Mi impediscono di andare in bici

samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
Ti lascio con quest'altra "perla" :
I coglioni veicolo muniti dotati di grande maturità esperienza etc che uccidono i ciclisti hanno un'età dai 18 anni in su .
Quella è gente che non ha imparato nulla perchè non si è mai fatta comandare dai genitori, visto che la vita è sua.
 
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fabiopon

Maglia Rosa
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Specialized Roubaix SL2 + Olmo Zeffiro VCT + Rockraider 5.1
Spiegami cosa cambia tra un ragazzo di 14 anni e uno di 18 anni .
Se per strada ci sono coglioni, possono ucciderti a 14 o a 18 .

Al tuo posto andrei dove ne ho voglia, non mi facevo comandare da bambino figurati a 14 anni.
La vita è tua , non è di proprietà dei tuo genitori !
Una collezione di stupidaggini!
 

Paolore

via col vento
13 Luglio 2012
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albinea
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Nevi titanio
Come qualcuno ha già detto l unica cosa giusta e sensata è di ascoltare i genitori. Andare a dire ad un ragazzo di 14 anni di non ascoltare o rispettare le decisioni dei genitori è diseducativo, sbagliato e secondo me da irresponsabili. Piuttosto magari sarebbe meglio consigliare al ragazzo di ottenere la loro fiducia con altri sistemi, impegnandosi a scuola, con il comportamento, anche facendo vedere che la passione sportiva viene affrontata in modo positivo e con impegno. Qualcosa sicuramente otterrebbe così, ma sempre con la condizione che sono gli adulti a decidere per il suo meglio.
Paolo
 

faberfortunae

Scalatore
30 Settembre 2011
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sempre una in meno...
Ti lascio con quest'altra "perla" :
I coglioni veicolo muniti dotati di grande maturità esperienza etc che uccidono i ciclisti hanno un'età dai 18 anni in su .

Per mè è chiusa qui.
Perché "chiusa qui"? È interessante capire le logiche di uno che scrive "non mi sono mai fatto comandare da bambino, figurati a 14 anni". Davvero.
 

MBerge

Velocista
10 Luglio 2013
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Corsa: Caad12 Ultegra; Fondriest MAX Carb - mtb: Giant Terrago
Ragazzi, ma porca miseria... Tutti a giudicare, non uno che gli abbia fatto qualche domanda in più per capire meglio la questione.
In primis "dove abiti?" !!!!! Ma ca**o, forse sarebbe un tantino importante definire il luogo per capire se i genitori sono dei coglioni (scusate il termine, lo riprendo pari pari da quanto scritto da qualcuno) o meno.

Caro @SimoSlam , qui noi adulti abbiamo scritto tante tante (non tutte eh) cavolate a te inutili.
Personalmente ho 25 anni, quindi sono più grande di te ma sono comunque ancora abbastanza giovane da capire i tuoi problemi e l'apprensione dei tuoi genitori.
Quindi, la domanda te la faccio io: dove vivi? E così magari partendo da qua possiamo circoscrivere meglio la questione.
Poi mi sento di consigliarti fin da subito un paio di cose:
1) i tuoi genitori hanno avuto 14 anni, quindi capiscono bene le tue necessità ed i tuoi desideri.. E sanno bene che a 14 anni si è stupidi, tutti lo siamo stati e per questo motivo tutti più o meno siamo dei sopravvissuti (i più fortunati, altri purtroppo questa fortuna non ce l'hanno avuta); quindi ascoltali sempre, e prima di trasgredire (perchè so che lo farai e l'abbiamo fatto tutti) prova a costruire un dialogo costruttivo;
2) la MTB potrebbe essere una soluzione per evitare il traffico, ma ha tutta un'altra serie di pericoli non da poco... e approcciare la MTB da soli ti assicuro che è ben più pericoloso che approcciare una strada trafficata; poi non è nemmeno detto che tu abbia strade bianche, sentieri e ciclabili nei paraggi... quindi a priori non te lo si può consigliare;
3) la tecnologia ha fatto passi da gigante e può venirti utile: costicchiano, ma un paio di rulli magari abbinati a Zwift potrebbero permetterti di allenarti quando non esci con la squadra, ed i tuoi potrebbero stare molto più sereni;
4) i dispositivi Garmin (o anche strava tramite telefono) tramite il livetrack permettono di inviare ad alcuni contatti la tua posizione in tempo reale, secondo per secondo; così facendo tu potresti pedalare e tua mamma e tuo papà vedere ogni volta che vogliono la tua posizione ed i principali dati del tuo giro, e questo secondo me potrebbe essere il miglior compromesso per permetterti di pedalare liberamente;
5) ricordati sempre che in strada è necessario essere attenti per sè stessi e per la distrazione degli altri; rispettare il codice della strada non è sufficiente, si deve sempre capire in anticipo chi non ti darà la precedenza in rotonda eccetera. Cose di ordinaria routine ma che richiedono un pò di esperienza, che a 14 anni e da principianti o quasi è difficile avere. A rigurado ti consiglio anche assolutamente di non utilizzare mai mai mai e poi mai le cuffiette con la musica in strada (io sarei morto le avessi avute un giorno). E' una cazzata di gioventù che ho fatto, ma per fortuna ho smesso sufficientemente presto di farlo.
6) a 14 anni se già pedali con una squadra potresti fare anche qualche altro sport... Sei un ragazzino e sperimentare varie discipline non può che farti bene, sia a livello fisico che personale!
 

