intervengo per esprimere un personalissimo parere, visto che l'argomento lo ha introdotto @
never give up!, pur non avendo io mai partecipato ad una mdd.
Gli eventi con così tanti partecipanti non mi attirano. Tra le persone di cui ho letto e quello con cui ho parlato ho sentito di più cadute, incidenti, rischi di cadute, spallate, ... ieri che in tutta la stagione.
L'evento sarà anche sicuro per il percorso chiuso ma se poi vi partecipano 10.000 persone di cui ipotizzo 7000 sono inesperti allora diventa automaticamente rischioso.
Capisco il fascino di una competizione simile, e sinceramente attrae anche me in parte, ma per come vivo io le gare questa tipologia di eventi è proprio quella che mi piace di meno.
Per molti per esempio la 9C è un "fantastico evento dedicato al ciclismo"; per me è una gara dove ci sono solo in giro molti più ciclisti del solito, ma sempre gente che non conosco rimane e alla fine lo percepisco solo come casino e non come "evento festoso". Per me rimane una occasione di fare una gara portandomi dietro la famiglia e di fare una piacevole vacanza di 3gg e quindi riparteciperò, ma non certo per la gara di per se.
A molti suonerà cinico, fastidioso, ma io vado a fare le gare per gareggiare (a prescindere dal fatto che i miei non sono certo risultati di alcun significato ma questo non conta) e non per godere della quantità di ciclisti o per godere del paesaggio.
Ieri mi dicevo "ma si, l'anno prossimo cerchiamo di farla questa mdd" ma poi oggi mi dicevo "ma va ... vai a fare le gare che ti piace fare, la stelvio-
santini, la coppi, la pantani (o giordana o campionissimo o come si chiamerà l'anno prossimo ...) ecc ecc invece di infilarti in questo casino".
Chiaramente il mio è un pensiero iperpersonale, sicuramente condiviso da pochissimi, quasi nessuno, ma visto che se ne parlava ... my 2 cents.
) in 3 ore eravamo di nuovo a Corvara nonostante i vari stop al primo Campolongo. Mai andato sopra ai 155 battiti (temevo il Giau, e infatti...), arrivo al ristoro prima del Giau con una nausea che mi impedisce di mangiare, inizio a salire a 160 battiti a 9-10km/h, a 4 km dalla cima crollo verticale. Non andavo su. Nausea, debolezza, 140 battiti, cadenza a 35 (montavo 34x25), mi veniva da piangere. 1 ora e 26'. Arrivato in cima inizio a bere acqua (tutti quei sali e gel e barrette iniziavano a nausearmi), cerco il dottore che mi da una pastiglia di magnesio, bevo un gel e ben 2 litri di acqua. In tutto sarò stato al Giau per 30'. Il dottore vuole farmi ritirare. Quando parla di "scopa" penso "neanche morto" e quindi inizio a scendere, mi riprendo da dio, salgo il Falzarego superando praticamente chiunque avessi davanti. Mi fermo al passo ad aspettare il mio compagno di viaggio, scendiamo verso La Villa, Mur del Giat senza difficoltà, arrivo. Felice comunque, avevo seriamente pensato al ritiro. 8 ore e 44. Infinita. Occasione persa, sarà per la prossima 
sì la soddisfazione la prendo solo da quello. Il 25 non mi ha mai dato problemi, la settimana prima avevo fatto un giro in Austria con una salita più tosta del Giau senza problemi...penso di aver avuto un colpo di calore, considerando che il Giau l'ho fatto verso le 12, problemi di idratazione comunque..
cmq sono riuscito a farlo in bici zigzagando tra i "pedoni" 
