54, rispetto alla 52 Tarmac. Lasciamo perdere dimensioni carro, altezza MC da terra, tutte cose che la rendono più tranquilla in strada e concentriamoci sulle misure che servono per mettersi in sella.

Rispetto alla Tarmac l'angolo del tubo verticale reggisella è più ampio... quindi partiamo con una sella più arretrata rispetto alla Tarmac per riportare le misure. Quasi al limite del carrello.

Ma veniamo al problema. La Scott nonostante una taglia in più è quasi un cm più corta di reach e quasi 4 cm più alta come stack.

Quindi attacco manubrio da 130, via ogni spessore, incluso l'ultimo a cono che ho cambiato mettendone uno da 0,5 cm anzichè il suo da 1,5 cm. Attacco ovviamente da MTB al contrario per abbassare tutto il possibile e nonostante questo il manubrio è ancora più alto di un cm e mezzo della Tarmac. In lunghezza invece sono riuscito a replicare tutto. Sui rulli non mi da fastidio essere così alto davanti, ma le sessioni sono di massimo 2 ore e non prendo aria ovviamente.

Risultato comunque... la Scott da vedere è orribile. E probabilmente in strada sarebbe pure sbilanciata e difficile da guidare.

Quindi o decidi di avere due bici con posizioni totalmente diverse (io non riuscirei ad adattarmi) o ti metti bene in posizione sulla tua anche per lunghe distanze.
 

longjnes

Maglia Rosa
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Ho una Giant Propel ed il posizionamento mi è stato fatto da un biomeccanico con cui mi trovo bene. Dato lo spirito della bici e la mia visione, ho dato indicazioni al biomeccanico di cercare un assetto “abbastanza cattivo” e pian piano ci stiamo arrivando. Sono molto soddisfatto di come si sta evolvendo la posizione sia in termini di resa che di aumento del comfort.

Il comfort è migliorato moltissimo in termini relativi, ma dico apertamente le cose come stanno: la comodità è altro. Riesco a fare giri da 5/6 ore, ma le maledizioni non mancano. Mi chiedevo quindi se non fosse il caso di optare per una seconda bici, di quelle che oggi vanno nella categoria “endurance”. La mia unica perplessità, che quasi certamente risiede nella mia completa ignoranza circa geometrie, posizionamento e correlati, è questa: posso anche prendere una bici endurance, ma se poi opto per un assetto che mi porta ad avere gli stessi angoli che ho ora sulla Propel, la bici sarà comunque scomoda; di riflesso questo implicherebbe che anche la mia attuale Propel, o in generale una bici “aero/racing”, potrebbe diventare più comoda (o comoda) con qualche accorgimento.

Per quanto detto sopra, alla fine della fiera la questione, almeno dal mio punto di vista, diventa: quanto incide sulla comodità la geometria del telaio e quanto il posizionamento?
Bisognerebbe intendersi sulla parola comfort. Per me la posizione ideale per fare strada è quella che mi permette di gestire bene i lunghi con il giusto compromesso tra performance di spinta, affaticamento di braccia e schiena, minimo di aerodinamicita ecc ecc, Posizioni piu specialustiche da crono o gare a circuito o cronoscalate sono compromessi che vanno bene per lo specifico ma non comodi per i lunghi.
Detto questo a parità di posizione esistono telai più comodi e confortevoli e telai più affaticanti.
telai aero hanno sezioni minimali in direzione frontale ma più generose nelle altre direzioni. Verticalmente e longitudinalmente sono molto più rigidi. E la strada la senti di più.
Non parliamo poi dei reggisella a lama che non cedono nemmeno 1mm. Idem le ruote.
A contrario telai ISP come può essere il giant o altri, assorbono verticalmente molto meglio e il reggisella è flessibile.
I modelli endurance hanno carro più lungo che smorzano più vibrazioni.
Quindi all'acquisto della bici uno si dovrebbe chiedere in primis quale tipo di telaio/brand permette di avere un posizionamento corretto. È verosimile che se uno è "normoconformato" lo stesso posizionamento si possa ottenere sia con bici "da salita" che "aero" che "endurance", semplicemente lavorando su attacco, spessori, arretramento perché appunto le differenze di quote sono confinate a 2-3cm.
Ma il comfort finale non sarà lo stesso, con tutte le sfaccettature che ci possono essere tra differenti tipi di bici, materiali e brand.
Una cosa però mi sento di dirtela. Ho capito che tu non fai gare con il coltello tra i denti, ma giri. Per me se affianchi alla propel jna bici più "confortevole", va a finire vhe la propel non la usi più.
 
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Pepbike

Novellino
20 Aprile 2023
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Ragazzi scusate se mi intrometto.... Il posizionamento su una bici endurance è il medesimo rispetto ad una racing??

Intendo i calcoli per altezza sella e arretramento sella in particolare

O cambiano alcuni criteri?
 