Paolore

via col vento
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@MBerge....ti sei dilungato portando esempi e discorsi utili. Non ci piove. Solo 2 cose non mi trovano d accordo:
1 se altri usano termini offensivi, per favore, per tanti motivi non usarli anche tu;
2 la maggior parte di chi ha scritto ha semplicemente dato un sintetico consiglio. Ascoltare i genitori è la cosa più sensata.
Per il resto, dove abita, se c è traffico ed altro rientra tutto nelle valutazioni di chi ha la responsabilità di crescere questo ragazzo.
Non è polemica verso di te che cmq hai dato preziosi consigli né tanto meno voler limitare le speranze e i desideri di chi scrive che, a parte tutto, mi sembra già molto responsabile e per la sua età anche maturo.
Poi forse io ragiono diversamente da te avendo più del doppio dei tuoi anni.
Paolo
 
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GRM

deleted
30 Ottobre 2016
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Perché "chiusa qui"? È interessante capire le logiche di uno che scrive "non mi sono mai fatto comandare da bambino, figurati a 14 anni". Davvero.

I genitori devono fare da insegnanti , i figli si crescono trasmettendogli dei valori , dandogli responsabilità e fiducia prima possibile cercando il più possibile di capire dove sia la via di resistenza minore , non legandoli come dei cani a un'albero e sganciarli quando fà comodo
e trovarsi dei perfetti Italiani medi che inciampano sui marciapiedi, o peggio sbraitano nelle piazze.

I figli sono proprietari della loro vita, non sono dei mini "tè" da crescere a tua immagine e somiglianza.

Tanto per la cronaca, il sottoscritto a 14 anni lavorava 8 ore al giorno in autolavaggio , quando non c'era il capo teneva pure cassa e\o apriva facendosi 7+7 km in bici (non avevo ancora lo scooter) , e da allora ho sempre lavorato e non ricordo un capo che (tolto il mio carattere) si sia mai lamentato o non mi apprezzava, anzi sempre avuto carta bianca .


Mi spiace per il ragazzo che viva in una società di ballisti patologici ,dove a trans non và mai nessuno, però poi i centri per gli esami delle MST sono sempre pieni "ehhh si è rotto il profilattico" .
 
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SimoSlam

Pedivella
28 Luglio 2018
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Ragazzi, ma porca miseria... Tutti a giudicare, non uno che gli abbia fatto qualche domanda in più per capire meglio la questione.
In primis "dove abiti?" !!!!! Ma ca**o, forse sarebbe un tantino importante definire il luogo per capire se i genitori sono dei coglioni (scusate il termine, lo riprendo pari pari da quanto scritto da qualcuno) o meno.

