Il futuro del Vigorelli

gamba di sedano

Apprendista Velocista
19 Agosto 2008
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21
gorgonzola (mi)
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Extreme C Colnago
Qualche anno fa, penso le ultime volte del Vigorelli "velodromo", erano state allestite un paio di riunioni in pista con la presenza dei più forti pistards, con ingresso gratuito per il pubblico....
Risultato: un centinaio di corridori a darsi bataglia e spettatori che non hanno mai superato la cinquantina...stante l'interesse attuale della pista a Milano, impossibile garantire un futuro al Vigorelli...!!!
Spero rimanghi almeno un "qualcosa" affine allo Sport e non che ci facciano le solite 6 palazzine con sotto un Centro Commerciale...

Il centro commerciale ce lo faranno sopra :mrgreen:, ormai nascono come funghi e tra una decina di anni al massimo saranno le nuove aree dismesse, in quanto non possono mangiare tutti...quando si è troppi, si è troppi...Per un velodromo occorrerebbe l'impegno della Fci, che potrebbe istituirvi una scuola di ciclismo su pista ma, essendoci già Montichiari...Certo Milano avrebbe un bacino d'utenza molto più ampio, soprattutto considerando anche gli amatori, molti dei quali vanno a Montichiari d'inverno, nelle serate in cui l'impianto è messo a disposizione del pubblico...
 

vigorelli 1954

via col vento
2 Novembre 2009
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negrotta
Il leggendario, quanto sfortunato, velodromo Vigorelli di Milano, o meglio Maspes-Vigorelli conoscerà il suo futuro appena la giuria di tecnici nominati dal comune di Milano si pronuncerà sul vincitore del bando indetto e chiuso Martedi 4 Dicembre 20... Continua la lettura...


Che tristezza , quanti ricordi , ci correvamo tutte le settimane , ci allenavamo tutte le mattine, dilettanti e prof. insieme , quante riunioni, quante feste , quanti campioni vi ho conosciuto.......Beghetto, Pettenella, Bianchetto, Gaiardoni, De Lillo, Motta, Bitossi .......povero ciclismo italiano che fine hai fatto.
 

lucianogiuseppe

Apprendista Cronoman
16 Maggio 2011
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pavia
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Pinarello Dogma, Trek Domane
....maggio 1967, scuola di Ciclismo Fausto Coppi: 2 gg per abituarsi allo scatto fisso e 3 gg per riuscire a salire in alto sulle curva e buttarsi giù a tutta...15 gg trascorsi tra pista, allenamenti guidati, gare, allegria e negozio di Faliero Masi...quella maglia verde è rimasta tra i più bei ricordi della mia vita...!!!
 

Abu Yasin

Passista
30 Novembre 2008
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LOOK 595 Ultra
Quanto alla pista, se invece di demolirla la smontassero numerando i listelli: potrebbero forse venderne una buona parte [ con tanto di certificato ] ad appassionati e collezionisti vari ( specie stranieri )...
 

lucianogiuseppe

Apprendista Cronoman
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Quanto alla pista, se invece di demolirla la smontassero numerando i listelli: potrebbero forse venderne una buona parte [ con tanto di certificato ] ad appassionati e collezionisti vari ( specie stranieri )...
Ottima idea: io ne comprerei subito uno....invece quel legno "magico" finirà per marcire in qualche discarica :cry :cry:
 

Abu Yasin

Passista
30 Novembre 2008
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LOOK 595 Ultra
Milano non è una città per lo sport. Basti pensare che l'ultimo impianto sportivo costruito risale agli anni 80.
Qualche volta in pausa pranzo sono andato a nuotare alla piscina Cozzi in Viale Tunisia: una struttura costruita ai tempi di Mussolini. Non parliamo poi che c'erano tre palazzi del ghiaccio e ne è rimasto uno, forse. L'arena è stata costruita ai tempi di Napoleone.
Questa è la situazione della promozione sportiva a Milano... dobbiamo baciarci i gomiti per le poche strutture che ci sono.
Comunque si potrebbe tranquillamente lasciare la pista, basta non farla in legno ma di qualche altro materiale che si deperisca meno.

Eppure ho sempre sentito dire che Milano è la città italiana << dove ci si fa più piste in assoluto >>... ;nonzo% :mrgreen::-x
 

vigorelli 1954

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2 Novembre 2009
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....maggio 1967, scuola di Ciclismo Fausto Coppi: 2 gg per abituarsi allo scatto fisso e 3 gg per riuscire a salire in alto sulle curva e buttarsi giù a tutta...15 gg trascorsi tra pista, allenamenti guidati, gare, allegria e negozio di Faliero Masi...quella maglia verde è rimasta tra i più bei ricordi della mia vita...!!!



