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Sono discorsi triti e ritriti, affrontati diverse volte.
In sostanza per noi amatori-appassionati quello che fa veramente la differenza, se parliamo di tempi e prestazioni, sono allenamento e forma fisica. A parità di allenamento e forma fisica il mezzo conta relativamente poco in termini di risultati.
Se parliamo invece di affidabilità e qualità dei materiali e dei componenti, sensazioni e appagamento personale, ovvio che una bici top di gamma sia differente da una entry.
Ma... un principiante che inizia a pedalare è in grado di notare differenze sostanziali tra una btwin e una dogma? (cito queste perchè già citate)
Io personalmente quando ho iniziato a pedalare non notavo differenze tra le bici su cui pedalavo, ora mi accorgo di ogni minima variazione (sempre sensazioni, i tempi sono sempre gli stessi purtroppo). E comunque chi inizia difficilmente riuscirà a trovare i limiti di quelle bici.
Il discorso deca si deca no IMHO è quando si inizia vale la pena partire ed investire in un top di gamma?
Secondo me no, perchè si potrebbe scoprire che il ciclismo non piace, oppure piace un tipo di ciclismo per che con quella determinata bici non si può fare o sarebbe meglio un altro tipo di bici, se hai investito relativamente poco dopo qualche anno cambi bici senza troppe remore ma se hai preso una bici super race e scopri che ti piacciono le randonee un po' di scrupoli te li fai. (questo giusto per semplificare molto).
Insomma... secondo me per iniziare il decathlon va bene.
Per "fa la differenza" non intendevo solo prestazioni o risultati. Ovviamente ci metto dentro tutto dalla qualità dei componenti alla perché no gioia degli occhi!
Poi sono d'accordo con te che un principiante non sente la differenza, ma già dopo qualche mese di bici vedi che la differenza la senti e bene.
Ho una vecchia Wilier Escape che uso quando vado al mare, ecco quando ci salgo dopo aver sempre pedalato su una Tarmac la differenza la sento e come! Ed io sono un comune amatoriale.