News TdF 2021: Wout Van Aert vince la crono della 20^ tappa

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Wout Van Aert (Jumbo-Visma) ha vinto l'ultima cronometro individuale del Tour de France. Il belga ha realizzato il miglior tempo tra Libourne e St.Émilion imponendosi in 35'53" a 51,3km/h di media. Ha battuto Kasper Asgreen (Deceuninck-Quick Step) di 21" ed un eccellente Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) di 32". 8° Tadej Pogacar che...
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Hushovd ha vinto pure una tappa sul pave'. Pero' a voler mettere i puntini sulle i, non ha vinto una crono ma un prologo. In passato, quando i tour spesso iniziavano cno un prologo, alcuni velocisti preparavano questa specialita' e si facevano trovare in forma ad inizio giro, per perdere solo pochi secondi da recuperare con gli abbuoni e finire in giallo dopo la prima volata. Hushovd addirittura arrivero' a vincere un prologo, ma comunque e' cosa ben diversa da vincere una crono lunga a fine tour.

Pure sulla tappa di montagna, Hushovd fece un autentico capolavoro. Unico GPM il Col d'Aubisque, ad oltre 40 km dall'arrivo. Il norgevese, miglior discesista del gruppo all'epoca, sali' regolare concedendo qualche minuto agli scalatori in cima, per poi rientrare nella lunga discesa e nel tratto pianeggiante finale. Impresa appassionante, pero' di nuovo molto diversa dallo staccare gli altri in salita sul doppio Ventoux.
 

charles619

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Hushovd ha vinto pure una tappa sul pave'. Pero' a voler mettere i puntini sulle i, non ha vinto una crono ma un prologo. In passato, quando i tour spesso iniziavano cno un prologo, alcuni velocisti preparavano questa specialita' e si facevano trovare in forma ad inizio giro, per perdere solo pochi secondi da recuperare con gli abbuoni e finire in giallo dopo la prima volata. Hushovd addirittura arrivero' a vincere un prologo, ma comunque e' cosa ben diversa da vincere una crono lunga a fine tour.

Pure sulla tappa di montagna, Hushovd fece un autentico capolavoro. Unico GPM il Col d'Aubisque, ad oltre 40 km dall'arrivo. Il norgevese, miglior discesista del gruppo all'epoca, sali' regolare concedendo qualche minuto agli scalatori in cima, per poi rientrare nella lunga discesa e nel tratto pianeggiante finale. Impresa appassionante, pero' di nuovo molto diversa dallo staccare gli altri in salita sul doppio Ventoux.
Aggiungo il mio commento di umile spettatore TV di questo TdF, e mi fingo per un attimo ignorante in materia. Scusatemi se il parere di qualche utente ha condizionato certe mie prese di posizione, ma evidentemente non costituisco un'eccezione.
Il ciclismo è da sempre snobbato dai tifosi del calcio, basket, motociclismo, mettiamoci anche badmington, perchè privo di colpi di scena, avaro di spettacolo, animato da tattiche difficili da comprendere per lo spettatore non fosse per le spiegazioni dei commentatori.
Considerando i 2 grandi giri del 2021, concordo pienamente con il parere dei detrattori del ciclismo, ho trascorso molti pomeriggi di Giro e Tour russando rumorosamente...

Ciò premesso, Wout Van Aert, alla pari di M. Van Der Poel, meritano ampiamente un premio per essere stati gli unici a vivacizzare questo pallosissimo TdF, creando spettacolo, coronando imprese fuori dal comune, destando e galvanizzando gli spettatori abbioccati sul divano. Hanno gettato il cuore oltre l'ostacolo, lanciandosi in coraggiose fughe da lontano, infischiandosene dell'andamento altimetrico o della minaccia dei rivali che incalzano da dietro. Nessuno si scandalizzi per il mio paragone, eh?, ma l'unico ricordo (indelebile) di ciclista in grado di farmi sobbalzare si riconduce solo al grande Marco per le gare a tappe, e a Cancellara - ma in misura molto minore - in merito alle classiche di 1 giorno.