Caro @SimoSlam , qui noi adulti abbiamo scritto tante tante (non tutte eh) cavolate a te inutili.
Personalmente ho 25 anni, quindi sono più grande di te ma sono comunque ancora abbastanza giovane da capire i tuoi problemi e l'apprensione dei tuoi genitori.
Quindi, la domanda te la faccio io: dove vivi? E così magari partendo da qua possiamo circoscrivere meglio la questione.
Poi mi sento di consigliarti fin da subito un paio di cose:
1) i tuoi genitori hanno avuto 14 anni, quindi capiscono bene le tue necessità ed i tuoi desideri.. E sanno bene che a 14 anni si è stupidi, tutti lo siamo stati e per questo motivo tutti più o meno siamo dei sopravvissuti (i più fortunati, altri purtroppo questa fortuna non ce l'hanno avuta); quindi ascoltali sempre, e prima di trasgredire (perchè so che lo farai e l'abbiamo fatto tutti) prova a costruire un dialogo costruttivo;
2) la MTB potrebbe essere una soluzione per evitare il traffico, ma ha tutta un'altra serie di pericoli non da poco... e approcciare la MTB da soli ti assicuro che è ben più pericoloso che approcciare una strada trafficata; poi non è nemmeno detto che tu abbia strade bianche, sentieri e ciclabili nei paraggi... quindi a priori non te lo si può consigliare;
3) la tecnologia ha fatto passi da gigante e può venirti utile: costicchiano, ma un paio di rulli magari abbinati a Zwift potrebbero permetterti di allenarti quando non esci con la squadra, ed i tuoi potrebbero stare molto più sereni;
4) i dispositivi Garmin (o anche strava tramite telefono) tramite il livetrack permettono di inviare ad alcuni contatti la tua posizione in tempo reale, secondo per secondo; così facendo tu potresti pedalare e tua mamma e tuo papà vedere ogni volta che vogliono la tua posizione ed i principali dati del tuo giro, e questo secondo me potrebbe essere il miglior compromesso per permetterti di pedalare liberamente;
5) ricordati sempre che in strada è necessario essere attenti per sè stessi e per la distrazione degli altri; rispettare il codice della strada non è sufficiente, si deve sempre capire in anticipo chi non ti darà la precedenza in rotonda eccetera. Cose di ordinaria routine ma che richiedono un pò di esperienza, che a 14 anni e da principianti o quasi è difficile avere. A rigurado ti consiglio anche assolutamente di non utilizzare mai mai mai e poi mai le cuffiette con la musica in strada (io sarei morto le avessi avute un giorno). E' una cazzata di gioventù che ho fatto, ma per fortuna ho smesso sufficientemente presto di farlo.
6) a 14 anni se già pedali con una squadra potresti fare anche qualche altro sport... Sei un ragazzino e sperimentare varie discipline non può che farti bene, sia a livello fisico che personale!
Allora, per prima cosa devo dirvi che il problema si è parazialmente risolto,abito nei dintorni di Torino,i rulli mi annoiano a morte e zwift più rullo smart non me lo comprerebbero,la posizione quando esco da solo gliela invio sovente, una squadra ce l'ho ed esco con loro e per conto mio(scusate se sembro arrogante dal modo di scrivere).Faccio anche nuoto per l'inverno e in strada sono attentoo-o
 
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faberfortunae

Scalatore
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sempre una in meno...
I genitori devono fare da insegnanti , i figli si crescono trasmettendogli dei valori , dandogli responsabilità e fiducia prima possibile cercando il più possibile di capire dove sia la via di resistenza minore , non legandoli come dei cani a un'albero e sganciarli quando fà comodo
e trovarsi dei perfetti Italiani medi che inciampano sui marciapiedi, o peggio sbraitano nelle piazze.

I figli sono proprietari della loro vita, non sono dei mini "tè" da crescere a tua immagine e somiglianza.

Tanto per la cronaca, il sottoscritto a 14 anni lavorava 8 ore al giorno in autolavaggio , quando non c'era il capo teneva pure cassa e\o apriva facendosi 7+7 km in bici (non avevo ancora lo scooter) , e da allora ho sempre lavorato e non ricordo un capo che (tolto il mio carattere) si sia mai lamentato o non mi apprezzava, anzi sempre avuto carta bianca .


Mi spiace per il ragazzo che viva in una società di ballisti patologici ,dove a trans non và mai nessuno, però poi i centri per gli esami delle MST sono sempre pieni "ehhh si è rotto il profilattico" .


