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Testo
<blockquote data-quote="Roberto Massa" data-source="post: 6438322" data-attributes="member: 20890"><p>grazie, quanto ho scritto negli anni lo trovi o sul mio sito o anche qui, soprattutto in questa discussione:</p><p><a href="https://www.bdc-mag.com/forum/threads/1-domanda-1-risposta-al-giorno.115007/" target="_blank">https://www.bdc-mag.com/forum/threads/1-domanda-1-risposta-al-giorno.115007/</a></p><p>Ultimamente ho meno tempo per scrivere ma mai dire mai :)</p><p></p><p></p><p></p><p>il riferimento "spartiacque" è puramente statistico inteso come "preso un campione di popolazione...quanti si avvicinano statisticamente a questo riferimento? Quanti lo superano?".</p><p>Lo sport giovanile è, per definizione...ma anche nel concreto, un "selettore naturale", soprattutto dove prevalgono capacità condizionali (forza, resistenza, velocità) su quelle coordinative o tecniche.</p><p>Come nel ciclismo dove appunto la componente genetica è prioritaria su tutte le altre perché...banalizzando all'estremo, è semplicemente il riuscire ad avere capacità aerobiche massimali (Vo2max) e submassimali (FTP, CP ecc ecc) migliori rispetto ad altri ed esprimerle con un gesto tecnico semplicissimo e vincolato -basso livello di skills (pedalare, discorso diverso pur avendo molti punti in comune ...per la corsa).</p><p></p><p>Il discorso di previsione di valori o tasso di miglioramento è invece puramente teorico, si migliora....cercando di migliorare (<em>e facendolo nel giusto modo</em>) ma, confermando la diversità tra attività prevalentemente condizionali o coordinative....se un 35 enne volesse provare a diventare un atleta professionista di sci (sport tecnico/prevalentemente coordinativo) e inforca gli sci a 35 anni....può avere tutte le capacità condizionai inesplorate di questo mondo ma non diventerà mai un atleta di elite...anzi probabilmente non imparerà nemmeno a sciare (ha saltato la finestra di apprendimento e plasticità neuromuscolare giovanile). Se un 35 enne ha passato 34 anni e 364 gg sul divano e volesse diventare un discreto ciclista e ha la fortuna di avere un buon bagaglio genetico a) ha la possibilità di sfruttare questo ma non raggiungerà mai il livello di un atleta con medesimi presupposti che ha iniziato a pedalare in età giovanile b) ha perso una occasione -ricerca ed espressione di un talento- motivo per cui iper specializzazioni precoci/giovanili su uno sport e/o la mancanza di indirizzi di talenti (anche in ambito scolastico) sono entrambi elementi negativi di una stessa medaglia.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Roberto Massa, post: 6438322, member: 20890"] grazie, quanto ho scritto negli anni lo trovi o sul mio sito o anche qui, soprattutto in questa discussione: [URL]https://www.bdc-mag.com/forum/threads/1-domanda-1-risposta-al-giorno.115007/[/URL] Ultimamente ho meno tempo per scrivere ma mai dire mai :) il riferimento "spartiacque" è puramente statistico inteso come "preso un campione di popolazione...quanti si avvicinano statisticamente a questo riferimento? Quanti lo superano?". Lo sport giovanile è, per definizione...ma anche nel concreto, un "selettore naturale", soprattutto dove prevalgono capacità condizionali (forza, resistenza, velocità) su quelle coordinative o tecniche. Come nel ciclismo dove appunto la componente genetica è prioritaria su tutte le altre perché...banalizzando all'estremo, è semplicemente il riuscire ad avere capacità aerobiche massimali (Vo2max) e submassimali (FTP, CP ecc ecc) migliori rispetto ad altri ed esprimerle con un gesto tecnico semplicissimo e vincolato -basso livello di skills (pedalare, discorso diverso pur avendo molti punti in comune ...per la corsa). Il discorso di previsione di valori o tasso di miglioramento è invece puramente teorico, si migliora....cercando di migliorare ([I]e facendolo nel giusto modo[/I]) ma, confermando la diversità tra attività prevalentemente condizionali o coordinative....se un 35 enne volesse provare a diventare un atleta professionista di sci (sport tecnico/prevalentemente coordinativo) e inforca gli sci a 35 anni....può avere tutte le capacità condizionai inesplorate di questo mondo ma non diventerà mai un atleta di elite...anzi probabilmente non imparerà nemmeno a sciare (ha saltato la finestra di apprendimento e plasticità neuromuscolare giovanile). Se un 35 enne ha passato 34 anni e 364 gg sul divano e volesse diventare un discreto ciclista e ha la fortuna di avere un buon bagaglio genetico a) ha la possibilità di sfruttare questo ma non raggiungerà mai il livello di un atleta con medesimi presupposti che ha iniziato a pedalare in età giovanile b) ha perso una occasione -ricerca ed espressione di un talento- motivo per cui iper specializzazioni precoci/giovanili su uno sport e/o la mancanza di indirizzi di talenti (anche in ambito scolastico) sono entrambi elementi negativi di una stessa medaglia. [/QUOTE]
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