Vi illustro il mio punto di vista:
Fatti salvi i casi in cui si è obbligati ad uscire per questioni contrattuali per il resto:
- ha sempre senso nel caso in cui se ne abbia voglia;
- ha meno senso nel caso in cui ci si obblighi ad uscire.
La temperatura c'entra abbastanza poco, le prestazioni, normalmente inferiori con il freddo, ancora meno.
Mi rendo conto che se stiamo preparando una gara importante (per chi le fa) per la quale magari abbiamo già pagato iscrizione albergo ecc. una certa tabella di avvicinamento da seguire ci sarà ed andrà seguita anche se qualche giorno abbiamo meno voglia.
Anche in questo caso però lo spirito di ricerca della nostra personale gratificazione, che è il fine reale (chiaro per alcuni, inconscio per altri) che ci spinge a fare ciò che facciamo, "la voglia" dovrebbe farcela venire comunque.
Se quindi ci accorgiamo che nonostante l'adrenalina che l'uscita, o anche la sola idea dell'uscita, ci mette in circolo abbiamo spesso poca voglia, sarà il caso interrogarci per riconsiderare i nostri obiettivi ciclistici, magari anche solo a breve termine.
Oggi, in un ritaglio di tempo, ho fatto 65Km con temperatura media sui 4°C e mi sono sentito molto gratificato nonostante un vento veramente fastidioso e la neve pochi metri sopra di me; un abbigliamento adatto ha garantito il buon svolgimento dell'uscita.
In Novembre non avevo mai fatto così tanti Km, complice anche il fatto che in Ottobre, a causa di un infortunio, ho potuto fare soltanto
rulli.
In altre stagioni ero invece arrivato a questo punto scarico ed avevo meno voglia, quindi altre cose mi parevano più "attraenti" ed il freddo mi sembrava "più freddo".
Quindi il miglior termometro siamo noi stessi, siamo anche il termometro più importante, dovrebbe quindi essere vantaggioso seguire, per quanto ci è possibile, le sue indicazioni.
Saluti.