rottura pedivella (da paura!!!)

wild think

Novellino
23 Agosto 2006
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Pavia
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Premesso che mi sono accorto adesso di questo topic perchè stavo cercando notizie su guarniture diverse dalla fsa kforce light che possiedo e che non mi soddisfa.
Vi riporto la mia esperienza in un precedente post mi lamentavo di una certa, come dire, viscosità della guarnitura k force light che a mio parere non girava bene come la "vecchia" record c carbo. Alla seconda uscita la mia pedivella ha iniziato a fare versi strani come un cigolio. Messa la bici sui rulli e tolta la catena ho provato a spruzzare del WD40 nellepartiinterne, per spiegarmi megliodove le parti della pedivella Dx e Sx vanno a pacco con i cuscinetti. Il rumore è magicamente sparito. Ora leggendo questo topic mi sono seriamente spaventato. Vorrei consigli su come farla controllare anche se penso che la cambierò a breve.
Grazie
Alberto
 

Spark

Pignone
4 Gennaio 2007
142
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Portici(NA)
www.forumtriathlon.it
mi stupisco che qualcuno pensi ancora che i pezzi vengano testati uno per uno. non è possibile, le pedivelle costerebbero 10 volte tanto, così come ogni altro particolare prodotto. e questo vale in tutti i settori. purtroppo quando ci si spinge oltre, nel senso di alleggerire troppo, è da mettere in conto il rischio che si rompa. ad ogni modo mi sembra di aver capito che qualche avvisaglia c'era stata, ma non siete stati in grado di capire che il problema era della pedivella e non di qualcosa d'altro. questa non è certo una colpa, anch'io avrei continuato a pedalare, spesso sentiamo rumori che non decifriamo subito. fortunatamente nonostante la brutta caduta è andata ancora bene. comunque personalmente cercherò ancora di più di evitare alleggerimenti spinti.in bocca al lupo al convalescente.

sinceramente sono allibbito:wacko: :wacko: :wacko:

"purtroppo quando ci si spinge oltre, nel senso di alleggerire troppo, è da mettere in conto il rischio che si rompa"

Io non me lo compro il componente per così dire estremo, ma colui che lo compra e lo paga 600 euro, nel momento in cui stacca l'assegno dovrebbe anche mettere in conto che c'è il rischio che si rompa ?!?!?!

Certo prima o poi si rompe tutto anche il telaio in acciaio da 2kg, ma perchè non lo spieghi anche al poveretto che è nel letto d'ospedale che era da mettere in conto, ed i 600 euro non valgono come assicurazione che il componente in oggetto sia di altissima qualità!

E poi sulla qualità ti stupisci "che qualcuno pensi ancora che i pezzi vengano testati uno per uno. non è possibile, le pedivelle costerebbero 10 volte tanto".
Se intendi 10 volte tanto 60euro mi trovo perfettamente daccordo con te...ed infatti stiamo parlando proprio di 600 euro.....non penso che il controllo di qualità utilizzi gli stessi disciplinari sia con il pezzo prodotto in 1000 unità al mese che costa 10, sia col pezzo prodotto in 10 unità al mese che costa 1000!
 

Matteo

Apprendista Passista
21 Ottobre 2006
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Merida Road 901
sinceramente sono allibbito:wacko: :wacko: :wacko:

"purtroppo quando ci si spinge oltre, nel senso di alleggerire troppo, è da mettere in conto il rischio che si rompa"

Io non me lo compro il componente per così dire estremo, ma colui che lo compra e lo paga 600 euro, nel momento in cui stacca l'assegno dovrebbe anche mettere in conto che c'è il rischio che si rompa ?!?!?!

Certo prima o poi si rompe tutto anche il telaio in acciaio da 2kg, ma perchè non lo spieghi anche al poveretto che è nel letto d'ospedale che era da mettere in conto, ed i 600 euro non valgono come assicurazione che il componente in oggetto sia di altissima qualità!

E poi sulla qualità ti stupisci "che qualcuno pensi ancora che i pezzi vengano testati uno per uno. non è possibile, le pedivelle costerebbero 10 volte tanto".
Se intendi 10 volte tanto 60euro mi trovo perfettamente daccordo con te...ed infatti stiamo parlando proprio di 600 euro.....non penso che il controllo di qualità utilizzi gli stessi disciplinari sia con il pezzo prodotto in 1000 unità al mese che costa 10, sia col pezzo prodotto in 10 unità al mese che costa 1000!

