Marilleva

narda13

Pedivella
27 Settembre 2005
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lucca
xoomer.virgilio.it
Buongiorno, dovrei andare con amici una settimana a marilleva, volevo approfittarne per fare qualche bel passo in loco. Essendo pero' 4 in macchina volevo evitare di portarmi la bici dietro, c'e' possibilita' in zona di noleggiare a giornata una bici da corsa delle giuste misure? non ho pretese di avere chissa' cosa, mi basta un mezzo indicativamente a misura e in buono stato affidabile. Non so' se oltre a MTB esiste in zona anche questo servizio mi farebbe comodo.
Se qualcuno conosce qualcosa, qualche venditore disposto a farlo mi faccia sapere.
Passi fattibili senza superare distanze esorbitanti in zona? TONALE sicuramente, GAVIA a che distanza e'? STELVIO troppo lontano mi sa'.

fatemi sapere
 

ciclettico

Apprendista Scalatore
23 Aprile 2004
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Ravenna
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Bici
BMC Team Machine SLR01
Una mtb a nolo la trovi, una bdc è più difficile.
Il negozio più vicino è a Malè:
http://www.andreissnc.com/

A Cles, a circa 25 km, c'è anche il negozio di Fondriest, anche se in po' in disarmo.

Passi: Campo Carlomagno, Tonale, Gavia (al di la del Tonale), Mendola, Palade.
I giri circolari sono per forza lunghi, ti puoi orientare benissimo con le carte stradali.
Secondo me la zona è molto più adatta alla mtb
 

narda13

Pedivella
27 Settembre 2005
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lucca
xoomer.virgilio.it
visto che ero li' mi stuzzicava l'idea di fare tonale + gavia e ritorno, in km sono circa 120 ho visto, non e' 1 passeggiata, ma se magari porto la macchina giu' a mezzana o ai piedi del tonale accorcio.

al limite noleggero' una MTB anche se in MTB tutti quei km divento scemo.

provo a vedere il negozio che mi hai indicato se magari mi puo' dare una MTB con ruote slick, vediamo.

grazie
 

ciclettico

Apprendista Scalatore
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visto che ero li' mi stuzzicava l'idea di fare tonale + gavia e ritorno, in km sono circa 120 ho visto, non e' 1 passeggiata, ma se magari porto la macchina giu' a mezzana o ai piedi del tonale accorcio.
al limite noleggero' una MTB anche se in MTB tutti quei km divento scemo.

Tonale-Gavia-Tonale l'ho fatto due volte da Marilleva 900 e certamente non è una passeggiata. Aggiungere discesa e salita da Marilleva 1400 mi sembra eccessivo.
Se prendi una MTB conviene fare fuoristrada, sempre che ti piaccia. Se devi fare tre passi stradali e niente pianura, una mtb o una bdc non sono poi così diverse.
 

narda13

Pedivella
27 Settembre 2005
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lucca
xoomer.virgilio.it
si hai ragione, trovassi uno che noleggia MTB e mi ci monta copertoni fini e lisci magari parto da FUCINE e non cambia molto, mi scaldo sul tonale e poi il gavia si fa' meglio in MTB che bici corsa, li a marilleva ho trovato un fedrizzisport che noleggia, le bici come sono? cancelli o bici dignitose con cui posso fare 2 passi di quel tipo?
grazie
 

dgulmin

Pedivella
2 Febbraio 2007
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scott foil 20
ciao , come il buon cilettico conosco bene la zona e i negozi ... andreis di male' e' il top per una buona mtb ...per fare strada non so dove potresti trovare una bdc ... ma comunque la zona e' stupenda per fare fuoristrada o qualcosa di misto del tipo malga mare dalla val di pejo ... arrivi su a 2000 con salite da cinema ... in ambiente fantastico .. e per la discesa ti garantisco che la mtb e' molto meglio ... sai quegli asfalti di 20/30 anni ?? ecco cosi ' .... oppure vai giu' a cles zona bersaglio e vai su al rifugio PELLER .. poi scendi a male' per carrarecce e pascoli ben segnati .... allenante e in ambiente stupendo e isolato ...
 

