Quando l'uomo prevale sul ciclista

poloni paolo

Apprendista Scalatore
4 Aprile 2010
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breda di piave
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a 2 ruote(per il momento)
Oeztaler 2013: iscritto e pronto il 25 per una gara forse irripetibile per un bis o più per vari motivi,la sfortuna ha voluto che si partisse sotto una pioggia battente e non per fare una passeggiata,vestito come meglio potevo,sinceramente una giacca di paclite non me la posso permettere e quella che portavo comunque aveva retto,i guanti in neoprene quasi,i copriscarpe in neoprene praticamente poco,sentivo l'acqua ai piedi anche se non il freddo,per 35 km. correvo e pensavo(forse troppo) e dopo 4-5 km. di ascesa del Kuthai la decisione: svolta a 180° e ritorno a Solden con un mio compagno di squadra,non voglio annoiarvi sulle motivazioni della decisione e punto solo sul fatto che in questo mio specifico caso ha deciso l'uomo e non il ciclista che è in me,un uomo con tutte le sue paure,i suoi dubbi e se vogliamo la sua debolezza,il ciclista che è in mè mi stà dando ancora del deficente visto che aveva una buona opinione di sè:sapeva scendere dal Rolle con maglietta e guanti estivi (Sportful 2008) e arrivare al traguardo senza congelare,si ritiene un discreto discesista senza paura che cerca di valutare bene i pericoli,sà stringere i denti quando serve ecc. e ci teneva un mondo a finire questa gara,purtroppo o forse no in questo caso ha deciso l'uomo, giusta o sbagliata che sia stata la sua decisione.
Con questo non voglio dire che per tutti i 2300 finisher ha deciso per loro il ciclista,può essere che nel loro caso l'uomo e il ciclista che è in loro non siano in conflitto,parlo praticamente del mio caso e mi piacerebbe sapere altri pareri o altre situazioni analoghe dove prevale una parte di noi rispetto ad un'altra e come l'abbiamo poi rielaborata in seguito. o-o
 

frejus82

Maglia Gialla
24 Novembre 2008
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Specialized sworks sl6
Oeztaler 2013: iscritto e pronto il 25 per una gara forse irripetibile per un bis o più per vari motivi,la sfortuna ha voluto che si partisse sotto una pioggia battente e non per fare una passeggiata,vestito come meglio potevo,sinceramente una giacca di paclite non me la posso permettere e quella che portavo comunque aveva retto,i guanti in neoprene quasi,i copriscarpe in neoprene praticamente poco,sentivo l'acqua ai piedi anche se non il freddo,per 35 km. correvo e pensavo(forse troppo) e dopo 4-5 km. di ascesa del Kuthai la decisione: svolta a 180° e ritorno a Solden con un mio compagno di squadra,non voglio annoiarvi sulle motivazioni della decisione e punto solo sul fatto che in questo mio specifico caso ha deciso l'uomo e non il ciclista che è in me,un uomo con tutte le sue paure,i suoi dubbi e se vogliamo la sua debolezza,il ciclista che è in mè mi stà dando ancora del deficente visto che aveva una buona opinione di sè:sapeva scendere dal Rolle con maglietta e guanti estivi (Sportful 2008) e arrivare al traguardo senza congelare,si ritiene un discreto discesista senza paura che cerca di valutare bene i pericoli,sà stringere i denti quando serve ecc. e ci teneva un mondo a finire questa gara,purtroppo o forse no in questo caso ha deciso l'uomo, giusta o sbagliata che sia stata la sua decisione.
Con questo non voglio dire che per tutti i 2300 finisher ha deciso per loro il ciclista,può essere che nel loro caso l'uomo e il ciclista che è in loro non siano in conflitto,parlo praticamente del mio caso e mi piacerebbe sapere altri pareri o altre situazioni analoghe dove prevale una parte di noi rispetto ad un'altra e come l'abbiamo poi rielaborata in seguito. o-o

ciao, io sono uno dei 2300 finisher...e ti dico che in discesa sotto l'acqua ho una fifa pazzesca, nella discesa del kutai mi avranno superato in 100 ma ce l'ho fatta.

sai perchè?

dopo mesi che mi preparavo martedì scorso nell'ultimo allenamento tosto mi sono stirato il polpaccio. a questo punto mi sono ritrovato li con il destino che mi mostrava le unghie: polpaccio stirato e meteo da panico..in me è scattata la sintrome "più il muro è duro e più ci sbatto la testa forte contro finchè non cade"...detto questo l'ho fatto ..sarei arrivato a tutti i costi

motivazione forse stupida..ma è stato così
 

balance

Apprendista Passista
12 Settembre 2011
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biomeccanica
le "cose" vanno fatte per divertimento, piacere, nn per autoflagellarsi. e'un po'come nei circuiti. se cominci a tirare i freni..
sinceramente nn capisco: x me la bici e'divertimento, passione, fatico anche, certo, ma nn piu'del dovuto. se mi "punisco" troppo lascio perdere.

da giorni riguardo la oetzi sento di sfide titaniche, vomito,pioggia, sfide autocaratteriali, etc..
ultramarathon, randonee', partire di notte, dormire sotto i tavolidel bar, signore sovrappeso che si fanno la maratona delle dolomiti (che io mai mi sognerei di fare con 80 kg di ciccia) , tutte contente di aver sofferto..
ma cosa ci sara' da dimostrare..

hai fatto bene a tornare indietro.
si chiama buon senso.
nn sei ne profi, ne pagato.
 
