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<blockquote data-quote="Roberto Massa" data-source="post: 6788234" data-attributes="member: 20890"><p>Sfrutto le domande per accorciare al minimo possibile la "nota", probabilmente incompleta, di seguito</p><p>1) nessun lavoro specifico, solo il tentativo di ridurre percentualmente la differenza di coppia torcente @ e > Critical Power (CP) per ridurre il gap da un precedente ~4 a 2% intorno a queste intensità (es efficienza 95% sx-91% dx). Come? Intervento puramente biomeccanico (con parecchie prove ed errori) per ridurre una discrepanza "propriocettiva" ben nota e "percepita" che probabilmente genera questa differenza e porta ad una "falsa" (vd dopo) dominanza sx.</p><p></p><p>2) l'ottimizzazione delle forze applicata è potenza (= intensità) dipendente. Comparando n+1 diversi grafici come quello sopra di n+1 persone differenti, indipendentemente dai valori espressi, l'andamento sarebbe proprio quello. Il motivo è sempre quello di reclutamento muscolare. Lavorare a basse intensità può avere un accenno sul miglioramento della coordinazione intramuscolare e co-contrazione ma non molto di più.</p><p></p><p>3) l'output resta sempre la priorità finale, il come, SE non vi sono problemi biomeccanici (es compromettere la continuità del carico allenante), passa in secondo piano. Nessuno vince perchè pedala "bene" ma il pedalare "bene" può essere utile a ridurre il rischio di superare il limite di adattamento a cui il nostro corpo può, soggettivamente, arrivare. Ho avuto modo di osservare e vedere queste discrepanze anche in atleti di alto livello: il limite di intervento è SE una differenza sx-dx ha ripercussioni sulla ripetibilità/continuità della prestazione e carico allenante. Va sempre ricordato che siamo 1) fisiologicamente asimmetrici 2) il corpo umano è ALTAMENTE adattativo (= asimmetria funzionale) a queste e altre situazioni con strategie di compensazione (fino a certi limiti ossia se subentra un problema bio-meccanico si è oltre questo limite) 3) la nostra fisiologica e/o funzionale asimmetria si scontra con l'assoluta simmetria della forzatura posturale su un mezzo invece simmetrico (bicicletta).</p><p></p><p></p><p>I più basilari metric (ribadisco utili MA non sufficienti a creare una fotografia completa del pedalare, per questo WKO4-5 ha introdotto altri metrics che personalmente ho poi implementato per uso personale in GoldenCheetah) come efficienza e fluidità sono, spesso al pari di bilanciamento, intensità dipendenti. Ossia "migliorano" con l'incremento di intensità poiché, semplicemente, aumenta il reclutamento muscolare fibre ossidative (legge di Henneman). Fino ad un certo punto (vd seguito). Perché avviene questo? a) perché nella nostra fisiologica asimmetria preserviamo il "vero" arto dominante "sacrificando" quello meno "funzionale" con strategie come una spinta "maggiore" da parte dell'arto più debole quando ad intensità BASSE per poi arrivare ad un ribaltamento o "pareggio" di questa situazione quando le intensità e reclutamento muscolare aumentano. Questo può avere ripercussioni anche sull'efficienza di coppia sx-dx, tendenzialmente meno sul valore fluidità.</p><p>Il quando questo "passaggio" avviene è spesso il punto -non solo metabolico ma anche di reclutamento- ossia Critical Power dove si ha un graduale passaggio da massimale reclutamento fibre ossidative ad incremento di "mobilizzazione" di quelle intermedie+glicolitiche. Si assiste spesso anche ad un "chiasma" di bilanciamento con valori che appunto sotto CP vedono la dominanza di un arto (che "preserva" l'altro) e poi un pareggio o ribaltamento. Anche questo, se si presenta ed è spesso questo il caso, è del tutto normale: avere una "falsa" dominanza" a determinate intensità submassimale e una reale dominanza su intensità massimali vicine a MMP5-6 (teoricamente vicino a pVo2max).