Mondiale Granfondo Varese 2018

phenomena

Apprendista Cronoman
16 Novembre 2008
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varese
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Complimenti per i sacrifici..
o-oio mi sono limitato al massimo a due gf mensili, x contenere i costi, raramente ne ho fatte in tre domeniche di fila. molti ''veri amatori'' , da marzo a settembre corrono quasi tutte le domeniche, oltre ai sacrifici x sostenere un'attivita' simile, pensa anche ai soldi spesi, che sicuramente verranno limati da altre spese, spesso le vacanze
 

Airone del Chianti

Uisp Italian Champion
9 Dicembre 2004
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Barberino Val d'Elsa (FI)
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l'ho fatto dal 1992 alla primavera 2012: ci si fermava in pieno inverno solo quando c'era brutto tempo. dal 1° gennaio alle prime gare( inizio marzo) avevo minimo 3.500 km sulle gambe. lavoro a turni, disponibilita' di allenarsi minimo due ore al giorno, con grossi sacrifici si riuscivano a fare anche 5 ore , quando bisognava fare la distanza,prima o dopo il lavoro, a seconda dei turni, ovviamente da aprile a settembre. ho sacrificato estati di ferie, di uscite con gli amici al venerdi' e sabato sera, questo nei primi 10 anni con le gare a circuito, poi con le gf tutto si e' estremizzato.oltre alle 9 ore che mi vedevano impegnato tra lavoro e viaggi x andarci, e alle ore di allenamento, il resto era dedicato agli obblighi delle faccende di casa e al riposo per recuperare . dieta sempre maniacale, ancora piu' esasperata negli anni delle gf. mi e' capitato, quando non potevo rifiutare( gli amici sono amici :mrgreen:), di andare a matrimoni al sabato e non bere una goccia di alcool e non toccare dolci elaborati e piatti che mi potevano appesantire x la gara del giorno dopo.negli ultimi 5 anni, seguito da un nurtizionista che ha massimizzato i miei allenamenti, ma ha indotto sacrifici mostruosi nell'evitare quella marea di porcate che fanno parte del cibo quotidiano di ogni essere normale, come brioches, dolci spazzatura, fritti, insaccati ecc. nella stagione delle gf, da marzo a settembre, anche ottobre qualche volta, alla domenica sveglia in media tra le 4-5 del mattino. non potendomi permettere di fare una quindicina di trasferte in albergo l'anno, se il viaggio era entro i 150 km, lo si faceva al mattino della gara. a volte la sveglia era addirittura alle tre. quando alle 9 di sera i miei coetanei uscivano x tirare mattina, io andavo a letto. le domeniche che non correvo, sveglia alle sei e al massimo, alle 8.30 in strada a fare la ''distanza tirata''. il tutto a spese mie, non ho mai corso per una societa' che passava le spese. non ho mai vinto nulla, ma sapendo che molti miei avversari prendevano di tutto,mi rendevo conto di essere in gamba tra gli ''amatori normali'', quelli cioe' tutto allenamento e alimentazione sana. diverse volte nei primi 50-100 assoluti nelle gf e mf, quattro volte nei primi 25, tra cui 2 mediofondo gimondi ndr, una marea di volte nei primi 10 di categoria. poi l'ennesima frattura, e spese ingenti di riabilitazione, mi ha definitivamente smontato dal fare agonismo, anche se era gia tempo che lo facevo quasi per forza, perche' mi rendevo conto che lottavo con tanta gente che barava . penso che una vita cosi' sia definibile di sacrifici, cosa che fanno in migliaia.....
Mi pare un approccio da frustrato, soprattutto l'atteggiamento di adesso che rinnega tutto questo. Ci sono tanti che con molto meno impegno ottengono risultati migliori e non perché barano. Non ti è mai venuto in mente che forse sbagliavi approccio ed esageravi, dedicando poco al riposo e alle relazioni interpersonali?

