Ragazzi come anticipato apro questo topic nella speranza di non duplicarne un altro già esistente, nel qual caso chiedo scusa.
Sono reduce dalla Sportful e si sono evidenziati limiti di sicurezza enormi per una gara, al contrario, bellissima.
Le stesse considerazioni, chiaro, varrebbero per tante altre gare che ho fatto (X colli ad esempio) dove, guardacaso, a creare più problemi (ed incidenti) è stato sempre il pericolosissimo rapporto moto/biciclette.
Qualcuno giustamente osserva che anche i ciclisti sono tenuti al rispetto del codice della strada. Vero. Ma è innegabile che se viene organizzata una gara o un semplice evento con un numero così elevato di utenti della strada "deboli" (quali appunto i ciclisti) ci sono precauzioni minime che oramai sono imprescindibili.
Strade chiuse? Sarebbe l'ideale e sarebbe ora di iniziare a pretenderlo da parte di noi partecipanti (non mi pare sia poi così impossibile, vista l'esperienza di altre manifestazioni agonistiche e non).
Non sarà immediatamente praticabile, lo so.
Allora bisogna pensare a tracciati alternativi, poco trafficati (es. 9 Colli, Laigueglia..) o con arrivi in quota su tratti chiusi (come alla Stelvio Santini) senza "vergognarsi" di fare scendere i primi dallo stesso verso da cui sono saliti, se ciò potesse servire a limitare spostamenti su statali, arterie o collegamenti ad alta velocità.
Il blocco temporaneo del traffico deve essere garantito sulla base dei tempi della classifica dell'anno precedente. E non a spanne. E, soprattutto, dovrebbe essere un servizio rivolto a TUTTI i partecipanti e non solo ai primi duecento o trecento.
Che senso ha tutelare solo una parte dei concorrenti? Molti di voi fanno gara vera. Arrivano nella parte nobile della classifica e quindi sono costantemente protetti da scorte, staffette e la macchina del fine corsa forse l'hanno vista solo nelle foto di FotoStudio5.
Io che invece mi piazzo quando va bene a metà classifica posso garantirvi che lotto costantemente per garantirmi l'incolumità fino al traguardo. Non c'è nulla di male, perché so che devo rispettare il codice e mi aspetto che gli altri lo facciano, esattamente come quando mi alleno in strada.
Però, c'è un però.
Se mi si impongono "cancelli", tasse di iscrizione, assicurazioni, certificati di idoneità, mi aspetto che dall'altra parte qualcuno pensi anche alla mia sicurezza e a quella degli ultimi che arrivano.
Alla Sportful solo 10 accessi al Pronto Soccorso con due ricoveri sono un'inezia a fronte del gran numero di ciclisti partecipanti. Ma ciò lo si deve, a mio parere, solo al caso ed alla fortuna. Pensate all'incidente sul Rolle o ai rischi della discesa del Manghen tra colonie di motociclisti procedenti in senso contrario...
A mente fredda, poi, il tratto nelle gallerie, senza nemmeno un operatore a segnalare il pericolo per gli automobilisti all'ingresso che improvvisamente potevano trovarsi di fronte colonne di ciclisti (e passando dalla luce al buio improvviso, garantisco, è micidiale), è da irresponsabili.:angrymod:
O meglio, lo è ancor di più consentire il transito di una gara in condizioni di sicurezza così precarie.:angrymod:
Insomma, ragazzi, secondo me è il caso di iniziare a ragionarne seriamente, per non trovarci poi un giorno a ragionarne col groppo in gola. :face4:
La sicurezza prima di tutto.
Sono reduce dalla Sportful e si sono evidenziati limiti di sicurezza enormi per una gara, al contrario, bellissima.
Le stesse considerazioni, chiaro, varrebbero per tante altre gare che ho fatto (X colli ad esempio) dove, guardacaso, a creare più problemi (ed incidenti) è stato sempre il pericolosissimo rapporto moto/biciclette.
Qualcuno giustamente osserva che anche i ciclisti sono tenuti al rispetto del codice della strada. Vero. Ma è innegabile che se viene organizzata una gara o un semplice evento con un numero così elevato di utenti della strada "deboli" (quali appunto i ciclisti) ci sono precauzioni minime che oramai sono imprescindibili.
Strade chiuse? Sarebbe l'ideale e sarebbe ora di iniziare a pretenderlo da parte di noi partecipanti (non mi pare sia poi così impossibile, vista l'esperienza di altre manifestazioni agonistiche e non).
Non sarà immediatamente praticabile, lo so.
Allora bisogna pensare a tracciati alternativi, poco trafficati (es. 9 Colli, Laigueglia..) o con arrivi in quota su tratti chiusi (come alla Stelvio Santini) senza "vergognarsi" di fare scendere i primi dallo stesso verso da cui sono saliti, se ciò potesse servire a limitare spostamenti su statali, arterie o collegamenti ad alta velocità.
Il blocco temporaneo del traffico deve essere garantito sulla base dei tempi della classifica dell'anno precedente. E non a spanne. E, soprattutto, dovrebbe essere un servizio rivolto a TUTTI i partecipanti e non solo ai primi duecento o trecento.
Che senso ha tutelare solo una parte dei concorrenti? Molti di voi fanno gara vera. Arrivano nella parte nobile della classifica e quindi sono costantemente protetti da scorte, staffette e la macchina del fine corsa forse l'hanno vista solo nelle foto di FotoStudio5.
Io che invece mi piazzo quando va bene a metà classifica posso garantirvi che lotto costantemente per garantirmi l'incolumità fino al traguardo. Non c'è nulla di male, perché so che devo rispettare il codice e mi aspetto che gli altri lo facciano, esattamente come quando mi alleno in strada.
Però, c'è un però.
Se mi si impongono "cancelli", tasse di iscrizione, assicurazioni, certificati di idoneità, mi aspetto che dall'altra parte qualcuno pensi anche alla mia sicurezza e a quella degli ultimi che arrivano.
Alla Sportful solo 10 accessi al Pronto Soccorso con due ricoveri sono un'inezia a fronte del gran numero di ciclisti partecipanti. Ma ciò lo si deve, a mio parere, solo al caso ed alla fortuna. Pensate all'incidente sul Rolle o ai rischi della discesa del Manghen tra colonie di motociclisti procedenti in senso contrario...
A mente fredda, poi, il tratto nelle gallerie, senza nemmeno un operatore a segnalare il pericolo per gli automobilisti all'ingresso che improvvisamente potevano trovarsi di fronte colonne di ciclisti (e passando dalla luce al buio improvviso, garantisco, è micidiale), è da irresponsabili.:angrymod:
O meglio, lo è ancor di più consentire il transito di una gara in condizioni di sicurezza così precarie.:angrymod:
Insomma, ragazzi, secondo me è il caso di iniziare a ragionarne seriamente, per non trovarci poi un giorno a ragionarne col groppo in gola. :face4:
La sicurezza prima di tutto.