</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Roberto Massa, post: 6788234, member: 20890"] Sfrutto le domande per accorciare al minimo possibile la "nota", probabilmente incompleta, di seguito 1) nessun lavoro specifico, solo il tentativo di ridurre percentualmente la differenza di coppia torcente @ e > Critical Power (CP) per ridurre il gap da un precedente ~4 a 2% intorno a queste intensità (es efficienza 95% sx-91% dx). Come? Intervento puramente biomeccanico (con parecchie prove ed errori) per ridurre una discrepanza "propriocettiva" ben nota e "percepita" che probabilmente genera questa differenza e porta ad una "falsa" (vd dopo) dominanza sx. 2) l'ottimizzazione delle forze applicata è potenza (= intensità) dipendente. Comparando n+1 diversi grafici come quello sopra di n+1 persone differenti, indipendentemente dai valori espressi, l'andamento sarebbe proprio quello. Il motivo è sempre quello di reclutamento muscolare. Lavorare a basse intensità può avere un accenno sul miglioramento della coordinazione intramuscolare e co-contrazione ma non molto di più. 3) l'output resta sempre la priorità finale, il come, SE non vi sono problemi biomeccanici (es compromettere la continuità del carico allenante), passa in secondo piano. Nessuno vince perchè pedala "bene" ma il pedalare "bene" può essere utile a ridurre il rischio di superare il limite di adattamento a cui il nostro corpo può, soggettivamente, arrivare. Ho avuto modo di osservare e vedere queste discrepanze anche in atleti di alto livello: il limite di intervento è SE una differenza sx-dx ha ripercussioni sulla ripetibilità/continuità della prestazione e carico allenante. Va sempre ricordato che siamo 1) fisiologicamente asimmetrici 2) il corpo umano è ALTAMENTE adattativo (= asimmetria funzionale) a queste e altre situazioni con strategie di compensazione (fino a certi limiti ossia se subentra un problema bio-meccanico si è oltre questo limite) 3) la nostra fisiologica e/o funzionale asimmetria si scontra con l'assoluta simmetria della forzatura posturale su un mezzo invece simmetrico (bicicletta). I più basilari metric (ribadisco utili MA non sufficienti a creare una fotografia completa del pedalare, per questo WKO4-5 ha introdotto altri metrics che personalmente ho poi implementato per uso personale in GoldenCheetah) come efficienza e fluidità sono, spesso al pari di bilanciamento, intensità dipendenti. Ossia "migliorano" con l'incremento di intensità poiché, semplicemente, aumenta il reclutamento muscolare fibre ossidative (legge di Henneman). Fino ad un certo punto (vd seguito). Perché avviene questo? a) perché nella nostra fisiologica asimmetria preserviamo il "vero" arto dominante "sacrificando" quello meno "funzionale" con strategie come una spinta "maggiore" da parte dell'arto più debole quando ad intensità BASSE per poi arrivare ad un ribaltamento o "pareggio" di questa situazione quando le intensità e reclutamento muscolare aumentano. Questo può avere ripercussioni anche sull'efficienza di coppia sx-dx, tendenzialmente meno sul valore fluidità. Il quando questo "passaggio" avviene è spesso il punto -non solo metabolico ma anche di reclutamento- ossia Critical Power dove si ha un graduale passaggio da massimale reclutamento fibre ossidative ad incremento di "mobilizzazione" di quelle intermedie+glicolitiche. Si assiste spesso anche ad un "chiasma" di bilanciamento con valori che appunto sotto CP vedono la dominanza di un arto (che "preserva" l'altro) e poi un pareggio o ribaltamento. Anche questo, se si presenta ed è spesso questo il caso, è del tutto normale: avere una "falsa" dominanza" a determinate intensità submassimale e una reale dominanza su intensità massimali vicine a MMP5-6 (teoricamente vicino a pVo2max). [/QUOTE]
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