"le misure teoriche del tuo telaio ideale sarebbero queste, dopodichè toccherà faticare un pochino per adattarsi a questa posizione che, seppur per te corretta, necessita di un adeguato incremento di tonicità muscolare e di flessibilità articolare, oltre che di una maggiore mobilità del bacino." Non so se si intendeva questo quando Mardot parlava del telaio come di un "apparecchio per denti" al quale bisogna adattarsi e non il contrario...
intendevo esattamente questo!
una volta determinate le misure e scelto l'assetto (da salita, da crono, ecc...) è l'atleta che deve tendere alla posizione e non la posizione all'atleta