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michele-poggiana

Pedivella
1 Maggio 2013
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treviso provincia
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battaglin c12 , ralfier ultegra di2
forse sarei tornato indietro anch'io ma per il pericolo della discesa sotto la pioggia non per la sofferenza
fare ciclismo senza pensare di soffrire, senza mettersi alla prova è un po' limitante per come la intendo io e per le cose che mi piacciono fare
fare la oeztaler senza pensare alla possibilità per quanto tu sia preparato di dover stringere i denti nella salita del rombo e di goderti quella salita solo alla fine è un po' pretenzioso
se non vuoi autoflagellarti non parti neanche
 

rottweiller

Maglia Rosa
12 Agosto 2010
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provincia di TV
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si è una "droga"!!!!!!
Oeztaler 2013: iscritto e pronto il 25 per una gara forse irripetibile per un bis o più per vari motivi,la sfortuna ha voluto che si partisse sotto una pioggia battente e non per fare una passeggiata,vestito come meglio potevo,sinceramente una giacca di paclite non me la posso permettere e quella che portavo comunque aveva retto,i guanti in neoprene quasi,i copriscarpe in neoprene praticamente poco,sentivo l'acqua ai piedi anche se non il freddo,per 35 km. correvo e pensavo(forse troppo) e dopo 4-5 km. di ascesa del Kuthai la decisione: svolta a 180° e ritorno a Solden con un mio compagno di squadra,non voglio annoiarvi sulle motivazioni della decisione e punto solo sul fatto che in questo mio specifico caso ha deciso l'uomo e non il ciclista che è in me,un uomo con tutte le sue paure,i suoi dubbi e se vogliamo la sua debolezza,il ciclista che è in mè mi stà dando ancora del deficente visto che aveva una buona opinione di sè:sapeva scendere dal Rolle con maglietta e guanti estivi (Sportful 2008) e arrivare al traguardo senza congelare,si ritiene un discreto discesista senza paura che cerca di valutare bene i pericoli,sà stringere i denti quando serve ecc. e ci teneva un mondo a finire questa gara,purtroppo o forse no in questo caso ha deciso l'uomo, giusta o sbagliata che sia stata la sua decisione.
Con questo non voglio dire che per tutti i 2300 finisher ha deciso per loro il ciclista,può essere che nel loro caso l'uomo e il ciclista che è in loro non siano in conflitto,parlo praticamente del mio caso e mi piacerebbe sapere altri pareri o altre situazioni analoghe dove prevale una parte di noi rispetto ad un'altra e come l'abbiamo poi rielaborata in seguito. o-o
Guarda Paolo a volte bisogna lasciare vedi me alla sportful e tu l'hai finita tranquillamente ciao e buona giornata:eek:
 

samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
............
Con questo non voglio dire che per tutti i 2300 finisher ha deciso per loro il ciclista,può essere che nel loro caso l'uomo e il ciclista che è in loro non siano in conflitto,parlo praticamente del mio caso e mi piacerebbe sapere altri pareri o altre situazioni analoghe dove prevale una parte di noi rispetto ad un'altra e come l'abbiamo poi rielaborata in seguito. o-o
Non biasimo nessuno, non chi è arrivato, non chi non è partito e nemmeno chi si è ritirato. La decisione di cosa fare in certe situazioni deve essere spinta dal divertimento (e dalla prudenza). Se c'è lo si fa, sennò, no. Io a leggere i commenti sulle condizioni meteo, per fare 230 km non credo che sarei partito.
 

Ser pecora

Diretur
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16 Aprile 2004
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dove capita
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le "cose" vanno fatte per divertimento, piacere

Ed ognuno ha il suo. Invece spesso si imputa agli altri il modo "sbagliato" di fare o vivere le cose.

Il ciclismo poi non è il ping-pong, una certa componente di "mettersi alla prova" ne fa parte per forza.
Il bello è che ognuno lo fa a modo suo, chi facendo 50km, chi 5000km, chi a 30km/h chi a 45.

