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L'amara vittoria di Chris Horner
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<blockquote data-quote="DeivSaiborg" data-source="post: 4451223" data-attributes="member: 35550"><p>Spiace per lui ... ma trovo infantile che faccia i capricci.</p><p> </p><p>Fai il lavoro che hai sempre sognato, devi accettarne tutti gli aspetti, debiti e crediti. Critico lui come critico gli attori che si lamentano dei paparazzi, o i calciatori che si lamentano dei fan che gli chiedono gli autografi.</p><p> </p><p>Non per colpa di Horner, ma tutti nel mondo guardano al ciclismo con sospetto, primi fra tutti i ciclisti, tra loro molti professionisti. E' un fatto incontrovertibile, e comprensibile, e a nulla vale la tiritera "succede anche in altri sport", o "i tempi son cambiati".</p><p> </p><p>Horner a vinto la Vuelta a 40 anni suonati.</p><p> </p><p>Si tratta di una vittoria fuori del comune, di un acuto a fine carriera per uno che non ha mai fatto sfraceli, in uno sport segnato dagli scandali come il ciclismo ... e' normale che si generino sospetti e accuse.</p><p> </p><p>Sarebbe "naive", ingenuo, se non succedesse. Il mondo dello sport, gli appassionati ecc. l'hanno preso troppe volte in quel posto per avere ancora fede cieca.</p><p> </p><p>Qualcuno dubita delle vittore tutto sommato "normali", senza acuti o imprese sovraumane (vedi Cadel al Tour, Nibali al Giro), figuriamoci cosa succede per le vittore fuori dal comune (vedi Froome al Tour, Horner alla Vuelta).</p><p> </p><p>Purtroppo Horner, come altri ciclisti, e' costretto a pagare le colpe di chi prima di lui, ha dimostrato che di solito dietro il sospetto di doping, c'e' l'utilizzo di doping. Al fumo segue l'arrosto! Un quarantenne sospettato di doping indossava proprio la divisa grigiorossa della RadioShack. Sappiamo com'e' finita.</p><p> </p><p>E non sono solo i "soliti sospetti" ad essere finiti squalificati per doping, o scoperti, o rei confessi. Lance Armstrong c'eravamo arrivati tutti o quasi, ma O'Grady? (uno a caso, ce ne sono tantissimi altri).</p><p> </p><p>Froome e' stato sottoposto allo stesso trattamento e non ha reagito allo stesso modo. Era seccato, questo si', ma molto piu' composto.</p><p> </p><p>Horner poteva limitarsi a negare, pubblicando tutto il pubblicabile (come ha fatto - applausi per lui) ma senza dare l'impressione di aver perso la testa con quella sfilza di messaggi twittati che nemmeno Kanye West, che danno l'impressione di un asilotto in preda a crisi di astinenza da coccole genitoriali.</p><p> </p><p>Difendersi va bene, le scenate in piazza no. Umane, forse, ma non da professionista quale Horner e'.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="DeivSaiborg, post: 4451223, member: 35550"] Spiace per lui ... ma trovo infantile che faccia i capricci. Fai il lavoro che hai sempre sognato, devi accettarne tutti gli aspetti, debiti e crediti. Critico lui come critico gli attori che si lamentano dei paparazzi, o i calciatori che si lamentano dei fan che gli chiedono gli autografi. Non per colpa di Horner, ma tutti nel mondo guardano al ciclismo con sospetto, primi fra tutti i ciclisti, tra loro molti professionisti. E' un fatto incontrovertibile, e comprensibile, e a nulla vale la tiritera "succede anche in altri sport", o "i tempi son cambiati". Horner a vinto la Vuelta a 40 anni suonati. Si tratta di una vittoria fuori del comune, di un acuto a fine carriera per uno che non ha mai fatto sfraceli, in uno sport segnato dagli scandali come il ciclismo ... e' normale che si generino sospetti e accuse. Sarebbe "naive", ingenuo, se non succedesse. Il mondo dello sport, gli appassionati ecc. l'hanno preso troppe volte in quel posto per avere ancora fede cieca. Qualcuno dubita delle vittore tutto sommato "normali", senza acuti o imprese sovraumane (vedi Cadel al Tour, Nibali al Giro), figuriamoci cosa succede per le vittore fuori dal comune (vedi Froome al Tour, Horner alla Vuelta). Purtroppo Horner, come altri ciclisti, e' costretto a pagare le colpe di chi prima di lui, ha dimostrato che di solito dietro il sospetto di doping, c'e' l'utilizzo di doping. Al fumo segue l'arrosto! Un quarantenne sospettato di doping indossava proprio la divisa grigiorossa della RadioShack. Sappiamo com'e' finita. E non sono solo i "soliti sospetti" ad essere finiti squalificati per doping, o scoperti, o rei confessi. Lance Armstrong c'eravamo arrivati tutti o quasi, ma O'Grady? (uno a caso, ce ne sono tantissimi altri). Froome e' stato sottoposto allo stesso trattamento e non ha reagito allo stesso modo. Era seccato, questo si', ma molto piu' composto. Horner poteva limitarsi a negare, pubblicando tutto il pubblicabile (come ha fatto - applausi per lui) ma senza dare l'impressione di aver perso la testa con quella sfilza di messaggi twittati che nemmeno Kanye West, che danno l'impressione di un asilotto in preda a crisi di astinenza da coccole genitoriali. Difendersi va bene, le scenate in piazza no. Umane, forse, ma non da professionista quale Horner e'. [/QUOTE]
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