BOSE

Maglia Rosa
11 Settembre 2006
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ciao , come il buon cilettico conosco bene la zona e i negozi ... andreis di male' e' il top per una buona mtb ...per fare strada non so dove potresti trovare una bdc ... ma comunque la zona e' stupenda per fare fuoristrada o qualcosa di misto del tipo malga mare dalla val di pejo ... arrivi su a 2000 con salite da cinema ... in ambiente fantastico .. e per la discesa ti garantisco che la mtb e' molto meglio ... sai quegli asfalti di 20/30 anni ?? ecco cosi ' .... oppure vai giu' a cles zona bersaglio e vai su al rifugio PELLER .. poi scendi a male' per carrarecce e pascoli ben segnati .... allenante e in ambiente stupendo e isolato ...

q8
in mtb hai un sacco di scelta, mentre in bdc o vai in valle di non o fai il tonale altrimenti hai solo grandi salite, poi ritornare a Marilleva (1400?) è dura non finisce mai.
 

ciclettico

Apprendista Scalatore
23 Aprile 2004
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mi scaldo sul tonale
Un signor riscaldamento, son 900 m di dislivello da Mezzana.

...fedrizzisport che noleggia, le bici come sono? cancelli o bici dignitose...
Direi più la prima... ma magari qualcosa di decoroso ce l'hanno. Però meglio Andreis, è a meno di 10 Km.

vai su al rifugio PELLER
da Cles (600 m) al rifugio (2000 m) c'è effettivamente una strada sterrata interminabile, ricodo che ci misi 1 ora e 45 minuti per arrivare in cima; incluso avvistamenti di un gruppo di maiali (!), in mezzo alla nebbia, a 1800 m di quota.
 

titone

Pignone
5 Giugno 2007
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milano
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Puoi anche fare il giro dei forti (intorno a Vermiglio), oppure scendere fino a dimaro e salire (servirebbe l'ascensore) sino a campo carlo magno tutto su sterro, da lì pezzetto su asfalto, arrivi al rifugio orso bruno e ridiscendi (lungo le piste da sci) fino a marilleva.

Io l'ho fatto l'anno scorso. Sono partito alle 5 del mattino e tornato verso mezzogiorno: ragazzi l'alba in quota cosa non è.

Dovrei avere qualche link.

Spe che cerco
 

titone

Pignone
5 Giugno 2007
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milano
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Il Giro dei Forti Austriaci


ZONA:

alta Val di Sole


PARTENZA e ARRIVO:


Vermiglio (mt. 1.260 s.l.m.)


DISLIVELLO:


mt. 800 ca


QUOTA MASSIMA


MT.2.026


LUNGHEZZA:


km32


CICLABILITÀ:


totale


VALUTAZIONE:


difficile


TEMPO DI PERCORRENZA:


circa 4 ore




Itinerario in alta quota con passaggi tra i forti austriaci risalenti alla Prima Guerra Mondiale. Splendide vedute sulle cime ghiacciate della Presanella. Itinerario molto suggestivo e ricco di soddisfazione su terreno vario.



