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Testo
<blockquote data-quote="all_i_need_is_bike" data-source="post: 6038636" data-attributes="member: 5183"><p>La forza (da definire meglio, però) non è il fine primario delle sfr, ma una conseguenza della ricercata restrizione del flusso sanguigno locale. Questo a livello teorico generale, poi andrebbe verificata la risposta individuale in termini di flusso locale a quella particolare condizione di contrazione per capire come e quanto quell'effetto appare. C'è una discussione con un estratto del testo di riferimento pure qui :)</p><p></p><p>E' corretto parlare di forza solo perché ho una forza resistente al pedale più elevata (un po, ma non necessariamente così tanto da produrre differenze troppo significative rispetto alluso di una cadenza autoscelta)? Ai posteri l'ardua sentenza :)</p><p></p><p>Forse <img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/icon_mrgreen.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=":mrgreen:" title="Icon Mrgreen :mrgreen:" data-shortname=":mrgreen:" /></p><p></p><p>In fondo la rilevanza del volume in zona I sulla prestazione ad intensità anche elevata (<a href="https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15741850/" target="_blank">https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15741850/</a>, in accordo con la logica polarizzata) dovrebbe esserci anche esercitandosi a cadenze leggermente meno ortodosse :)</p><p>Capace di indurre (piccole? grandi? significative? Dipende) differenze in termini di reclutamento fibre; però il riferimento al termine "forza" mi sembra portare fuori strada.</p><p>Se poi le cadenze sono così decisamente poco ortodosse da condizionare effettivamente il flusso nei termini teorici, allora questa modifica *potrebbe* effettivamente aggiungere, per alcuni aspetti (capillarizzazione, enzimi aerobici, contenuto glicogeno), qualcosina in più a parità di altre condizioni (questo, [MENTION=43035]fabrylama[/MENTION], è un riferimento abbastanza citato: <a href="https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8140900" target="_blank">https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8140900</a>; sono solo indicazioni medie per soggetti poco allenati, ma almeno evidenzia alcuni pro e contro). Ammesso e non concesso che il tutto sia adatto a contesto e progressione in cui viene applicato, e sia significativo per la persona (o almeno che si trovi il modo di renderlo significativo per la persona) anche per le "dosi" utili/utilizzabili. A ragionamento, molte "cose" le ottieni anche aumentando lintensità (quando abbia senso farlo), riducendo certi aspetti controproducenti (ma evidenziandone altri).</p><p></p><p>Ok, ma non c'entrano nulla con le SFR :) E poi non è tanto il restare vivi o il cosa si fa, ma cosa si ottiene con ciò che si fa. Sto usando bene il tempo che ho o potrei fare qualcosa di meglio? Ha davvero rilevanza ciò a cui sto dando rilevanza? Che poi comunque un eventuale merito non va mai al singolo esercizio.</p><p></p><p>Sembrerebbe intesa come efficienza meccanica, un cui miglioramento però non corrisponde automaticamente ad un miglioramento dellefficienza metabolica / efficienza lorda e quindi, allottenimento di maggior potenza in certe condizioni submassimali.</p><p>Di sicuro ragionare solo in termini di forza media espressa e velocità (cadenza) è limitativo, siccome non dice tutto ciò che avviene a monte della pedivella per produrre quel risultato (F, v) in uscita.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="all_i_need_is_bike, post: 6038636, member: 5183"] La forza (da definire meglio, però) non è il fine primario delle sfr, ma una conseguenza della ricercata restrizione del flusso sanguigno locale. Questo a livello teorico generale, poi andrebbe verificata la risposta individuale in termini di flusso locale a quella particolare condizione di contrazione per capire come e quanto quell'effetto appare. C'è una discussione con un estratto del testo di riferimento pure qui :) E' corretto parlare di forza solo perché ho una forza resistente al pedale più elevata (un po, ma non necessariamente così tanto da produrre differenze troppo significative rispetto alluso di una cadenza autoscelta)? Ai posteri l'ardua sentenza :) Forse :mrgreen: In fondo la rilevanza del volume in zona I sulla prestazione ad intensità anche elevata ([url]https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15741850/[/url], in accordo con la logica polarizzata) dovrebbe esserci anche esercitandosi a cadenze leggermente meno ortodosse :) Capace di indurre (piccole? grandi? significative? Dipende) differenze in termini di reclutamento fibre; però il riferimento al termine "forza" mi sembra portare fuori strada. Se poi le cadenze sono così decisamente poco ortodosse da condizionare effettivamente il flusso nei termini teorici, allora questa modifica *potrebbe* effettivamente aggiungere, per alcuni aspetti (capillarizzazione, enzimi aerobici, contenuto glicogeno), qualcosina in più a parità di altre condizioni (questo, [MENTION=43035]fabrylama[/MENTION], è un riferimento abbastanza citato: [url]https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8140900[/url]; sono solo indicazioni medie per soggetti poco allenati, ma almeno evidenzia alcuni pro e contro). Ammesso e non concesso che il tutto sia adatto a contesto e progressione in cui viene applicato, e sia significativo per la persona (o almeno che si trovi il modo di renderlo significativo per la persona) anche per le "dosi" utili/utilizzabili. A ragionamento, molte "cose" le ottieni anche aumentando lintensità (quando abbia senso farlo), riducendo certi aspetti controproducenti (ma evidenziandone altri). Ok, ma non c'entrano nulla con le SFR :) E poi non è tanto il restare vivi o il cosa si fa, ma cosa si ottiene con ciò che si fa. Sto usando bene il tempo che ho o potrei fare qualcosa di meglio? Ha davvero rilevanza ciò a cui sto dando rilevanza? Che poi comunque un eventuale merito non va mai al singolo esercizio. Sembrerebbe intesa come efficienza meccanica, un cui miglioramento però non corrisponde automaticamente ad un miglioramento dellefficienza metabolica / efficienza lorda e quindi, allottenimento di maggior potenza in certe condizioni submassimali. Di sicuro ragionare solo in termini di forza media espressa e velocità (cadenza) è limitativo, siccome non dice tutto ciò che avviene a monte della pedivella per produrre quel risultato (F, v) in uscita. [/QUOTE]
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