Riportare sullo Stelvio una Legnano Roma 1949

crapadelegna.no

Novellino
3 Ottobre 2020
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Legnano Roma 1948 (seriale Bu3119)
Buongiorno. Vorrei riportare (pedalando ...) in cima allo Stelvio la bici che mio padre prese a inizio 1949;

originalmente sostanzialmente identica a questa

condorino.com [barra] 1946-roma

ma alla fine degli anni 70 l'amico di mio padre (che aveva preso lo stesso modello insieme a lui,
dopo che le prime due salite allo Stelvio nel 1947-8 con bici [e strade] che non vi dico [che ho ancora, funzionante]
avevano suggerito di comprare un mezzo consono) aveva convinto mio padre a far revisionare
dalla Legnano stessa la bici (l'amico di mio padre invece non ha fatto revisionare la sua, che ancora i figli tengono in solaio).

Il risultato del restatauro assomiglia abbastanza a questa

condorino.com [barra] 1954-tipo-roma-dl5474

La bici funziona (l'ho usata per qualche tempo nel 1982, poi mio padre me lo vietava e ho potuto riprendela a febbraio 2019
quando putroppo non poteva piu` vietarmelo, e nonostante i molti anni inattiva ancora andava, solo il palmer posteriore
l'ho appena dovuto cambiare). Ma i suoi rapporti mi permettono di spingerla solo in pianura (ho 57 anni e da sempre vado piano,
molto, anche in discesa; praticamente con bici "normali" non supero mai i 20 Km/h in piano e discesa [andatura tipica: 12, 15 Km/h],
e 6 massimo 8Km/h in salita diciamo al 10% o 15%; con questa splendida Legnano ho provato in pianura a andare a maggior andatura,
ma certamente ero sotto i 30Km/h).

Vi descrivo le parti della attuale trasmissione:

corone anteriori 52 e 42 (certamente la guarnitura, marcata legnano, con chiavelle, e` della revisione di fine anni 70: penso che
l'originale non pottesse avere meno di 44 denti)

ruota posteriore: rimasta l'originale, carro 115 (minore del 120 da pista!), originalmente aveva tre pignoni nella revisione hanno
messo un regina a 4: 16, 18, 22, 26 ancora in buono stato. Credo sia impossibile cambiare ruota senza forzare il telaio
(cosa che assolutamente NON voglio fare rischiando magari di rovinare i particolarissimi forcellini di attacco della ruota posteriore
che sono indispensabili per l'originale cambio campagnolo a due levette, quello del mitico secondo Tour di Bartali).
Infatti nella revisione la ruota anteriore l'anno cambiata, la posteriore no (hanno solo cambiato il pacco pignoni).
Non so se si possa mettere un pacco pignoni a filetto con 5 rapporti e arrivare al 28
(mi pare probabile, ora ho un pararaggi di metallo dietro al 26 che mi pare spesso piu` di un un pignone),
ma comunque non basterebbe e tanto vale agire solo sulle moltipliche.

La catena e` ancora buona. Il cambio l'hanno cambiato (con gran rammarico di mio padre) con uno "moderno" :
ora Campagnolo Valentino Extra (con corrispondente deragliatore per le moltipliche)

Ora un banale calcolo di frazioni mostra che, tenendo l'attuale pacco pignoni, sarei a posto per le mie esisgenze
se potessi avere come moltipliche un 46 e un 24. Lasciamo perdere un deragliatore anteriore tra i due: mi andrebbe benissimo
un "cambio a salvietta" (con la bici precedente a questa, monorapporto, arrivati a Bormio mio padre e il suo amico giravano la ruota dietro,
che aveva un rapporto da pianura su un lato e uno da salita dall'altro). Restano due grossi dubbi:

lunghezza della catena (compatibile con la capacita` del cambio di adattarsi). Alla disperata sarei pure disposto
a allungare e accorciare la catena tra pianura e salita con uno smagliacatena.

Ma non so come risolvere il problema pratico di montare un 46 e un 24: l'ideale sarebbe costruire uno spider che si attacca
ai tre bracci della guarnitura originale Legnano. Ideale in quanto vorrei intervenire il meno possibile sulla bici e poterla riportare
facilmente e velocemente al suo stato "naturale". Temo che servirebbe trovare un artigiano e non so quanto potrebbe costare.