premesso che gli "italiani medi" che sbraitano nelle piazze forse qualche ragione potrebbero anche averla (anche perchè quando qualcuno ha provato ad impedirlo loro, non si è fatta attendere una reazione, diciamo così, "risentita...") e che l'alienazione da lavoro (anche precoce) è una delle leve con le quali storicamente le masse vengono tenute nell'ignoranza per perpetuare proprio ciò che tu sembri voler voler denunciare,
premesso pure che ad una logica dell' "arrangiati che sei grande" detto ad un ragazzetto di 14 anni, preferirò sempre la logica del "lo facciamo insieme perchè ci sono passato prima di te", devo dire che il risultato della tua educazione si è palesato nel modo in cui ti sei posto nei confronti di un minore che ha scritto ad una comunità telematica di adulti per ricever consiglio su come superare i divieti postigli da chi ha la responsabilità su di lui.
Senza conoscerlo, e senza sapere nulla sul mondo in cui vive, e sul suo grado di maturità, sulle sue abitudini e sulle sue abilità, gli hai detto "trasgredisci" perchè a 14 anni sei già grande abbastanza per farlo".
Io, ripeto, lo trovo aberrante e nel leggerti sono rimasto basito, perdonami.
Non mi sorprende però, da quello che hai scritto e da quello che sottendi, che una roba del genere provenga da un sistema valoriale come il tuo.
Fortunatamente la società di ballisti patologici e sodomiti, è composta anche di genitori che hanno a cuore l'incolumità dei propri figli. La speranza è sempre quella che costoro crescano lontani da cattivi maestri.
 
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MBerge

Velocista
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Corsa: Caad12 Ultegra; Fondriest MAX Carb - mtb: Giant Terrago
@MBerge....ti sei dilungato portando esempi e discorsi utili. Non ci piove. Solo 2 cose non mi trovano d accordo:
1 se altri usano termini offensivi, per favore, per tanti motivi non usarli anche tu;
2 la maggior parte di chi ha scritto ha semplicemente dato un sintetico consiglio. Ascoltare i genitori è la cosa più sensata.
Per il resto, dove abita, se c è traffico ed altro rientra tutto nelle valutazioni di chi ha la responsabilità di crescere questo ragazzo.
Non è polemica verso di te che cmq hai dato preziosi consigli né tanto meno voler limitare le speranze e i desideri di chi scrive che, a parte tutto, mi sembra già molto responsabile e per la sua età anche maturo.
Poi forse io ragiono diversamente da te avendo più del doppio dei tuoi anni.
Paolo

Guarda, non mi piace usare termini di quel tipo... Il mio ripeterli era voluto forse per far sentire un pò "coglione" chi si è permesso di dire altrettanto di persone che non conosce, dando giudizi su una questione che non conosce e tanto più non sa dove si svolge, e si è sentito furbo abbastanza da giudicare senza premurarsi di approfondire la questione.
Detto questo è evidente che, pur essendo giovane e non essendo padre, presumo che i genitori in questione ne sappiano un tantino in più di noi conoscendo il ragazzo e le zone dove pedala.
Io ho cercato, senza le informazioni di cui sarebbe bene disporre, di iniziare a dare qualche consiglio universalmente utile. Tutto qui o-o

Allora, per prima cosa devo dirvi che il problema si è parazialmente risolto,abito nei dintorni di Torino,i rulli mi annoiano a morte e zwift più rullo smart non me lo comprerebbero,la posizione quando esco da solo gliela invio sovente, una squadra ce l'ho ed esco con loro e per conto mio(scusate se sembro arrogante dal modo di scrivere).Faccio anche nuoto per l'inverno e in strada sono attentoo-o

Zona Torino già mi fa propendere ulteriormente dalla parte dei tuoi genitori. Di preciso dove? Io sono di Cuneo, pedalo da quando ho la tua età in solitaria e pressochè da sempre in compagnia dei miei genitori. E per quanto sia appassionatissimo di ciclismo a 360° ogni volta che vengo nel torinese in macchina la prima cosa che penso è "caspita, vivessi qua col cavolo che andrei in bici!!!". Quindi capisco benissimo l'apprensione dei tuoi genitori... Se non ci andrei io che conosco bene il "mestiere", figuriamoci quanto vedrei di buon occhio mio figlio adolescente che affronta quei pericoli con mille distrazioni in più.

E ti assicuro che le mie belle cazzate alla tua età ed anche dopo le ho fatte eccome... Ero tutto tranne che uno stinco di santo.
Tra le tante (alcune che posso scrivere, altre proprio no) a 15 anni ho fatto un incidente in motorino per colpa mia. Tutto "normale", non fosse che portavo con me un amico che non poteva starci sul mezzo... Appena rialzatici gli ho detto di scappare, ancora col casco in testa (fortuna che lo aveva). I miei non hanno mai scoperto la cosa, anche grazie al signore a cui ho tirato dentro che ha capito la mia cazzata di gioventù, ma ho corso un enorme rischio quel giorno.