Pogacar, il cui talento e leadership restano eccezionali e indiscutibili, al contrario è stato un cannibale-ragioniere e ha reso piatti e noiosi 2/3 del Tour. Bernal, vincitore senza rivali al giro d'Italia 2021, non ha fatto meglio. E' molto probabile che la causa risieda nella mancanza di concorrenza, visto anche che le tattiche degli squadroni più agguerriti nulla hanno potuto per contenere lo strapotere di questi fenomeni (in particolare: Ineos contro Pogacar a questo Tour, Jumbo Visma al Tour 2020 contro lo stesso Tadej). Ma forse ci sono altre cause, non troppo evidenti, riconducibili all'organizzazione delle tappe: la vittoria di Tadej alla Liegi- meritatissima ma risicata visto che non ha inflitto 5 minuti al Lou-Lou secondo classificato, ma neanche 5 centesimi di secondo... - mi ha fatto gioire per l'effetto "wow" (detesto l'espressione, ma rende l'idea), ne consegue che anche Pogacar - bontà degli organizzatori della Liegi? - è un fenomeno anche a regalare spettacolo (personalmente non avevo dubbi, vista la crono di "Les Belles Filles" 2020), a condizione che sussistano le condizioni per offrirlo.

Concludo: se il destino dei GT sarà quello di favorire il "fenomeno Froome", cioè privilegiare l'eccellenza di un campione sugli altri a scapito dello spettacolo, permettendogli di inanellare annate di trofei ma rendendoli degni di zero interesse perché troppo scontati gli esiti dei Giri, allora ben vengano i provvedimenti, accennati dai commentatori televisivi di queste ultimi giorni, che gli organizzatori dei grandi giri forse intendono implementare, volti a vivacizzare l'andamento delle gare, ridimensionare i distacchi cronometrici fra i "fenomeni" e gli altri, riequilibrare le rivalità fra i Top. Servirebbe tanta creatività, è indubbio.
Un esempio, attingendo dalle esperienze del passato remoto, potrebbe essere l'inserimento di tappe a cronometro di squadra (che privilegiano però le squadre più forti e danarose), oppure cronometro sui 50-60 km (che avvantaggiano gli specialisti della disciplina, almeno in teoria), insomma cercare di diversificare le modalità di svolgimento delle tappe, vanificando la prevedibilità sul vincitore (e magari risvegliando noi spettatori da pomeriggi così soporiferi).
 

samuelgol

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A) Il ciclismo è da sempre snobbato dai tifosi del calcio, basket, motociclismo, mettiamoci anche badmington, perchè privo di colpi di scena, avaro di spettacolo, animato da tattiche difficili da comprendere per lo spettatore non fosse per le spiegazioni dei commentatori.

............... B) ma l'unico ricordo (indelebile) di ciclista in grado di farmi sobbalzare si riconduce solo al grande Marco per le gare a tappe, e a Cancellara - ma in misura molto minore - in merito alle classiche di 1 giorno.
.............
Del tuo intervento mi sono saltati all'occhio questi 2 passaggi.
Al punto A sostieni che i tifosi degli altri sport non apprezzano il ciclismo in quanto non in grado di comprenderne i risvolti tecnici.
Al punto B per trovare uno in grado di farti sobbalzare devi andare indietro di oltre 20 anni a Marco Pantani.

Per quanto sia ovviamente lecito e rispettabile il tuo punto di vista, mi viene il dubbio che anche tu appartenga ai soggetti di cui al punto A se in oltre 20 anni ne hai trovato solo 1 (e mezzo considerando Cancellara in misura molto minore) in grado di interessarti. Che poi di converso, il tifoso di calcio potrebbe dire che gli appassionati di ciclismo, non apprezzano il calcio perchè non in grado di coglierne gli aspetti tecnici.....di cui il calcio fra l'altro è molto più ricco che non il ciclismo, essendo che sia l'aspetto squisitamente tecnico di trattamento del pallone che l'aspetto tattico di squadra, celano molte finezze che nel ciclismo non esistono, essendo uno sport prettamente fisico in cui c'è da pestare sui pedali e basta (ovviamente poi non è solo così, sto un pò esemplificando).
In sostanza tu ricordi la rabona di Ronaldinho, campione con numeri spesso fini a se stessi e a entusiasmare il pubblico, come Pantani autore di fughe e attacchi molto spesso riassorbiti dagli avversari, ma comunque entusiasmanti, e non apprezzi il grande Milan di Sacchi o il grande Barcellona di Guardiola, perchè come spesso la Ineos, capaci di tritare l'avversario annullando la suspence.
Ribadisco, lecito in quanto gusto personale, però questo è quanto emerge dal tuo post. Non sono i due ultimi GT a essere stati noiosi, ma lo è il ciclismo ai tuoi occhi, in quanto evidentemente non in grado o non interessato al cogliere gli aspetti tecnici, come un pò i tifosi degli altri sport.
 