Dal paese di Vermiglio si discende nell’ampio vallone di Stavel ed in prossimità dell’Agritur Volpaia si abbandona la strada asfaltata di fondovalle per seguire a sinistra una stradina sterrata che sale parallela ad essa in direzione di Velon, seguendo il tracciato che in inverno diventa pista da fondo. Dopo il ponte sul torrente Vermigliana si sale a sinistra in direzione del Maso Cadin, a fianco dei ruderi di antiche caserme militari della Guerra 1914-1918. Superati i masi, a destra per una stradina sino ad incrociare la strada sterrata che sale al Forte Tonale. La si percorre in discesa per 100 metri ed a sinistra si giunge in breve nei pressi della bella baita di Velon, superata la quale la strada sale gradualmente in direzione Passo Tonale, superando dapprima il torrente e quindi ancora in piano in mezzo ad alcune radure si giunge alla M.ga Pecè. Durante la prima guerra mondiale la malga era sede di un sotto-comando austroungarico. Le piante più vecchie che la circondano portano ancora le schegge delle granate italiane. Superata la malga la compatta strada, sovente attraversata da ruscelli, sale in mezzo al fitto bosco di abeti. Dopo alcuni tornanti il bosco si dirada permettendo una veduta sulla Valle e dopo alcuni ripidi strappi si giunge nei pressi della Strada Statale n. 42. Poco prima di essa si svolta sulla sinistra in salita in direzione della Località Cantiere Presena e dopo un km, sulla destra, si prosegue lungo un sentiero-percorso vita (“Sentiero della Pace”), attraversando i pendii e giungendo a Passo Tonale. (Consigliata una visita all’Ossario, costruito nel 1924, che racchiude i resti di 831 soldati che combatterono nella zona del Tonale; qui è il confine con la Lombardia, un tempo confine di Stato con il regno d’Italia). Si percorre la SS. N. 42 per un per un centinaio di metri fino alla biglietteria Skirama-Adamello Ski posta sull’altro lato della strada; da qui si imbocca una stradina, in alcuni tratti piuttosto
ripida, in direzione M.ga Cadì – Ospizio San Bartolomeo (m. 1971 - l’ospizio costruito forse già dal 1127 e governato da un Priore, dava ospitalità e ristoro ai passanti) e di lì in piano nuovamente in direzione della Val di Sole lungo le praterie di alta montagna a cospetto delle imponenti cime ghiacciate della Presanella. In leggera discesa si giunge presso i ruderi dell’ ex Forte Mero (m. 1841 - area attrezzata), contornato da un bel bosco di larici, che con i Forti Tonale, Strino, Zaccarana e Pozzi Alti (costruiti tra la fine del 1800 ed i primi anni del 1900) costituiva la cintura di difesa dell’Impero asburgico, con numerosi cannoni, mortai e mitragliatrici. La strada prosegue con alcuni saliscendi per giungere ad un bivio dal quale a sinistra si può salire all’ex Forte Zaccarana (m. 2026 – 40 minuti circa) posto in posizione dominante sulle pendici del monte Tonale Orientale. Si ridiscende proseguendo oltre il bivio entrando nella Valle di Strino dopo una leggera discesa sino ad incrociare una stradina di fondovalle che porta alla M.ga Strino. (Possibile abbreviazione del percorso, imboccando la stradina in discesa verso la Strada Statale n. 42 e proseguendo per quest’ultima in direzione Vermiglio – consigliata una visita al ristrutturato Forte Strino posto sulla Strada Statale).
Si prosegue in leggera salita per un breve tratto sino ad un bivio a destra che porta a Masi di Strino-Malga Mezzolo, dopo aver attraversato il Rio Strino seguendo le pendici del Monte. Poco più in basso della M.ga Mezzolo (m. 1857) la strada discende in modo deciso attraversando alcuni rivi sino ad incontrare quella per Malga Verniana. Proseguendo a destra sempre in discesa si giunge sulla S.S. 42 e di qui in breve a Vermiglio. Prima di entrare in paese, si può dare un’occhiata al vecchio “Dazio” che operò per molti secoli al confine Ovest del Principato Vescovile di Trento.







 

titone

Pignone
5 Giugno 2007
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milano
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Il percorso delle cascate


ZONA:

Val di Rabbi


PARTENZA e ARRIVO:


S. Bernardo mt. 1.095 s.l.m.


DISLIVELLO:


mt. 800 ca


QUOTA MASSIMA


1.539 mt. (Malga Stablasola)


LUNGHEZZA:


km 20


CICLABILITÀ:


quasi totale


VALUTAZIONE:


media +


TEMPO DI PERCORRENZA:


circa 3 ore




Itinerario suggestivo nella parte alta della Val di Rabbi per gran parte nel territorio nel Parco Nazionale dello Stelvio. Il percorso permette di godere di un ambiente stupendo e ben conservato: cascate spumeggianti, torrenti, fonti termali, animali selvatici come caprioli, camosci, cervi. Una vera immersione in ambiente naturale alpino. Percorso vario, tecnico e ricco di soddisfazione.