A maggior ragione mi sento di consigliarti di parlare con i tuoi genitori, come ti ha detto qualcuno di trovare (se possibile) una persona più grande che ti accompagni nei tuoi giri e che sia fidata per i tuoi. E poi di approfondire il discorso di Livetrack del Garmin o di Strava Beacon, strumenti che io utilizzo con la mia ragazza apprensiva e che permettono ad entrambi di vivere le mie uscite in bici più serenamente. Strumenti simili a costo zero, come la condivisione della posizione con whatsapp, trovamici ecc, ma vanno ad impattare parecchio sulla sfera personale extra-bici... Occhio solo che tua mamma non ci prenda troppo gusto e che ti chieda poi di condividere la posizione anche quando vai a cazzeggiare con amici ed amiche ;-)

Altra cosa che ti consiglio è quella di scrivere sulla discussione dei torinesi, e vedrai che magari conosci qualcuno della tua zona sicuramente ben disposto a condividere qualche chilometro con te.

Mi chiedo poi: quante volte esci a settimana con la tua squadra? E' proprio necessario che tu faccia ancora altre uscite in solitaria? I rulli ti annoiano, lo capisco annoiano a morte pure me. Valutare magari la corsa? Sarebbe sicuramente funzionale alla bicicletta, almeno a livello cardio-vascolare.

Ricorda poi che i tuoi genitori NON SBAGLIANO ad aver paura per te: la strada è un posto pericolosissimo dove passare tanto tempo, specialmente nelle zone limitrofe alle grandi città. Io, e chiunque altro qua, posso affermare che praticamente ogni volta che salgo sulla bicicletta rischio che qualcuno mi investa. E se questo non è successo è perchè ogni santa volta io mi sono accorto che l'automobilista, camionista, motociclista non mi aveva visto e non si sarebbe fermato. Quindi è presto fatto il conto di quante distrazioni, noi ciclisti, possiamo permetterci: NEANCHE UNA!!! E mi fa paura però pensare che non potrò sempre sempre sempre essere attento anche io per gli altri, probabilmente arriverà il giorno in cui non ci potevo proprio fare nulla io, e spero solo che quel giorno non mi farò troppo male. Le persone attorno a te queste cose le devono accettare, ma potrebbero anche non farlo.

Altro consiglio: i primi anni di bicicletta dedicali ad esplorare nuove strade, che siano meno trafficate possibili. Ti succederà di infilarti in vicoli ciechi a volte, altre invece scoprirai strade bellissime che finirai per percorrere più e più volte nelle tue uscite.
 
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SimoSlam

Pedivella
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Guarda, non mi piace usare termini di quel tipo... Il mio ripeterli era voluto forse per far sentire un pò "coglione" chi si è permesso di dire altrettanto di persone che non conosce, dando giudizi su una questione che non conosce e tanto più non sa dove si svolge, e si è sentito furbo abbastanza da giudicare senza premurarsi di approfondire la questione.
Detto questo è evidente che, pur essendo giovane e non essendo padre, presumo che i genitori in questione ne sappiano un tantino in più di noi conoscendo il ragazzo e le zone dove pedala.
Io ho cercato, senza le informazioni di cui sarebbe bene disporre, di iniziare a dare qualche consiglio universalmente utile. Tutto qui o-o



Zona Torino già mi fa propendere ulteriormente dalla parte dei tuoi genitori. Di preciso dove? Io sono di Cuneo, pedalo da quando ho la tua età in solitaria e pressochè da sempre in compagnia dei miei genitori. E per quanto sia appassionatissimo di ciclismo a 360° ogni volta che vengo nel torinese in macchina la prima cosa che penso è "caspita, vivessi qua col cavolo che andrei in bici!!!". Quindi capisco benissimo l'apprensione dei tuoi genitori... Se non ci andrei io che conosco bene il "mestiere", figuriamoci quanto vedrei di buon occhio mio figlio adolescente che affronta quei pericoli con mille distrazioni in più.

E ti assicuro che le mie belle cazzate alla tua età ed anche dopo le ho fatte eccome... Ero tutto tranne che uno stinco di santo.
Tra le tante (alcune che posso scrivere, altre proprio no) a 15 anni ho fatto un incidente in motorino per colpa mia. Tutto "normale", non fosse che portavo con me un amico che non poteva starci sul mezzo... Appena rialzatici gli ho detto di scappare, ancora col casco in testa (fortuna che lo aveva). I miei non hanno mai scoperto la cosa, anche grazie al signore a cui ho tirato dentro che ha capito la mia cazzata di gioventù, ma ho corso un enorme rischio quel giorno.

