Il giro è morto, lo ripeto da tempo: disegnato veramente con i piedi da un personaggio nemmeno degno di organizzare la garetta domenicale alla sagra della porchetta. Una cronoscalata senza senso all'utlimo giorno di corsa, che ha ammazzato tutte le tappe precedenti: i corridori di classifica ben sapevano che tutto si sarebbe giocato oggi e quindi la loro condotta di corsa è stata conseguente: con buona pace dei poveri tifosi ancora aggrappati all'illusione del ciclismo eroico e delle fughe di mezz'ora a 200 km dal traguardo. che vi piaccia o no il ciclismo è cambiato dalle imprese di coppi e bartali, fatevene una ragione. se vuole sopravvivere il giro deve essere ridotto di una settimana e disegnato con tappe più movimentate ed adatte al ciclismo moderno