Se fosse stata una GF, ora sarei qui a ringhiare e rodermi il fegato. Invece nulla, o quasi... Ho dato un calcio, nel modo più stupido possibile, al Brevetto delle Alpi Orientali, ma questa volta la rabbia è sbollita già prima di Brescia. Ciò che mi spiace di più è aver buttato via i soldi dell'autostrada e della benzina, ed anche la giornata, che avrei potuto impegnare in modo più proficuo pedalando sulle solite salite...
Non posso muovere nemmeno la più piccola critica all'organizzazione, per carità, gentilissimi e molto disponibili! Però, mi sa che non sono proprio tagliata per questo tipo di corsa. Il primo e definitivo motivo di sconforto è stato la carta di viaggio. E' perfettamente logico che ci sia una carta di viaggio, lo so. Però, vedere tutti quei nomi, paesi, bivi, frazioni ecc. mi ha gettato addosso il panico. Sapevo fin da subito che, se fossi rimasta da sola, avrei sbagliato strada. Mi conosco!!! :-) Così è stato... Per una quarantina di km, sono riuscita faticosamente a tenere il passo del resto del gruppo, una trentina di persone al massimo; poi, non ho potuto far altro che rallentare, per conservare qualche speranza di arrivare alla fine. :-) E lì è successo il patatrac: puntualmente, a Cortina ho sbagliato strada. E' una mia capacità straordinaria!!!! Ci sono due vie per arrivare da Cortina a Misurina, io ho azzeccato quella sbagliata!
Qui, dulcis in fundo, colossale figura di &%$£%... Arrivo bel bella in cima al Passo Tre Croci e vedo due personaggi seduti ad un tavolino, con dei taccuini; mi avvicino e porgo la mia cartolina gialla per il timbro: avreste dovuto vedere le facce che hanno fatto!!! :smile: :smile: C'è mancato poco che chiamassero la neuro... Quelli erano gli addetti al rilevamento dei tempi per la sfilata di auto d'epoca che si stava svolgendo! Così, dopo una ventina di minuti di risate alle lacrime, mi hanno fatto presente ch, da lì, fin dal mattino presto non era passato alcun ciclista... Puntualmente, la mia previsione si era avverata.
Sarei stata già in clamoroso ritardo rispetto agli altri ciclisti, se anche avessi percorso la strada giusta; figuriamoci poi tornare indietro!!! Piuttosto che subire lo smacco di arrivare alla fine a buio fatto, magari senza più nessuno ad attendere, ho preferito fare dietrofront, pace, finita. Avrei fatto molto, ma molto meglio a spostarmi di pochi km e fare la GF del Grappa! Inutile che mi cimenti nei brevetti: se non si svolgono su strade più che note, finirò sempre per perdermi.
Non credo proprio che ripeterò il tentativo. A parte tutto, ho odiato con tutto il cuore quell'interminabile tratto di saliscendi e poi falsopiano tra la partenza e Cortina, sessanta km!!! Non oso immaginare il resto... Decisamente, già solo per quel tratto, un percorso orribile, per i miei gusti! Anche se il paesaggio, al contrario, è bello da mozzare il fiato. E la diga del Vajont, prima dell'alba, un cuneo bianco illuminato, incastonato tra il nero del cielo notturno ed il nero ancor più nero delle montagne, che spettacolo suggestivo e tetro!
Voglio anche salutare Rosanna e Femfem, che ho avuto oggi il piacere d'incontrare. Mamma mia, sono proprio personaggi di un altro pianeta: capaci di pedalare su quella strada malefica, fin da subito, con un ritmo che a me taglia le gambe, e insieme di chiacchierare in tutta tranquillità, come se stessero facendo uno schema di parole crociate e non un brevetto ciclistico! OK, per me di sicuro la notte prima della corsa, passata a guidare e non a dormire, non ha certo giovato ai fini del riposo e della freschezza di gambe; però, mi è parso di andare abbastanza bene, per i miei standard. Il fatto è che loro sono dei veri siluri!
La tesserina gialla con scritto Audax è lì sulla scrivania che mi fissa, beffarda... Sembra che mi dica "Sì, Audax dei miei stivali, fatti furba, che è meglio!". Ne sono sicura, se potesse, mi farebbe anche un pernacchione. Pazienza, non sa ancora, la poveretta, che la strapperò in millecinquecento pezzettini! E poi andrò a rimarginare sul Fauniera la ferita al mio orgoglio!
