Ad agosto ho portato la ragazza sulle Dolomiti, a San Martino di Castrozza e dintorni dove tra l'altro quest'anno è passato il Giro, ed era la prima volta che provavo la Madone con questo genere di dislivello e su certi passi lunghi e ripidi. Ho fatto tutti i passi della zona ed ero curioso di capire come si sarebbe comportata una bici così spudoratamente aero in un contesto nel quale non c'è stato un singolo metro di pianura, o salita o discesa. Ne sono rimasto particolarmente contento perché non ho fatto più fatica né ho avuto difficoltà rispetto ad altre bici avute in passato, l'unico errore è stato tenere dietro l'11-28 che in certi passi con pendenze costanti oltre il 12% per km mi ha fatto sudare di più. Il 30 avrebbe aiutato. Avendo le Bora One copertoncino e avendo letto centinaia di discussioni sul potenziale pericolo in discesa con
ruote in carbonio e camera d'aria, ero curioso di capire come si comportassero. Non ho notato nessuna differenza rispetto a Roma e dintorni dove pedalo di solito. Frenata costante e sicura, qualche raro fischio ma prevalentemente silenziose, nessun problema di surriscaldamento, scoppio della camera d'aria o deformazione dei cerchi. Perfette prima e dopo ogni discesa. Deduco che dipenda quindi molto da come si frena, il che come al solito rende le opinioni che si leggono sui forum un'arma a doppio taglio, ci facciamo un'idea dei componenti sulla base di esperienze che possono essere anche diametralmente opposte rispetto al nostro modo di pedalare e di andare in bici.
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