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Intervista a Darrell McCulloch -Llewellyn Cycles-
Testo
<blockquote data-quote="Cicli Cornale" data-source="post: 3032540" data-attributes="member: 13406"><p>Mi pare che abbia detto altra cosa, che lui non farebbe mai come Colnago, De Rosa, Trek ecc. Non gli piace quello stile di lavoro, non i loro lavori in sè. E non puoi essere diverse, quando sei un'impresa con una sola persona stile veneto "fasso-tuto-mi".</p><p> </p><p>Vivendo appunto in Veneto, conoscendo abbastanza bene la realtà dell'imprenditore e dell'artigiano delle mie parti, mi ricorda molto questo telaista: faccio tutto io perchè tutto sia perfetto esattamente come voglio io.</p><p> </p><p>Io stesso ho spesso e volentieri questo atteggiamento, anche se ho un dipendente (che è il mio ex titolare, che per 35 anni ha fatto questo lavoro) e mio papà... La tendenza è quella di fare tutto in prima persona, parlare con ogni cliente ecc. per dare il mio stile, perchè tutto sia perfetto. Purtroppo a me non è possibile e ho bisogno di due (anche tre volendo...) persone che mi aiutino.</p><p> </p><p>Mi sono piaciute molte cose di questa intervista, di quanto diceva, che credo fondamentale:</p><p>-che bisogna cominciare la gavetta dal basso (riparazione di bici vecchie, veri e propri scassoni: qui abbiamo qualcosa in comune!)</p><p>-che la gavetta non dura mezza giornata, che ci vogliono ANNI per imparare a montare come Dio comanda una bici, per fare una ruota degna di questo nome, per costruire un telaio che non siano 8 tubi buttati su insieme</p><p>-che il lavoro non si fa per fare soldi, per puro business, ma soprattutto per soddisfazione personale. Ci sono lavori che nessuno mai saprà che tu hai fatto, che non ne comprenderà mai il significato e la cui importanza è magari marginale, ma che fai e fai bene solo perchè sta bene fatto così e non vorresti fare diversamente. Mi viene in mente il limare un tubo forcella tagliato anche sul lato interno per smussarne lo spigolo tagliente (a cosa serve? Niente, ma sta bene fatto), a raggiare una ruota con un dato schema di raggiatura, allineando la scritta sul mozzo col foro della valvola, montare un tubolare con l'etichetta sul lato destro (o il copertoncino con la scritta della marca all'altezza della valvola...) e via discorrendo</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Cicli Cornale, post: 3032540, member: 13406"] Mi pare che abbia detto altra cosa, che lui non farebbe mai come Colnago, De Rosa, Trek ecc. Non gli piace quello stile di lavoro, non i loro lavori in sè. E non puoi essere diverse, quando sei un'impresa con una sola persona stile veneto "fasso-tuto-mi". Vivendo appunto in Veneto, conoscendo abbastanza bene la realtà dell'imprenditore e dell'artigiano delle mie parti, mi ricorda molto questo telaista: faccio tutto io perchè tutto sia perfetto esattamente come voglio io. Io stesso ho spesso e volentieri questo atteggiamento, anche se ho un dipendente (che è il mio ex titolare, che per 35 anni ha fatto questo lavoro) e mio papà... La tendenza è quella di fare tutto in prima persona, parlare con ogni cliente ecc. per dare il mio stile, perchè tutto sia perfetto. Purtroppo a me non è possibile e ho bisogno di due (anche tre volendo...) persone che mi aiutino. Mi sono piaciute molte cose di questa intervista, di quanto diceva, che credo fondamentale: -che bisogna cominciare la gavetta dal basso (riparazione di bici vecchie, veri e propri scassoni: qui abbiamo qualcosa in comune!) -che la gavetta non dura mezza giornata, che ci vogliono ANNI per imparare a montare come Dio comanda una bici, per fare una ruota degna di questo nome, per costruire un telaio che non siano 8 tubi buttati su insieme -che il lavoro non si fa per fare soldi, per puro business, ma soprattutto per soddisfazione personale. Ci sono lavori che nessuno mai saprà che tu hai fatto, che non ne comprenderà mai il significato e la cui importanza è magari marginale, ma che fai e fai bene solo perchè sta bene fatto così e non vorresti fare diversamente. Mi viene in mente il limare un tubo forcella tagliato anche sul lato interno per smussarne lo spigolo tagliente (a cosa serve? Niente, ma sta bene fatto), a raggiare una ruota con un dato schema di raggiatura, allineando la scritta sul mozzo col foro della valvola, montare un tubolare con l'etichetta sul lato destro (o il copertoncino con la scritta della marca all'altezza della valvola...) e via discorrendo [/QUOTE]
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