grazie a monjardin per l'idea.
grazie a monjardin per l'idea.
Appena mi arriva il bonifico di YouTube, provvedo a dirottarti la tua parte!Allora mi devi almeno il 10% di quel milione di euro abbondanti che incasserai dalle visualizzazioni di questo video
Da addetto ai lavori, visto le etichette che ci sono in giro, direi che ce ne sono molto pochi, ma d'altronde non è che veda folle di carabinieri a fare prelievi nei vari supermercati, ci sono sicuramente controlli a campione ma nei limiti della disponibilità dei vari personali.A me interesserebbe anche sapere se ci siano anche dei controlli della conformità del prodotto con l'etichetta dichiarata. Dei controlli ci sono, ma mi chiedevo se la probabilità di essere controllati sia rilevante o completamente trascurabile.
Tutto sommato le etichette penso di saperle leggere, mentre poi penso che tante volte il contenuto non sia conforme.
Grazie per la risposta, era proprio quello che volevo sapere. Un controllo ogni dieci anni è poco, ma non del tutto trascurabile. Anche se di fatto, so che in caso di violazioni le multe non siano enormi da essere un deterrente alla frode.Da addetto ai lavori, visto le etichette che ci sono in giro, direi che ce ne sono molto pochi, ma d'altronde non è che veda folle di carabinieri a fare prelievi nei vari supermercati, ci sono sicuramente controlli a campione ma nei limiti della disponibilità dei vari personali.
Ti ricordo che l'Italia è per varie lunghezze di distacco, è il paese numero uno al mondo per frodi alimentari, visto soprattutto l'altissimo numero di prodotti DOP, IGP, DC e CCCP..... , una su tutte, per produrre il quantitativo di olio extravergine di oliva che produciamo ci vorrebbero sette Italie interamente ricoperte di ulivi.
Io in 22 anni ho avuto due controlli entrambi una quindicina buoni di anni fa, sono venuti, hanno preso dei prodotti più o meno a caso li hanno sigillati e li hanno portati via, poi non ho saputo più niente.
li conservo ancora come cimeli.
Vedi l'allegato 407266
Vedi l'allegato 407269
questa è la stessa percezione che ho quando parlano di "solo limoni di sicilia" (li mettono pure sul detersivo piatti) o del pistacchio di bronte!una su tutte, per produrre il quantitativo di olio extravergine di oliva che produciamo ci vorrebbero sette Italie interamente ricoperte di ulivi.
Immagino che sia come l'antidoping, viene lasciato un'altra copia del prodotto sigillata in caso di eventuali contestazioni.Grazie per la risposta, era proprio quello che volevo sapere. Un controllo ogni dieci anni è poco, ma non del tutto trascurabile. Anche se di fatto, so che in caso di violazioni le multe non siano enormi da essere un deterrente alla frode.
Invece non ho capito l'aneddoto in cui hanno preso, sigillato e portato via dei prodotti. Se poi non ne hai più saputo niente, come fai ad avere i prodotti sigillati?
questa è la stessa percezione che ho quando parlano di "solo limoni di sicilia" (li mettono pure sul detersivo piatti) o del pistacchio di bronte!
innanzitutto grazie per questa testimonianza.
Anche se lievemente OT, secondo te è probabile che a te siano capitati "pochi" controlli perchè quando fanno indagini le fanno più mirate dove si sente più puzza di bruciato e quindi trovano ciò che cercano?
nel giro di pochi anni qui nel torinese hanno sequestrato dei prodotti al decathlon (non erano sotto il loro marchio pare) contaminati, in quel caso addirittura di sostanze dopanti. (quando compro delle normali barrette da loro ci scherzo su sperando di andare più forte ma niente da fare...)
ti ringrazio, le notizie erano uscite sui giornali locali, ovviamente bisogna fare la "tara" a quello che è il giornalismo locale per quanto riguarda i dettagli dei contenuti, che ci fosse stato un ritiro e sequestro di prodotti da parte dei NAS invece è vero.Ti credo e ci mancherebbe, però mi ricordano tanti discorsi "un mio amico mi ha detto…", In Italia i produttori di integratori i cosiddetti "contoterzisti" non trattano sostanze dopanti, quindi non c'è nessun pericolo di inquinamento, potrebbe in teoria succedere con prodotti fatti all'estero, soprattutto negli Stati Uniti, ma poi estremamente difficile che siano venduti liberamente in Italia.
