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Perchè i Pro sono riluttanti al disco ?
Testo
<blockquote data-quote="samuelgol" data-source="post: 6568752" data-attributes="member: 6633"><p>I telai moderni, anche rim, sono mediamente fatti per accogliere copertoni più generosi. Se non sfrutti tutta questa possibilità mettendoci i 28 o di più e ti tieni su un 25, molto difficilmente il copertone toccherà mai il telaio o al più in maniera veramente minima. Ovvio che se con i rim il copertone ti tocca il telaio, a casa non ci arrivi no, perchè toccherà molto di più su pattino e sei veramente troppo frenato per quanto tu possa allargare l'archetto del rim. Col disco, se ti tieni un pò di margine col copertone e non esageri andando a filo, a casa ci torni senza manco accorgerti del problema se non un pò nella stabilita della bici.</p><p> Nessuno ha detto che l'apporto in discesa sia significativo, soprattutto per i prò. Si è detto che la differenza in salita (in peggio) è così non significativa, essendo che loro la bici la possono portare al limite UCI lo stesso, e pertanto i dischi non sono un problema in salita per loro. Dopodichè sul bagnato le differenze ci sono anche fra loro. Al mondiale discese vere non ce ne erano, mica scendevano da passi alpini e similia.....ciononostante qualcuno (Bettiol) ha apertamente dichiarato quel giorno di averli rimpianti. E quanto a Moscon, su discese misere come quelle, puoi anche non perdere.....tocca vedere cosa ti costa in termini di rischi presi e di energie spese. Se uno fa le curve in scioltezza e un altro sulle uova, perdendo ogni volta anche solo 20/30 metri e poi deve fare una volata per riprendere quei pochi metri, ti cuoci come una zucca al sole.....non ti è venuto in mente che magari a Moscon le energie potrebbero essere venute meno anche per quello? Io non posso affermarlo con certezza e tu non puoi escluderlo. Io so oggettivamente che sul bagnato la differenza è veramente molta e so anche che nei finali di gara, quando facevo un fuorigiri per qualsiasi ragione mi ci voleva un tempo immenso a recuperarlo. A livelli diversi, ma per loro è la stessa cosa. Quando sei cotto, ogni sparata la paghi tantissimo anche perchè la recuperi molto lentamente. Bettiol aveva aggiunto che la cosa peggiore quel giorno, era dover frenare gli ultimi metri delle salite per asciugare e pulire la psta frenante in vista della discesa. Uno sforzo che può essere più che normale pagarlo, allorchè nel finale di una gara del genere ogni watt speso in più può far la differenza.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="samuelgol, post: 6568752, member: 6633"] I telai moderni, anche rim, sono mediamente fatti per accogliere copertoni più generosi. Se non sfrutti tutta questa possibilità mettendoci i 28 o di più e ti tieni su un 25, molto difficilmente il copertone toccherà mai il telaio o al più in maniera veramente minima. Ovvio che se con i rim il copertone ti tocca il telaio, a casa non ci arrivi no, perchè toccherà molto di più su pattino e sei veramente troppo frenato per quanto tu possa allargare l'archetto del rim. Col disco, se ti tieni un pò di margine col copertone e non esageri andando a filo, a casa ci torni senza manco accorgerti del problema se non un pò nella stabilita della bici. Nessuno ha detto che l'apporto in discesa sia significativo, soprattutto per i prò. Si è detto che la differenza in salita (in peggio) è così non significativa, essendo che loro la bici la possono portare al limite UCI lo stesso, e pertanto i dischi non sono un problema in salita per loro. Dopodichè sul bagnato le differenze ci sono anche fra loro. Al mondiale discese vere non ce ne erano, mica scendevano da passi alpini e similia.....ciononostante qualcuno (Bettiol) ha apertamente dichiarato quel giorno di averli rimpianti. E quanto a Moscon, su discese misere come quelle, puoi anche non perdere.....tocca vedere cosa ti costa in termini di rischi presi e di energie spese. Se uno fa le curve in scioltezza e un altro sulle uova, perdendo ogni volta anche solo 20/30 metri e poi deve fare una volata per riprendere quei pochi metri, ti cuoci come una zucca al sole.....non ti è venuto in mente che magari a Moscon le energie potrebbero essere venute meno anche per quello? Io non posso affermarlo con certezza e tu non puoi escluderlo. Io so oggettivamente che sul bagnato la differenza è veramente molta e so anche che nei finali di gara, quando facevo un fuorigiri per qualsiasi ragione mi ci voleva un tempo immenso a recuperarlo. A livelli diversi, ma per loro è la stessa cosa. Quando sei cotto, ogni sparata la paghi tantissimo anche perchè la recuperi molto lentamente. Bettiol aveva aggiunto che la cosa peggiore quel giorno, era dover frenare gli ultimi metri delle salite per asciugare e pulire la psta frenante in vista della discesa. Uno sforzo che può essere più che normale pagarlo, allorchè nel finale di una gara del genere ogni watt speso in più può far la differenza. [/QUOTE]
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