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Bici e telai
Acciaio
Telaio a misura d'uomo oppure uomo a misura di telaio?
Testo
<blockquote data-quote="orsoarcubo" data-source="post: 3250289" data-attributes="member: 12160"><p>Io ho riportato quanto mi è stato detto in periodi remoti da Poccianti (che un bischero non era perchè,oltre che un grandissimo meccanico,si è fatto le ossa col signor Faliero Masi che qualcosa di telai ne sapeva...) quando mi misurò per farmi il Master su misura e mi consigliò le caratteristiche che avrebbe adottato lui (in pratica le stesse,con le dovute differenze di misure antropometriche,usate da molti atleti dalla Del Tongo).</p><p>Stesse cose ha riportato Ugo De Rosa parlando con mio babbo qualche anno dopo a Cusano Milanino quando venne deciso che telaio fare e con che angoli e misure.</p><p>Probabilmente con il sistema di pedalata attuale qualcosa sarà cambiato (materiali,rapporti,selle,tipi di pedali...),comunque nulla toglie che col 53x13 in pianura e con le braccia piegate e in trazione in presa bassa io scivolo in punta di sella e non arretro di certo,visto che la trazione anche sulle braccia tende a spostare il corpo in avanti...e in salita in presa alta,col busto verticale io ho sempre teso a scivolare indietro per cercare maggiore spinta in avanti usando anche la forza del piede e cercando di anticipare al massimo la spinta abbassando il tallone nella fase alta della pedalata.</p><p>Quindi resto della mia idea,se il piantone è più inclinato indietro si favorisce la spinta da dietro in posizione seduta e in presa alta (salita),ma si peggiora la prontezza a uscire in fuori sella,con il piantone più verticale si favorisce la spinta "da sopra" con i rapportoni perchè il punto di applicazione della forza sui pedali è più verticale e si favorisce la presa bassa tendendo ad accorciare il corpo con le braccia in trazione.</p><p>Questa posizione verticale del piantone inoltre rende più agevole l'inizio dell'uscita in fuorisella perchè il baricentro del ciclista risulta maggiormente ruotato verso il manubrio e rende l'avantreno più carico di peso in discesa,aumentando la la sensazione di controllo dell'anteriore nella fase di percorrenza di curva (un pò come in una moto stradale con i semimanubri avanzati e bassi).</p><p>Così mi è stato insegnato anni fà da gente estremamente competente del settore e così mi trovo io a livello di sensazioni...nulla toglie che possa sbagliarmi,non sono un telaista ne un biomeccanico e magari mi è stato insegnato male dal principio e ho sviluppato una concezione sbagliata della dinamica del mezzo bicicletta.</p><p>Quello che ho notato di sicuro è che si sente di più a livello di sensazione la differenza di mezzo grado di piantone tra un telaio e un altro piuttosto che mezzo cm di misura lineare.</p><p>Detto questo non voglio aver ragione per forza,anzi,,anche perchè usando rapporti old style il mio modo di pedalare è diverso da quello del 99% dei ciclisti moderni abituati alle compact,quindi smentitemi pure che non mi offendo,mi limito a riportare quanto mi è stato insegnato a suo tempo....</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="orsoarcubo, post: 3250289, member: 12160"] Io ho riportato quanto mi è stato detto in periodi remoti da Poccianti (che un bischero non era perchè,oltre che un grandissimo meccanico,si è fatto le ossa col signor Faliero Masi che qualcosa di telai ne sapeva...) quando mi misurò per farmi il Master su misura e mi consigliò le caratteristiche che avrebbe adottato lui (in pratica le stesse,con le dovute differenze di misure antropometriche,usate da molti atleti dalla Del Tongo). Stesse cose ha riportato Ugo De Rosa parlando con mio babbo qualche anno dopo a Cusano Milanino quando venne deciso che telaio fare e con che angoli e misure. Probabilmente con il sistema di pedalata attuale qualcosa sarà cambiato (materiali,rapporti,selle,tipi di pedali...),comunque nulla toglie che col 53x13 in pianura e con le braccia piegate e in trazione in presa bassa io scivolo in punta di sella e non arretro di certo,visto che la trazione anche sulle braccia tende a spostare il corpo in avanti...e in salita in presa alta,col busto verticale io ho sempre teso a scivolare indietro per cercare maggiore spinta in avanti usando anche la forza del piede e cercando di anticipare al massimo la spinta abbassando il tallone nella fase alta della pedalata. Quindi resto della mia idea,se il piantone è più inclinato indietro si favorisce la spinta da dietro in posizione seduta e in presa alta (salita),ma si peggiora la prontezza a uscire in fuori sella,con il piantone più verticale si favorisce la spinta "da sopra" con i rapportoni perchè il punto di applicazione della forza sui pedali è più verticale e si favorisce la presa bassa tendendo ad accorciare il corpo con le braccia in trazione. Questa posizione verticale del piantone inoltre rende più agevole l'inizio dell'uscita in fuorisella perchè il baricentro del ciclista risulta maggiormente ruotato verso il manubrio e rende l'avantreno più carico di peso in discesa,aumentando la la sensazione di controllo dell'anteriore nella fase di percorrenza di curva (un pò come in una moto stradale con i semimanubri avanzati e bassi). Così mi è stato insegnato anni fà da gente estremamente competente del settore e così mi trovo io a livello di sensazioni...nulla toglie che possa sbagliarmi,non sono un telaista ne un biomeccanico e magari mi è stato insegnato male dal principio e ho sviluppato una concezione sbagliata della dinamica del mezzo bicicletta. Quello che ho notato di sicuro è che si sente di più a livello di sensazione la differenza di mezzo grado di piantone tra un telaio e un altro piuttosto che mezzo cm di misura lineare. Detto questo non voglio aver ragione per forza,anzi,,anche perchè usando rapporti old style il mio modo di pedalare è diverso da quello del 99% dei ciclisti moderni abituati alle compact,quindi smentitemi pure che non mi offendo,mi limito a riportare quanto mi è stato insegnato a suo tempo.... [/QUOTE]
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