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ma lo è il ciclismo ai tuoi occhi, in quanto evidentemente non in grado o non interessato al cogliere gli aspetti tecnici, come un pò i tifosi degli altri sport.

Io ho una mia teoria più semplice:
la grande "emozione" è legata a quando uno scopre uno sport (anche solo televisivamente). Perché tutto è nuovo, tutto è entusiasmante, e proprio perché ci sono tanti dettagli che non si conoscono e che rendono più "passionale" seguire il tutto. Tanti dettagli e più conoscenza a volte, se non spesso, "mediano"le emozioni. Le cose diventano più ragionate e quindi meno intense.
Ma vale un po' per tutto credo. Dalla musica a cose più poetiche.

Per dire, mia nonna ricordava "l'emozione" di sentire le imprese di Coppi e Bartali alla radio. Dal '50 in poi non sapeva più il nome di un ciclista (forse Koblet e Magni).
Fine anni '90 c'è stata una mediatizzazione mai vista prima in Italia del ciclismo (il primo Giro sui canali Mediaset!). Ergo, oggi è pieno di "emozionati" di Pantani sulla 40ina. Già a quelli sotto i 30 non gliene frega niente.
Tra 20 anni i 40enni si ricorderanno con nostalgia le emozioni date da Bernal e Pogacar di qui e di la.
 

samuelgol

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....... Tanti dettagli e più conoscenza a volte, se non spesso, "mediano"le emozioni. Le cose diventano più ragionate e quindi meno intense.
Ma vale un po' per tutto credo. Dalla musica a cose più poetiche.......
Un pò come il forum. Appena iscritti è tutto bello, dopo 10 anni trovate gli utenti che vi dicono "eh una volta quando eravamo in pochi era tutto più bello".
Quante volte te lo sei sentito dire?:-o
 

charles619

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Del tuo intervento mi sono saltati all'occhio questi 2 passaggi...
(...)
Ribadisco, lecito in quanto gusto personale, però questo è quanto emerge dal tuo post. Non sono i due ultimi GT a essere stati noiosi, ma lo è il ciclismo ai tuoi occhi, in quanto evidentemente non in grado o non interessato al cogliere gli aspetti tecnici, come un pò i tifosi degli altri sport.
Ciao Samuelgol, forse volevi dire "...quanto emerge dalle prime 10 righe del mio post", visto che dai prova di aver interrotto - inspiegabilmente - la lettura del mio intervento dopo quelle 10 righe.

Ritieni che le mie conclusioni non meritassero non dico uno straccio di risposta, ma neanche la lettura?

Che contributo pensavi di offrire, invece, con la tua poco velata critica nei miei confronti, così parziale e limitata solo a sollevare dubbi su una mia improbabile appartenenza agli appassionati di ciclismo solo perché lo reputo noioso e non sono interessato/non so coglierne i risvolti tecnici?

Se intendevi accendere un contraddittorio con il sottoscritto, liberissimo di farlo, ma sei sicuro che questo 3D fosse la sede adatta? Sei sicuro potesse interessare a chicchessia?

La discussione, che riassumo a tuo beneficio, era incentrata sulla vittoria inaspettata di Wout Van Aert alla crono, su ciclisti capaci di eccellere nelle tappe più disparate come Thor Husvod, e io ho colto l’occasione per evidenziare quanto le imprese del grande Wout abbiano felicemente risollevato la curva della mia attenzione. Concetto tanto difficile da comprendere?

Poi, come un disco rotto, ripeti qua e là che ogni gusto personale rimane lecito, mentre nello stesso tempo arrivi a tacciarmi d’incompetenza sui risvolti tattici di questo sport solo perché nella mia premessa ho enfatizzato la monotonia e prevedibilità che hanno caratterizzato i 2 GT del 2021. Pensavi di farmi – rispettosamente - un complimento?

Posso solo constatare che hai frainteso parecchio, del mio intervento, semplicemente ignorandolo (e il motivo mi sfugge del tutto), evitando di confrontarti assertivamente con le mie posizioni, trattenendoti dall’argomentare non solo sulle mie conclusioni finali, ma anche sul tema centrale della discussione, cioè l’acuto di Wout Van Aert alla cronometro.

