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Non riesco a trovare la sella giusta
Testo
<blockquote data-quote="Bonus79" data-source="post: 6551967" data-attributes="member: 21745"><p>Ciao, posso chiederti come mai hai scelto proprio il modello Line?</p><p></p><p>Da quanto letto sul sito Fabric, la Scoop dovrebbe avere il naso "flessibile" che dovrebbe sopperire alla mancanza del foro/canale centrale e consiglierebbero il modello Line a chi ha problemi particolari/accertati al soprasella....sinceramente questa caratteristica del naso flessibile mi "intriga" parecchio perchè comincio a pensare che possa essere, forse, l'unica soluzione utile a chi, come il sottoscritto, esercita una certa pressione sulle parti molli per via di una posizione abbastanza ribassata con rotazione in avanti del bacino.</p><p></p><p>La Shortfit che ho montato di recente, grazie al foro centrale particolarmente generoso, è sicuramente un valido aiuto in tal senso, o perlomeno fintanto che si pedala in posizione "poco impegnata"....quando invece pedalo impegnato, solitamente tendo a "schiacciarmi" sul manubrio e a ruotare maggiormente il bacino in avanti, trovandomi ad appoggiare le parti molli proprio sul punto in cui il naso della sella fa una sorta di "gobba" (la sella ha una forma waved) e che corrisponde al punto in cui il foro/canale è più stretto (quindi poco efficace) e che forse è anche il punto più "rigido" di tutta la sella, dal momento che proprio in quel punto i binari si "raccordano" con lo scafo.....cerco quindi (anche se non sempre mi viene naturale) di restare all'interno "dell'avvallamento" tra punta e coda della sella perchè è il punto che contribuisce a scaricare maggiormente la pressione alle parti molli.</p><p></p><p>Facendo alcune considerazioni proprio su questi ultimi punti, forma waved e selle shortfit, mi sentirei di dire che in queste soluzioni convivono alcuni "controsensi", del tipo:</p><p></p><p>1) la minor lunghezza delle shortfit dovrebbe offrire più "libertà" ed eliminare/ridurre punti di pressione a chi si trova a pedalare in punta di sella....avendo provato varie selle short, ho notato che quasi tutte (proprio per la loro lunghezza ridotta) si trovano ad avere il punto di raccordo dei binari con lo scafo in corrispondenza della parte terminale della punta, proprio quella che si tende ad occupare quando si spinge "forte" sui pedali....quindi, se da un lato la mancanza di quei 2/3cm in punta si può considerare un accorgimento valido, dall'altra ci si trova poi a pedalare su una zona generalmente molto rigida e poco "ammortizzata", il che non contribuisce sicuramente a ridurre lo stress alle parti molli che ci poggiano sopra.....ma allora siamo così sicuri che le selle shortfit siano la "panacea" a tutti i mali?</p><p></p><p>2) della forma waved San Marco dice: "La sella SHORTFIT è nata per soddisfare le richieste degli atleti più esigenti che, per certe tipologie di allenamento o pedalata, <strong>ruotano molto con il busto portandosi in posizione ravvicinata al manubrio</strong>.</p><p>La particolare forma ergonomica di questa nuova sella caratterizzata da una <strong>lunghezza ridotta</strong>, <strong>garantisce infatti un corretto appoggio nella generosa parte posteriore </strong>e un’ottima distribuzione delle pressioni nella sua parte anteriore".</p><p>Quello che non capisco, e che per certi versi reputo un controsenso, è questo: come fa una sella waved a essere indicata per chi assume sulla bici una posizione "racing" e/o ruota molto con il busto in avanti? Questa tipologia di posizione porta inevitabilmente ad aumentare la pressione esercitata sulla parte anteriore della sella, ma se tu in quel punto mi crei una curva/rialzo dove per forza di cose andrò ad "impattare", non è che mi crei maggior pressione anzichè alleviarla?</p><p>Probabilmente tutto parte dal fatto che con questo tipo di selle bisognerebbe cercare l'appoggio prevalentemente sulla parte posteriore/centrale (quindi all'interno dell'avvallamento) ed evitando la parte anteriore/punta....ma con selle shorfit si fa presto ad occupare tutta la seduta arrivando anche in punta.