Laltro grande sport popolare
italiano, il gioco del
calcio (un gioco che meno
gioco non si può), ha dismesso as -
sai prima del ciclismo le vecchie
fa vole di Natale, e non solo ha pa -
tito infiltrazioni forti, ma addirittura
le ha sollecitate, si è aperto ad
esse, però facendo intanto operazioni
furbe di mimetizzazione, di
travestimento e se del caso di oc -
cultamento delle cosacce, doping
compreso, doping e persino droga.
Intanto lasciando tutto lo spazio
sul palcoscenico a quella cosaccia
che piace a quasi tutto gli umani -
escluso qualche figlio di Gandhi o
discendente di san Francesco, se si
presenta in foggia seducente ed in
forme grandi, in vesti opime - e
che si chiama denaro.
Il risultato finale è questo: il ciclismo
ha generato e cresciuto e vissuto
milioni di favole di Natale,
ma se adesso ne espone una fuori
dalla propria chiesetta è sospettato
di falso (sono tutti dopati, o se
vanno forte magari è perché na -
scondono un motore nel telaio),
mentre il calcio, che di vere favole
di tipo natalizio in proporzione ne
ha avute pochissime, adesso riesce
a far credere di produrne e viverne
e farne vivere molte, perché il suo
palcoscenico è più cattivante, è
ric co, è sontuoso, la rappresentazione
è pubblicizzata bene, con
furbe anzi sapienti dosi di pathos e
di frottole sardanapalesche, e si sa
che se metti in scena lopera senza
badare a spese nella scenografie e
nei costumi anche un cane di tenore
sembra un fratello di Pavarotti.
By Gian Paolo Ormezzano opinionista della Stampa
italiano, il gioco del
calcio (un gioco che meno
gioco non si può), ha dismesso as -
sai prima del ciclismo le vecchie
fa vole di Natale, e non solo ha pa -
tito infiltrazioni forti, ma addirittura
le ha sollecitate, si è aperto ad
esse, però facendo intanto operazioni
furbe di mimetizzazione, di
travestimento e se del caso di oc -
cultamento delle cosacce, doping
compreso, doping e persino droga.
Intanto lasciando tutto lo spazio
sul palcoscenico a quella cosaccia
che piace a quasi tutto gli umani -
escluso qualche figlio di Gandhi o
discendente di san Francesco, se si
presenta in foggia seducente ed in
forme grandi, in vesti opime - e
che si chiama denaro.
Il risultato finale è questo: il ciclismo
ha generato e cresciuto e vissuto
milioni di favole di Natale,
ma se adesso ne espone una fuori
dalla propria chiesetta è sospettato
di falso (sono tutti dopati, o se
vanno forte magari è perché na -
scondono un motore nel telaio),
mentre il calcio, che di vere favole
di tipo natalizio in proporzione ne
ha avute pochissime, adesso riesce
a far credere di produrne e viverne
e farne vivere molte, perché il suo
palcoscenico è più cattivante, è
ric co, è sontuoso, la rappresentazione
è pubblicizzata bene, con
furbe anzi sapienti dosi di pathos e
di frottole sardanapalesche, e si sa
che se metti in scena lopera senza
badare a spese nella scenografie e
nei costumi anche un cane di tenore
sembra un fratello di Pavarotti.
By Gian Paolo Ormezzano opinionista della Stampa