Alcune osservazioni che nascono da quanto avete scritto.
1. Confermo il mio giudizio più che positivo sull'evento. La granfondo è una granfondo e non un pasta party, che invece è un evento accessorio. Questo non autorizza nessuno a dire che va bene così, ma mi sembra che lo spirito di @
Alecip sia di chi vuole migliorare l'evento che offre. E di non sottrarsi al confronto. E questo non è per niente scontato. Soprattutto se fai già 3.500 iscritti e non hai certo bisogno di ulteriore visibilità su un forum.
2. Siccome una gf è una gf, voglio ribadire che il percorso è stato davvero bello e divertente. La conca di Firenzuola in questa stagione è di una bellezza struggente, e poterla pedalare a strade chiuse e in sicurezza è stato davvero un privilegio. Suggestivo il passaggio a Firenzuola, con la gente per strada ad applaudire.
Per non parlare di Fiesole, dell'Olmo, di Pratolino, della Faentina. Ripeto: un privilegio avere la possibilità di correrci come fossimo dei professionisti (e non dei fancazzisti perdigiorno malati di bici).
Perché lo dico? Perché a leggere alcuni sembra che uno vada ad una gf per il pacco gara e il pasta party.
Magari un consiglio ai più critici e a chi viene da fuori Firenze: il prossimo anno organizzatevi per andare a mangiare dopo la corsa un panino col lampredotto, fidatevi! Altro che pasta party...
3. Sui ristori: ha ragione chi ha scritto che il posizionamento del ristoro a Firenzuola era concettualmente sbagliato. Non sono nemmeno convintissimo che il posizionamento corretto fosse in cima. A parte i primi, molti sarebbero stati troppo stanchi per mangiare (simpatico quel km al 13% prima di Migliana di cui nessuno ha parlato!) e, con la sosta, vi era anche in rischio di ghiacciarsi. Mi pare che tra la fine della discesa del Giogo e Firenzuola ci sia qualche km di pianura. Il mio gruppo lì ieri si è svestito e ha mangiato: ecco, forse lì un ristoro potrebbe andare. Lo si vede da lontano, hai tempo di capire come è strutturato e se ti vuoi fermare e cmq c'è abbastanza tempo per far tornare a girare il motore prima dell'ultima salita. E magari anche di rientrare se il gruppo non si è fermato. Ovviamente è solo una proposta.
Bene invece il ristoro a Bilancino (nel parcheggio, piede a terra) e all'arrivo.
4. Il trasferimento. Proprio @
Alecip mi pare abbia detto che l'andatura impostata dalla direzione corsa fosse eccessiva. Non sono d'accordo. Con un percorso così tortuoso, l'andatura impostata consentiva al gruppo di rimanere lungo (così da permettere anche una eventuale risalita dai lati, come ho potuto fare in parte anch'io). Andare più piano avrebbe creato secondo me degli imbuti formidabili, con tutte quelle curve secche. Tutti col piede a terra una quindicina di volte, insomma... allora davvero sai che critiche!
5. Il passaggio nel circuito. Il percorso è già abbastanza dura in sé senza che si senta l'esigenza di aggiungere quegli strappacci tagliagambe. Me li sono portati dietro tutto il Giogo! Non siamo - non mi stancherò mai di ripeterlo - professionisti! Siamo gente che anche in corsa pensa a non stancarsi troppo perché il lunedì mattina c'è da essere al lavoro! Possibilmente lucidi!
Ma questa è una valutazione soggettiva.
Più oggettiva è la questione sicurezza, in quel punto del tutto carente (un peccato, visto lo standard medio). Non solo, come è stato evidenziato per il brecciolino e la terra, ma anche per una pericolossissima "ringhera" stile ponteggio di palazzo che era stata posizionata all'uscita di una curva. Che poi: o ci passavi sotto, e volavi comunque nella scarpata; o la centravi in pieno e, disintegrandoti insieme alla bici, ti faceva da "ponte" e finivi comunque nella scarpata!
E' un'idea buona per una cicloturistica. Per una granfondo... meglio lasciar perdere.
6. La comunicazione. Troppo retorica e troppo enfatica. Non sono io ad aver divulgato uno spot in cui, sul rettilineo del Mugello, una moto e una bici si sfidano ai nastri di partenza dando appuntamento per il 19 aprile. Poi si può anche sostenere che nessuno ha mai detto apertis verbis che si sarebbe passati la pista. Ma lo si è quanto meno lasciato credere. Pubblicità ingannevole?
Insomma, alcune cose sono da ripensare. Ma per essere solo alla terza edizione, va benissimo così.