Una diversità che secondo me è ricchezza, invece molto spesso diventa un giudicare gli altri in modi contorti:

-se fa 15.000km l'anno è uno sfigato che non lavora e non ha niente a fare
-se ha la bici da 10.000eu è un notaio/dentista/avvocato/commercialista esibizionista che esce solo la domenica per fare il giro al bar
-se vince una cosa qualsiasi è un dopato
-se pedala di notte e dorme poco è pazzo
-se lo supero sono più figo e forte io (e magari l'altro sta facendo un giro di scarico...)
-etc.
-etc..
 

Jiolly

Passista
10 Dicembre 2006
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Trek M9
Ed ognuno ha il suo. Invece spesso si imputa agli altri il modo "sbagliato" di fare o vivere le cose.

Il ciclismo poi non è il ping-pong, una certa componente di "mettersi alla prova" ne fa parte per forza.
Il bello è che ognuno lo fa a modo suo, chi facendo 50km, chi 5000km, chi a 30km/h chi a 45.

Una diversità che secondo me è ricchezza, invece molto spesso diventa un giudicare gli altri in modi contorti:

-se fa 15.000km l'anno è uno sfigato che non lavora e non ha niente a fare
-se ha la bici da 10.000eu è un notaio/dentista/avvocato/commercialista esibizionista che esce solo la domenica per fare il giro al bar
-se vince una cosa qualsiasi è un dopato
-se pedala di notte e dorme poco è pazzo
-se lo supero sono più figo e forte io (e magari l'altro sta facendo un giro di scarico...)
-etc.
-etc..
Come non quotarti Ser è cosi al 100% purtroppo sempre ha tirare merda:mrgreen:
 

samuelgol

Flughafenwächter
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
..............
-se fa 15.000km l'anno è uno sfigato che non lavora e non ha niente a fare = invidia
-se ha la bici da 10.000eu è un notaio/dentista/avvocato/commercialista esibizionista che esce solo la domenica per fare il giro al bar = invidia
-se vince una cosa qualsiasi è un dopato = invidia
-se pedala di notte e dorme poco è pazzo beh si questo è pazzo !!!:mrgreen:
-se lo supero sono più figo e forte io (e magari l'altro sta facendo un giro di scarico...) = invidia
-etc.
-etc..
Hai dimenticato quello che si fa sei mesi sui rulli. E' pazzo anche quello comunque :asd:
 

balance

Apprendista Passista
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biomeccanica
Ed ognuno ha il suo. Invece spesso si imputa agli altri il modo "sbagliato" di fare o vivere le cose.

Il ciclismo poi non è il ping-pong, una certa componente di "mettersi alla prova" ne fa parte per forza.
Il bello è che ognuno lo fa a modo suo, chi facendo 50km, chi 5000km, chi a 30km/h chi a 45.

Una diversità che secondo me è ricchezza, invece molto spesso diventa un giudicare gli altri in modi contorti:

-se fa 15.000km l'anno è uno sfigato che non lavora e non ha niente a fare
-se ha la bici da 10.000eu è un notaio/dentista/avvocato/commercialista esibizionista che esce solo la domenica per fare il giro al bar
-se vince una cosa qualsiasi è un dopato
-se pedala di notte e dorme poco è pazzo
-se lo supero sono più figo e forte io (e magari l'altro sta facendo un giro di scarico...)
-etc.
-etc..

se per te godimento e' vomitare tre volte, fai pure..
 

Ice70

Apprendista Cronoman
23 Settembre 2011
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Rimini
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troppe!
Non biasimo nessuno, non chi è arrivato, non chi non è partito e nemmeno chi si è ritirato. La decisione di cosa fare in certe situazioni deve essere spinta dal divertimento (e dalla prudenza). Se c'è lo si fa, sennò, no. Io a leggere i commenti sulle condizioni meteo, per fare 230 km non credo che sarei partito.

Concordo! Anche io a una GF della zona dove minacciava pioggia mi ero detto che si iniziava a piovere avrei messo la bici in auto e sarei tornato a casa.. diverso sarebbe stato se fossi partito e preso l'acqua durante... in quel caso avrei continuato.
Ero lì per divertirmi e non per rischiare di farmi male (tengo famiglia e lavoro da mantenere.. non sono un pro)
Poi tieni conto che quest'anno è andata così... ma il bello che il prossimo anno ci sarà un'altra possibilità per riscattarsi!
o-o
 

samuelgol

Flughafenwächter
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
Concordo! Anche io a una GF della zona dove minacciava pioggia mi ero detto che si iniziava a piovere avrei messo la bici in auto e sarei tornato a casa.. diverso sarebbe stato se fossi partito e preso l'acqua durante... in quel caso avrei continuato.
Ero lì per divertirmi e non per rischiare di farmi male (tengo famiglia e lavoro da mantenere.. non sono un pro)
Poi tieni conto che quest'anno è andata così... ma il bello che il prossimo anno ci sarà un'altra possibilità per riscattarsi!
o-o
Io non ho mai fatto una gara su strada bagnata (ne faccio pochissime su strada). In mtb diverse volte, anche partendoci.....e lì col fango è ancor peggio seppur meno pericoloso (la velocità è minore, aumenta solo la fatica e la distruzione del mezzo meccanico). Però una gara da 2/3 ore è un conto, io di farne una da 9 non credo che me la sarei sentita. Chi se la sentiva ha fatto bene a farla, sia chiaro.