</p><p></p><p>Ecco, sarei curioso di sentire qualche vostro parere in merito a queste mie considerazioni.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Bonus79, post: 6551967, member: 21745"] Ciao, posso chiederti come mai hai scelto proprio il modello Line? Da quanto letto sul sito Fabric, la Scoop dovrebbe avere il naso "flessibile" che dovrebbe sopperire alla mancanza del foro/canale centrale e consiglierebbero il modello Line a chi ha problemi particolari/accertati al soprasella....sinceramente questa caratteristica del naso flessibile mi "intriga" parecchio perchè comincio a pensare che possa essere, forse, l'unica soluzione utile a chi, come il sottoscritto, esercita una certa pressione sulle parti molli per via di una posizione abbastanza ribassata con rotazione in avanti del bacino. La Shortfit che ho montato di recente, grazie al foro centrale particolarmente generoso, è sicuramente un valido aiuto in tal senso, o perlomeno fintanto che si pedala in posizione "poco impegnata"....quando invece pedalo impegnato, solitamente tendo a "schiacciarmi" sul manubrio e a ruotare maggiormente il bacino in avanti, trovandomi ad appoggiare le parti molli proprio sul punto in cui il naso della sella fa una sorta di "gobba" (la sella ha una forma waved) e che corrisponde al punto in cui il foro/canale è più stretto (quindi poco efficace) e che forse è anche il punto più "rigido" di tutta la sella, dal momento che proprio in quel punto i binari si "raccordano" con lo scafo.....cerco quindi (anche se non sempre mi viene naturale) di restare all'interno "dell'avvallamento" tra punta e coda della sella perchè è il punto che contribuisce a scaricare maggiormente la pressione alle parti molli. Facendo alcune considerazioni proprio su questi ultimi punti, forma waved e selle shortfit, mi sentirei di dire che in queste soluzioni convivono alcuni "controsensi", del tipo: 1) la minor lunghezza delle shortfit dovrebbe offrire più "libertà" ed eliminare/ridurre punti di pressione a chi si trova a pedalare in punta di sella....avendo provato varie selle short, ho notato che quasi tutte (proprio per la loro lunghezza ridotta) si trovano ad avere il punto di raccordo dei binari con lo scafo in corrispondenza della parte terminale della punta, proprio quella che si tende ad occupare quando si spinge "forte" sui pedali....quindi, se da un lato la mancanza di quei 2/3cm in punta si può considerare un accorgimento valido, dall'altra ci si trova poi a pedalare su una zona generalmente molto rigida e poco "ammortizzata", il che non contribuisce sicuramente a ridurre lo stress alle parti molli che ci poggiano sopra.....ma allora siamo così sicuri che le selle shortfit siano la "panacea" a tutti i mali? 2) della forma waved San Marco dice: "La sella SHORTFIT è nata per soddisfare le richieste degli atleti più esigenti che, per certe tipologie di allenamento o pedalata, [B]ruotano molto con il busto portandosi in posizione ravvicinata al manubrio[/B]. La particolare forma ergonomica di questa nuova sella caratterizzata da una [B]lunghezza ridotta[/B], [B]garantisce infatti un corretto appoggio nella generosa parte posteriore [/B]e un’ottima distribuzione delle pressioni nella sua parte anteriore". Quello che non capisco, e che per certi versi reputo un controsenso, è questo: come fa una sella waved a essere indicata per chi assume sulla bici una posizione "racing" e/o ruota molto con il busto in avanti? Questa tipologia di posizione porta inevitabilmente ad aumentare la pressione esercitata sulla parte anteriore della sella, ma se tu in quel punto mi crei una curva/rialzo dove per forza di cose andrò ad "impattare", non è che mi crei maggior pressione anzichè alleviarla? Probabilmente tutto parte dal fatto che con questo tipo di selle bisognerebbe cercare l'appoggio prevalentemente sulla parte posteriore/centrale (quindi all'interno dell'avvallamento) ed evitando la parte anteriore/punta....ma con selle shorfit si fa presto ad occupare tutta la seduta arrivando anche in punta. Ecco, sarei curioso di sentire qualche vostro parere in merito a queste mie considerazioni. [/QUOTE]
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