A maggior ragione mi sento di consigliarti di parlare con i tuoi genitori, come ti ha detto qualcuno di trovare (se possibile) una persona più grande che ti accompagni nei tuoi giri e che sia fidata per i tuoi. E poi di approfondire il discorso di Livetrack del Garmin o di Strava Beacon, strumenti che io utilizzo con la mia ragazza apprensiva e che permettono ad entrambi di vivere le mie uscite in bici più serenamente. Strumenti simili a costo zero, come la condivisione della posizione con whatsapp, trovamici ecc, ma vanno ad impattare parecchio sulla sfera personale extra-bici... Occhio solo che tua mamma non ci prenda troppo gusto e che ti chieda poi di condividere la posizione anche quando vai a cazzeggiare con amici ed amiche ;-)

Altra cosa che ti consiglio è quella di scrivere sulla discussione dei torinesi, e vedrai che magari conosci qualcuno della tua zona sicuramente ben disposto a condividere qualche chilometro con te.

Mi chiedo poi: quante volte esci a settimana con la tua squadra? E' proprio necessario che tu faccia ancora altre uscite in solitaria? I rulli ti annoiano, lo capisco annoiano a morte pure me. Valutare magari la corsa? Sarebbe sicuramente funzionale alla bicicletta, almeno a livello cardio-vascolare.

Ricorda poi che i tuoi genitori NON SBAGLIANO ad aver paura per te: la strada è un posto pericolosissimo dove passare tanto tempo, specialmente nelle zone limitrofe alle grandi città. Io, e chiunque altro qua, posso affermare che praticamente ogni volta che salgo sulla bicicletta rischio che qualcuno mi investa. E se questo non è successo è perchè ogni santa volta io mi sono accorto che l'automobilista, camionista, motociclista non mi aveva visto e non si sarebbe fermato. Quindi è presto fatto il conto di quante distrazioni, noi ciclisti, possiamo permetterci: NEANCHE UNA!!! E mi fa paura però pensare che non potrò sempre sempre sempre essere attento anche io per gli altri, probabilmente arriverà il giorno in cui non ci potevo proprio fare nulla io, e spero solo che quel giorno non mi farò troppo male. Le persone attorno a te queste cose le devono accettare, ma potrebbero anche non farlo.

Altro consiglio: i primi anni di bicicletta dedicali ad esplorare nuove strade, che siano meno trafficate possibili. Ti succederà di infilarti in vicoli ciechi a volte, altre invece scoprirai strade bellissime che finirai per percorrere più e più volte nelle tue uscite.
Grazie per i consigli cercherò di applicarli:mrgreen:
 
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samuelgol

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24 Settembre 2007
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
...... il sottoscritto a 14 anni lavorava 8 ore al giorno in autolavaggio , quando non c'era il capo teneva pure cassa e\o apriva facendosi 7+7 km in bici (non avevo ancora lo scooter) , e da allora ho sempre lavorato........
Questo spiega molte cose....l'istruzione non serve solo a imparare le tabelline o la geografia....:roll:
 
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golias

Factotum :-)
28 Marzo 2018
26.653
18.869
.
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mia
Fortunatamente la società di ballisti patologici e sodomiti, è composta anche di genitori che hanno a cuore l'incolumità dei propri figli.
Aggiungo che.. nella realtà sono la maggioranza, rispetto ai sodomiti e ballisti patologici.. solo che i secondi fanno molto più rumore dei primi e quindi balzano molto più all'occhio.
Grazie a dio la maggior parte rientra ancora nel saper vivere in modo dignitoso.
 

Paolore

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Nevi titanio
Ma povero.... Avrà ce
E vieni a chiedere qui consiglio a degli sconosciuti, invece di accettare e capire quello che ti dicono i tuoi genitori?
Ma povero..... Avrà cercato un forum e pensando di avere a che fare con adulti seri e responsabili avrà deciso di scrivere. Peccato che, per quello che ho letto, molti hanno dato pessimi consigli dimostrandosi assolutamente poco responsabili. Alcuni messaggi sono stati giustamente cancellati anche se io ne avrei eliminati altri. Ma non sono un moderatore...
Adesso non facciamo anche a lui il processo..... Lascia che chieda, si spieghi e tragga le sue conseguenze..... E cmq ripeto che mi sembra più maturo della sua età.
Paolo