.....Ottobre 1971 stralcio di giornale: La Scuola di Ciclismo Fausto Coppi di Milano, la bella istituzione del CONI e della FCI fermamente voluta dal presidentissimo Rodoni continua a .....ben lavorare a favore dei giovani e dei giovanissimi. E per Nino Gioia direttore dela Scuola per i suoi collaboratori Terragni ( vicedirettore) maestro dello sport , Giosi Zenoni ( istuttore) Dr Pierfederici ( medico ) ed il sempre valido meccanico Bordoni, le soddisfazioni non mancano. Così come non mancano per le Signore Silvia e Rosy e per Giacomo e Nino che alla Pensione Parini di Cesano Boscone i ragazzi assistono familiarmente........
Dopo il buon Venerdì di propaganda al Vigorelli con Storari, Villa, Eguaglia, Brevi e Gennari in prima linea........

Si correva al Vigorelli ancora in Ottobre ogni Venerdì alle ore 14 !! Di quella maglia verde conservo ancora lo scudetto che ci si attaccava al petto o-o
 
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lucianogiuseppe

Apprendista Cronoman
16 Maggio 2011
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.....Ottobre 1971 stralcio di giornale: La Scuola di Ciclismo Fausto Coppi di Milano, la bella istituzione del CONI e della FCI fermamente voluta dal presidentissimo Rodoni continua a .....ben lavorare a favore dei giovani e dei giovanissimi. E per Nino Gioia direttore dela Scuola per i suoi collaboratori Terragni ( vicedirettore) maestro dello sport , Giosi Zenoni ( istuttore) Dr Pierfederici ( medico ) ed il sempre valido meccanico Bordoni, le soddisfazioni non mancano. Così come non mancano per le Signore Silvia e Rosy e per Giacomo e Nino che alla Pensione Parini di Cesano Boscone i ragazzi assistono familiarmente........
Dopo il buon Venerdì di propaganda al Vigorelli con Storari, Villa, Eguaglia, Brevi e Gennari in prima linea........

Si correva al Vigorelli ancora in Ottobre ogni Venerdì alle ore 14 !! Di quella maglia verde conservo ancora lo scudetto che ci si attaccava al petto o-o
Bel racconto di quando la FCI si occupava realmente dei giovani Ciclisti...
Birra pagata....e qualche lacrima o-o
 
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Unto dal Pignone

Novellino
11 Aprile 2011
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Colnago Pista
Spiace leggere tante imprecisioni che magari poi smentirò con calma citando dati e notizie, ma la colpa del resto è di media ed istituzioni.
Per il momento mi limito a dire che l'affermazione secondo cui la pista in Italia e a Milano in particolare sia morta e non abbia praticanti è assolutamente fuorviante.
"Sembra" non ci siano praticanti perchè non vi sono strutture ed eventi, questo per colpa di una Federazione che per interessi vari (sui quali sorvolo...) ha boicottato fino a cercare di smantellare quasi completamente il settore (la gloriosa scuola italiana ha presentato un solo pistard alle ultime Olimpiadi...).
Tanto per restare al Vigorelli, ad esempio, dopo l'ultimo restauro non hanno mai strutturato in maniera convinta un calendario d'eventi per il livello pro nè una scuola per giovani nè un'attività amatori. Come fai a calcolare il bacino d'utenza se non hai strutture dove osservare detto bacino d'utenza?! Dire che a Milano (ma vale anche per il resto d'Italia) non ci sarebbero abbastanza praticanti per il Vigorelli è come dire che a Milano non ci sono praticanti di sci, eppure il numero di milanesi che pratica ogni inverno lo sci (non a Milano, ovvio) è corposo (con le dovute differenze, ovvio, nessuno prende le ferie per andare a fare la "settimana pista" ad Aigle con la famiglia...).
Questo al netto del fatto che i velodromi servono come allenamento invernale anche a chi non è strettamente un pistard, in ogni caso la riapertura del Vigorelli alla pratica del ciclismo su pista avrebbe tante motivazioni sulle quali poi magari tornerò con calma.
Per il momento invito chi ha un account face-book a monitorare la pagina http://www.facebook.com/groups/187424021290659/ dove troveranno aggiornamenti ed iniziative (presto, molto presto...) di chi ancora porta avanti la battaglia. ;-)

Saluti.

p.s.: due fermate di metropolitana a pochi passi, una stazione del passante ferroviario ad uno sputo di distanza, ad una spanna da Corso Sempione, vi prego: non fatemi leggere anche dentro un forum di bici della mancanza di parcheggi perchè mi cadono le pedivelle... :-P
 
