Buongiorno. Vorrei riportare (pedalando ...) in cima allo Stelvio la bici che mio padre prese a inizio 1949;
originalmente sostanzialmente identica a questa
condorino.com [barra] 1946-roma
ma alla fine degli anni 70 l'amico di mio padre (che aveva preso lo stesso modello insieme a lui,
dopo che le prime due salite allo Stelvio nel 1947-8 con bici [e strade] che non vi dico [che ho ancora, funzionante]
avevano suggerito di comprare un mezzo consono) aveva convinto mio padre a far revisionare
dalla Legnano stessa la bici (l'amico di mio padre invece non ha fatto revisionare la sua, che ancora i figli tengono in solaio).
Il risultato del restatauro assomiglia abbastanza a questa
condorino.com [barra] 1954-tipo-roma-dl5474
La bici funziona (l'ho usata per qualche tempo nel 1982, poi mio padre me lo vietava e ho potuto riprendela a febbraio 2019
quando putroppo non poteva piu` vietarmelo, e nonostante i molti anni inattiva ancora andava, solo il palmer posteriore
l'ho appena dovuto cambiare). Ma i suoi rapporti mi permettono di spingerla solo in pianura (ho 57 anni e da sempre vado piano,
molto, anche in discesa; praticamente con bici "normali" non supero mai i 20 Km/h in piano e discesa [andatura tipica: 12, 15 Km/h],
e 6 massimo 8Km/h in salita diciamo al 10% o 15%; con questa splendida Legnano ho provato in pianura a andare a maggior andatura,
ma certamente ero sotto i 30Km/h).
Vi descrivo le parti della attuale trasmissione:
corone anteriori 52 e 42 (certamente la guarnitura, marcata legnano, con chiavelle, e` della revisione di fine anni 70: penso che
l'originale non pottesse avere meno di 44 denti)
ruota posteriore: rimasta l'originale, carro 115 (minore del 120 da pista!), originalmente aveva tre pignoni nella revisione hanno
messo un regina a 4: 16, 18, 22, 26 ancora in buono stato. Credo sia impossibile cambiare ruota senza forzare il telaio
(cosa che assolutamente NON voglio fare rischiando magari di rovinare i particolarissimi forcellini di attacco della ruota posteriore
che sono indispensabili per l'originale cambio campagnolo a due levette, quello del mitico secondo Tour di Bartali).
Infatti nella revisione la ruota anteriore l'anno cambiata, la posteriore no (hanno solo cambiato il pacco pignoni).
Non so se si possa mettere un pacco pignoni a filetto con 5 rapporti e arrivare al 28
(mi pare probabile, ora ho un pararaggi di metallo dietro al 26 che mi pare spesso piu` di un un pignone),
ma comunque non basterebbe e tanto vale agire solo sulle moltipliche.
La catena e` ancora buona. Il cambio l'hanno cambiato (con gran rammarico di mio padre) con uno "moderno" :
ora Campagnolo Valentino Extra (con corrispondente deragliatore per le moltipliche)
Ora un banale calcolo di frazioni mostra che, tenendo l'attuale pacco pignoni, sarei a posto per le mie esisgenze
se potessi avere come moltipliche un 46 e un 24. Lasciamo perdere un deragliatore anteriore tra i due: mi andrebbe benissimo
un "cambio a salvietta" (con la bici precedente a questa, monorapporto, arrivati a Bormio mio padre e il suo amico giravano la ruota dietro,
che aveva un rapporto da pianura su un lato e uno da salita dall'altro). Restano due grossi dubbi:
lunghezza della catena (compatibile con la capacita` del cambio di adattarsi). Alla disperata sarei pure disposto
a allungare e accorciare la catena tra pianura e salita con uno smagliacatena.
Ma non so come risolvere il problema pratico di montare un 46 e un 24: l'ideale sarebbe costruire uno spider che si attacca
ai tre bracci della guarnitura originale Legnano. Ideale in quanto vorrei intervenire il meno possibile sulla bici e poterla riportare
facilmente e velocemente al suo stato "naturale". Temo che servirebbe trovare un artigiano e non so quanto potrebbe costare.
Probabilmente l'altenativa sarebbe cambiare il movimento centrale e la guarnitura: vedo che a perno quadro Shimano 70mm filetto italiano
se ne trovano con varie lunghezze del perno, e probabilmente una tripla da strada a perno quadro si potrebbe mettere; il 24T dovrebbe essere proprio
il minimo possibile per l'interna, forse il 46T si riesce a mettere nella posizione intermedia e la grande non mi serve (paracatena, diciamo).
Non so niente di movimenti centrali piu` moderni del perno quadro (ma ho visto se ne trovano di "bucati" anche per i 70mm).