Io invece sono d'accordo. "In teoria" il pezzo che costa 10 volte tanto e pesa la metà regge lo stesso carico di quello standard, ma questo non toglie che sia più delicato e più "critico". Prendi una F1: se le condizioni di utilizzo sono quelle di progetto allora regge carichi impressionanti, ma basta un'escursione sull'erba per fare molti danni: la mia Panda750 cosa 100 (o 1000) volte meno eppure faccio il rally sullo sterrato vicino a casa...

Fosse per me vorrei tutto in acciaio.
 

Spark

Pignone
4 Gennaio 2007
142
0
Portici(NA)
www.forumtriathlon.it
Io invece sono d'accordo. "In teoria" il pezzo che costa 10 volte tanto e pesa la metà regge lo stesso carico di quello standard, ma questo non toglie che sia più delicato e più "critico". Prendi una F1: se le condizioni di utilizzo sono quelle di progetto allora regge carichi impressionanti, ma basta un'escursione sull'erba per fare molti danni: la mia Panda750 cosa 100 (o 1000) volte meno eppure faccio il rally sullo sterrato vicino a casa...

Fosse per me vorrei tutto in acciaio.


Non mi sembra che stavano facendo mtb con la bici da corsa!!!

e nemmeno che il malcapitato pesa 100kg....fai un pò tu!
 

carini70

Passista
6 Gennaio 2006
4.101
18
Cadore
www.bdc-forum.it
Bici
SL3-S5 Team
Dico la mia:

Io credo che il problema non è grave è GRAVISSIMO
Quì non si tratta di dire se un tipo di prodotto è robusto o meno, è quel singolo pezzo che non lo era......
QUELLA PEDIVELLA PRIMA DI ANDARE IN COMMERCIO DOVEVA PASSARE DEI TEST DI ROBUSTEZZA (TORSIONE, TIRAGGIO ECC. CHE A CONTI FATTI NON AVREBBE PASSATO.....)

Ma inserire in un processo produttivo stazioni del genere ha un costo.
Auguro all'amico di Luigi una pronta guarigione e che venga pagato per nuovo!
( BAH ) si è speculato

Mi trovi decisamente contro!!!!
Ma sai quanto ti scuciono per una guarnitura simile????
Forse uno spende più di 600euro pensando di comprare un prodotto testato e sicuro!!!!!
Se non fosse così magari la guarnitura costerebbe 200euro che cmq son sempre tanti non credi???
Mi dispiace ma la salute e la vita delle persone non si può mettere in mano alla casualità soprattutto su un prodotto di altissima gamma come è la guarnitura in questione!!!!
 

carini70

Passista
6 Gennaio 2006
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Cadore
www.bdc-forum.it
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SL3-S5 Team
Premesso che mi sono accorto adesso di questo topic perchè stavo cercando notizie su guarniture diverse dalla fsa kforce light che possiedo e che non mi soddisfa.
Vi riporto la mia esperienza in un precedente post mi lamentavo di una certa, come dire, viscosità della guarnitura k force light che a mio parere non girava bene come la "vecchia" record c carbo. Alla seconda uscita la mia pedivella ha iniziato a fare versi strani come un cigolio. Messa la bici sui rulli e tolta la catena ho provato a spruzzare del WD40 nellepartiinterne, per spiegarmi megliodove le parti della pedivella Dx e Sx vanno a pacco con i cuscinetti. Il rumore è magicamente sparito. Ora leggendo questo topic mi sono seriamente spaventato. Vorrei consigli su come farla controllare anche se penso che la cambierò a breve.
Grazie
Alberto

Di solito tutte le viterie hanno un valore di chiusura dinamometrico....forse è stata chiusa troppo? Non voglio allarmarti, ma se non sei più sicuro del tuo prodotto....rimandalo indietro, ma un consiglio prima...fagli un segno con un pennarello indelebile in modo che se ritorna indietro è sempre la tua vecchia!!!
 

Om@xO

Gregario
31 Gennaio 2007
617
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www.naturalperformanceproject.it
Volevo solo permettermi di dare un consiglio anche se può sembrare banale. Ad un mio amico si è crepata la sella in carbonio della San Marco e poi scopre che nn era adatta al suo peso, infatti la casa la consiglia fino ad un massimo di 75Kg di peso. Questo sicuramente nn c'entra con la rottura della pedivella xchè sono progettate per sopportare carichi molto importanti ma ci tenevo ugualmente a dirlo xchè a volte per avere il componente leggero si trascurano alcuni fattori.
 
