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Perchè i Pro sono riluttanti al disco ?
Testo
<blockquote data-quote="N.O.T.B." data-source="post: 6587111" data-attributes="member: 127445"><p>In caso di pioggia o di strada bagnata sono sicuramente più sicuri. Sulla lunghezza della frenata la differenza con il RIM in full carbon è notevolmente ridotta. Anche chi non è proprio una piuma, in discesa si può attaccare ai freni sicuro di fermarsi senza danneggiare le ruote in carbonio per "over temp".</p><p>Meno stancanti, si e no, in effetti basta toccare le leve per ottenere un'ottima frenata. Ma anche il RIM in questo caso va bene, in discesa i freni si sfiorano per decelerare, se hai bisogno di frenate energiche prima di entrare in ogni curva significa che hai difficoltà a scendere. </p><p>Sulla manutenzione non vedo molta differenza, utilizzando entrambe non mi sembra di impegnare più tempo per un sistema frenante.</p><p>Sul RIM sgrasso spesso le piste frenante e nel caso di utilizzo ruote in alluminio controllo i pattini per presenza di pezzettini di alluminio.</p><p>Sul meno aerodinamici, pro e contro li hanno entrambi, diciamo si equivalgono. Di contro il disc, soffre molto il vento laterale quando è sostenuto.</p><p>La scorrevolezza a pari pressione è superiore per le coperture più generose, per superiore intendo differenze rilevabili al banco. Di contro le coperture più grandi offrono un ingombro frontale notevole, che va a compensare que</p><p>Un Continental GP 4000 SII da 23 mm a 8.3 Bar offre la stessa resistenza al rotolamento di un GP 4000 SII da 28 mm a 6 Bar.</p><p></p><p>Quindi non ha tutti i torti bicilook a criticare il tuo intervento.</p><p></p><p>Ma per quanto possiate schierarvi con i Disc o RIM, sarà il mercato, il conformismo e il ciclismo in TV a farvi passare a Disc.</p><p>Quando vi troverete l'unico a RIM in mezzo alle Disc e anche il vostro amico che come voi aveva giurato fedeltà al RIM è passato al Disc, inizierete a guardavi intorno e la voglia del Disc sarà sempre più forte.</p><p></p><p>Disc è sempre più il presente e il futuro, il RIM è un presente remoto.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="N.O.T.B., post: 6587111, member: 127445"] In caso di pioggia o di strada bagnata sono sicuramente più sicuri. Sulla lunghezza della frenata la differenza con il RIM in full carbon è notevolmente ridotta. Anche chi non è proprio una piuma, in discesa si può attaccare ai freni sicuro di fermarsi senza danneggiare le ruote in carbonio per "over temp". Meno stancanti, si e no, in effetti basta toccare le leve per ottenere un'ottima frenata. Ma anche il RIM in questo caso va bene, in discesa i freni si sfiorano per decelerare, se hai bisogno di frenate energiche prima di entrare in ogni curva significa che hai difficoltà a scendere. Sulla manutenzione non vedo molta differenza, utilizzando entrambe non mi sembra di impegnare più tempo per un sistema frenante. Sul RIM sgrasso spesso le piste frenante e nel caso di utilizzo ruote in alluminio controllo i pattini per presenza di pezzettini di alluminio. Sul meno aerodinamici, pro e contro li hanno entrambi, diciamo si equivalgono. Di contro il disc, soffre molto il vento laterale quando è sostenuto. La scorrevolezza a pari pressione è superiore per le coperture più generose, per superiore intendo differenze rilevabili al banco. Di contro le coperture più grandi offrono un ingombro frontale notevole, che va a compensare que Un Continental GP 4000 SII da 23 mm a 8.3 Bar offre la stessa resistenza al rotolamento di un GP 4000 SII da 28 mm a 6 Bar. Quindi non ha tutti i torti bicilook a criticare il tuo intervento. Ma per quanto possiate schierarvi con i Disc o RIM, sarà il mercato, il conformismo e il ciclismo in TV a farvi passare a Disc. Quando vi troverete l'unico a RIM in mezzo alle Disc e anche il vostro amico che come voi aveva giurato fedeltà al RIM è passato al Disc, inizierete a guardavi intorno e la voglia del Disc sarà sempre più forte. Disc è sempre più il presente e il futuro, il RIM è un presente remoto. [/QUOTE]
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