News Vingegaard schianta tutti e consolida la maglia gialla

sembola

Velocista
22 Aprile 2004
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Siena
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Bici
verde
Sono di bocca buona, mi accontento che non raccontino balle e sarei già soddisfatto.
Per quanto riguarda insinuare il dubbio, devono vendere ...
Il problema è che l'auspicio (che non raccontino balle) contrasta con l'interesse (creare la controversia per vendere). Del resto non è una novità, l'aforisma per cui non si deve mai lasciare che la verità rovini una bella storia è stato coniato da Mark Twain.


 

cezar23

Apprendista Passista
30 Giugno 2009
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Questa cosa l'ho sentita dire diverse volte. Ma a me sembra il contrario. Quando Pogacar vinse la crono del 2020, VanAert e Dumoulin dissero che la ritenevano una prestazione impossibile, ammiccando al doping senza dirlo. Su Vingegaard, a parte troll che parlano di mutanti sui forum, non ho sentito illazioni (né le ho cercate, ma dubito ci siano tante teorie come sulla Slovenia, su cui la stampa francese ricama da anni).

Secondo me anche in questo caso non è che sul forum ci siano poi tutti questi dubitatori, al contrario quasi una voglia di cercarli. Ho analizzato sul forum prestazione di Vingegaard, senza scrivere (o pensare) al doping, qualcuno l'ha presa come un atto di lesa maestà. Il doping non si decide sulle prestazioni ed in realtà neanche sui soli controlli. Si decide nelle inchieste sul doping, che sempre più spesso includono prove che _non_ sono controlli (vedere caso Valverde come esempio tipico).

Infine vorrei chiarire una cosa. Ossia che la prestazione è quella cronometrica. Il 'dato' vero è quello dato dal crono. C'è un PM-centrismo e un FTP-centrismo (dovuti forse a zwift?) che rappresentano una semplificazione di ciò che è la performance. Quindi i dati che contano, sono quelli disponibili e almeno in parte visibili a tutti. I tempi, i distacchi, le capacità di recupero etc. I dati del PM sono piuttosto uno strumento per l'atleta.
La prestazione nella crono è in parte figlia della condizione/approccio poco performante dello sloveno.
Fosse stato meglio non avrebbe sicuramente vinto ma forse il distacco sarevve stato sotto il minuto. Lo sloveno anche mezzo lesso ha dato 50 secondi a VWA
 
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cezar23

Apprendista Passista
30 Giugno 2009
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Il problema è che l'auspicio (che non raccontino balle) contrasta con l'interesse (creare la controversia per vendere). Del resto non è una novità, l'aforisma per cui non si deve mai lasciare che la verità rovini una bella storia è stato coniato da Mark Twain.
Senza scomodare Twain, basta citare il clickbait per capire il perché le testate online scrivono articoli palesemente sensazionalistici.
 

longjnes

Maglia Rosa
10 Luglio 2008
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Gianni2
Comunque finché ha vinto lo sloveno, tutte queste pippe mentali non mi sembra di averle lette.
In un passato molto recente c'erano dubbi, anche alimentati da altri DS rosiconi, per le prestazioni di una squadra, ma la squadra ha continuato a vincere e perdere.
Fossi complottista mi farei delle domande sull'exploit (tutto insieme) dei ciclisti di una stessa piccola nazione, che numericamente parlando ha un "alto tasso" di campioni rispetto alla risicata popolazione, ma non essendo un complottista continuo a vedermi le gare con estremo interesse
per analogia mi domanderei anche perche un paese come l'italia in cui il ciclismo è radicato non riesce più a sfornare motori buoni. pensare che nel mondo amatoriale non andiamo cosi male nei primi 15 alla Oetztaler c'erano ben 7 italiani. quindi vuol dire che il movimento è buono. certo le giovanili fanno fatica appese sempre più alla passione di patron oramai 70enni e 80enni. ma sembra impossibile che con la quantità di ciclisti in italia non siamo in grado di sfornare una presenza decente tra i pro.
 