Probabilmente l'altenativa sarebbe cambiare il movimento centrale e la guarnitura: vedo che a perno quadro Shimano 70mm filetto italiano
se ne trovano con varie lunghezze del perno, e probabilmente una tripla da strada a perno quadro si potrebbe mettere; il 24T dovrebbe essere proprio
il minimo possibile per l'interna, forse il 46T si riesce a mettere nella posizione intermedia e la grande non mi serve (paracatena, diciamo).
Non so niente di movimenti centrali piu` moderni del perno quadro (ma ho visto se ne trovano di "bucati" anche per i 70mm).

Suggerimenti?
 

sheikki

Pedivella
15 Gennaio 2009
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Molte....tutte in acciaio
42x26 e' un rapporto con cui fino a vent'anni fa era normale farsi lo Stelvio. Capisco che non hai piu' ne' l'eta ne' l'allenamento per farlo, ma snaturarla ulteriormente che senso ha?
 

crapadelegna.no

Novellino
3 Ottobre 2020
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Legnano Roma 1948 (seriale Bu3119)
42x26 e' un rapporto con cui fino a vent'anni fa era normale farsi lo Stelvio.
Capisco che non hai piu' ne' l'eta ne' l'allenamento per farlo, ma snaturarla ulteriormente che senso ha?

Considerazione certamente pertinente;
il senso sarebbe di rendere usabile la bici, visto che dove abito ora senza fare almeno 5 o 10 Km di salita almeno tra il 5% e l'8%
(con brevi punte superiori) e senza andare su strade pericolosamente trafficate da auto
si riescono a fare solo giretti di 20, 30 Km al massimo (e sempre sullo stesso percorso ...).
Fino a 35, massimo 30, anni orsono riuscivo a spingere il 42/26 su queste salite (forse sarei riuscito pure sullo Stelvio lato Bormio
visto che ogni anno una o due volte salivo e ancora salgo al rifugio Venini, confrontare su salite.ch
stelvio.asp?mappa= con 8941.asp?mappa= ) ma oggi, anche se un paio di settimane addietro sono riuscito a fare
circa 5Km di salita con tali rapporti certamente non ho voglia di provare a farne il quadruplo.

Comunque temo che che non ci siano alternative a trovare un artigiano che costruisca uno spider:
svitando e avvitando tre viti si potrebbero alternare le due corone originali con lo spider con attaccate
le due corone che servirebbero a me, probabilmente senza svitare altro (forse il pedale, temo la 24T potrebbe non passarci.
Devo ancora fare le misure precise, magari la 24T non passa neanche dai tre bracci della guarnitura Legnano
e questo sarebbe un brutto problema che di smontare e rimontare la guarnitura a chiavelle proprio vorrei farne a meno).

Comuque l'intervento della Legnano stessa a fine anni 70 non e` stato solo snaturante (sul cambio lo e` certamente):
la riverniciatura del telaio e` stata perfetta (e non ci si potrebbe aspettare altrimenti) e il fatto che dal 1982 al 2019
la bici e` rimasta essenzialmente sempre appesa in garage senza quasi mai prendere luce ha conservato
ragionevolmente bene tale verniciatura. Solo qualche piccolo graffietto in cui affiora pochissima ruggine,
molti piu` segni di (comunque lieve) ruggine sulle parti cromate (penso che, dopo aver fatto pratica su altre bici vecchie ma
non preziose, sulle perti cromate passero` carta di alluminio bagnata e dopo aver asciugato pulendo una mano di Owatrol ).
L'unica parte veramente molto arrugginita e` il pararaggi in metallo dietro la corona del 26.

Non sono certo che mettere due corone con numero di denti molto diverso sia in assoluto uno snaturamento:
uno snaturamento dello stile "da corsa" certamente, ma non completamente un "fuori epoca":
vedere il "T.A. Cyco-Touriste crankset" in
restoringvintagebicycles.com [barra] 2020 [barra] 08 [barra] 13 [barra] vintage-crankset-considerations

(Della serie: compact e super-compact non sono poi invenzioni moderne)

D'altra parte allora anche mio padre e il suo amico all'epoca avrebbero "snaturato" la bici, che
di fabbrica veniva con una sola moltiplica, montando (praticamente subito) una doppia moltiplica.