A differenza di altri non ti faccio i complimenti per i sacrifici, perché tali non sono se conditi dalla passione vera per il nostro sport. Per me andare a letto presto il sabato sera perché ho una gara il giorno dopo non è sacrificio. Non ho mai invidiato chi tira la notte, chi non fa vita sana e mangia porcate distruggendo il suo corpo. Per me il granfondista ha uno stile di vita migliore della media e, eliminati alcuni eccessi di esasperazione (compreso il tuo del passato), direi che la maggior parte si diverte vivendo la sua passione e conducendo la sua vita senza sacrificare né se stesso né amici e familiari.
 

ildoppingnonvincemai

Apprendista Scalatore
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nome proprio "Morgana"
Alfredo Martini li definiva "impegni", i sacrifici erano quelli che faceva il suo vicino di casa, contadino, che alle 7.00 era nel campo a lavorare ed alle 13.00, quando lui era di ritorno dell'allenamento, stava ancora nel campo a lavorare e ci rimaneva fino a sera.

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redshadow

Apprendista Scalatore
26 Ottobre 2009
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AMATORI questo siamo poi se una persona riesce a tirare su qualcosa e ha la fortuna di poter non lavorare ma di mantenersi con la propria passione tanto meglio per lui ciò non toglie che rimane un amatore e ...l'autografo e i selfie me li faccio con i PRO

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phenomena

Apprendista Cronoman
16 Novembre 2008
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Mi pare un approccio da frustrato, soprattutto l'atteggiamento di adesso che rinnega tutto questo. Ci sono tanti che con molto meno impegno ottengono risultati migliori e non perché barano. Non ti è mai venuto in mente che forse sbagliavi approccio ed esageravi, dedicando poco al riposo e alle relazioni interpersonali?

A differenza di altri non ti faccio i complimenti per i sacrifici, perché tali non sono se conditi dalla passione vera per il nostro sport. Per me andare a letto presto il sabato sera perché ho una gara il giorno dopo non è sacrificio. Non ho mai invidiato chi tira la notte, chi non fa vita sana e mangia porcate distruggendo il suo corpo. Per me il granfondista ha uno stile di vita migliore della media e, eliminati alcuni eccessi di esasperazione (compreso il tuo del passato), direi che la maggior parte si diverte vivendo la sua passione e conducendo la sua vita senza sacrificare né se stesso né amici e familiari.
forse non mi sono spiegato bene. parlavo di sacrifici riferiti allo stile di vita comune, io ero ben contento di fare questi sacrifici e come dici tu, ero contento di fare questo, non invidiavo chi passava i weekend a ubriacarsi e fare le 5 del mattino in discoteca. volevo solo fare notare, la differenza tra i miei sacrifici e penso, tanti di voi, che dopo 8-19-10 ore di lavoro, affronta queste fatiche per passione, non i sacrifici di uno che vive saolo pedalando facendo l'amatore e forse anche spesato in tutto per fare questo.riguardo i risultati, io col massimo possibile, tiravo fuori questo, mica siamo tutti campioni, sicuramente a parita' di impegno c'erano atleti superiori a me. x arrivare nei primi 100 di una gf o mf, ci vuole x forza esasperazione, amici che hanno provato a fare competizione con il puro spirito di divertimento, non sono mai entrati nel primo quarto dei classificati. posso dirti, che in occasione del 24° posto assoluto alla mf gimondi, tra quelli davanti a me c'erano due ex pro, alcuni ex under 23, altri amatori piu' forti di me, tra cui almeno 5, che tra quell'anno e quelli successivi vennero presi positivi al doping. c'erano anche degli elementi, delle mie zone, che ti assicuro lavoravano dalle 8 di mattina alle 7 di sera in negozio, con una pausa di max 90 min, tutto l'anno: dimmi come potevano essere competitivi in una gara di 3.5 ore... ci fu una retata dei nas, vennero trovate sostanze dopanti nelle loro abitazioni e guarda caso, smisero di fare agonismo: chissa' come mai.... questo x spiegarti con che gente io facevo competizione.... il mio scopo principale era divertirmi, se arrivavo con il gruppone che si giocava il 40° posto, non facevo la volata perche' ero contento di arrivare abbastanza davanti. devo dire che, dopo la frattura del gomito che nel 2012 avevo condiviso sul forum, con 8 mesi per recuperarlo, sei mesi a casa dal lavoro, tre operazioni di cui una molto delicata , che se fosse andata male, mi avrebbe compromesso l'uso di una mano, cira 1.200 ore di fisioterapia,e' cambiato il mio modo di vedere la bicicletta: ho rinnegato tutto quello fatto perche', dopo anni di sacrifici, ritenevo senza senso rischiare di rovinarmi la vita per spendere tanti soldi per fare l'agonismo e tutti i rischi che lo differenziano dall'andare in bici per puro divertimento. quindi ho dato un calcio al passato e addirittura ho scoperto la mtb e il piacere di vivere la bici in mezzo alla natura, lontano dal traffico e dallo spirito di agonismo che inevitabilmente si innesca quando superi o segui altri che vanno in bici.due anni fa, il destino e' stato ancora piu' crudele: senza entrare nei dettagli, ti dico che i medici che mi hanno trattato, mi danno del miracolato. ho fatto sacrifici mostruosi, quelli veri, che la maggior parte delle persone, fortunatamente, non dovranno mai fare, la mia vita si e' fermata x un anno. con questi sacrifici, mi sono ripreso il mio essere, tra cui anche la bicicletta dopo quasi due anni e ti assicuro che ritornare a fare tutte le cose quotidiane che una persona da' x scontate, x me e' una vittoria che vale piu' di 1.000 granfondo vinte in solitaria. buone pedalate
 

