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Testo
<blockquote data-quote="Gianka1964" data-source="post: 5328146" data-attributes="member: 40322"><p>alla fine ce l'ho fatta, sono salito in cima allo Zoncolan senza mettere piede a terra!! ma alla fine è stata durissima!!</p><p>Sono salito dal versante di Sutrio, per fare quello di Ovaro dovrebbero togliermi come minimo 20 anni, considerando la fatica che ho fatto a salire da Sutrio nemmeno ci potrei pensare.</p><p>Non pensavo che il finale fosse così tremendo, l'anno scorso a condizione più o meno simile avevo scalato il Mortirolo da Mazzo, ma non ebbi tutta sta sofferenza, neppure paragonabile.</p><p>I primi 10 km, fino agli impianti di risalita, agevoli; pendenza che varia dal 7 al 11% sono salito appositamente sottoritmo col 28 dietro</p><p>Poi una volta giunto alla rotonda degli impianti la musica è cambiata di brutto.</p><p>Gli ultimi 3.500 metri sono terribili, gli ultimi 700 poi infernali</p><p>Fino all'ultimo km ove c'è una baita con l'insegna dell'altimetria di 1.600 metri una stradina stretta e tortuosa con strappi al 20% intervallati però da settori più morbidi anche se spesso in doppia cifra. Dura, ma salendo sui pedali a tratti l'ho gestita con lucidità; la paragonerei al pezzo finale di San Pellegrino in Alpe della Garfagnana</p><p>Ma dalla baita so cavoli.....un breve tratto pianeggianmte presenta il salato conto dietro la curva. Ora capisco perchè Glberto Simoni lo descrisse come l'ultimo km più duro della sua carriera ciclistica.</p><p>Pazzesco, non mi ricordo di aver mai visto nel mio rilevatore di pendenza una cifra inferiore al 18% e ricordo addirittura un paio di segnalazioni al 23%</p><p>La ruota anteriore che si impennava, io sono salito a tratti a zig zag x tagliare la pendenza, ma una volta sono uscito dall'asfalto rischiando concretamente di andare per terra.</p><p>Poi non ricordo bene cosa successo in quel momento, tanta era la fatica e la perdita completa di lucidità.</p><p>Ricordo che quando sono arrivato in cima, senza mai metter piedi a terra, son rimasto una decina di minuti, in stato di rimambimento.....</p><p>Ovvio che una volta recuperata la lucidità ho provato un enorme soddisfazione, io che 5 anni orsono avevo ripreso ad andare in bdc e facevo fatica sulle dolci colline di casa, ero salito sullo Zoncolan<img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/beer.gif" class="smilie" loading="lazy" alt="o-o" title="Beer o-o" data-shortname="o-o" /></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Gianka1964, post: 5328146, member: 40322"] alla fine ce l'ho fatta, sono salito in cima allo Zoncolan senza mettere piede a terra!! ma alla fine è stata durissima!! Sono salito dal versante di Sutrio, per fare quello di Ovaro dovrebbero togliermi come minimo 20 anni, considerando la fatica che ho fatto a salire da Sutrio nemmeno ci potrei pensare. Non pensavo che il finale fosse così tremendo, l'anno scorso a condizione più o meno simile avevo scalato il Mortirolo da Mazzo, ma non ebbi tutta sta sofferenza, neppure paragonabile. I primi 10 km, fino agli impianti di risalita, agevoli; pendenza che varia dal 7 al 11% sono salito appositamente sottoritmo col 28 dietro Poi una volta giunto alla rotonda degli impianti la musica è cambiata di brutto. Gli ultimi 3.500 metri sono terribili, gli ultimi 700 poi infernali Fino all'ultimo km ove c'è una baita con l'insegna dell'altimetria di 1.600 metri una stradina stretta e tortuosa con strappi al 20% intervallati però da settori più morbidi anche se spesso in doppia cifra. Dura, ma salendo sui pedali a tratti l'ho gestita con lucidità; la paragonerei al pezzo finale di San Pellegrino in Alpe della Garfagnana Ma dalla baita so cavoli.....un breve tratto pianeggianmte presenta il salato conto dietro la curva. Ora capisco perchè Glberto Simoni lo descrisse come l'ultimo km più duro della sua carriera ciclistica. Pazzesco, non mi ricordo di aver mai visto nel mio rilevatore di pendenza una cifra inferiore al 18% e ricordo addirittura un paio di segnalazioni al 23% La ruota anteriore che si impennava, io sono salito a tratti a zig zag x tagliare la pendenza, ma una volta sono uscito dall'asfalto rischiando concretamente di andare per terra. Poi non ricordo bene cosa successo in quel momento, tanta era la fatica e la perdita completa di lucidità. Ricordo che quando sono arrivato in cima, senza mai metter piedi a terra, son rimasto una decina di minuti, in stato di rimambimento..... Ovvio che una volta recuperata la lucidità ho provato un enorme soddisfazione, io che 5 anni orsono avevo ripreso ad andare in bdc e facevo fatica sulle dolci colline di casa, ero salito sullo Zoncolano-o [/QUOTE]
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