capisco il tuo ragionamento, ma resta il fatto che al giorno d'oggi nessuno ti metterebbe su un 49 con stem da 110, ma qualsiasi negozio ti consiglierebbe un 51 con stem da 90. poi ovvio che se ormai hai già la bici e sei corto, metti uno stem più lungo e fine. fino ad una 15ina di anni fa invece la tendenza era, appunto, telaio il più piccolo possibile e cannotti ed attacchi lunghissimi
Bene, ci siamo capiti
Pedalo da una ventina di anni e mi piace seguire l'evoluzione del mezzo, le mie bici non hanno mai visto un meccanico, ho sempre comperato telai nudi e me li sono assemblati, l'attuale posizionamento è il risultato di anni di studio, modifiche e sperimentazioni, p.e. guido con i freni invertiti rispetto allo standard perchè è un setting che risponde meglio al mio modo di frenare, ora sto sperimentando la posizione tri con le aerobar e mi sto divertendo un sacco a trovare il migliore assetto (ci siamo quasi).
L'esempio Canyon, il supermercato delle bici dove puoi prendere solo quello che è nello scaffale già confezionato, è quanto di più distante ci sia dalla mia concezione di bicicletta e di ciclista, non li contesto ma non comprerei mai una bici da loro.
Tornando a bomba, effettivamente anni fa c'era la tendenza a prendere telai piccoli, ma in realtà era un'esigenza dei pro per avere la massima rigidità, prendevano una taglia in meno, a volte due, poi aggiustavano le misure con fuorisella enormi o pipe lunghissime, nel caso di ciclisti molto alti si raggiungevano valori assurdi con pipe da 130 - 140, basta vedere una foto di Cipollini per rendersene conto, oggi la tecnologia del carbonio non renderebbe più necessario questo approccio, ma si sa che i pro sono un mondo a parte.
Nel campo degli amatori questa tendenza divenne una moda, ma era solo uno scimmiottare i pro senza averne una reale esigenza, i venditori cavalcavano la tigre e proponevano quello che la massa voleva, oggi è cambiata la tendenza? Bene, i venditori si adattano e propongono in una mera logica commerciale.