Airone del Chianti

Uisp Italian Champion
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forse non mi sono spiegato bene. parlavo di sacrifici riferiti allo stile di vita comune, io ero ben contento di fare questi sacrifici e come dici tu, ero contento di fare questo, non invidiavo chi passava i weekend a ubriacarsi e fare le 5 del mattino in discoteca. volevo solo fare notare, la differenza tra i miei sacrifici e penso, tanti di voi, che dopo 8-19-10 ore di lavoro, affronta queste fatiche per passione, non i sacrifici di uno che vive saolo pedalando facendo l'amatore e forse anche spesato in tutto per fare questo.riguardo i risultati, io col massimo possibile, tiravo fuori questo, mica siamo tutti campioni, sicuramente a parita' di impegno c'erano atleti superiori a me. x arrivare nei primi 100 di una gf o mf, ci vuole x forza esasperazione, amici che hanno provato a fare competizione con il puro spirito di divertimento, non sono mai entrati nel primo quarto dei classificati. posso dirti, che in occasione del 24° posto assoluto alla mf gimondi, tra quelli davanti a me c'erano due ex pro, alcuni ex under 23, altri amatori piu' forti di me, tra cui almeno 5, che tra quell'anno e quelli successivi vennero presi positivi al doping. c'erano anche degli elementi, delle mie zone, che ti assicuro lavoravano dalle 8 di mattina alle 7 di sera in negozio, con una pausa di max 90 min, tutto l'anno: dimmi come potevano essere competitivi in una gara di 3.5 ore... ci fu una retata dei nas, vennero trovate sostanze dopanti nelle loro abitazioni e guarda caso, smisero di fare agonismo: chissa' come mai.... questo x spiegarti con che gente io facevo competizione.... il mio scopo principale era divertirmi, se arrivavo con il gruppone che si giocava il 40° posto, non facevo la volata perche' ero contento di arrivare abbastanza davanti. devo dire che, dopo la frattura del gomito che nel 2012 avevo condiviso sul forum, con 8 mesi per recuperarlo, sei mesi a casa dal lavoro, tre operazioni di cui una molto delicata , che se fosse andata male, mi avrebbe compromesso l'uso di una mano, cira 1.200 ore di fisioterapia,e' cambiato il mio modo di vedere la bicicletta: ho rinnegato tutto quello fatto perche', dopo anni di sacrifici, ritenevo senza senso rischiare di rovinarmi la vita per spendere tanti soldi per fare l'agonismo e tutti i rischi che lo differenziano dall'andare in bici per puro divertimento. quindi ho dato un calcio al passato e addirittura ho scoperto la mtb e il piacere di vivere la bici in mezzo alla natura, lontano dal traffico e dallo spirito di agonismo che inevitabilmente si innesca quando superi o segui altri che vanno in bici.due anni fa, il destino e' stato ancora piu' crudele: senza entrare nei dettagli, ti dico che i medici che mi hanno trattato, mi danno del miracolato. ho fatto sacrifici mostruosi, quelli veri, che la maggior parte delle persone, fortunatamente, non dovranno mai fare, la mia vita si e' fermata x un anno. con questi sacrifici, mi sono ripreso il mio essere, tra cui anche la bicicletta dopo quasi due anni e ti assicuro che ritornare a fare tutte le cose quotidiane che una persona da' x scontate, x me e' una vittoria che vale piu' di 1.000 granfondo vinte in solitaria. buone pedalate
Ovvio che i valori cambiano nel corso di una vita. E spesso eventi traumatici (che possono capitare a tutti) ti portano a vedere le cose in modo diverso e a pensare a quanto eri "stupido" a fare certe cose. Lo capisco perché è capitato anche a me.
Magari mentre eri fermo ti sei domandato se ne valeva la pena e ti sei reso conto che gli "investimenti" non erano ripagati con risultati e soddisfazioni. Cose normali.
Però rinnegare completamente il passato lo trovo esagerato: a suo tempo hai fatto quello che hai ritenuto opportuno fare in quel momento. Casomai ritengo sbagliato autogiustificarsi per risultati di fatto modesti con il doping degli altri. Se arrivi in volata per il 40° posto e ne trovano positivi due non è che tutti gli altri lo sono altrettanto.
Per il resto ti auguro il meglio per il tuo futuro ciclistico. Non consocevo la tua storia ma sono certo che, forte delle tue esperienze, troverai il modo di trarre dalla bici il meglio di quello che ti può ancora dare. Enjoy!!
 

