Alimentazione salite lunghe

dacosmicegg

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28 Luglio 2012
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Canyon Ultimate CF SL---Fondriest Domino Plus
Vado in bici da 5 anni,ma questo è il primo anno in cui effettivamente sto monitorando con attenzione i tempi che faccio in salita e i miglioramenti rispetto al passato.
Sabato scorso sono salito al santuario di Montevergine,una salita di 17 km, con medie intorno al 4,5,6 percento,con qualche punta sull'8 e 10 percento. Una salita tranquilla per le pendenze ma che ovviamente va ben gestita per la lunghezza.
Prima di iniziare la salita ho voluto "testare" (visto che di solito uso cibo normale) una barretta Powerbar Energize C2max. Effetto placebo o meno ho attaccato la salita davvero bene,ottima andatura e superavo un sacco di ciclisti (che avevano cominciato la salita prima di noi,avendoci sorpassati quando eravamo fermi a una fontana),mi sento pieno di energie, spingo forte ma allo stesso tempo gestisco. Durante la salita bevo ogni pochissimo alternativamente acqua liscia e sali minerali,poco e spesso così da non imballare lo stomaco.
Come ho detto sopra,la salita è molto lunga e a circa 3/4 della salita,quella spinta energetica che sentivo all'inizio svanisce. Non vado in crisi,però sento una bella differenza. Comunque sia finisco la salita senza problemi e con un tempo soddisfacente per me.
La domanda che mi pongo a questo punto è: se la salita è così lunga,per evitare un calo di energie del genere bisogna alimentarsi,magari con qualche altra barretta o gel? Ovviamente parlo di fare la salita mantenendo uno sforzo medio alto,perchè a salire su con un'andatura bassa non ci sarebbero stati problemi.

Sono curioso di sapere come la pensate a riguardo e come affrontereste una salita del genere.
 

stambe

Scalatore
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Kuota - Scott scale
Se cercassi di "fare il tempo" prenderei un gel appena prima e uno a metà salita, (se la salita prevede un dislivello sopra i 1200 d+).
Almeno così ho fatto in una cronoscalata un paio di settimane fa... Non ho avuto cali...
 

gabrybe

Apprendista Cronoman
25 Marzo 2006
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cletta
la barretta subito prima della salita è inutile o quasi, al max puoi prendere come suggerito un gel poco prima ed uno a metà salita, ricordandoti di assumere contemporaneamente sufficiente acqua per facilitarne l'assimilazione.

Se fai una sola salita, cibi solidi probabilmente non ti servono, cura piuttosto il pasto precedente...

Diverso è se il tuo giro prevede chilometraggi elevati e/o più salite, lì barrette/panini servono eccome.
 

dacosmicegg

Apprendista Velocista
28 Luglio 2012
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Canyon Ultimate CF SL---Fondriest Domino Plus
L'uscita in questione è questa http://www.strava.com/activities/324394348
Fondamentalmente all'andata si sale quasi sempre,si culmina con la salita di cui vi ho parlato fino a quota 1200 metri e poi si torna indietro.
Prima c'è solo una salita di 3-4 km al 6% di media (fatta anche quella alla ricerca del "tempo"). Oltre alla colazione prima di partire,ho mangiato una barretta di cereali intorno ai 35 km,quindi quasi 10 km prima di iniziare la salita di Montevergine.
 

Gamba_tri

via col vento
29 Marzo 2005
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Barco Spirit-Xcr - Cannondale Synapse carbon
dopo quanto tempo dall'inizio uscita avevi iniziato la salita? regola generale dice di iniziare a mangiare dopo 1:30-2 h di uscita. Sotto questa durata direi che, se non eri già a corto di zuccheri per pasto/colazione insufficiente, la barretta ha fatto, più che altro, un effetto placebo.
 

dacosmicegg

Apprendista Velocista
28 Luglio 2012
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Canyon Ultimate CF SL---Fondriest Domino Plus
la barretta che ha usato è una sorta di Gel solidificato (è un impasto estruso)...tempi di assimilazione abbastanza rapidi...


quanto lunga, in termini di tempo, questa salita?

