Giro Rando nel Nordest 2014

Hard_climber

Passista
29 Novembre 2005
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Nord est
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Mi sembra ovvio
Ricordatevi della RandoValleys.
http://www.audaxitalia.it/index.php?pg=calendario_brevetti&org=117&obid=193
I percorsi saranno di 105, 152 e 205 Km.
Partenza dalle 7 alle 8. Tempo limite alle 21, ma cancello a S. Pietro al km 152 alle 17e30 per chi vuole tentare il lungo.
Ho testato il percorso venerdì e la situazione strade non è male.
I tratti Montefosca-sella Vogu e la strada militare da Tamoris a Puller li puliremo di persona il 20 Settembre.
Sono rovinate le discese verso il pian delle Farcadizze e quella verso Livek da Livske Ravne.
Splendida la discesa da Mersino a Loch appena riasfaltata.
 

EuroToni

Exemplary Сasual Dating - Actual Girls
12 Settembre 2013
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Vetta Forever
Era già successo alla 400 di Castelfranco Emilia, il voler partire forte per stare dietro al gruppo così da sfruttare le scie poi la corsa ti prende e inizi ad andare forte pure in salita ma quando la benzina inizia a scarseggiare è già troppo tardi vuol dire dover fermarsi spesso solo per riuscire ad arrivare "distrutto".
La VRV 600 km l'ho fatta in tranquillità 27/28 all'ora e sebbene sia stata caratterizzata da 10 ore di pioggia battente sono arrivato non freschissimo ma senza problemi muscolari o di spossatezza insomma una 600 fatta giusta.
Il giovedì mattina ci si alza alle 6 per andare al lavoro orario continuato fino alle 13 poi al pomeriggio un sacco di cose per ultimare la preparazione, come sempre si arriva sempre all'ultimo perché manca sempre qualcosa giornata fra l'altro caratterizzata da dissenteria poi bloccata a forza di fermenti, non si dorme nel pomeriggio e alle 9 di sera si parte per quel di Oderzo tutto con molta calma ci si prepara e alle 24 puntuali si parte.
Si inizia la 1200 e non so cosa mi sia preso, mi sono agganciato al gruppone di circa 50/60 persone, velocità elevata 35/40 all'ora (con una bici da 24 kg.) ma era fresco e non sentivo alcun problema siamo arrivati al primo controllo troppo presto media troppo elevata si fa pausa e si riparte li il gruppo si divide in due io prendo il secondo che va a 30/32 all'ora ma inizio sentire un sonno terribile e la stanchezza arriva, poi l'alba mi ricarica e arrivo al controllo dei 200 e poi dei 300 che non stavo proprio male ma il sole iniziava a scaldare terribilmente e li inizia il calvario si beve a manetta ma niente migliora, si deve arrivare a Peschiera al controllo che ci sta anche il dormitorio ma Peschiera non arriva più ringrazio il mio gruppo (Mariano e Company) che ha rallentato l'andatura e mi ha aspettato fino a Peschiera che sono arrivato come una larva, li ho salutati perché loro sono proseguiti verso Vattaro (buona corsa ragazzi) potevo scegliere se fermarmi a dormire o chiamare casa, non sapendo se solo con il sonno avessi potuto recuperare anche parzialmente la scelta è caduta sulla seconda ipotesi. Stamattina dopo aver dormito sento di aver recuperato un buon 50% il che avrebbe potuto essere sufficiente per continuare la corsa.
Ho imparato spero definitivamente due cose importanti (dico solo due perché chissà quante ne dovrò ancora imparare) su come affrontare percorsi di lunga distanza, la prima è quella delle andature da tenere e cioè il passo che ognuno di noi è abituato a fare abitualmente mai andare oltre altrimenti il conto arriva e molto salato, la seconda avere l'accortezza di fermarsi a dormire qualche ora prima di crollare nel mezzo di Peschiera sotto un'albero abbandonando bici e attrezzatura alla mercede di chiunque fosse passato di li.
Credo che il sonno sia un fattore basilare per questo tipo di long run.
Mi dispiace aver abbandonato la corsa dopo 400 km. ma il dispiacere viene in piccola parte compensato con l'esperienza che questo giorno mi ha portato.
Non so se il prossimo anno potrò fare questa 1200 causa la vicinanza di data alla PBP che spero di partecipare ma sicuramente ci sarò alla 200 e alla 300.
Ringrazio Giuseppe e il suo team per il tempo che hanno dedicato per i ristori e all'organizzazione di queste corse, passione e amore per la bici oltre all'oltre.
 