phenomena

Apprendista Cronoman
16 Novembre 2008
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varese
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Ovvio che i valori cambiano nel corso di una vita. E spesso eventi traumatici (che possono capitare a tutti) ti portano a vedere le cose in modo diverso e a pensare a quanto eri "stupido" a fare certe cose. Lo capisco perché è capitato anche a me.
Magari mentre eri fermo ti sei domandato se ne valeva la pena e ti sei reso conto che gli "investimenti" non erano ripagati con risultati e soddisfazioni. Cose normali.
Però rinnegare completamente il passato lo trovo esagerato: a suo tempo hai fatto quello che hai ritenuto opportuno fare in quel momento. Casomai ritengo sbagliato autogiustificarsi per risultati di fatto modesti con il doping degli altri. Se arrivi in volata per il 40° posto e ne trovano positivi due non è che tutti gli altri lo sono altrettanto.
Per il resto ti auguro il meglio per il tuo futuro ciclistico. Non consocevo la tua storia ma sono certo che, forte delle tue esperienze, troverai il modo di trarre dalla bici il meglio di quello che ti può ancora dare. Enjoy!!
grazie! bè dai, come risultati, visto che solo 3 volte su decine sono partito in prima griglia non erano poi male certo non ero un vincente
 

faberfortunae

Scalatore
30 Settembre 2011
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Modena
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sempre una in meno...
forse non mi sono spiegato bene. parlavo di sacrifici riferiti allo stile di vita comune, io ero ben contento di fare questi sacrifici e come dici tu, ero contento di fare questo, non invidiavo chi passava i weekend a ubriacarsi e fare le 5 del mattino in discoteca. volevo solo fare notare, la differenza tra i miei sacrifici e penso, tanti di voi, che dopo 8-19-10 ore di lavoro, affronta queste fatiche per passione, non i sacrifici di uno che vive saolo pedalando facendo l'amatore e forse anche spesato in tutto per fare questo.riguardo i risultati, io col massimo possibile, tiravo fuori questo, mica siamo tutti campioni, sicuramente a parita' di impegno c'erano atleti superiori a me. x arrivare nei primi 100 di una gf o mf, ci vuole x forza esasperazione, amici che hanno provato a fare competizione con il puro spirito di divertimento, non sono mai entrati nel primo quarto dei classificati. posso dirti, che in occasione del 24° posto assoluto alla mf gimondi, tra quelli davanti a me c'erano due ex pro, alcuni ex under 23, altri amatori piu' forti di me, tra cui almeno 5, che tra quell'anno e quelli successivi vennero presi positivi al doping. c'erano anche degli elementi, delle mie zone, che ti assicuro lavoravano dalle 8 di mattina alle 7 di sera in negozio, con una pausa di max 90 min, tutto l'anno: dimmi come potevano essere competitivi in una gara di 3.5 ore... ci fu una retata dei nas, vennero trovate sostanze dopanti nelle loro abitazioni e guarda caso, smisero di fare