Visto che la mia gara è finita al Bufalini, mi permetto di dare la mia interpretazione sugli incidenti avvenuti ieri.
Da quando sono caduto fino a sera ho passato diverse ore parlando con paramedici in ambulanza, dottori e infermieri.
A me risulta che la maggior parte dei feriti siano arrivati o a seguito degli incidenti nei primi 15 km (strada pianeggiante e asciutta), o per contatti con automobili che procedevano in direzione contraria (o che semplicemente NON ci dovevano essere lungo il percorso), o per altri motivi (vedi il sottoscritto), indipendenti dall’acqua.
Io quest’anno in discesa non sono andato più piano dell’anno scorso e solitamente non mi faccio troppi problemi a pedalare nella pioggia, pur con le dovute “ricalibrazioni” del caso.
Al contrario, penso che una riflessione più attenta vada fatta su altri fattori. Come accennato sopra, in generale ho visto molto più nervosismo: ci sta che con 12,000 persone su strade non sempre all’altezza di “portate” simili qualche cosa succeda, indipendentemente dalla pioggia.
Sempre IMHO se mai la NoveColli diventasse una Sportive, senza classifica e con partenza alla francese, come succede per tutte le classiche del Nord, con affluenze persino maggiori (16,000 persone al al Fiandre), automaticamente verrebbero eliminati diversi fattori che sono deleteri per il ciclismo amatoriale, quali l’agonismo esasperato pseudo-professionistico, estremismi tecnici (tipo cambi di biciclette...), partenze di massa frenetiche, ecc. La NoveColli come manifestazione di massa avrebbe solo da guadagnarci: chissà se decisione tanto ardita (ironico) verrà mai considerata?
Forse, ma dico forse, si dovrebbe andare più in là del meteo e guardare un po’ più a fondo...
In ogni caso: viva la NoveColli!
PS: GRAZIE a tutti quelli che si sono presi cura di noialtri che abbiamo baciato l’asfalto della Romagna!
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