Dalla località Poz di S. Bernardo si sale sul lato destro orografico del torrente Rabbies per una comoda strada sterrata sino al Ponte Pralongo in tipico ambiente alpestre della Val di Rabbi. Rimanendo sullo stesso lato, proseguendo oltre il Ponte, la strada diventa sentiero ben battuto che, a fianco delle “Ruaie”, una delle più antiche frazioni di Rabbi e dello spumeggiante torrente, ci porta sino al Ponte Casna incontrando una stradina asfaltata parallela alla provinciale n. 86 della Val di Rabbi sino alla Località Forni. A sinistra per stradina sterrata tra le prime costruzioni della località Bagni di Rabbi passando a fianco della bella e antica segheria veneziana ristrutturata dal Consorzio del Parco Nazionale dello Stelvio sino allo stabilimento termale di Bagni di Rabbi. (interessante una visita allo stabilimento con assaggio dell’acqua ferrugginosa – la scoperta e l’utilizzazione delle acidule risale agli ultimi decenni del 1600). Si prosegue ora in leggera salita su strada asfaltata in direzione “Plan” sino al ponte sul torrente dove, a sinistra, si notano le indicazioni per la Cascata del Ragaiolo. La strada sterrata, con pendenza moderata, sovrasta le zone prative del fondovalle e l’area attrezzata per campeggio estivo, sino ad arrivare al ponte della cascata. Una breve sosta gustando il fresco umido pulviscolo sollevato dalla cascata ci rinfranca per affrontare il tratto ripido di strada che conduce alla Malga Fratte Bassa. La strada boschiva, immersa nel fitto bosco di abeti, ha una lunghezza di 2 km e pur avendo il fondo compatto impegna notevolmente.
La Malga Fratte Bassa, posta su di una spianata dominante offre un’ottima occasione per ammirare la Valle, le cascate, gli alti pascoli e le cime spesso innevate. Qui è necessario prestare particolare attenzione alle indicazioni sulla destra per Fontanino-Malga Stablasolo. Un sentiero attraversa il pascolo della malga sul versante nord per entrare poi nel bosco; il suo percorso è stupendo, ideale per chi ama la mountain bike con passaggi tecnici, il superamento di strette serpentine, brevi serie di scalini, veloci tratti in equilibrio, sino alla Loc. Fontanino. La zona, di particolare rilievo faunistico-ambientale per la presenza soprattutto di cervi e caprioli, impone il silenzio ed il massimo rispetto.
Dalla località Fontanino, chiamata così per la presenza di un’evidente sorgente di acqua ferrugginosa, si sale per strada sterrata sino alla Malga Stablasolo (consigliato assaggio latte e derivati e salumi tipici). Da qui meritevole una breve escursione a piedi (circa 1 ora) alle rinomate cascate di Saent.
Il ritorno avviene per lo stesso percorso sino al Fontanino e di qui su strada asfalta fino all’uscita del bosco in prossimità dell’abitato di Somrabbi. Prima di Somrabbi, a sinistra, si imbocca una stradina boschiva con alcuni saliscendi che sale costeggiando le alte zone prative della Valle fino alla Località Serra. Di qui la strada diviene asfaltata passando per le frazioni di Cavallar e Penasa ed in veloce discesa si giunge a S. Bernardo.








La via delle malghe nel Parco Nazionale dello Stelvio


ZONA:

Val di Rabbi - Val di Peio


PARTENZA:


Bagni di Rabbi (çmt. 1200 s.l.m.)


ARRIVO:


Celledizzo (mt.11763 s.l.m.)


DISLIVELLO:


mt. 1500 ca


QUOTA MASSIMA


2623 mt. (Passo Cercena)


LUNGHEZZA:


km 22


CICLABILITÀ:


parziale (occorre spingere la MTB da Malga Cercena Alta mt. 2147 al Passo Cercena mt. 2623)


VALUTAZIONE:


per esperti


TEMPO DI PERCORRENZA:


circa 4 ore




Itinerario estremamente panoramico e ricco di soddisfazione, interamente nel Parco Nazionale dello Stelvio. Indicato per chi possiede un buon allenamento e notevoli capacità tecniche.