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gamba di sedano

Apprendista Velocista
19 Agosto 2008
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Extreme C Colnago
Spiace leggere tante imprecisioni che magari poi smentirò con calma citando dati e notizie, ma la colpa del resto è di media ed istituzioni.
Per il momento mi limito a dire che l'affermazione secondo cui la pista in Italia e a Milano in particolare sia morta e non abbia praticanti è assolutamente fuorviante.
"Sembra" non ci siano praticanti perchè non vi sono strutture ed eventi, questo per colpa di una Federazione che per interessi vari (sui quali sorvolo...) ha boicottato fino a cercare di smantellare quasi completamente il settore (la gloriosa scuola italiana ha presentato un solo pistard alle ultime Olimpiadi...).
Tanto per restare al Vigorelli, ad esempio, dopo l'ultimo restauro non hanno mai strutturato in maniera convinta un calendario d'eventi per il livello pro nè una scuola per giovani nè un'attività amatori. Come fai a calcolare il bacino d'utenza se non hai strutture dove osservare detto bacino d'utenza?! Dire che a Milano (ma vale anche per il resto d'Italia) non ci sarebbero abbastanza praticanti per il Vigorelli è come dire che a Milano non ci sono praticanti di sci, eppure il numero di milanesi che pratica ogni inverno lo sci (non a Milano, ovvio) è corposo (con le dovute differenze, ovvio, nessuno prende le ferie per andare a fare la "settimana pista" ad Aigle con la famiglia...).
Questo al netto del fatto che i velodromi servono come allenamento invernale anche a chi non è strettamente un pistard, in ogni caso la riapertura del Vigorelli alla pratica del ciclismo su pista avrebbe tante motivazioni sulle quali poi magari tornerò con calma.
Per il momento invito chi ha un account face-book a monitorare la pagina http://www.facebook.com/groups/187424021290659/ dove troveranno aggiornamenti ed iniziative (presto, molto presto...) di chi ancora porta avanti la battaglia. ;-)

Saluti.

p.s.: due fermate di metropolitana a pochi passi, una stazione del passante ferroviario ad uno sputo di distanza, ad una spanna da Corso Sempione, vi prego: non fatemi leggere anche dentro un forum di bici della mancanza di parcheggi perchè mi cadono le pedivelle... :-P

Il bacino d'utenza lo calcoli sui praticanti ciclisti e tesserati di Milano e provincie adiacenti, e dai dati delle presenze ai velodromi di Montichiari o Dalmine (la maggior parte delle quali son di Milano). Per quanto riguarda i parcheggi, non sò come tu sia abituato ma, pretendere che un atleta arrivi con la propria bicicletta sul metrò o sul treno, magari anche in ore serali/notturne, mi sembra quanto meno inopportuno...Stesso discorso per eventuali spettatori di un evento tipo seigiorni che arrivano da altre città...
 

bumba

Passista
25 Maggio 2010
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no
Per quanto riguarda i parcheggi, non sò come tu sia abituato ma, pretendere che un atleta arrivi con la propria bicicletta sul metrò o sul treno, magari anche in ore serali/notturne, mi sembra quanto meno inopportuno...Stesso discorso per eventuali spettatori di un evento tipo seigiorni che arrivano da altre città...

I praticanti è praticamente (scusate la cacofonia) da pazzi pensare che vadano con bici sulla metro.
Gli spettatori forse (anche perchè dovrebbero essere un attimino più numerosi, specie in eventi tipo 6Giorni), ma purtroppo siamo in Italia.
E quindi anche se c'è la metro, poi non ci sono i parcheggi di interscambio, o ci sono ma sono scomodi, pieni, alla mercè di ladri, ecc..; i mezzi hanno orari ridicoli (tipo fine manifestazione ore 23, ultima corsa ore 22).. insomma, belle idee ma poi la realtà è molto più triste (e contribuisce, non poco, alla morte di strutture come il Vigorelli)
 

Tizlook

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9 Dicembre 2008
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Se il vigorelli funzionasse ci andrei con i mezzi o con la bici da città attrezzata di luci, poi dentro preleverei la bici a noleggio o la mia bici nell'eventuale deposito...
Ma... è all'aperto... scoperto... i "milanesi" vanno a montichiari proprio quando fa freddo ed è buio.. per girare al caldo. Questo è un limite secondo me oggettivo del vigorelli.
Un altro è la sua dimensione non regolamentare che lo esclude dalle competizioni ufficiali.
P.S. i mezzi funzionano benissimo a milano.
 

gamba di sedano

Apprendista Velocista
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Extreme C Colnago
Se il vigorelli funzionasse ci andrei con i mezzi o con la bici da città attrezzata di luci, poi dentro preleverei la bici a noleggio o la mia bici nell'eventuale deposito...
Ma... è all'aperto... scoperto... i "milanesi" vanno a montichiari proprio quando fa freddo ed è buio.. per girare al caldo. Questo è un limite secondo me oggettivo del vigorelli.
Un altro è la sua dimensione non regolamentare che lo esclude dalle competizioni ufficiali.
P.S. i mezzi funzionano benissimo a milano.