P

pirata_Sempre

Guest
...tra due settimane mi arriva la nuova bdc sulla quale sarà montata la nuova k-force light...devo dire che questo post e le varie esperineze ivi riportate mi spaventano non poco...spero si sia trattato solo di un caso...con tutto questo rifaccio gli auguri di pronta guarigione al convalescente... :afraid::afraid::afraid:
 

carini70

Passista
6 Gennaio 2006
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Cadore
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SL3-S5 Team
...tra due settimane mi arriva la nuova bdc sulla quale sarà montata la nuova k-force light...devo dire che questo post e le varie esperineze ivi riportate mi spaventano non poco...spero si sia trattato solo di un caso...con tutto questo rifaccio gli auguri di pronta guarigione al convalescente... :afraid::afraid::afraid:

Se fossi in te la cambierei con quella "normale" !!!!
 

pepe

Scalatore
31 Luglio 2006
7.110
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Beinasco (To)
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Bici
Specy Tarmac SL6+Wilier Le Roi+Cube Acid Black
Mi trovi decisamente contro!!!!
Ma sai quanto ti scuciono per una guarnitura simile????
Forse uno spende più di 600euro pensando di comprare un prodotto testato e sicuro!!!!!
Se non fosse così magari la guarnitura costerebbe 200euro che cmq son sempre tanti non credi???
Mi dispiace ma la salute e la vita delle persone non si può mettere in mano alla casualità soprattutto su un prodotto di altissima gamma come è la guarnitura in questione!!!!

guarda che io non ho detto di essere d'accordo!!!!
ho detto sostanzialmente che "probabilmente" non hanno fatto i test necessari a verificare che quella pedivella fosse OK.
A mio avviso per rompersi in un contesto come quello avvenuto era un oggetto fallato, che "poteva e doveva" saltare fuori e non essere venduto.
Nel mio lavoro abbiamo adoperato oltre che celle di carico & C anche apparecchiture che con un sensore "sonoro" si accorgono immediatamente se il pezzo é fallato
 

Chopper

Maglia Gialla
Su gente non scherziamo,
qualsiasi prodotto messo sul mercato ha subito, in fase di progettazione, i più scrupolosi test di resistenza, il problema è che, successivamente, durante la produzione i test vengono effettuati a campione,
mica mettono ogni guarnitura sulla macchina e gli fanno fare millemila cicli di lavoro poi la inscatolano pronta per essere venduta.
Per ogni lotto vengono presi a caso dei campioni e testati, se quelli superano i controlli tutto il lotto viene venduto.
Il resto dell'affidabilità di un prodotto è delegato al processo di produzione e alla bassa tolleranza di errore in determinati valori, misurabili velocemente (per esempio tutte le guarniture vengono pesate, se una pesa troppo poco la si butta, se pesa troppo altrettanto, più è bassa la variazione tollerata minore sarà, probabilmente, la presenza di pezzi fallati).
poi giustamente bisogna considerare tutte le variabili di ambiente,
del tipo colpi durante il trasporto, errori di montaggio...

Un solo caso di rottura non fa certo testo, qualche domanda ce la si pone quando 3-4 persone lamentano lo stesso difetto.
In questo ultimo caso, io preferisco evitare di acquistare quel determinato prodotto.
 
P

pirata_Sempre

Guest
Su gente non scherziamo,
qualsiasi prodotto messo sul mercato ha subito, in fase di progettazione, i più scrupolosi test di resistenza, il problema è che, successivamente, durante la produzione i test vengono effettuati a campione,
mica mettono ogni guarnitura sulla macchina e gli fanno fare millemila cicli di lavoro poi la inscatolano pronta per essere venduta.
Per ogni lotto vengono presi a caso dei campioni e testati, se quelli superano i controlli tutto il lotto viene venduto.
Il resto dell'affidabilità di un prodotto è delegato al processo di produzione e alla bassa tolleranza di errore in determinati valori, misurabili velocemente (per esempio tutte le guarniture vengono pesate, se una pesa troppo poco la si butta, se pesa troppo altrettanto, più è bassa la variazione tollerata minore sarà, probabilmente, la presenza di pezzi fallati).
poi giustamente bisogna considerare tutte le variabili di ambiente,
del tipo colpi durante il trasporto, errori di montaggio...