La salita totale è durata un ora e un minuto (secondo il segmento strava),ma i primi due km circa fatti a passeggiata,ci siamo fermati alla fontana,ho mangiato la barretta in questione e siamo ripartiti. Da lì circa 15km con soli 3-400 metri di discesa nella prima parte,poi si sale e basta. Dalla fine di questo tratto di discesa 33 minuti. Io ho iniziato a spingere da poco dopo la fontana.
 

dacosmicegg

Apprendista Velocista
28 Luglio 2012
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Canyon Ultimate CF SL---Fondriest Domino Plus
la barretta che ha usato è una sorta di Gel solidificato (è un impasto estruso)...tempi di assimilazione abbastanza rapidi...


quanto lunga, in termini di tempo, questa salita?

Infatti non sembra una barretta, mi è sembrata una specie di impasto,molto zuccherino. Comunque mi è piaciuto e ne comprerò altre. Quelle che invece eviterò di comprare sono le barrette Powerbar di cereali semplici (natural energy),che non hanno nulla in più rispetto a barrette di cereali normali e eventualmente si possono anche fare in casa.

Ho riportato il link dell'uscita su strava, un ora totale di salita,e direi circa 40 minuti sui quali ho spinto forte.
 

never give up!

max_good
9 Gennaio 2010
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La salita totale è durata un ora e un minuto (secondo il segmento strava),ma i primi due km circa fatti a passeggiata,ci siamo fermati alla fontana,ho mangiato la barretta in questione e siamo ripartiti. Da lì circa 15km con soli 3-400 metri di discesa nella prima parte,poi si sale e basta. Dalla fine di questo tratto di discesa 33 minuti. Io ho iniziato a spingere da poco dopo la fontana.

in un ora ci potrebbe stare una leggera introduzione di cho a metà (un gel), ma hai anche preso i così detti sali, che hanno comunque una base glucidica, quindi IMHO sufficiente quello che hai preso, il leggero calo che hai notato non lo attribuirei alla mancanza di alimentazione, se hai fatto un ritmo abbastanza elevato ci sta un po' di calo, è sempre 1h di salita...
 

MBerge

Velocista
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Io le barrette invece in bici proprio non riesco a buttarle giù... Ma è un problema generalizzato con i cibi solidi.
Se faccio giri lunghi e impegnativi, over 100 con D+ 2000, cerco di mangiare una colazione sostanziosa (latte, yogurt, fette biscottate con marmellata) un'ora prima di partire. Poi mi preparo dei paninetti fatti con una fetta di pan carrè tagliata a metà, e dentro ci metto marmellata, nutella, prosciutto cotto e maionese, prosciutto crudo... Mi programmo il tempo stimato dell'uscita e me ne faccio uno all'ora. In questo modo essendo piccoli ma nutrienti riesco comunque ad alimentarmi con cibi solidi. Oltre a ciò, grazie alla cognata ed a mio nipotino ho scoperto i meravigliosi fruttini plasmon. Me ne sono fatto fare una scorta di una quindicina: sono come dei gel, quindi riesco ad assimilarli molto facilmente, ovviamente non danno alcun supporto energetico, ma mi aiutano a curare l'alimentazione in bici. Tutto questo, abbinato ad un sorso d'acqua ogni 10-15 minuti mi è sempre bastato.
Poi però il 6 giugno ho deciso di fare il Colle dei Morti, 20 km al 7 % medio (http://www.strava.com/segments/1660294?filter=overall), la prima volta che lo affrontavo da quel versante, teoricamente il più facile. Attaccata la salita dopo 60 km, con un dislivello accumulato di circa 7/800 metri, fin da subito mi sono completamente mancate le gambe e sono andato in crisi. E mi ero alimentato come mio solito, sono abbastanza allenato ecc. Ho semplicemente patito un periodo di forte stress, unito ad un caldo molto fastidioso (27 gradi circa). Ho fatto la salita a 500 di VAM (mi sono comunque fermato lungo la salita una mezz'oretta, una volta in un bar e una volta a soccorrere un membro del forum che aveva forato). E' stato un calvario. Finita la discesa, dopo aver fatto 100 km, e me ne mancavano 30 di piano per arrivare a casa, mi è venuto un attacco di stomaco e ho dovuto farmi venire a prendere.
Da lì ho deciso di non fare più uscite del genere senza supporti energetici, così ho comprato dei gel della Enervit, un barattolo di polveri isotoniche da sciogliere in borraccia con maltodestrine e sali, che con il caldo estivo sono indispensabili, ed il tubetto enervit con le tavolette masticabili con carboidrati e vitamine. Fin'ora nelle uscite che sono seguite (non ho più fatto lunghi comunque) ho sfruttato solo i sali, il resto me lo porto dietro nel caso di una cotta improvvisa...
Resta il fatto che su una salita come quella da te descritta, di 17 km sì, ma con tempi di scalata di circa un'ora, a mio modo di vedere le cose è di fondamentale importanza alimentarsi bene, ma non sono così fondamentali prodotti a supporto energetico (a parte come ti dicevo le eventuali giornate storte, che prima o poi capitano a tutti). Soprattutto perchè vedendo su strava i giri che fai sei ben allenato, anche con i lunghi... Quindi per me è stato solo effetto placebo o-o
 