Beh Tiz...che funzionino bene ci può anche stare, il fatto è salirci la notte intorno le 22, magari partendo dal capolinea all'estrema periferia...non saprei chi tra me e la bici torna a casa sano...:mrgreen:
Ovvio che il nuovo Vigorelli debba essere al coperto e mi sembra che il concorso lo preveda...
 

Unto dal Pignone

Novellino
11 Aprile 2011
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Colnago Pista
Ma quando il Vigorelli (ed anche il vecchio palazzetto dello sport di San Siro, e la pista all'interno della fiera, etc...) funzionava la gente aveva già smesso di andare in giro con la carrozza trainata da cavalli?!...oppure "una volta qua era tutta campagna" (cit.) ?!...
Il problema dei parcheggi riguarda prevalentemente il pubblico che viene alle gare (se fai una 6 Giorni devi aspettarti alcune migliaia di spettatori anche internazionali...), per quello mi riferivo ai mezzi pubblici (anche alla vecchia 6 Giorni di Milano ci si andava prevalentemente in tram...). Dire che i mezzi chiudono alle 22 e le gare alle 23 è semplicemente una falsità, come potrebbe confermare chiunque sia andato in questi anni ad un concerto o una gara sportiva serale nelle solite strutture, così come è falso dire che non ci siano parcheggi d'appoggio ai capi delle linee pubbliche.
Per i ciclisti che devono trasportare la bici il vicino progetto Citylife poteva prevederne un appoggio più che sufficiente ai fruitori, così come potevano esser destinati ai fruitori della struttura tutti i parcheggi che circondano il marciapiede dell'ovale (più che sufficienti per gli avventori praticanti), al netto del fatto che al Vigorelli (e non solo...) gli abbonati e le squadre han sempre avuto a disposizione gli spazi per il deposito bici (la bici di un mio compagno è rimasta seppellita sotto il vecchio Palazzetto dello Sport di San Siro, la mia s'è salvata perchè era in manutenzione dal ciclomeccanico...): se sai che ci vai spesso depositi lì la tua bici, se ci vai una volta ogni tanto la noleggi, in ogni caso ci sono varie possibili alternative. Il tutto sta nel progetto di gestione illuminato o ottuso.
Per quanto riguarda le presenze potenziali non si possono evincere dai numeri di Dalmine, una delle piste più scomode e maltenute. A Montichiari invece girano tra i 400 e i 600 amatori la settimana (non tutti pistard, d'inverno molti sono stradisti in allenamento invernale), di cui i milanesi non so neanche se arrivino a 50: non tutti possono staccare alle 17 dal lavoro per prepararsi e partire alle 18, essere in pista alle 20 e poi rientrare in nottata, con quasi tre ore di auto tra andata (in piena ora di punta...) e ritorno. Ma se la pista l'avessero dietro casa i numeri sarebbero ben diversi, ergo parlare di 20 praticanti in tutta Milano è un'altra falsità.
L'ennesima falsità è dire che la pista abbia seguito nullo: quando fu fatto l'ultimo restauro del Vigorelli non fu mai fatta partire una stagione di eventi nè una scuola giovani nè una pratica aperta agli amatori. Tutto ciò rientra in un disegno generale che ha portato negli anni a smantellare il settore, non di certo per disinteresse dei praticanti o degli appassionati: come fai a calcolare il pubblico se non organizzi mai gare di livello?! Come fai a calcolare i praticanti se chiudi o rendi invivibili i velodromi?! Inghilterra e Australia hanno creato un movimento dal nulla, come?! Semplicemente aprendo velodromi (la faccio breve, ovvio che il discorso è più articolato). In Italia invece han cominciato due decenni fa a chiudere quei pochi che c'erano, ovvio che poi ti ritrovi alle Olimpiadi col solo Viviani: come fai a costruire una generazione di atleti se non hai strutture e non sostieni il movimento?!...
A Milano c'è una squadra con più di 100 iscritti, è una squadra che nacque proprio come squadra di pista quando a Milano i velodromi c'erano, oggi è composta prevalentemente da stradisti e cicloturisti perchè a Milano un velodromo non c'è più: ovvio che tali numeri non rientrino nelle statistiche sul "seguito della pista", ma è nato prima l'uovo o la gallina?!...
C'è dello sconforto a leggere che la causa del Vigorelli viene abbandonata da molti ciclisti in primis per talune imprecisioni, che a questo punto spero dovute solo a cattiva informazione.
Comunque ormai è tutto inutile, come spiegherò nel post successivo.
 
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