Dalla loc. Bagni di Rabbi, nota per le sue acque ferrugginose (utilizzate presso lo stabilimento termale) le cui proprietà terapeutiche furono scoperte verso il 1660, si sale su strada asfaltata in direzione Plan per circa 500 metri. Sulla sinistra si nota una strada sterrata che sale con indicazioni Malga Cercena. La strada si stacca dal fondovalle e gradualmente entra nel bosco di abeti con pendenza notevole e fondo molto compatto; dopo alcuni km la pendenza diminuisce entrando nei pascoli di fondovalle della Val Cercen. Si superano le località Fontanon (area attrezzata) seguendo le indicazioni per Malga Cercena, mentre sul versante opposto alcune stradine molto suggestive conducono alle Malghe Villar, Fassa e Monte Sole (sono fra le superstiti delle oltre 70 malghe della valle). Il percorso è ondulato ed ogni tanto si impenna con lunghi tratti ripidi. Si giunge quindi alla Malga Cercena Bassa e di qui a sinistra la strada si fa più stretta e meno frequentata fino ad arrivare in fortissima salita alla Malga Cercena Alta posta sul versante a sud del Monte Villar.
Qui ci si può rinfrescare alla bella fontana ed
osservare l’ampio panorama, la Valle percorsa ed il Passo Cercena in alto. Il Passo è raggiungibile seguendo le indicazioni del sentiero n. 109 che per un certo tratto, pur con difficoltà, è percorribile rimanendo in sella. Raggiunto il rio che solca la Valle dobbiamo spingere la bicicletta per circa 1 ora sino a raggiungere il Passo, confine tra la Val di Rabbi e la Val di Peio. Il panorama è vasto, con bella vista sulle valli e sui vicini ghiacciai del Vioz-Cevedale. La zona è particolarmente interessante per l’avvistamento della fauna (marmotte, camosci, aquila) e per le numerose specie botaniche delle praterie d’alta montagna. È consigliabile, data la quota elevata, portarsi abbigliamento adeguato anche per i probabili repentini cambiamenti di tempo. A questo punto inizia la discesa versa Celledizzo per un sentiero ripido e tecnico (attenzione ai tornanti) dove è necessaria una discreta abilità tecnica nella guida della MTB. Si giunge quindi alla Malga Levi posta al limite della vegetazione arborea dove uno stradello porta alla Malga Borche e di qui nel fitto bosco di abeti sino all’abitato di Celledizzo.














 

titone

Pignone
5 Giugno 2007
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La Traversata del Monte Peller

ZONA:
bassa Val di Sole-Monte Peller
PARTENZA e ARRIVO:
Malè (mt. 737 s.l.m.)
DISLIVELLO:
mt. 1150 ca
QUOTA MASSIMA:
2104 mt. (Passo Forcola)
LUNGHEZZA:
km 45
CICLABILITÀ:
totale
VALUTAZIONE:
per esperti
TEMPO DI PERCORRENZA:
circa 6 ore
Itinerario molto panoramico tra i più suggestivi per i numerosi ambienti attraversati: dalle fitte ed ombrose abetaie della Val di Sole alle zone più calde e secche, ricche di latifoglie del versante sud del Monte Peller, dai vasti spiazzi prativi del Verdè alle altrettanto vaste praterie d’alta montagna del Passo Forcola. Itinerario solare, ideale nei primi mesi estivi per la ricca varietà floristica riscontrabile; percorso lungo con notevole dislivello ed alcune difficoltà tecniche praticabile da chi ha già un certo allenamento ed esperienza effettuabile anche in due giorni con pernottamento al rifugio Peller (consigliabile salita alla cima a piedi per sentiero attrezzato).