agonismo: chissa' come mai.... questo x spiegarti con che gente io facevo competizione.... il mio scopo principale era divertirmi, se arrivavo con il gruppone che si giocava il 40° posto, non facevo la volata perche' ero contento di arrivare abbastanza davanti. devo dire che, dopo la frattura del gomito che nel 2012 avevo condiviso sul forum, con 8 mesi per recuperarlo, sei mesi a casa dal lavoro, tre operazioni di cui una molto delicata , che se fosse andata male, mi avrebbe compromesso l'uso di una mano, cira 1.200 ore di fisioterapia,e' cambiato il mio modo di vedere la bicicletta: ho rinnegato tutto quello fatto perche', dopo anni di sacrifici, ritenevo senza senso rischiare di rovinarmi la vita per spendere tanti soldi per fare l'agonismo e tutti i rischi che lo differenziano dall'andare in bici per puro divertimento. quindi ho dato un calcio al passato e addirittura ho scoperto la mtb e il piacere di vivere la bici in mezzo alla natura, lontano dal traffico e dallo spirito di agonismo che inevitabilmente si innesca quando superi o segui altri che vanno in bici.due anni fa, il destino e' stato ancora piu' crudele: senza entrare nei dettagli, ti dico che i medici che mi hanno trattato, mi danno del miracolato. ho fatto sacrifici mostruosi, quelli veri, che la maggior parte delle persone, fortunatamente, non dovranno mai fare, la mia vita si e' fermata x un anno. con questi sacrifici, mi sono ripreso il mio essere, tra cui anche la bicicletta dopo quasi due anni e ti assicuro che ritornare a fare tutte le cose quotidiane che una persona da' x scontate, x me e' una vittoria che vale piu' di 1.000 granfondo vinte in solitaria. buone pedalate

Ti capisco e condivido le ultime tue riflessioni. I tuoi post precedenti mi sono sembrati troppo acidi per la persona che penso tu sia e per il bagaglio che ti porti dietro: lascia perdere chi ha avuto condizioni diverse dalle tue e ne fa un vanto; la tua forza non è certo misurarti con loro, ma fare quello che ti piace avendo scoperto che non è affatto scontato.
Se pensi che altri non lo abbiano capito, come dicevi all'inizio tu, il problema non è tuo, ma al limite loro e su chi ha "problemi" sai bene che non vale la pena e non è bello inascarirsi o-o
 
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Apprendista Cronoman
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Ti capisco e condivido le ultime tue riflessioni. I tuoi post precedenti mi sono sembrati troppo acidi per la persona che penso tu sia e per il bagaglio che ti porti dietro: lascia perdere chi ha avuto condizioni diverse dalle tue e ne fa un vanto; la tua forza non è certo misurarti con loro, ma fare quello che ti piace avendo scoperto che non è affatto scontato.
Se pensi che altri non lo abbiano capito, come dicevi all'inizio tu, il problema non è tuo, ma al limite loro e su chi ha "problemi" sai bene che non vale la pena e non è bello inascarirsi o-o
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Optimus Prime