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ANDY MAN

Apprendista Passista
6 Ottobre 2011
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bianchi infinito
Era già successo alla 400 di Castelfranco Emilia, il voler partire forte per stare dietro al gruppo così da sfruttare le scie poi la corsa ti prende e inizi ad andare forte pure in salita ma quando la benzina inizia a scarseggiare è già troppo tardi vuol dire dover fermarsi spesso solo per riuscire ad arrivare "distrutto".
La VRV 600 km l'ho fatta in tranquillità 27/28 all'ora e sebbene sia stata caratterizzata da 10 ore di pioggia battente sono arrivato non freschissimo ma senza problemi muscolari o di spossatezza insomma una 600 fatta giusta.
Il giovedì mattina ci si alza alle 6 per andare al lavoro orario continuato fino alle 13 poi al pomeriggio un sacco di cose per ultimare la preparazione, come sempre si arriva sempre all'ultimo perché manca sempre qualcosa giornata fra l'altro caratterizzata da dissenteria poi bloccata a forza di fermenti, non si dorme nel pomeriggio e alle 9 di sera si parte per quel di Oderzo tutto con molta calma ci si prepara e alle 24 puntuali si parte.
Si inizia la 1200 e non so cosa mi sia preso, mi sono agganciato al gruppone di circa 50/60 persone, velocità elevata 35/40 all'ora (con una bici da 24 kg.) ma era fresco e non sentivo alcun problema siamo arrivati al primo controllo troppo presto media troppo elevata si fa pausa e si riparte li il gruppo si divide in due io prendo il secondo che va a 30/32 all'ora ma inizio sentire un sonno terribile e la stanchezza arriva, poi l'alba mi ricarica e arrivo al controllo dei 200 e poi dei 300 che non stavo proprio male ma il sole iniziava a scaldare terribilmente e li inizia il calvario si beve a manetta ma niente migliora, si deve arrivare a Peschiera al controllo che ci sta anche il dormitorio ma Peschiera non arriva più ringrazio il mio gruppo (Mariano e Company) che ha rallentato l'andatura e mi ha aspettato fino a Peschiera che sono arrivato come una larva, li ho salutati perché loro sono proseguiti verso Vattaro (buona corsa ragazzi) potevo scegliere se fermarmi a dormire o chiamare casa, non sapendo se solo con il sonno avessi potuto recuperare anche parzialmente la scelta è caduta sulla seconda ipotesi. Stamattina dopo aver dormito sento di aver recuperato un buon 50% il che avrebbe potuto essere sufficiente per continuare la corsa.
Ho imparato spero definitivamente due cose importanti (dico solo due perché chissà quante ne dovrò ancora imparare) su come affrontare percorsi di lunga distanza, la prima è quella delle andature da tenere e cioè il passo che ognuno di noi è abituato a fare abitualmente mai andare oltre altrimenti il conto arriva e molto salato, la seconda avere l'accortezza di fermarsi a dormire qualche ora prima di crollare nel mezzo di Peschiera sotto un'albero abbandonando bici e attrezzatura alla mercede di chiunque fosse passato di li.
Credo che il sonno sia un fattore basilare per questo tipo di long run.
Mi dispiace aver abbandonato la corsa dopo 400 km. ma il dispiacere viene in piccola parte compensato con l'esperienza che questo giorno mi ha portato.
Non so se il prossimo anno potrò fare questa 1200 causa la vicinanza di data alla PBP che spero di partecipare ma sicuramente ci sarò alla 200 e alla 300.
Ringrazio Giuseppe e il suo team per il tempo che hanno dedicato per i ristori e all'organizzazione di queste corse, passione e amore per la bici oltre all'oltre.
Anche il fatto di non stare fisicamente bene ci ha messo del suo; io 2 anni fa prima della VRV non riuscivo a quasi a mangiare x problemi di stomaco e di "bagno", mi sono detto parto lo stesso pur non essendo "guarito" (anzi i giorni successivi furono peggio) ma sulle rampe della ciclabile prima di resia è finita la benzina ed arrivare al controllo è stata veramente dura e mi sono ritirato. Lì ho "imparato" che se non si è in condizioni fisiche buone è meglio stare a casa.
 

parakito

Passista
24 Giugno 2009
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Scott cr1pro,Cannondale cad3,NSR,Litespeed Archon ,Rewel titanio,Treck fuel,Kona Stinky,Bianchi,ecc
Tornato ora , già al lavoro .
Ne mancano altri 13 all'arrivo , alcuni sono ancora in Austria ,a questi va tutto il mio sostegno, perché è davvero difficile affrontare quel percorso con queste avverse condizioni meteo tra l'altro che non sembrano migliorare, inoltre di chilometri ce ne sono davvero ancora molti.
forza ragazzi !!!
per quanto mi riguarda sono sano e salvo è ormai è asciutto, ma ragazzi nel finale 65km ci sono stati dei momenti veramente pericolosi causa bufera grandine rami caduti della gli alberi veramente un momentaccio più avanti vi racconterò i dettagli di come l'ho vissuta io .
Complimenti a tutti ,anche a chi ha avuto il coraggio di mettersi in gioco ma poi per un motivo o per l'altro le cose non sono andate come si sperava , ma la fortuna è che c'è sempre modo di rifarsi quindi alla prossima.
 

parakito

Passista
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ma sono state 3 notti d'acqua?

