Un maturo cicloamatore con buzzo(panza)d'ordinanza
e mustacchi alla zuava mi si avvicina
mentre sono assiso su di una panchina,a godermi il meritato
ristoro ciclettaro(
caffè tristo,ma amaro+ due(3) TORTINI PORRETTA
del Pleistocene YUm
)davanti al mitico HARD ROCK CAFE'
di Quinzano(o forse CENTRO SOCIALE ARCI
)
tempio indiscusso del PEDALE bolognese da diporto...
Egli osserva a lungo e minuziosamente la mia bici
e con l'aria assorta di uno che sta per emulare AMLETO
nell'"essere o non essere...questo è il problema"
solennemente sentenzia:
"CERVELLO(n.d.r.Cèrvelo
).....breve pausa..
ME DEGH CHE N'AVAIN POCH DAL ZERVEL!"
che tradotto dal dialetto bolognese vuoldire:
IO DICO CHE NE ABBIAM POCO DI CERVELLO...
Poscia mi guarda imperturbabile
e senza proferir verbo alcuno si congeda cosi' come era apparso sulla sua Legnano d'antan-
Sono rimasto annichilito
e rientrato solo e pensoso senza nemmeno il conforto
del DIETRO MOTORE ai 45 all'ora delcompagno d'arme BUM-BUM BAMBOLESEN