Un solo caso di rottura non fa certo testo, qualche domanda ce la si pone quando 3-4 persone lamentano lo stesso difetto.
In questo ultimo caso, io preferisco evitare di acquistare quel determinato prodotto.


...già...voglio dire...se ne è rotta una...
 

scamorza

Apprendista Scalatore
4 Marzo 2006
2.070
159
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sinceramente sono allibbito:wacko: :wacko: :wacko:

"purtroppo quando ci si spinge oltre, nel senso di alleggerire troppo, è da mettere in conto il rischio che si rompa"

Io non me lo compro il componente per così dire estremo, ma colui che lo compra e lo paga 600 euro, nel momento in cui stacca l'assegno dovrebbe anche mettere in conto che c'è il rischio che si rompa ?!?!?!

Certo prima o poi si rompe tutto anche il telaio in acciaio da 2kg, ma perchè non lo spieghi anche al poveretto che è nel letto d'ospedale che era da mettere in conto, ed i 600 euro non valgono come assicurazione che il componente in oggetto sia di altissima qualità!

E poi sulla qualità ti stupisci "che qualcuno pensi ancora che i pezzi vengano testati uno per uno. non è possibile, le pedivelle costerebbero 10 volte tanto".
Se intendi 10 volte tanto 60euro mi trovo perfettamente daccordo con te...ed infatti stiamo parlando proprio di 600 euro.....non penso che il controllo di qualità utilizzi gli stessi disciplinari sia con il pezzo prodotto in 1000 unità al mese che costa 10, sia col pezzo prodotto in 10 unità al mese che costa 1000!


mi dispiace come ho già scritto prima per il ragazzo ferito. purtroppo però ribadisco due cose: l'alto costo è dovuto ad un insieme di fattori, non ultimo la possibilità di un ricarico elevato su un pezzo di nicchia, ma non è sinonimo di controlli da stanza dei bottoni. chi ha un minimo di cognizione dei processi di produzione sa bene che non è possibile il controllo di ogni singola pedivella, non si parla di una semplice occhiata, quella è sicuramente prevista, ma di passare ogni pedivella alla macchina elettronica, quello costa una follia, anche in tempo impiegato. inoltre, magari a torto, il produttore prevede e scrive sul manuale di uso e manutenzione di utilizzare la chiave dinamometrica per tutte le operazioni, anche quelle di serraggio del pedale, di controllare ad ogni uscita che non vi siano screpolature od altro, che in caso di sospetto di rottura (ed i rumori anomali erano un sospetto) è indispensabile fermarsi e portare il prodotto al negoziante. insomma il prodotto molto leggero anche se costa uno sproposito rimane anche molto delicato. vale per tutto non solo per la bici ed i suoi componenti.ciao.
 

chapino

Apprendista Passista
9 Maggio 2006
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pisa
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Brutta faccenda, ma non mi allarmerei più di tanto. Rotture succedono anche su componenti che pure passano per super affidabili. Certo in questo caso sembra che si fosse un difetto bello grosso o un qualche fattore X è intervenuto tra il momento in cui la pedivella ha abbandonato gli stabilimenti FSA e quello in cui si è rotta. Purtroppo sarà molto difficile risalire alla causa precisa: questo genere di analisi non è sempre facile sul metallo, figuriamoci sul carbonio.
Il cattivo assemblaggio, per quello che ho capito della rottura, non dovrebbe avere molto a che fare: ho dato un occhiata al dragliatore, anche spingendolo tutto all'esterno, in un modo che manderebbe sicuramente la catena fuori dal 53, non arriva a toccarmi nella pedivella (che è una FSA superlight, quella della foto, rotta).
Le pedivelle si dice che siano molto sensibili ad eventuali urti, dovrebbe essere possibile vedere se c'è stato qualche urto, ma per danneggiare così una pedivella ce ne vuole uno forte, che lscia una bella bozza!

cmq se dovessimo comprare solo ciò che non ha mai registrato nemmeno un caso di rotura, staremmo freschi. Fatevi un giro dai biciclettai, rufolate nelle scatole accantonate e fatevi raccontare, ne saltano fuori delle belle.