Se i vari moderatori , pensano che il mio post. sia politico , possono cancellarlo , ma la mia intenzione è far conoscere il vero valore morale di queste persone e del loro rappresentante il grande Gianni Bugno.
"I ciclisti italiani che rientrano nella categoria pagheranno le tasse, come le dovrebbero pagare tutti". Gianni Bugno, presidente dell'Associazione corridori ciclisti professionisti italiani. assicura che i corridori sono pronti a fare la loro parte pagando il contributo di solidarieta', previsto dal governo nella manovra appena varata. "Non so di preciso quanti siano i corridori professionisti italiani che hanno un reddito superiore alle cifre previste, ma sicuramente ci sono".
"Sono sicuro che i ciclisti italiani, almeno quelli che hanno la residenza in Italia, siano pronti a versare questo contributo. I corridori che rientrano nella categoria pagheranno le tasse come le dovrebbero pagare tutti", aggiunge. La misura straordinaria prevista dal governo sta creando polemiche fra club e giocatori nel mondo del calcio. Nel ciclismo, a quanto pare, non dovrebbero esserci problemi. "I team in questo caso non c'entrano. Se si dovra' pagare questa tassa, si paghera' al netto", e' il parere di Bugno.
Secondo il n.1 dell'Accpi e' giusto che anche gli atleti facciano la propria parte: "Come professionisti che percepiscono un reddito di quella entita', se sono tenuti al pagamento di un contributo ulteriore, come richiesto, specialmente in un momento di difficolta' come questo, devono pagare come tutti i cittadini". Mercoledì il ministro della Semplificazione normativa Roberto Calderoli ha definito i calciatori una "casta di viziati" e minacciato di raddoppiare l'aliquota del contributo di solidarieta' ai giocatori che parlano di sciopero. Bugno si dice d'accordo con le parole del ministro: "L'intervento di Calderoli secondo me e' stato giusto. Non ci possono essere delle categorie speciali, piene di privilegi, che vivono fuori dalla societa'", conclude.
"I ciclisti italiani che rientrano nella categoria pagheranno le tasse, come le dovrebbero pagare tutti". Gianni Bugno, presidente dell'Associazione corridori ciclisti professionisti italiani. assicura che i corridori sono pronti a fare la loro parte pagando il contributo di solidarieta', previsto dal governo nella manovra appena varata. "Non so di preciso quanti siano i corridori professionisti italiani che hanno un reddito superiore alle cifre previste, ma sicuramente ci sono".
"Sono sicuro che i ciclisti italiani, almeno quelli che hanno la residenza in Italia, siano pronti a versare questo contributo. I corridori che rientrano nella categoria pagheranno le tasse come le dovrebbero pagare tutti", aggiunge. La misura straordinaria prevista dal governo sta creando polemiche fra club e giocatori nel mondo del calcio. Nel ciclismo, a quanto pare, non dovrebbero esserci problemi. "I team in questo caso non c'entrano. Se si dovra' pagare questa tassa, si paghera' al netto", e' il parere di Bugno.
Secondo il n.1 dell'Accpi e' giusto che anche gli atleti facciano la propria parte: "Come professionisti che percepiscono un reddito di quella entita', se sono tenuti al pagamento di un contributo ulteriore, come richiesto, specialmente in un momento di difficolta' come questo, devono pagare come tutti i cittadini". Mercoledì il ministro della Semplificazione normativa Roberto Calderoli ha definito i calciatori una "casta di viziati" e minacciato di raddoppiare l'aliquota del contributo di solidarieta' ai giocatori che parlano di sciopero. Bugno si dice d'accordo con le parole del ministro: "L'intervento di Calderoli secondo me e' stato giusto. Non ci possono essere delle categorie speciali, piene di privilegi, che vivono fuori dalla societa'", conclude.