jan80

Ammiraglia
3 Marzo 2008
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bassano del grappa
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Colnago
Comunque strana quanto volete,ma le differenze esistono,anche nelle GF i primi sembra facciono numeri pazzeschi rispetto a chi molto meno dotato,eppure se paragonati a questi top del Tuor sembrerebbero scarsoni che non sanno neppure andare in bici.
Capisco si debba mettere sempre in dubbio tutto,ma una cosa e' certa,Vingegaard e Pogacar non fanno cose diverse da quelle che magari puo' fare Yates o Gaudu per dire......semplicemente sono piu' forti
 

makkio

Apprendista Velocista
27 Agosto 2014
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Wilier Evasion
per analogia mi domanderei anche perche un paese come l'italia in cui il ciclismo è radicato non riesce più a sfornare motori buoni. pensare che nel mondo amatoriale non andiamo cosi male nei primi 15 alla Oetztaler c'erano ben 7 italiani. quindi vuol dire che il movimento è buono. certo le giovanili fanno fatica appese sempre più alla passione di patron oramai 70enni e 80enni. ma sembra impossibile che con la quantità di ciclisti in italia non siamo in grado di sfornare una presenza decente tra i pro.
i motori sicuramente ci sono, ma nella stragrandissima maggioranza dei casi anzichè fare i ciclisti fanno i medici, agricoltori, ingegneri, camionisti eccetera :))):

del resto intraprendere la strada del ciclismo professionistico da ben poche garanzie a fronte di molti sacrifici, visto che in italia non solo non abbiamo giovanili di livello, ma soprattutto non abbiamo squadre wt
 

Lumi

Scalatore
8 Novembre 2020
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Colnago V3Rs
per analogia mi domanderei anche perche un paese come l'italia in cui il ciclismo è radicato non riesce più a sfornare motori buoni. pensare che nel mondo amatoriale non andiamo cosi male nei primi 15 alla Oetztaler c'erano ben 7 italiani. quindi vuol dire che il movimento è buono. certo le giovanili fanno fatica appese sempre più alla passione di patron oramai 70enni e 80enni. ma sembra impossibile che con la quantità di ciclisti in italia non siamo in grado di sfornare una presenza decente tra i pro.
L’italia non è un paese per giovani
 

martin_galante

Nel Gruppetto
24 Ottobre 2017
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cletta
Allora, facciamo un esempio, oggi la disidratazione programmata non è considerata una pratica illegale. Un giorno sicuramente ci sarà qualcuno che la contesterà, e facilmente finirà nella lista delle pratiche proibite.
Cosa fai, punisci tutti quelli che l'hanno fatta prima?
Non mi pare sia un esempio pertinente. Io ho scritto che ciò che è vietato oggi non è semplicemente una lista di sostanze. Per cui ci sono sostanze/pratiche non note in letteratura ma che sono comunque vietate per esempio per il modo in cui sono praticate (es. endovena) o per i risultati che sortiscono (es. ematocrito cronicamente elevato).

L'esempio che fai tu si riferisce invece alla retroattività di una norma, che in genere non si applica mai.
 

leandro_loi

Velocista
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dovunque si possa pedalare
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Non mi pare sia un esempio pertinente. Io ho scritto che ciò che è vietato oggi non è semplicemente una lista di sostanze. Per cui ci sono sostanze/pratiche non note in letteratura ma che sono comunque vietate per esempio per il modo in cui sono praticate (es. endovena) o per i risultati che sortiscono (es. ematocrito cronicamente elevato).

L'esempio che fai tu si riferisce invece alla retroattività di una norma, che in genere non si applica mai.
ti sei inserito in un discorso in cui si parlava della legittimità della retroattività di una norma.
 

servarel

Passista
20 Gennaio 2009
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la leggenda narra che esista, ma, come per il mio
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con RUOTE in numero di...mah...DUE?
pensare che nel mondo amatoriale non andiamo cosi male nei primi 15 alla Oetztaler c'erano ben 7 italiani. quindi vuol dire che il movimento è buono. certo le giovanili fanno fatica appese sempre più alla passione di patron oramai 70enni e 80enni.
proprio per quello che hai scritto.
A parte che definire la qualitá del movimento dagli arrivi alla oetztaler, o da qualsiasi altra granfondo, amatoriale, é fuorviante, visto che sono signori che dal ciclismo agonistico vero, cioé quello di cui si sta parlando sono fuori, o mai entrati o usciti, e generalmente anche non piú di primo pelo, ma le giovanili fanno fatica e sono appese alla passione di alcuni, perché girani pochi soldi, cosa che invece non avviene nelle gran fondo, amatoriali.

Non confondiamo i due mondi, agonistico da cui iniziano i giovani che diventeranno pro, ed amatoriale
 

longjnes

Maglia Rosa
10 Luglio 2008
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Gianni2
l'antidoping passeggia a debita distanza dal doping
Non sono un esperto ne la materia mi appassiona ma per mia comprensione ci sono diverse dinamiche.