No , 2° pomeriggio e notte solo acqua na a quote alte , quindi freddo , 3° notte bufera tremenda , non sarebbe stato un problema per il sottoscritto , sai che mi porto tutto dietro , ma contro il vento a raffiche forti improvvise , non avevo nulla , cadevano rami e foglie dagli alberi , per quello non avevo nulla per combattere , procedevo a 12 km/h , per ben 4 volte se non sono svelto a mettere il piede a terra sarei caduto dalla bici sepur io non sia un peso MINIMO + 22 KG bici.
Quando da in fondo il campo sportivo , chi era nella palazzina s vetri al caldo hanno visto sbucare una luce che pocedeva a zig zag per il vento , non hanno di certo pensato che fosse un randagio che nonostante il meteo stava ultimando il brevetto da 1200km .
E invece in solitario come un cane bagnato ero io , ancora tutto intero .
 

parakito

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Era già successo alla 400 di Castelfranco Emilia, il voler partire forte per stare dietro al gruppo così da sfruttare le scie poi la corsa ti prende .......
Mi dispiace un mondo , certo è tutta farina da mettere nel sacco , l'esperienza a volte si fa pure così.
E piccole cose messe assieme fanno la differenza , questa oltre mille è stata resa dura dalle avverse condizioni meteo , più le cose si complicano più l'esperienza si rivela determinante .
In fine queste cose si devono fare per divertimento e il divertimento spesso ha necessità di una buona gestione per fare si che rimanga tale per tutta la rando.
Bisogna sempre avere a fuoco questa cosa , se in un certo momento la sofferenza supera il divertimento , serve fare un analisi e capire il perché , e nel caso se si è ancora in tempo rimediare , ad esempio come sono abituato a fare io : parto ultimo e lascio passare anche qualche minuto poi con calma parto , proprio per evitare coinvolgimenti emotivi e magari cadere in tentazione e cercare di andare a prendere quello in fondo al gruppo , poi uno tira l'altro , alla fine ti tiri anche il collo .
A volte anch'io mi permetto di giocare a state davanti , ma è un gioco attentamente misurato nell'ottica generale della rando .

C'è gente che pur di avere un pezzo di carta magari con un tempo buono da esibire con gli amici , a volte anche a se stessi , sacrifica tutto il possibile divertimento , in pratica sofre dal primo all'ultimo metro .
Io non li capiro mai.
Se per qualche motivo indipendente dalla mia volontà o gestione delle mie capacità , non mi stessi più divertendo , e la prospettiva nel proseguire , è certamente peggiore .
Allora non avrei dubbi : non resta che fermarsi li , in modo che a casa mi porto una giornata di divertimento che è l'unica cosa che conta .
Poco importa se sono arrivato alla fine ho meno , insistere magari per orgoglio , ho per vanto con gli amici , avrebbe trasformato una bella giornata di divertimento in un autentico incubo !
io ammiro chi riesce a predere la sepre combattuta decisione di fermarsi o proseguire , ci vuole più coraggio a fermarsi che a proseguire .
Un ritiro brucia sempre , ma c'è sempre la possibilità di rifarsi alla prossima questa volta con un po di esperienza .
 
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Mi dispiace un mondo , certo è tutta farina da mettere nel sacco , l'esperienza a volte si fa pure così.
E piccole cose messe assieme fanno la differenza , questa oltre mille è stata resa dura dalle avverse condizioni meteo , più le cose si complicano più l'esperienza si rivela determinante .
In fine queste cose si devono fare per divertimento e il divertimento spesso ha necessità di una buona gestione per fare si che rimanga tale per tutta la rando.
Bisogna sempre avere a fuoco questa cosa , se in un certo momento la sofferenza supera il divertimento , serve fare un analisi e capire il perché , e nel caso se si è ancora in tempo rimediare , ad esempio come sono abituato a fare io : parto ultimo e lascio passare anche qualche minuto poi con calma parto , proprio per evitare coinvolgimenti emotivi e magari cadere in tentazione e cercare di andare a prendere quello in fondo al gruppo , poi uno tira l'altro , alla fine ti tiri anche il collo .
A volte anch'io mi permetto di giocare a state davanti , ma è un gioco attentamente misurato nell'ottica generale della rando .

C'è gente che pur di avere un pezzo di carta magari con un tempo buono da esibire con gli amici , a volte anche a se stessi , sacrifica tutto il possibile divertimento , in pratica sofre dal primo all'ultimo metro .
Io non li capiro mai.
Se per qualche motivo indipendente dalla mia volontà o gestione delle mie capacità , non mi stessi più divertendo , e la prospettiva nel proseguire , è certamente peggiore .
Allora non avrei dubbi : non resta che fermarsi li , in modo che a casa mi porto una giornata di divertimento che è l'unica cosa che conta .
Poco importa se sono arrivato alla fine ho meno , insistere magari per orgoglio , ho per vanto con gli amici , avrebbe trasformato una bella giornata di divertimento in un autentico incubo !
io ammiro chi riesce a predere la sepre combattuta decisione di fermarsi o proseguire , ci vuole più coraggio a fermarsi che a proseguire .
Un ritiro brucia sempre , ma c'è sempre la possibilità di rifarsi alla prossima questa volta con un po di esperienza .

Grazie Silvano e sicuramente alla prossima