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Il ritorno di Bjarne Riis?
Testo
<blockquote data-quote="samuelgol" data-source="post: 6471441" data-attributes="member: 6633"><p>Infatti è stato giustamente squalificato e lui stesso, in merito alla squalifica, non ha potuto eccepire molto. Molto diverso è però il giudizio "tecnico" ossia se da quella pratica ne ha tratto beneficio. Ora, prelevarsi il sangue è vietato, siamo d'accordo, ma se ti pizzicano prima che te lo reimmetti, da quell'atto, non ha effettivamente tratto vantaggio. Ti vietano di farlo perchè è punibile il solo tentativo. Che poi questa è stata la sua difesa: ok, lo ho fatto, ho sbagliato, però non mi sono mai reimmesso il sangue quindi le mie prestazioni sono vere. La condanna non dimostra che questa tesi sia falsa. Poi ognuno (e io fra questi) è ovviamente libero di pensarla diversamente e che in effetti lui abbia utilizzato pratiche che ne hanno migliorato le prestazioni. Però questo non è dimostrato. Credo che [USER=61708]@pedalone della bassa[/USER] intendesse questo.</p><p>Personalmente io invece "contesto" solo che nel caso abbia fatto uso di doping soltanto nel biennio con Rijs. Prima era alla Fassa Bortolo, doping di squadra, il suo alfiere era il solo pulito? Dopo la squalifica ha vinto il Giro per la 2 volta da pulito. Solo con quel cattivone di Rijs invece è stato costretto a doparsi, per vincere pressappoco come aveva vinto prima e come avrebbe poi vinto dopo. Ottime prestazioni, indubbiamente, in quel biennio. Il biennio anagraficamente più proficuo per molti, dunque non ci sarebbe poi molto di strano che le migliori prestazioni le abbia espresse a 28/29 anni, l'età in cui sei ancora giovane atleticamente, ma già maturo ed esperto agonisticamente. Intorno ai 30 inizia il calo fisico, inizialmente marginale e compensato da ulteriore maturità ed esperienza e poi sempre più evidente e non più compensato da quelle. Salvo alcune eccezioni di atleti più longevi, a volte così longevi da vincere un GT a 42 anni <img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/icon_mrgreen.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=":mrgreen:" title="Icon Mrgreen :mrgreen:" data-shortname=":mrgreen:" />.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="samuelgol, post: 6471441, member: 6633"] Infatti è stato giustamente squalificato e lui stesso, in merito alla squalifica, non ha potuto eccepire molto. Molto diverso è però il giudizio "tecnico" ossia se da quella pratica ne ha tratto beneficio. Ora, prelevarsi il sangue è vietato, siamo d'accordo, ma se ti pizzicano prima che te lo reimmetti, da quell'atto, non ha effettivamente tratto vantaggio. Ti vietano di farlo perchè è punibile il solo tentativo. Che poi questa è stata la sua difesa: ok, lo ho fatto, ho sbagliato, però non mi sono mai reimmesso il sangue quindi le mie prestazioni sono vere. La condanna non dimostra che questa tesi sia falsa. Poi ognuno (e io fra questi) è ovviamente libero di pensarla diversamente e che in effetti lui abbia utilizzato pratiche che ne hanno migliorato le prestazioni. Però questo non è dimostrato. Credo che [USER=61708]@pedalone della bassa[/USER] intendesse questo. Personalmente io invece "contesto" solo che nel caso abbia fatto uso di doping soltanto nel biennio con Rijs. Prima era alla Fassa Bortolo, doping di squadra, il suo alfiere era il solo pulito? Dopo la squalifica ha vinto il Giro per la 2 volta da pulito. Solo con quel cattivone di Rijs invece è stato costretto a doparsi, per vincere pressappoco come aveva vinto prima e come avrebbe poi vinto dopo. Ottime prestazioni, indubbiamente, in quel biennio. Il biennio anagraficamente più proficuo per molti, dunque non ci sarebbe poi molto di strano che le migliori prestazioni le abbia espresse a 28/29 anni, l'età in cui sei ancora giovane atleticamente, ma già maturo ed esperto agonisticamente. Intorno ai 30 inizia il calo fisico, inizialmente marginale e compensato da ulteriore maturità ed esperienza e poi sempre più evidente e non più compensato da quelle. Salvo alcune eccezioni di atleti più longevi, a volte così longevi da vincere un GT a 42 anni :mrgreen:. [/QUOTE]
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