1) la corruzione: atleti che si dopano, ma una rete corruttiva su diversi livelli fa si che non vengano mai scoperti es. lance armstrong

2) traffico di farmici illegali: alcune delle sostanze dopanti in lista sono risconosciute nelle analisi, non per i residui dei principi attivi che magari si possono trovare in natura nel corpo umano in concentrazioni più o meno elevate, ma grazie a traccianti messi dalle case farmaceutiche prodruttici che seguono il protocollo dell'agenzia mondiale del farmaco. bene è stato dimostrato che ci sono case farmaceutiche per lo piu di paesi dell'est che immettono farmaci illegali senza traccianti. e cosi a più di qualcuno è stato trovato epo in valigia senza tracciante.
3) vale il principio che tutto quello che non è in lista doping, non è oggi doping quindi per definizione non si può dire che uno si sta dopando anche se sta migliorando le sue prestazioni facendo ricorso a pratiche che le migliorano e che magari non sono accessibili ad altri atleti. però anche qua c'è da dire che se nel 2023 una squadra ha trovato l'uovo di colombo, probailmente quell'uovo sarà disponibile a più squadre l'anno successivo. Non credo che i segreti abbiano vita lunga nellambiente. caso mai è una questione di budget e magari non tutte le squadre riescono ad accedere.

4) chi parla di migliore allenamento alla 3° settimana del tour è forse qualcuno che non va in bici o vuole- confondere , l'allenamento ti serve per le prime 4-5 tappe, poi emergono e diventano predominanti le capacita di recupero e le pratiche del durante nella gestione della corsa a tappe, compreso l'alimentazione e le pratiche di defaticamento (non di allenamento) e la gestione oculata degli sforzi, il monitoraggio dei valori biologici. 20 giorni a tutta a sfasciarsi i muscoli non possono essere allenati.

5) forse molto altro di cui non so.

6) io guardo le corse, sono assolutamente convinto che ogni epoca di campioni ha avuto le sue pratiche che poi sono entrate nella lista negli anni a venire. riavvolgere il nastro e ricorrere il tour 1970 con i corridori di allora e le regole di oggi è impossibile, quindi non toglietemi il giochino e non rompete troppo i maroni :mrgreen:
 

leandro_loi

Velocista
20 Luglio 2019
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Cosa è la disidratazione programmata e a cosa serve?
una pratica introdotta qualche anno fa (si cominciava mi pare a parlarne nel 2019) in cui si valuta una parziale disidratazione ai fini della performance in cui il guadagno della diminuzione di peso fino ad un certo punto sopravanza la perdita di efficienza metabolica data dalla disidratazione.
 
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gasht

Maglia Amarillo
6 Febbraio 2005
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con gruppi shimano
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servarel

Passista
20 Gennaio 2009
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la leggenda narra che esista, ma, come per il mio
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per analogia mi domanderei anche perche un paese come l'italia in cui il ciclismo è radicato non riesce più a sfornare motori buoni. pensare che nel mondo amatoriale non andiamo cosi male nei primi 15 alla Oetztaler c'erano ben 7 italiani. quindi vuol dire che il movimento è buono. certo le giovanili fanno fatica appese sempre più alla passione di patron oramai 70enni e 80enni. ma sembra impossibile che con la quantità di ciclisti in italia non siamo in grado di sfornare una presenza decente tra i pro.
vado OT, giacchè l'argomento su cui si stava dibattendo è un altro, ma ti giro un'interessante commento di un amico che è dentro una squadra continental:

"Quest'anno con (alcune centinaia di migliaia di) euro di budget in (squadra continental) riescono si e no ad andare a correre e finire le corse.

GF e cagate varie hanno fagocitato il mercato delle sponsorizzazioni e non ci sono più risorse per chi avvia i giovani allo sport.

Fare una corsa juniores attorno al campanile oggi, se ti va bene, non ti costa meno di 8mila euri

Manca poi una programmazione moderna, manca la multidisciplinarietà, ci sono troppi procuratori che pensano di aver scovato il campione di turno.
Molti hanno il procuratore da allievi (15/16 anni), perché se vanno un minimo più degli altri, cercano lo squadrone di turno.

