Scusate forse capisco male io l'inglese, ma Ballard dice che l'energia inerziale che accumuli sulla ruota non è "perduta", la perdi solo quando premi i freni. Quel "potenziale inerziale" ovviamente dipende dal peso periferico della ruota, e quindi quel potenziale è maggiore a man mano che la ruota ha un peso periferico maggiore.
Quello che voi analizzate è un ciclismo fatto di andature tranquille, pochi e blandi rilanci, nessuna necessità di rimanere attaccato alle
ruote di quelli davanti perchè non siete al gancio.
Viceversa, se state affrontando un circuito molto nervoso fatto di frequenti rilanci molto impegnativi, una ruota perifericamente molto leggera che assorba poca energia inerziale vi aiuterà molto (più facilità nel frenare, maggiore facilità nel far entrare la bici in curva, maggiore facilità nell'accelerare).
E' ovvio che se provate il tempo su una salita secca da soli il tempo non cambia se non in funzione del minor peso totale della bicicletta.