Rone69

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Ragazzi scusate se mi intrometto.... Il posizionamento su una bici endurance è il medesimo rispetto ad una racing??

Intendo i calcoli per altezza sella e arretramento sella in particolare

O cambiano alcuni criteri?
Che io sappia, altezza sella, arretramento e posizione delle tacchette dovrebbero essere gli stessi, gli angoli di spinta sono sempre quelli, poi si cerca la "comodità" lavorando sugli angoli della schiena, delle braccia, del collo, delle mani, la larghezza del manubrio ecc ecc.
 
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JamesHunt

Apprendista Velocista
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Ragazzi scusate se mi intrometto.... Il posizionamento su una bici endurance è il medesimo rispetto ad una racing??

Intendo i calcoli per altezza sella e arretramento sella in particolare

O cambiano alcuni criteri?

Secondo me assolutamente il medesimo o alla peggio più conservativo.

Tieni conto che sui rulli ho messo una bici endurance in alluminio ed è corta e alta per i miei gusti.

Il problema non si pone ovviamente per altezza e arretramento posto che la sella è al limite dell‘arretramento possibile, oltre sarei troppo avanzato quindi presumo che chi usa queste bici va di sella bassa. Il problema è davanti, stem lungo, negativo e siamo ancora un filo alti. Ma sul davanti ammetto di essere io che uso un dislivello molto accentuato.
 

ded@bike

Pignone
10 Novembre 2009
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Stack più elevato e Reach più corto sono prerogativa dei telai endurance garantiscono una posizione meno aggressiva che sovraccarica meno i muscoli del core e la zona lombare (ovviamente a patto di essere posizionati correttamente) un fattore che sulle lunghe distanze si fa sentire garantendo meno dolori e più tolleranza allo sforzo di contro ti ritrovi una posizione meno aerodinamica ….per una gara di endurance di oltre 6h forse un telaio endurace sarebbe da prendere in considerazione
 

Kéo

Maglia Amarillo
31 Gennaio 2006
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Ho una Giant Propel ed il posizionamento mi è stato fatto da un biomeccanico con cui mi trovo bene. Dato lo spirito della bici e la mia visione, ho dato indicazioni al biomeccanico di cercare un assetto “abbastanza cattivo” e pian piano ci stiamo arrivando. Sono molto soddisfatto di come si sta evolvendo la posizione sia in termini di resa che di aumento del comfort.

Il comfort è migliorato moltissimo in termini relativi, ma dico apertamente le cose come stanno: la comodità è altro. Riesco a fare giri da 5/6 ore, ma le maledizioni non mancano. Mi chiedevo quindi se non fosse il caso di optare per una seconda bici, di quelle che oggi vanno nella categoria “endurance”. La mia unica perplessità, che quasi certamente risiede nella mia completa ignoranza circa geometrie, posizionamento e correlati, è questa: posso anche prendere una bici endurance, ma se poi opto per un assetto che mi porta ad avere gli stessi angoli che ho ora sulla Propel, la bici sarà comunque scomoda; di riflesso questo implicherebbe che anche la mia attuale Propel, o in generale una bici “aero/racing”, potrebbe diventare più comoda (o comoda) con qualche accorgimento.

Per quanto detto sopra, alla fine della fiera la questione, almeno dal mio punto di vista, diventa: quanto incide sulla comodità la geometria del telaio e quanto il posizionamento?
Basta cambiare bici.. io ho provato la propel anni fa e dopo 20 km ho capito che non era bici x me.. un mio amico invece l’ha Comprata ed ha resistito un anno dopo è passato a wilier cento1 ndr migliorando tutti i segmenti Strava
 
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canserbero

Fremen
17 Settembre 2017
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Basta cambiare bici.. io ho provato la propel anni fa e dopo 20 km ho capito che non era bici x me.. un mio amico invece l’ha Comprata ed ha resistito un anno dopo è passato a wilier cento1 ndr migliorando tutti i segmenti Strava
Nel frattempo ho cambiato bici, ma per motivi che non riguardano la comodità. La cosa che ho apprezzato maggiormente nel cambio bici è la possibilità maggiore di regolazione, che con la propel era decisamente limitata. Quindi interpreto che il miglioramento del tuo amico vada inteso come in miglioramento dato da un posizionamento più azzeccato (visto che in questa discussione si parla di posizionamento).

Comunque, ora che ho un po’ più di sensibilità ed esperienza, posso dire che mentre reach e stack son facilmente misurabili e sono grandezze su cui si può agire in maniera sostanziale (lo stack un po’ meno), andrebbe anche presa coscienza di quanto impatta l’angolo del tubo sella sul posizionamento. Infatti, non è semplice misurarlo (almeno al momento non mi sovviene nessun modo facile per farlo con strumenti ho in casa) ma l’impatto che ha sull’arretramento una differenza di 1-3 gradi è notevole e non necessariamente colmabile usando reggisella con diversi gradi di arrettramento.