non sapevo se postare qui oppure in alimentazione e biomeccanica (dove solitamente vengono fatte anche domande "mediche"), ma nel dubbio ho scritto qua! in caso, chi di competenza, sposti pure la discussione!
oggi ho effettuato un ecocardiogramma di controllo dal quale ho appreso di "soffrire" di aneurisma interatriale con un minimo shunt-interatriale! il cardiologo è sembrato non troppo tranquillo, spiegandomi che c'è una comunicazione tra i due atri (destro e sinistro) che non dovrebbe esserci, ma che in realtà molti lo hanno e non lo sanno...ha detto anche che prima di continuare con sforzi intensi (per lui non dovrei superare i 100 bpm - ovviamente ho risposto che 100 bpm li ho appena salgo in sella) dovrei effettuare un altro esame ("ingerire" una specie di sonda in gola - tipo gastroscopia) per stabilire la grandezza del passaggio tra i due atri.
premesso che pedalo da diversi anni quotidianamente, qualche gara di tanto in tanto, elettrocardiogramma sempre ok con annessa idoneità agonistica, vorrei sapere se c'è qualche altro "collega" che soffre di questo problema e se ha ragione il cardiologo (intanto ho prenotato altra visita da altro cardiologo per avere un secondo parere) a consigliare di "fermarmi" oppure continuare "senza problemi"...
è lo stesso problema che ha avuto Cassano e sembra molto diffuso tra tutta la popolazione (a quanto mi pare di aver capito leggendo un po' su internet)...ditemi un po'
oggi ho effettuato un ecocardiogramma di controllo dal quale ho appreso di "soffrire" di aneurisma interatriale con un minimo shunt-interatriale! il cardiologo è sembrato non troppo tranquillo, spiegandomi che c'è una comunicazione tra i due atri (destro e sinistro) che non dovrebbe esserci, ma che in realtà molti lo hanno e non lo sanno...ha detto anche che prima di continuare con sforzi intensi (per lui non dovrei superare i 100 bpm - ovviamente ho risposto che 100 bpm li ho appena salgo in sella) dovrei effettuare un altro esame ("ingerire" una specie di sonda in gola - tipo gastroscopia) per stabilire la grandezza del passaggio tra i due atri.
premesso che pedalo da diversi anni quotidianamente, qualche gara di tanto in tanto, elettrocardiogramma sempre ok con annessa idoneità agonistica, vorrei sapere se c'è qualche altro "collega" che soffre di questo problema e se ha ragione il cardiologo (intanto ho prenotato altra visita da altro cardiologo per avere un secondo parere) a consigliare di "fermarmi" oppure continuare "senza problemi"...
è lo stesso problema che ha avuto Cassano e sembra molto diffuso tra tutta la popolazione (a quanto mi pare di aver capito leggendo un po' su internet)...ditemi un po'