.A proposito del calcio, poi, ti sembrerò una mosca bianca ma ti confesso di non averlo mai giocato, da giovane, né tifato per nessuna squadra, di conoscerne a malapena le regole, al pari di molti altri sport di squadra con la palla. Ho boxato, vogato e corso tantissimo, a piedi e in bici, e sono rimasto legato, in seguito, da tifoso, solo a questi sport individuali. Quando poi mi citi Ronaldino, solo una ricerca su google mi ha illuminato distinguendolo da Ronaldo (pensavo fosse un vezzeggiativo, il tuo), tanto per sottolineare quanto mi è oscuro il mondo del calcio.


Tornando on topic alle imprese di Van Aert e al mio post iniziale e rivolgendomi a tutti (so per certo che fra gli utenti del forum ci sono molti ex-pro, che potrebbero regalare un parere molto qualificato), reitero le considerazioni già fatte, quelle riguardanti i potenziali provvedimenti per conferire più imprevedibilità e spettacolo ai GT, e mi piacerebbe ricevere un feedback riguardante le seguenti ipotesi (formulate dai principali commentatori TV, non certo da me:roll:):

1. Una cronometro a squadre, anzichè quella individuale della 6^tappa, potrebbe contribuire a contenere i distacchi fra i top rider, evitando di mettere prematuramente i sigilli alla maglia gialla già dopo 6 giorni di Tour?

2. Una cronometro individuale di almeno un'ora di durata, cioè lunga il doppio rispetto alle attuali, collocata fra le tappe finali, dopo le montagne, che effetto avrebbe sulle gambe dei Top già messe a dura prova dalle scalate? Potrebbe rimescolare le carte, regalare un colpo di scena, avvantaggiando atleti non propriamente scalatori a lungo raggio come Alaphilippe, MVDP e WVA, e ridimensionando i distacchi inflitti dai soliti Pogacar, Bernal e Roglic?

3. Come si potrebbe rendere più equilibrato e di conseguenza più combattivo un GC, offrendo al pubblico momenti di maggior spettacolo, pur considerando che una gara a tappe non potrà mai replicare quelli di una classica di un giorno, nell'intento di offrire maggior competitività per il podio finale anche ai ciclisti multi-ruolo come il Thor Husvod del Tour 2005?


Sono consapevole del fatto che ormai, a causa dell’interferenza di Samuelgol che mi sento in dovere di citare (e ironicamente ringraziare), questo 3D stia correndo il rischio di finire in naftalina, ma dopo la volata finale dei Campi Elisi di ieri, che ha visto protagonista ancora una volta Wout Van Aert, il tema della discussione rimane attualissimo!
 

samuelgol

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Ciao Samuelgol, forse volevi dire "...quanto emerge dalle prime 10 righe del mio post", visto che dai prova di aver interrotto - inspiegabilmente - la lettura del mio intervento dopo quelle 10 righe.
...........
Ribadisco: ho citato quello del tuo intervento che mi aveva colpito e su cui avevo qualcosa da dire. Spero di poter essere padrone di citare e rispondere solo a una parte di un post se ritengo che il resto sia condivisibile, non di mio interesse o semplicemente sia inutile una mia qualsivoglia risposta.
Proprio come sto facendo con questo tuo kilometrico post a cui rispondo solo per la parte a cui ritengo di voler dare una risposta.
Grazie.
 

charles619

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Ribadisco: ho citato quello del tuo intervento che mi aveva colpito e su cui avevo qualcosa da dire. Spero di poter essere padrone di citare e rispondere solo a una parte di un post se ritengo che il resto sia condivisibile, non di mio interesse o semplicemente sia inutile una mia qualsivoglia risposta.
Padronissimo, ci mancherebbe. Tuttavia:

- desideravo un apporto di pensiero al mio quesito (che non sto a ripetere visto il mancato apprezzamento per una risposta chilometrica, puoi tacciarmi di mancanza di capacità di sintesi, qualora fosse un tema di tuo gradimento), sì anche il tuo, anzi soprattutto il tuo visto che spesso - straordinariamente spesso: nel forum sei ubiquitario H-24 - dedichi tempo e dedizione come raramente mi capita di osservare in qualsiasi forum, non fai mancare il tuo parere in qualsivoglia tematica. Purtroppo non in quella corrente. L'avrei molto gradita, considerandoti particolarmente informato, competente e appassionato (di ciclismo, in merito al calcio non saprei né sono interessato). Non sto" ironizzando per suscitare il tuo risentimento". Evidentemente il "novellino" non è degno di risposta, in quanto novellino:cry... oppure non condividi il mio apprezzamento per WVA e MVDP, che bucano lo schermo TV ad ogni loro apparizione, un'evidenza incontrovertibile anche per un super-qualificato come te.