Suggerimenti?
originalmente sostanzialmente identica a questa
condorino.com [barra] 1946-roma
ma alla fine degli anni 70 l'amico di mio padre (che aveva preso lo stesso modello insieme a lui,
dopo che le prime due salite allo Stelvio nel 1947-8 con bici [e strade] che non vi dico [che ho ancora, funzionante]
avevano suggerito di comprare un mezzo consono) aveva convinto mio padre a far revisionare
dalla Legnano stessa la bici (l'amico di mio padre invece non ha fatto revisionare la sua, che ancora i figli tengono in solaio).
Il risultato del restatauro assomiglia abbastanza a questa
condorino.com [barra] 1954-tipo-roma-dl5474
La bici funziona (l'ho usata per qualche tempo nel 1982, poi mio padre me lo vietava e ho potuto riprendela a febbraio 2019
quando putroppo non poteva piu` vietarmelo, e nonostante i molti anni inattiva ancora andava, solo il palmer posteriore
l'ho appena dovuto cambiare). Ma i suoi rapporti mi permettono di spingerla solo in pianura (ho 57 anni e da sempre vado piano,
molto, anche in discesa; praticamente con bici "normali" non supero mai i 20 Km/h in piano e discesa [andatura tipica: 12, 15 Km/h],
e 6 massimo 8Km/h in salita diciamo al 10% o 15%; con questa splendida Legnano ho provato in pianura a andare a maggior andatura,
ma certamente ero sotto i 30Km/h).
Vi descrivo le parti della attuale trasmissione:
corone anteriori 52 e 42 (certamente la guarnitura, marcata legnano, con chiavelle, e` della revisione di fine anni 70: penso che
l'originale non pottesse avere meno di 44 denti)
ruota posteriore: rimasta l'originale, carro 115 (minore del 120 da pista!), originalmente aveva tre pignoni nella revisione hanno
messo un regina a 4: 16, 18, 22, 26 ancora in buono stato. Credo sia impossibile cambiare ruota senza forzare il telaio
(cosa che assolutamente NON voglio fare rischiando magari di rovinare i particolarissimi forcellini di attacco della ruota posteriore
che sono indispensabili per l'originale cambio campagnolo a due levette, quello del mitico secondo Tour di Bartali).
Infatti nella revisione la ruota anteriore l'anno cambiata, la posteriore no (hanno solo cambiato il pacco pignoni).
Non so se si possa mettere un pacco pignoni a filetto con 5 rapporti e arrivare al 28
(mi pare probabile, ora ho un pararaggi di metallo dietro al 26 che mi pare spesso piu` di un un pignone),
ma comunque non basterebbe e tanto vale agire solo sulle moltipliche.
La catena e` ancora buona. Il cambio l'hanno cambiato (con gran rammarico di mio padre) con uno "moderno" :
ora Campagnolo Valentino Extra (con corrispondente deragliatore per le moltipliche)
Ora un banale calcolo di frazioni mostra che, tenendo l'attuale pacco pignoni, sarei a posto per le mie esisgenze
se potessi avere come moltipliche un 46 e un 24. Lasciamo perdere un deragliatore anteriore tra i due: mi andrebbe benissimo
un "cambio a salvietta" (con la bici precedente a questa, monorapporto, arrivati a Bormio mio padre e il suo amico giravano la ruota dietro,
che aveva un rapporto da pianura su un lato e uno da salita dall'altro). Restano due grossi dubbi:
lunghezza della catena (compatibile con la capacita` del cambio di adattarsi). Alla disperata sarei pure disposto
a allungare e accorciare la catena tra pianura e salita con uno smagliacatena.
Ma non so come risolvere il problema pratico di montare un 46 e un 24: l'ideale sarebbe costruire uno spider che si attacca
ai tre bracci della guarnitura originale Legnano. Ideale in quanto vorrei intervenire il meno possibile sulla bici e poterla riportare
facilmente e velocemente al suo stato "naturale". Temo che servirebbe trovare un artigiano e non so quanto potrebbe costare.
Probabilmente l'altenativa sarebbe cambiare il movimento centrale e la guarnitura: vedo che a perno quadro Shimano 70mm filetto italiano
se ne trovano con varie lunghezze del perno, e probabilmente una tripla da strada a perno quadro si potrebbe mettere; il 24T dovrebbe essere proprio
il minimo possibile per l'interna, forse il 46T si riesce a mettere nella posizione intermedia e la grande non mi serve (paracatena, diciamo).
Non so niente di movimenti centrali piu` moderni del perno quadro (ma ho visto se ne trovano di "bucati" anche per i 70mm).
Suggerimenti?