@ danieletesta79
Il paragone riguarda solo un elemento, corridore in maglia gialla/rosa o quasi cacciato con ignominia da un grande giro. Solo che quei tre dopo li odiamo come fossero la peste, forse giustamente, l'altro lo si ama per cui sembra una roba diversa, ma lo è davvero ? Stiamo parlando di suicidio e depressione, gli episodi mi paiono abbastanza simili.
Sbagli su una cosa, io non ho nessun odio per Pantani, sono tra quelli che palpitavano davanti alla tv per le sue azioni e alla fine della tappa inforcavano entusiasti la bici (nel mio caso una modestissima mtb regalata con una cucina...) e uscivano.
Al contrario, cerco di togliermi da quell'innamoramento giovanile e guardare le cose con un occhio diverso, un po' più attuale, secondo me obbiettivo, senza odio. Se con gli occhi di oggi vedessimo le stesse cose, le giudicheremmo in maniera opposta, punto. Ma dai, come giudicheremmo uno sciopero degli atleti contro i controlli, che fa fuori una tappa dei Pirenei ?
[MENTION=38293]faberfortunae[/MENTION]
Vedi te. Se mi ripeti il ritornello che non è mai stato positivo, vuol dire che di migliaia di pagine scritte ovunque non ti è rimasto nulla. E non c'è nulla che uno possa dire che possa convincerti. Se invece guardi i fatti, guardando ad esempio i tempi nei grandi giri degli ultimi anni, in cui non sono stati sfiorati non solo i suoi tempi, ma lo sappiamo, era il più grande di tutti i tempi, ma anche quelli dei suoi avversari. L'alternativa probabile è che i ciclisti di oggi sono tutti smidollati che stanno le giornate a scassarsi di martini al bar (opinione piuttosto condivisa visto quello che in queste pagine si scrive sui nostri corridori di oggi di maggior successo). E ovviamente una sentenza che lo assolve perché i fatti NON COSTITUIVANO REATO non conta nulla. Ovviamente i giudici sono gli ultimi quando si tratta di stabilire i fatti.
In ogni caso, esistono le analisi commissionate dal senato francese, il de prufundis di questa discussione.
Cavoli, nel mio pc i quota e i modifica non vengono presi.