Da Malè, seguendo la pista ciclabile che si imbocca in loc. Molini (visibile la segheria ristrutturata) la si percorre fino a Mostizzolo. Seguire la descrizione del percorso “La pista ciclabile tratto Mostizzolo-Croviana a pagg. 6 e 7) in senso opposto. In prossimità del Ponte di Mostizzolo (una curiosa etimologia popolare lo collega al casello del dazio che si diceva sorgesse a capo del monte, dove si doveva pagare “musst bezahlen”) si imbocca la Strada Statale n. 43 in direzione del paese di Cles per circa 4 km (strada molto trafficata). All’entrata del paese, a destra, si sale nella sua parte più antica sino alla Piazza Granda, contornata da antiche dimore dell’aristocrazia clesiana, e di qui, a destra, verso la località Bersaglio(era il luogo del “casino di bersaglio” degli Schützen fino al 1918) che si raggiunge dopo aver superato un ultimo tratto asfaltato piuttosto ripido. Di qui la strada si fa sterrata e sale, con lunghissime diagonali, sino alla Loc. Verdè per circa 11 km (si consiglia l’effettuazione del percorso nelle ore più fresche del mattino per la notevole esposizione al sole avendo premura di portare con sé il necessario per idratarsi).
All’ultimo tornante in prossimità della cappella di S. Antonio è consigliabile una breve sosta per ammirare la Val di Non con il lago di S. Giustina (lungo oltre km 7,5, profondo 150 m. e con una capacità di 172 milioni di metri cubi d’acqua). Poco dopo la strada spiana ed una caratteristica fontanella in legno permette il riempimento della borraccia. Alcuni saliscendi passando tra zone boschive e prative portano al laghetto del Verdè visibile nei primi mesi estivi. Avanti a noi si staglia la corposa sagoma del monte Peller con il rifugio omonimo. La strada prosegue con andamento altalenante a fianco di numerose baite ben inserite nell’ambiente circostante, superando la località Fontana Maora sino a giungere al Passo Fraine (deviazione per Rif. Mezol-Malè vedi pag. 31), dove si impenna in maniera decisa.

Salendo a sinistra su di essa la strada supera la Loc. Passo delle Fraine e con alcune variazioni di pendenza entra nelle ampie praterie alpine sino al Lago Durigal di orgine carsica; nei pressi la chiesetta della Madonna della Neve. Qui proseguendo a destra si arriva al visibile rif. Peller – Malga Clesera, proseguendo a sinistra, una ripidissima salita porta sui pendii esposti a sud del Monte Peller in direzione della Malga Tassulla e della sottostante Val di Tovel che si inoltra per 12 km fino al laghetto omonimo a quota 1178 m., dovuto a sbarramento di frana su bacino glaciale. Il panorama a questo punto è vastissimo sulle successione delle Valli sino alle montagne e cime innevate dell’Austria. Si giunge alla Malga Tassulla (m. 2090) dove la strada ha termine nel cospetto dell’ampio vallone del Pian della Nana. In esso si inoltrano alcuni sentieri alpini che portano nel cuore del gruppo di Brenta; si percorre a destra il sentiero n. 306 che a mezza costa in breve porta al visibile Passo della Forcola (m. 2104) spartiacque tra la Val di Non e di Sole. Di qui in forte discesa poco più in alto del bel laghetto delle Salare si giunge, seguendo i pascoli a destra, alla Malga Clesera, in prossimità della quale il sentiero n. 308 discende, con alcuni tratti abbastanza ripidi, sino ad incontrare la strada boschiva che sale dal Prà della Selva – Rif. Mezol. Mantenendoci sempre sulla destra si giunge a uno spiazzo “Prà della Selva” dove è possibile una discesa molto spettacolare e tecnica adatta a chi ama il downhill; si abbandona l’evidente strada girando a sinistra nello spiazzo, a fianco dei ruderi della vecchia seggiovia sino a Malè. Per chi invece preferisce una discesa su comoda strada sterrata si prosegue dal “Prà della Selva” sulla destra verso rif. Mezol e di qui ai Molini di Terzolas e per la pista ciclabile a Malè.