Mi sovviene anche che potrei tenere la catena comunque sempre lunga e usare un tendicatena
quando dovessi usare una corona anteriore piccola: vedere la bici di Bartali nella foto della
tappa 16 del Tour 1949 nelle gallerie di foto di Bartali (o di Coppi, con la stessa foto) in www [punto] bikeraceinfo.com
 

GRM

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30 Ottobre 2016
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Ma non so come risolvere il problema pratico di montare un 46 e un 24: l'ideale sarebbe costruire uno spider che si attacca
ai tre bracci della guarnitura originale Legnano. Ideale in quanto vorrei intervenire il meno possibile sulla bici e poterla riportare
facilmente e velocemente al suo stato "naturale". Temo che servirebbe trovare un artigiano e non so quanto potrebbe costare.

Lo spider se vuoi puoi fartelo tu tranquillamente , basta che ti stampi con il pc il disegno con le forature (te lo puoi fare con un cad gratuito) , lo fissi alla lamiera da usare per lo spider e bulini i fori , il resto lo tagli con flex .
Tra l'altro è una corona , anche se lavora eccentrica di qualche mm , non cambia niente, ci sono guarniture da tripla che girano fuori di 3-4 mm!
Se no qualsiasi tornitore te lo può fare.

Se vuoi usarla di continuo, allora cambierei direttamente guarnitura.
 

crapadelegna.no

Novellino
3 Ottobre 2020
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Legnano Roma 1948 (seriale Bu3119)
una corona , anche se lavora eccentrica di qualche mm , non cambia niente, ci sono guarniture da tripla che girano fuori di 3-4 mm!

Se vuoi usarla di continuo, allora cambierei direttamente guarnitura.

Grazie, informazione molto ultile sull'eccentrico (sulla lamiera da tagliare non so, io temevo che qualcosa di abbastanza facile
da tagliare non sarebbe abbastanza forte da reggere il carico ... ma non avendo esperienza mi fido).

Mi sono ricordato di avere una corona 24T a 5 bracci (che devo mettere su un robustissimo rampichino artigianale
dei primi anni 80 che l'originale ormai e` logoro) e ho verificato: non solo la 24T non passa dai pedali, ma non passerebbe
neanche dai 3 bracci della guarnitura Legnano. Dunque e` impossibile da montare senza smontare la guarnitura a chiavelle.

Allora mi sono ricordato di avere "sfusa" una guarnitura da strada a chiavelle, 5 bracci girobulloni 130 corone 52 e 42,
e appoggiando la 24T sui 5 bracci ... magia:

___IMG_2752.JPG

basterebbero 5 "vitone" (perni filettati tipo quelli per attaccare parafanghi o portapacchi anteriori)
e opportune rondelle distanziatrici e dadi, e la 24T si monta sulla guarnitura (poi e` tutto da vedere se la guarnitura a chiavelle
"resa tripla" si monta al posto della Legnano, temo ci sarebbero problemi di spazio che l'attuale doppia e` al limite, ma magari
lasciando una sola corona, diciamo ora il 42 poi da sostituire con un 46, si riesce a fare una doppia che ci sta).
Se trovo le necessarie vitone ecc. (magari a un brico o su amazon), faro` prima esperimenti con la bici "sportiva"
con guarnitura a chiavelle (tre bracci, corone 52 e 42) con cui poco addietro avevo fatto l'esperimento dei circa 5Km di salita
col 42/28 (contento di essere riuscito ma non abbastanza da desiderare di quadruplicare l'ascesa). Se vedo che riesco a
smontare e montare guarniture a chiavelle senza fare disastri, posso pensare di adottare la cosa per la bici "vera" quando
devo fare la salita vera (e rimettere la guarnitura Legnano dopo).

[La foto allegata fa piu` schifo dello sporco sulla guarnitura, ma spero dia l'idea del perche' dovrebbero
bastare 5 vitone rondelle e dadi]