Ciao ciao!
Non posso muovere nemmeno la più piccola critica all'organizzazione, per carità, gentilissimi e molto disponibili! Però, mi sa che non sono proprio tagliata per questo tipo di corsa. Il primo e definitivo motivo di sconforto è stato la carta di viaggio. E' perfettamente logico che ci sia una carta di viaggio, lo so. Però, vedere tutti quei nomi, paesi, bivi, frazioni ecc. mi ha gettato addosso il panico. Sapevo fin da subito che, se fossi rimasta da sola, avrei sbagliato strada. Mi conosco!!! :-) Così è stato... Per una quarantina di km, sono riuscita faticosamente a tenere il passo del resto del gruppo, una trentina di persone al massimo; poi, non ho potuto far altro che rallentare, per conservare qualche speranza di arrivare alla fine. :-) E lì è successo il patatrac: puntualmente, a Cortina ho sbagliato strada. E' una mia capacità straordinaria!!!! Ci sono due vie per arrivare da Cortina a Misurina, io ho azzeccato quella sbagliata!
Qui, dulcis in fundo, colossale figura di &%$£%... Arrivo bel bella in cima al Passo Tre Croci e vedo due personaggi seduti ad un tavolino, con dei taccuini; mi avvicino e porgo la mia cartolina gialla per il timbro: avreste dovuto vedere le facce che hanno fatto!!! :smile: :smile: C'è mancato poco che chiamassero la neuro... Quelli erano gli addetti al rilevamento dei tempi per la sfilata di auto d'epoca che si stava svolgendo! Così, dopo una ventina di minuti di risate alle lacrime, mi hanno fatto presente ch, da lì, fin dal mattino presto non era passato alcun ciclista... Puntualmente, la mia previsione si era avverata.
Sarei stata già in clamoroso ritardo rispetto agli altri ciclisti, se anche avessi percorso la strada giusta; figuriamoci poi tornare indietro!!! Piuttosto che subire lo smacco di arrivare alla fine a buio fatto, magari senza più nessuno ad attendere, ho preferito fare dietrofront, pace, finita. Avrei fatto molto, ma molto meglio a spostarmi di pochi km e fare la GF del Grappa! Inutile che mi cimenti nei brevetti: se non si svolgono su strade più che note, finirò sempre per perdermi.
Non credo proprio che ripeterò il tentativo. A parte tutto, ho odiato con tutto il cuore quell'interminabile tratto di saliscendi e poi falsopiano tra la partenza e Cortina, sessanta km!!! Non oso immaginare il resto... Decisamente, già solo per quel tratto, un percorso orribile, per i miei gusti! Anche se il paesaggio, al contrario, è bello da mozzare il fiato. E la diga del Vajont, prima dell'alba, un cuneo bianco illuminato, incastonato tra il nero del cielo notturno ed il nero ancor più nero delle montagne, che spettacolo suggestivo e tetro!
Voglio anche salutare Rosanna e Femfem, che ho avuto oggi il piacere d'incontrare. Mamma mia, sono proprio personaggi di un altro pianeta: capaci di pedalare su quella strada malefica, fin da subito, con un ritmo che a me taglia le gambe, e insieme di chiacchierare in tutta tranquillità, come se stessero facendo uno schema di parole crociate e non un brevetto ciclistico! OK, per me di sicuro la notte prima della corsa, passata a guidare e non a dormire, non ha certo giovato ai fini del riposo e della freschezza di gambe; però, mi è parso di andare abbastanza bene, per i miei standard. Il fatto è che loro sono dei veri siluri!
La tesserina gialla con scritto Audax è lì sulla scrivania che mi fissa, beffarda... Sembra che mi dica "Sì, Audax dei miei stivali, fatti furba, che è meglio!". Ne sono sicura, se potesse, mi farebbe anche un pernacchione. Pazienza, non sa ancora, la poveretta, che la strapperò in millecinquecento pezzettini! E poi andrò a rimarginare sul Fauniera la ferita al mio orgoglio!
Ciao ciao!