Ora non so dove sia vendibile, ma per esempio l'efedrina è sempre stato doping grave, ma fino a qualche anno fa veniva regolarmente venduta negli Stati Uniti come prodotto dimagrante, se sei una signora che vuole dimagrire te la prendi tranquillamente, se sei un atleta soggetto a controllo non la puoi assumere, esattamente come tanti medicinali.
Ma la storia che vengano trovati integratori inquinati da sostanze dopanti, mi puzza sempre tanto, Oddio il caso singolo può essere anche capitato, magari avanzi di una produzione precedente, ma mi sembra lo stesso molto strano
Ritiro è un conto, sequestro è completamente un altra cosa, in ogni caso poi non vuol dire che il responsabile sia decathlon, ovviamente i NAS vanno a cercare le cose dove è più facile trovarle, cioè nei negozi, soprattutto quando le devono analizzare, il sequestro ovviamente più mirato, potresti avere roba sequestrata anche perché semplicemente non hai messo l'obbligatoria etichetta italiana su un prodotto di importazione, anche se ne vedo girare a migliaia e visto che ormai con l'e-coomerce puoi comprare ovunque, la cosa serve solo a danneggiare il commercio nazionaleti ringrazio, le notizie erano uscite sui giornali locali, ovviamente bisogna fare la "tara" a quello che è il giornalismo locale per quanto riguarda i dettagli dei contenuti, che ci fosse stato un ritiro e sequestro di prodotti da parte dei NAS invece è vero.
grazie a monjardin per l'idea.
Ma se un prodotto è in libera vendita in un altro paese della UE, non si può automaticamente vendere anche in Italia?
Assolutamente no. Come ho già detto prima in un'altra risposta ci sono delle normative generali, ma ancora ogni paese fa per conto suo, in Italia ci sono dei dosaggi massimi ammessi, che come puoi vedere ho postato, e poi c'è la procedura della "notifica dell'etichetta".
Quando tu crei un tuo prodotto, come faccio io, o importi un prodotto dall'estero, oltre a dover verificare che le sostanze e i dosaggi rispettino le normative, devi appunto "notificare" e l'etichetta del prodotto al ministero della salute, prima di tutto paghi una gabella borbonica di 160 € alla tesoreria provinciale di Viterbo (???), poi invii tre etichette timbrate e firmate dal titolare responsabile legale dell'azienda e poi compili un modulo standard dove vanno specificate alcune caratteristiche del prodotto, poi in teoria ci sono i 90 giorni di silenzio assenso, nel caso in etichetta ci sia qualche affermazione non corretta il ministero ti scrive, chiedendoti di modificare l'etichetta ai sensi di una qualche normativa che devi andarti a cercare, ma mai che ti dicessero cosa c'è di sbagliato.
Sei importi un prodotto dall'estero, la procedura è praticamente la stessa, in più dovresti mettere un'etichetta in italiano che dovrebbe coprire tutte le informazioni e gli ingredienti nella lingua di origine del prodotto, come importatore del prodotto diventi responsabile legale del prodotto stesso, se la ditta produttrice ha fatto qualche cazzata, in Italia sei responsabile tu, la notifica è "ad personam" e quindi se un'altra azienda vuole importare lo stesso prodotto deve fare a sua volta la sua notifica.
Dipende, però non sono esperto al 100% di queste cose, anche perché variano settimanalmente, le sanno molto bene i contoterzisti che ti fanno i prodotti, comunque c'è differenza tra un integratore e un alimento, per esempio la mia farina d'avena non è notificata perché è un alimento e non è addizionato né di proteine né di vitamine, quindi non devi fare nessuna notifica, anche se fai per esempio delle maltodestrine pure, sono considerate alimento, e non deve notificarle.Chiarissimo, ma quindi ogni prodotto che fai, anche una barretta deve essere notificato al ministero?