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<blockquote data-quote="Black Panter" data-source="post: 1497427" data-attributes="member: 11013"><p>GRUPPO: Il gruppo è l'anima del ciclismo, ed è formato da tutti i corridori che partecipano ad una singola corsa.</p><p></p><p>GRUPPO COMPATTO: quando tutti i corridori stanno insieme, e non c'è nessuno all'attacco o in ritardo.</p><p></p><p>FUGA: formazione di uno o più corridori che sono andati all'attacco e si sono avvantaggiati sul gruppo.</p><p></p><p>SCATTO: gesto atletico che permette di fuoriuscire dal gruppo (o da un gruppetto di corridori) avvantaggiandosi. Lo scatto può diventare fuga quando il vantaggio sul gruppo è superiore a pochi secondi. Quando un corridore scatta, qualcun altro può accodarsi e insieme dar vita a una fuga; oppure qualcuno può inseguire chi è scattato annullandone l'azione.</p><p></p><p></p><p>STARE A RUOTA: rimanere dietro ad un altro corridore, vicinissimi per poterne sfruttare la scia.</p><p></p><p></p><p>SCIA: effetto fisico che permette a chi sta dietro (a chi sta a ruota) di faticare meno di chi sta avanti: chi sta avanti infatti prende il vento in faccia e fende l'aria con le sue sole forze, mentre chi sta a ruota subisce un minor attrito con l'aria e quindi fatica di meno: stando a ruota ad alte velocità (50 km/h, per esempio) si possono fare la metà delle pedalate di quelli che stanno davanti. In salita l'effetto scia è minore, per via della minore velocità prodotta.</p><p> </p><p></p><p>SUCCHIARUOTE: chi sta sempre a ruota e non tira mai nel corso di una fuga, sfruttando il lavoro degli altri senza dare una mano. Si può essere succhiaruote perché alla propria squadra e al proprio capitano non conviene che la fuga vada in porto; oppure perché si è troppo stanchi per collaborare; oppure perché nella fuga ci sono più corridori di un'altra squadra, e tocca a loro fare l'andatura; oppure perché si sa che uno dei compagni di fuga è di gran lunga favorito in volata, e quindi conviene preservare le proprie energie per gli ultimi chilometri, in vista di un proprio scatto o, comunque, dello sprint. In ogni caso il succhiaruote non è, in genere, una presenza gradita dai compagni di fuga.</p><p></p><p>VELOCISTA o SPRINTER : corridore dotato di particolare potenza che riesce a produrre una velocità altissima per brevi tratti, e risulta così adatto agli arrivi di gruppo su percorsi pianeggianti. In genere un velocista tende a soffrire in salita, per la particolare conformazione del suo fisico: pesante e potente in progressione, poco agile su terreni in cui è necessario avere una buona frequenza di pedalata e saper scattare...ma non è una legge scritta. Ci sono atleti, che seppur dotati di un fisico esile e leggero sono degli ottimi velocisti.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Black Panter, post: 1497427, member: 11013"] GRUPPO: Il gruppo è l'anima del ciclismo, ed è formato da tutti i corridori che partecipano ad una singola corsa. GRUPPO COMPATTO: quando tutti i corridori stanno insieme, e non c'è nessuno all'attacco o in ritardo. FUGA: formazione di uno o più corridori che sono andati all'attacco e si sono avvantaggiati sul gruppo. SCATTO: gesto atletico che permette di fuoriuscire dal gruppo (o da un gruppetto di corridori) avvantaggiandosi. Lo scatto può diventare fuga quando il vantaggio sul gruppo è superiore a pochi secondi. Quando un corridore scatta, qualcun altro può accodarsi e insieme dar vita a una fuga; oppure qualcuno può inseguire chi è scattato annullandone l'azione. STARE A RUOTA: rimanere dietro ad un altro corridore, vicinissimi per poterne sfruttare la scia. SCIA: effetto fisico che permette a chi sta dietro (a chi sta a ruota) di faticare meno di chi sta avanti: chi sta avanti infatti prende il vento in faccia e fende l'aria con le sue sole forze, mentre chi sta a ruota subisce un minor attrito con l'aria e quindi fatica di meno: stando a ruota ad alte velocità (50 km/h, per esempio) si possono fare la metà delle pedalate di quelli che stanno davanti. In salita l'effetto scia è minore, per via della minore velocità prodotta. SUCCHIARUOTE: chi sta sempre a ruota e non tira mai nel corso di una fuga, sfruttando il lavoro degli altri senza dare una mano. Si può essere succhiaruote perché alla propria squadra e al proprio capitano non conviene che la fuga vada in porto; oppure perché si è troppo stanchi per collaborare; oppure perché nella fuga ci sono più corridori di un'altra squadra, e tocca a loro fare l'andatura; oppure perché si sa che uno dei compagni di fuga è di gran lunga favorito in volata, e quindi conviene preservare le proprie energie per gli ultimi chilometri, in vista di un proprio scatto o, comunque, dello sprint. In ogni caso il succhiaruote non è, in genere, una presenza gradita dai compagni di fuga. VELOCISTA o SPRINTER : corridore dotato di particolare potenza che riesce a produrre una velocità altissima per brevi tratti, e risulta così adatto agli arrivi di gruppo su percorsi pianeggianti. In genere un velocista tende a soffrire in salita, per la particolare conformazione del suo fisico: pesante e potente in progressione, poco agile su terreni in cui è necessario avere una buona frequenza di pedalata e saper scattare...ma non è una legge scritta. Ci sono atleti, che seppur dotati di un fisico esile e leggero sono degli ottimi velocisti. [/QUOTE]
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