un aneddoto:
un giorno,anni fa, dopo anni che avevo smesso i circuiti, vado dal sivende, noto sponsor e lui stesso, forte cicloamatore.
nell'
officina c'erano un 7-8 amatori, alcuni vincenti negli anni passati, tutti o quasi ancora in attivita'.
uno di loro, senza neanche salutarmi, mi fa:
ma lo sai che io e te eravamo forti?
io, preso un po' alla sprovvista "mah, forti non direi, eravamo sempre li, a meta' gruppo, forse qualche volta nei dieci (il mio miglior risultato fu un quarto dietro due dilettanti di prima fascia ed un mio amico che vinse), ma insomma, forti direi proprio di no..
e lui, quasi gridando, col sorriso: no! no! eravamo proprio forti..
e sai perche'?
perche tutti questi qui (rivolgendosi al resto della compagnia,) erano tutti sotto cura!
io non sono mai stato un vincente: tanti km, passione, spirito di partecipazione. c éra e c'e' gente che va molto piu'di me, specialmente in salita. ne sono stato sempre conscio. anche xche con molti di coloro che arrivavano nei primi mi ci allenavo, sapevo come andavano etc.
pero', su altri, i sospetti li ho avuti, specialmente alla luce di alcune "performance" diciamo, estemporanee..
gente che un mese o due prima boccheggiava in salita o sul passo, poi te la ritrovavi davanti a menare con cambi di ritmo e sparate ai 50km/h
devo dire, col senno degli anni passati (prima meta' anni 90), che tali sospetti hanno avuto le loro conferme.
ripeto: io sono uno da centro gruppo, nn sono l'ultimo ma neanche il primo. so per certo che forti amatori in attivita' vanno a pane & spaghetti. sono forti, molto piu'forti di me e di altri, anche se facessimo il doppio dei loro km in allenamento o curassimo al max alimentazione, vita etc.. ed allenarmi, qualche volta, con loro, x me e' un piacere oltreche' un onore.
(una volta , colui che poi fece secondo, qualche anno fa, al campionato mondiale in austria, mi stacco'di brutto in salita, con una bici da ciclocross,
ruote tacchettate, con tanto di zaino sulle spalle, luci, borsa degli attrezzi etc..
)