Buongiorno a tutta la taverna...
Ieri girettone di 90 km con siparietto tragicomico... Alla quarta salita, sbuffando in mezzo alle nevi di Montepastore, noto più avanti a me un ciclista che mi precede. "Beh se prima non lo vedevo, vuol dire che lo sto raggiungendo... Evvai!". Rinfrancato dalla sensazione agonistica, mi alzo sui pedali e aumento un pelino l'andatura, tenendomi giusto sotto la soglia. Sul più bello, noto che il pedale sinistro ha un feeling strano, come se fosse più molle. "E ora che c'è?". Mi fermo e noto che la pedivella è praticamente uscita dalla sede... AAAAAARGH. Si erano allentate le brugole (o meglio, non mi sono mai preso la briga io di controllare che fossero serrate...), e il pedale stava su per grazia ricevuta. E ovviamente, non avevo il multitool con me. Porco su e porco giù, cerco di stringere a mano quel che posso e giro la bici, in cerca di un meccanico. Per 20 km ho pregato e resistito a pedalare in modo precario. Ogni tanto mi fermavo, stringevo un po' la vite che teneva la pedivella ancorata al perno... e poi pian pianino ripartivo.
Dopo un po', avvicinandomi a Bo, scorgo un negozio di bici... MIO! Salvezza! Stava appena riaprendo dopo la pausa quotidiana. In vetrina tante belle Bianchi in mostra. Vertigo, Impulso, Sempre Pro... e il telaio Oltre XR nero appeso. Bene, siamo in buone mani!
Io mi vergogno un po' dicendo al meccanico (con felpa Bianchi, tanto per intenderci) "Eh... guardi... ho un problemino, mi sto perdendo il pedale per strada". Lui non fa una piega, prende la chiave a brugola e mette tutto a posto in 20 secondi. "Ogni tanto dagli una controllata eh..." si limita a dire, senza suonare troppo paternale. Gli sorrido e gli prometto che sì, lo farò. Intanto dentro di me penso "Ok, la prossima volta portati il multi tool, PIRLA!"
Riparto felice come un bimbo, che bello sentire la bici di nuovo a posto! Sono alle porte di Via Saragozza, e a destra si alza paurosa come sempre la salita di San Luca. "Beh, oggi sono stato fortunato, ci starebbe il fioretto... e poi non l'ho mai fatta". Così, dentro il 34-26 e via verso il muro. Per i non bolognesi, è una salita corta, corta davvero, ma con un paio di strappi oltre il 20% che fanno male. Ho tenuto duro, ho zigzagato un po' nel drittone dopo la curva delle orfanelle... ma sono arrivato suuuuu
VITTORIA!
E dopo tutte queste avventure, per premiarmi, mi sono concesso il primo gelato dell'anno!
(piace il nastro nuovo?)