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Bici e telai
Vi presento la mia nuova bici tuttofare
Testo
<blockquote data-quote="alboslr" data-source="post: 6615774" data-attributes="member: 73433"><p>Beh la geometria è la classica da bici da corsa degli anni ante 90'. Ti dico la mia; la geometria conta davvero tanto nel confort, soprattutto quando si va oltre al semplice asfalto rovinato; anche se non è tutto. La prima volta che sono salito su una gravel mi è sembrato di stare in poltrona, anche sullo sterrato leggero si viaggia senza troppi problemi. La cosa importante è non strafare, poiché se si va in sentieri più impegnativi si sente che non è la bici adatta.</p><p>Affermato che la geometria è importante perché crea le base alla comodità e alla sensazione di guida del mezzo, c'è anche da dire che l'altra parte della medaglia sono i tanti accorgimenti che vengono presi per rendere la bici più "dolce" sulle asperità del terreno. Te li elenco in ordine di importanza (IMHO):</p><p>- <strong>gomme</strong>. Ho riprovato i 23 sulla mia vecchia bici da corsa e mi sono domandato che cazzo mi ha detto la testa quando volevo montare i 19 perché pesavano di meno. Sentivo anche le piccole rughe dell'asfalto, un'agonia.</p><p>-<strong> pressione delle gomme</strong>. Devi trovare un buon trade off tra il tuo peso, il percorso, la comodità e la resistenza al rotolamento</p><p>- <strong>messa in sella</strong>. Se sei messo bene in sella avrai una distribuzione dei pesi ottimale e anche lo scarico del peso farà si che risulterà fattibile anche un percorso molto impervio.</p><p>- <strong>sella</strong>. Senza andare verso reggisella ammortizzati, c'è la possibilità di migliorare, anche di molto, la seduta cambiando sella. L'importante è che si adatti alla conformazione del bacino e delle nostra ossa ischiatiche. (io prima di trovare la mia sella ideale ne ho girate 5 -.- )</p><p><strong>- nastro manubrio</strong>. Può sembrare assurdo quando possa cambiare la sensazione alle mane cambiando semplicemente il nastro manubrio. Costo irrisorio e tanto risultato!</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="alboslr, post: 6615774, member: 73433"] Beh la geometria è la classica da bici da corsa degli anni ante 90'. Ti dico la mia; la geometria conta davvero tanto nel confort, soprattutto quando si va oltre al semplice asfalto rovinato; anche se non è tutto. La prima volta che sono salito su una gravel mi è sembrato di stare in poltrona, anche sullo sterrato leggero si viaggia senza troppi problemi. La cosa importante è non strafare, poiché se si va in sentieri più impegnativi si sente che non è la bici adatta. Affermato che la geometria è importante perché crea le base alla comodità e alla sensazione di guida del mezzo, c'è anche da dire che l'altra parte della medaglia sono i tanti accorgimenti che vengono presi per rendere la bici più "dolce" sulle asperità del terreno. Te li elenco in ordine di importanza (IMHO): - [B]gomme[/B]. Ho riprovato i 23 sulla mia vecchia bici da corsa e mi sono domandato che cazzo mi ha detto la testa quando volevo montare i 19 perché pesavano di meno. Sentivo anche le piccole rughe dell'asfalto, un'agonia. -[B] pressione delle gomme[/B]. Devi trovare un buon trade off tra il tuo peso, il percorso, la comodità e la resistenza al rotolamento - [B]messa in sella[/B]. Se sei messo bene in sella avrai una distribuzione dei pesi ottimale e anche lo scarico del peso farà si che risulterà fattibile anche un percorso molto impervio. - [B]sella[/B]. Senza andare verso reggisella ammortizzati, c'è la possibilità di migliorare, anche di molto, la seduta cambiando sella. L'importante è che si adatti alla conformazione del bacino e delle nostra ossa ischiatiche. (io prima di trovare la mia sella ideale ne ho girate 5 -.- ) [B]- nastro manubrio[/B]. Può sembrare assurdo quando possa cambiare la sensazione alle mane cambiando semplicemente il nastro manubrio. Costo irrisorio e tanto risultato! [/QUOTE]
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