 

narda13

Pedivella
27 Settembre 2005
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lucca
xoomer.virgilio.it
avete tutti ragione, lo so' bene che in MTB quelle zone sono meravigliose ma io in MTB sono abbastanza negato, ci vado 3 volte l'anno, come faccio ad addentrarmi in solitudine su zone e strade che non conosco e per giunta poco bono in discesa? visto che ero li avevo la fissa del tonale e del gavia, comunque vedo e' pure possibile che si vada su con 2 macchine e possa portarmi la mia BDC e allora una mattina mi faccio tonale e gavia e poi mi faccio raggiungere lassu in macchina e faccio una bella escursione.

basta 39/26 o mi porto anche 39/29... ?

qui da me in MTB non e' che ci sia molto e per questo meglio la BDC
 

BOSE

Maglia Rosa
11 Settembre 2006
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Bici
CANNONDALE
avete tutti ragione, lo so' bene che in MTB quelle zone sono meravigliose ma io in MTB sono abbastanza negato, ci vado 3 volte l'anno, come faccio ad addentrarmi in solitudine su zone e strade che non conosco e per giunta poco bono in discesa? visto che ero li avevo la fissa del tonale e del gavia, comunque vedo e' pure possibile che si vada su con 2 macchine e possa portarmi la mia BDC e allora una mattina mi faccio tonale e gavia e poi mi faccio raggiungere lassu in macchina e faccio una bella escursione.

basta 39/26 o mi porto anche 39/29... ?

qui da me in MTB non e' che ci sia molto e per questo meglio la BDC

Se hai la possibilità portati anche il 29.
Ricordati solo che la salita più dura è proprio quella che arriva a Marilleva, che dovrai affrontarla al ritorno.
 

narda13

Pedivella
27 Settembre 2005
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lucca
xoomer.virgilio.it
se porto la macchina spero mi vengano a prendere in cima al gavia.....

cosi dura salire a marilleva? quant'e' 10km? io il 29 me lo porto poi vedo perche' l'ho montato su una ruota brutta, ora se ho voglia lo faccio montare sulle ksyrium solo che smonta e rimonta e' noioso pero' vedo.
 

BOSE

Maglia Rosa
11 Settembre 2006
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Bici
CANNONDALE
se porto la macchina spero mi vengano a prendere in cima al gavia.....

cosi dura salire a marilleva? quant'e' 10km? io il 29 me lo porto poi vedo perche' l'ho montato su una ruota brutta, ora se ho voglia lo faccio montare sulle ksyrium solo che smonta e rimonta e' noioso pero' vedo.

sarà che vi ho fatto 15 giorni e la facevo sempre a fine allenamento mi è rimasta indigesta, comunque la strada è larga e ha delle belle pendenze non proibitive però si fa sentire, in discesa ne godrai un sacco si raggiungono velocità prossime ai 100 km/h traffico permettendo.
 

narda13

Pedivella
27 Settembre 2005
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lucca
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spettacolo allora finalmente riusciro' a sorpassare il mio record di velocita' di 74 km/h, purtroppo sono 66kg e piu' di cosi dalle mie parti non li faccio, a me basterebbe toccar 80...

sai a fine allenamento rimontare e' sempre dura
 

narda13

Pedivella
27 Settembre 2005
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lucca
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allora vi faccio il resoconto della settimana in val di sole.

LUNEDI ACQUA - sono andato in giro in macchina e la sera e' schiarito e sono andato a visionare il GAVIA - annullati tutti i propositi di salita, troppo dura, troppo stretta, troppo sfatta la discesa, troppo freddo (2 gradi in cima). insomma paura

MARTEDI ACQUA - visita a madonna di campiglio per passo carlo magno

MERCOLEDI ACQUA - visita a pejo

GIOVEDI bici ..... marilleva - passo carlo magno - e ritorno
su per marilleva rendevo l'anima a Dio'... tonale rinunciato per traffico e camion e poi niente di che.

VENERDI gambe dure

SABATO pordoi

ciao
 

Optimus Prime

Apprendista Velocista
6 Settembre 2011
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Cybertron
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MERIDA
Ciao a tutti
Qualcuno saprebbe consigliarmi un giro che parta da Marileva o anche paesi più distanti? Noi arriviamo in auto dal Tonale e vorremmo fare un bel giro in Trentino , restando sui 100km e 2000m dislivello massimo , non oltre.
Qualcuno della zona può consigliarmi qualche bell'itinerario??
Grazie a tutti e buon ferragosto
 
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