- i tuoi interventi nella discussione corrente, "disquisizioni serene ma off-topic reiterati" (utilizzo le tue espressioni, concettualmente sacrosante e comuni a molti forum, tratte dalle raccomandazioni in evidenza dal 2013, ma senza ironia, senza voler provocare nessun risentimento), a chi potevano interessare, se non strettamente al sottoscritto (ma negativamente)?

Se è in senso ironico, è inappropriato perché va contro la "netiquette". Se scritto seriamente, non ne afferro il senso.

Tornando O.T.: le radioline!
Alla gara in linea femminile è successo un bel putiferio per la mancanza d'informazioni diramabili via radio ai ciclisti (cicliste, in quel caso), vedasi la Van Vleuten che esultava pensando di aver vinto. Senza le informazioni, incluse quelle riportate da "radio-corsa" e trascritte sulle lavagne dei motociclisti, riguardanti i distacchi, l'entità dei distacchi, posizioni in classifica, fughe, ciclisti in crisi, etc., certi giochi tattici di squadra pre-programmati vanno a farsi benedire a favore della bagarre; ci sarebbe maggior pressing sui favoriti che non potrebbero mai essere persi di vista, a favore di corridori meno attenzionati, e quindi meno tallonati, che potrebbero trarre vantaggio dai momenti di maggior concitazione della gara (trovandosi però nel posto giusto e nel momento giusto), per effettuare sortite e attacchi, destabilizzando gli equilibri, distogliendo l'attenzione rimasta fissata sui soliti top. Le conseguenze potrebbero essere inaspettati colpi di scena, in qualunque momento della gara quindi non nel solito ultimo chilometro da parte dei soliti 4-5 top, a favore dell'incertezza, rendendo l'esito delle gare meno scontato.

Sono consapevole di aver scoperto l'acqua calda, eh? E forse la mia riflessione potrebbe essere già stata illustrata da un milione di utenti, un milione di anni fa, oppure 2 giorni fa nel 3D riguardante le Olimpiadi di Tokio, che giuro di non aver più letto da domenica pomeriggio.
Magari avessi maggior possibilità di seguire il forum (e partecipare attivamente), anche solo qualche mezz'oretta in più al giorno. Ma al momento, come sto facendo proprio ora, la mia unica opzione è quella di rubare minuti preziosi al sonno...
 

samuelgol

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............ oppure non condividi il mio apprezzamento per WVA e MVDP, che bucano lo schermo TV ad ogni loro apparizione,..............
Piacciono anche a me....ma non sono gli unici.

Tornando O.T.: le radioline!
Alla gara in linea femminile è successo un bel putiferio per la mancanza d'informazioni diramabili via radio ai ciclisti (cicliste, in quel caso), vedasi la Van Vleuten che esultava pensando di aver vinto. Senza le informazioni, incluse quelle riportate da "radio-corsa" e trascritte sulle lavagne dei motociclisti, riguardanti i distacchi, l'entità dei distacchi, posizioni in classifica, fughe, ciclisti in crisi, etc., certi giochi tattici di squadra pre-programmati vanno a farsi benedire a favore della bagarre; ci sarebbe maggior pressing sui favoriti che non potrebbero mai essere persi di vista, a favore di corridori meno attenzionati, e quindi meno tallonati, che potrebbero trarre vantaggio dai momenti di maggior concitazione della gara (trovandosi però nel posto giusto e nel momento giusto), per effettuare sortite e attacchi, destabilizzando gli equilibri, distogliendo l'attenzione rimasta fissata sui soliti top. Le conseguenze potrebbero essere inaspettati colpi di scena, in qualunque momento della gara quindi non nel solito ultimo chilometro da parte dei soliti 4-5 top, a favore dell'incertezza, rendendo l'esito delle gare meno scontato..........
A mio avviso, se per rendere aperta a tutti una vittoria, bisogna tornare a 100 anni fa in cui nessuno sapeva nulla degli avversari in gara, o peggio fornire informazioni sbagliate, tanto vale buttare random un pò di puntine sulla strada e a chi capita amen. Nello sport, per me, deve vincere il più bravo in quella gara, non quello che pesca un jolly dal mazzo a caso. Ribadisco, per me.