Apprendista Velocista
6 Settembre 2011
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MERIDA
Ho letto un pó di post aggressivi su questo "campione del mondo" Elettrico. Onestamente fino ad oggi non sapevo nemmeno chi era,ma non perché lo reputo una nullità,ma semplicemente perché sono fuori dalle gare da molti anni e quindi per me sono nomi nuovi... Onestamente,se poso dire la mia,a me faceva
più incazzare quando vedevo un certo Raimondas Rumsas tagliare il traguardo a braccia alzate alle GF...... Scandaloso....
Questo signor Elettrico potrà essere anche figlio di papà , ma almeno impegna i soldi e il tempo nello sport,meglio di altri figli di papà che impegnano soldi e tempo in droga e put.... :-)

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5 Ottobre 2015
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forse non mi sono spiegato bene. parlavo di sacrifici riferiti allo stile di vita comune, io ero ben contento di fare questi sacrifici e come dici tu, ero contento di fare questo, non invidiavo chi passava i weekend a ubriacarsi e fare le 5 del mattino in discoteca. volevo solo fare notare, la differenza tra i miei sacrifici e penso, tanti di voi, che dopo 8-19-10 ore di lavoro, affronta queste fatiche per passione, non i sacrifici di uno che vive saolo pedalando facendo l'amatore e forse anche spesato in tutto per fare questo.riguardo i risultati, io col massimo possibile, tiravo fuori questo, mica siamo tutti campioni, sicuramente a parita' di impegno c'erano atleti superiori a me. x arrivare nei primi 100 di una gf o mf, ci vuole x forza esasperazione, amici che hanno provato a fare competizione con il puro spirito di divertimento, non sono mai entrati nel primo quarto dei classificati. posso dirti, che in occasione del 24° posto assoluto alla mf gimondi, tra quelli davanti a me c'erano due ex pro, alcuni ex under 23, altri amatori piu' forti di me, tra cui almeno 5, che tra quell'anno e quelli successivi vennero presi positivi al doping. c'erano anche degli elementi, delle mie zone, che ti assicuro lavoravano dalle 8 di mattina alle 7 di sera in negozio, con una pausa di max 90 min, tutto l'anno: dimmi come potevano essere competitivi in una gara di 3.5 ore... ci fu una retata dei nas, vennero trovate sostanze dopanti nelle loro abitazioni e guarda caso, smisero di fare agonismo: chissa' come mai.... questo x spiegarti con che gente io facevo competizione.... il mio scopo principale era divertirmi, se arrivavo con il gruppone che si giocava il 40° posto, non facevo la volata perche' ero contento di arrivare abbastanza davanti. devo dire che, dopo la frattura del gomito che nel 2012 avevo condiviso sul forum, con 8 mesi per recuperarlo, sei mesi a casa dal lavoro, tre operazioni di cui una molto delicata , che se fosse andata male, mi avrebbe compromesso l'uso di una mano, cira 1.200 ore di fisioterapia,e' cambiato il mio modo di vedere la bicicletta: ho rinnegato tutto quello fatto perche', dopo anni di sacrifici, ritenevo senza senso rischiare di rovinarmi la vita per spendere tanti soldi per fare l'agonismo e tutti i rischi che lo differenziano dall'andare in bici per puro divertimento. quindi ho dato un calcio al passato e addirittura ho scoperto la mtb e il piacere di vivere la bici in mezzo alla natura, lontano dal traffico e dallo spirito di agonismo che inevitabilmente si innesca quando superi o segui altri che vanno in bici.due anni fa, il destino e' stato ancora piu' crudele: senza entrare nei dettagli, ti dico che i medici che mi hanno trattato, mi danno del miracolato. ho fatto sacrifici mostruosi, quelli veri, che la maggior parte delle persone, fortunatamente, non dovranno mai fare, la mia vita si e' fermata x un anno. con questi sacrifici, mi sono ripreso il mio essere, tra cui anche la bicicletta dopo quasi due anni e ti assicuro che ritornare a fare tutte le cose quotidiane che una persona da' x scontate, x me e' una vittoria che vale piu' di 1.000 granfondo vinte in solitaria. buone pedalate
Grazie di aver condiviso la tua esperienza [emoji482]

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