ovviamente no.
pero' ha poi continuato.
se uno sta male si ferma.
se poi ha piacere nello stare male..
Si ferma e aspetta qualche ora il carro scopa prendendo ancora più freddo? Io, a quel punto, se in grado di pedalare, avrei preferito raggiungere il traguardo. Certo, avendo l'ammiraglia uno sale su quella e festa finita....ma non credo che avesse l'ammiraglia al seguito.
 

balance

Apprendista Passista
12 Settembre 2011
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biomeccanica
Io non ho mai fatto una gara su strada bagnata (ne faccio pochissime su strada). In mtb diverse volte, anche partendoci.....e lì col fango è ancor peggio seppur meno pericoloso (la velocità è minore, aumenta solo la fatica e la distruzione del mezzo meccanico). Però una gara da 2/3 ore è un conto, io di farne una da 9 non credo che me la sarei sentita. Chi se la sentiva ha fatto bene a farla, sia chiaro.


Si ferma e aspetta qualche ora il carro scopa prendendo ancora più freddo? Io, a quel punto, se in grado di pedalare, avrei preferito raggiungere il traguardo. Certo, avendo l'ammiraglia uno sale su quella e festa finita....ma non credo che avesse l'ammiraglia al seguito.

mah..avrebbe potuto cercare riparo, una auto, un qualsiasi posto. nn credo che in 200 km nn vi sia neanche una casa , un bar, un qualcuno che ti dia una mano. se poi vuoi difenderlo a tutti i costi..

oggi incontro un amico che e'andato a farla. e l'ha finita. vediamo cosa mi dice..
un conto e'prendere la pioggia nel mentre (e ne ho presa tanta..) un conto e'uscirci..
infatti rimproverero'il mio amico..:mrgreen:
 

samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
mah..avrebbe potuto cercare riparo, una auto, un qualsiasi posto. nn credo che in 200 km nn vi sia neanche una casa , un bar, un qualcuno che ti dia una mano. se poi vuoi difenderlo a tutti i costi..

.
Non è questione di difenderlo, è questione di buonsenso. Come detto io non sarei nemmeno partito probabilmente, per il meteo, non per un malanno che non potevo sapere di avere, quindi già la mia visione è diversa dalla sua, però una volta per strada, bagnato, col freddo che faccio cerco riparo sotto un albero? vado a mendicare in una casa un camino, un brulè e qualche vestito asciutto.....prima o poi devo arrivarci a Soelden. Insomma, se NON sono in condizioni di pedalare, ovvio, cerco una alternativa, se sono in condizione di pedalare, la via migliore e più breve è andare all'arrivo con le forze che ho, muovendomi e scaldandomi, cercando di non aggiungere freddo a freddo.
 
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freeroad

Apprendista Scalatore
25 Settembre 2012
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preferibilmente dove la strada sale
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qualcuna
ovviamente no.
pero' ha poi continuato.
se uno sta male si ferma.
se poi ha piacere nello stare male..

dire che uno ha piacere nello stare male mi sembra un paradosso.
in bici intervengono quasi sempre fattori non preventivati alla partenza: gestirli fa parte del gioco. personalmente ammiro quel che ha fatto ser pecora perchè...una cosa del genere io me la posso solo sognare. e non mi pare stiamo parlando di una persona che debba dimostrare qualcosa a qualcuno...
io l'anno scorso ho provato a fare lo Stelvio, ma avendo problemi a un ginocchio ho chiesto a degli amici di seguirmi in auto. morale: a qualche km della vetta sono risalita in macchina, non riuscivo più a pedalare:bua:
La fatica, il dolore, la gioia per avercela fatta...spesso in bicicletta si fondono. stabilirne i confini è una faccenda estremamente individuale. e dire dove sta il confine...lo può fare solo chi in quel momento sta vivendo la sua "avventura"!
 

seste

Pedivella
6 Marzo 2012
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Rapallo
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Canyon Ultimate AL SLX 9.0 SL
io direi una cosa: ognuno faccia quello che gli pare, ognuno si diverta come meglio crede, ognuno interpreti il proprio ruolo di ciclista come vuole.
non credo che possa esistere una "morale" da applicare a questo campo. ognuno cerca nelle proprie uscite in bici qualcosa di diverso da tutti gli altri, di intimo e personale.
 
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