Dovrebbero fare meno corse del cazzo e più qualità. Già da juniores tagli dieci corse all'anno e con quello che risparmi li porti al nord a prendere vento e cotês

Ci sono programmi Erasmus studio-sport che lasciano valangate di soldi non richiesti perché tanti nemmeno lo sanno.
E la maggior parte di chi corre nelle giovanili, studia."
 
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gasht

Maglia Amarillo
6 Febbraio 2005
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con gruppi shimano
Non sono un esperto ne la materia mi appassiona ma per mia comprensione ci sono diverse dinamiche.

1) la corruzione: atleti che si dopano, ma una rete corruttiva su diversi livelli fa si che non vengano mai scoperti es. lance armstrong

2) traffico di farmici illegali: alcune delle sostanze dopanti in lista sono risconosciute nelle analisi, non per i residui dei principi attivi che magari si possono trovare in natura nel corpo umano in concentrazioni più o meno elevate, ma grazie a traccianti messi dalle case farmaceutiche prodruttici che seguono il protocollo dell'agenzia mondiale del farmaco. bene è stato dimostrato che ci sono case farmaceutiche per lo piu di paesi dell'est che immettono farmaci illegali senza traccianti. e cosi a più di qualcuno è stato trovato epo in valigia senza tracciante.
3) vale il principio che tutto quello che non è in lista doping, non è oggi doping quindi per definizione non si può dire che uno si sta dopando anche se sta migliorando le sue prestazioni facendo ricorso a pratiche che le migliorano e che magari non sono accessibili ad altri atleti. però anche qua c'è da dire che se nel 2023 una squadra ha trovato l'uovo di colombo, probailmente quell'uovo sarà disponibile a più squadre l'anno successivo. Non credo che i segreti abbiano vita lunga nellambiente. caso mai è una questione di budget e magari non tutte le squadre riescono ad accedere.

4) chi parla di migliore allenamento alla 3° settimana del tour è forse qualcuno che non va in bici o vuole- confondere , l'allenamento ti serve per le prime 4-5 tappe, poi emergono e diventano predominanti le capacita di recupero e le pratiche del durante nella gestione della corsa a tappe, compreso l'alimentazione e le pratiche di defaticamento (non di allenamento) e la gestione oculata degli sforzi, il monitoraggio dei valori biologici. 20 giorni a tutta a sfasciarsi i muscoli non possono essere allenati.

5) forse molto altro di cui non so.

6) io guardo le corse, sono assolutamente convinto che ogni epoca di campioni ha avuto le sue pratiche che poi sono entrate nella lista negli anni a venire. riavvolgere il nastro e ricorrere il tour 1970 con i corridori di allora e le regole di oggi è impossibile, quindi non toglietemi il giochino e non rompete troppo i maroni :mrgreen:
punto 1 su tutti.

chi ha i soldi paga o comunque fa pressione.

è sempre stato così.
dall'arrivo degli inglesi 10 anni fa tutto tace per i big mentre vengono fermati per epo corridori di terza quarta fascia.
la prendono per arrivare ultimi.
 
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sembola

Velocista
22 Aprile 2004
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Siena
www.sembola.it
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Senza scomodare Twain, basta citare il clickbait per capire il perché le testate online scrivono articoli palesemente sensazionalistici.
Ho scomodato Twain per far notare come il fenomeno non sia esclusivamente moderno e come il ruolo dei "professionisti" dell' informazione sia soggetto alle stesse pressioni da sempre...
 

max_max

via col vento
17 Giugno 2013
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Napoli
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Trek Emonda SL8 DA
Il ragionamento per cui dovrei rinunciare a divertirmi a vedere queste imprese anche se non ho certezze sull’antidoping non lo ho capito.

Non sono arrivato alla conclusione che questi atleti siano dopati, spero non lo siano, ma non sono certo che fra qualche anno non si dimostri il contrario, perche’ è gia’ successo, non perche’ mi piace coltivare complotti sul nulla.
Se hai il sospetto che la competizione sia falsata, che sfizio c'è a guardarla? La domanda che mi/ti pongo è questa. Ti resterà sempre il dubbio che non ti permetterà di godere della grande impresa (come sta avvenendo in questo momento, visto che siamo qui a parlarne). A meno che la speranza non sia quella del carneade che una volta su cento batte il campione imbroglione, e ci si esalta per quello.

Spero di aver chiarito il pensiero e, soprattutto, spero che il tutto non diventi come il calcio, che continua a muovere le folle (ahimè, presente) malgrado l'evidente marcio che c'è