Gare Le cause ed i rimedi alle cadute: la parola ai francesi

Ser pecora

Diretur
Membro dello Staff
16 Aprile 2004
22.825
23.135
98
dove capita
Visita sito
In assenza di un'unità di misura dei rischi risulterebbe difficile quantificare il "troppo rischio", non credi?

No non mi sembra. Come si codificano dei "falli" in altri sport si potrà ben codificare un "comportamento rischioso" in bici....per le volate si fa...
Non serve creare un'unità di misura specifica.
 

motogpdesmo16

Pedivella
29 Ottobre 2008
479
348
Visita sito
Bici
Trek Madone 4.7
No non mi sembra. Come si codificano dei "falli" in altri sport si potrà ben codificare un "comportamento rischioso" in bici....per le volate si fa...
Non serve creare un'unità di misura specifica.
Mi trovi in disaccordo. Nel ciclismo la volata è una fase della gara che ha un inizio ed una fine ben preciso (esempio: 400m prima della linea d'arrivo fino, appunto, alla linea d'arrivo); passare al VAR dalle 4h alle 6h di gara alla ricerca di possibili "falli codificati" (spostarsi 5m prima di un arredo urbano/ostacolo o una buca anzichè 10m - primo esempio, forse banale, che mi viene in mente) penso invece possa essere abbastanza impegnativo.
Non stiamo parlando di un fuorigioco, fallo di mano, palla dentro/palla fuori e, nonostante una codifica precisa, anche lì ci sono GRANDI discussioni in merito all'interpretazione ed all'applicazione del VAR.

Infine, a differenza di decenni fa, grazie alla copertura mediatica dal km 0 di praticamente tutte le tappe/classiche/corse più importanti, l'elicottero tv sempre in volo (spesso anche dal km 0), altre telecamere puntate in ogni dove che sono comunque in grado di scovare anche la minima spallata o sgomitata tra corridori (in sintesi, una marea di immagini che noi non vediamo dal divano di casa), penso sia già tutto (o quasi) abbastanza sotto controllo.
 

golias

Factotum :-)
28 Marzo 2018
26.753
19.015
.
Visita sito
Bici
mia
Comunque.. se ne parlava nell'altra discussione:


Torniamo all’arretramento, Matteo. A noi sembra così avanzato perché ha un telaio più piccolo rispetto alla sua misura?
Esatto. Tom utilizza una Pinarello Dogma taglia 46,5, quindi un po’ piccola per la sua altezza (170 centimetri, ndr). E ha un attacco manubrio direi normale: 110 millimetri. La piega è da 38 centimetri centro-centro. E la forcella ha il rake da 47 millimetri. Io dico che secondo me guida bene anche per questo motivo.
Cioè?
A mio avviso queste numerose e disastrose cadute dipendono anche dal fatto che ormai i corridori per spingere meglio sono tutti avanzati (si sta davanti per sfruttare il grande gluteo il muscolo più grosso e potente del corpo, ndr), ma questo va a discapito della guida.



Questo da Matteo Cornacchione, storico meccanico della Ineos Grenadiers.