tonippo

Novellino
30 Settembre 2014
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salerno
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wilier xp
ciao anch'io come te ho fatto la stessa salita (magari potremmo rifarla insieme). Come te ho mangiato solo una barretta e ho bevuto acqua e fruttosio, ma nell'ultimo tratto di salita ho sentito un calo delle enegie.Ho ordinato dei gel che userò la prossima volta che farò Montevergine, poi ti faccio sapere come è andata.
 

mag

Maglia Rosa
19 Agosto 2012
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Lontano da voi
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solo 2
le c2max le ho usate per oltre un anno, sono barrette estremamente performanti e anche ad elevata qty di carbo.
per questa situazione sono la scelta migliore, escludendo i gel.
ma per una salita concordo 100% con gel 2'/3' prima della salita e se lunga un altro a metà.

Bere è necessario solo per alcuni gel, in funzione di quanto sono ipotonici, isotonici ... e gellosi o liquidi per favorirne l'assimilazione. la tendenza comune è ormai quella di fare gel molto liquidi che non richiedono acqua. il tutto a discapito però delle dimensioni del pack e/o della qty di carbo contenuti. a favore però della facilità di assunzione in salita: assumere gel molto gellosi in salita è una sorta di tentativo di suicidio, a meno di non mollare proprio per il tempo necessario per berlo e per berci sopra acqua.

p.s. se la salita è molto lunga, almeno 1h, e si deve fare una cronoscalata e non si ha "tempo da perdere", anche prendere una c2max e un gel assieme, prima della partenza è una scelta ottima anche se sembra una pazzia. il gel è subito operativo e la c2max garantisce durata fino in cima. a discapito di un poco di digestione ma che nel caso particolare della c2max non è un problema.
 

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max_good
9 Gennaio 2010
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le c2max le ho usate per oltre un anno, sono barrette estremamente performanti e anche ad elevata qty di carbo.
per questa situazione sono la scelta migliore, escludendo i gel.
ma per una salita concordo 100% con gel 2'/3' prima della salita e se lunga un altro a metà.

Bere è necessario solo per alcuni gel, in funzione di quanto sono ipotonici, isotonici ... e gellosi o liquidi per favorirne l'assimilazione. la tendenza comune è ormai quella di fare gel molto liquidi che non richiedono acqua. il tutto a discapito però delle dimensioni del pack e/o della qty di carbo contenuti. a favore però della facilità di assunzione in salita: assumere gel molto gellosi in salita è una sorta di tentativo di suicidio, a meno di non mollare proprio per il tempo necessario per berlo e per berci sopra acqua.

p.s. se la salita è molto lunga, almeno 1h, e si deve fare una cronoscalata e non si ha "tempo da perdere", anche prendere una c2max e un gel assieme, prima della partenza è una scelta ottima anche se sembra una pazzia. il gel è subito operativo e la c2max garantisce durata fino in cima. a discapito di un poco di digestione ma che nel caso particolare della c2max non è un problema.

Che poi nel caso in questione si tratta di salita lunga in un giro di quasi 5h...
Quindi magnate!!!

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lucas.

Scalatore
17 Aprile 2008
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Coppi mythical
Io le barrette invece in bici proprio non riesco a buttarle giù... Ma è un problema generalizzato con i cibi solidi.
Se faccio giri lunghi e impegnativi, over 100 con D+ 2000, cerco di mangiare una colazione sostanziosa (latte, yogurt, fette biscottate con marmellata) un'ora prima di partire. Poi mi preparo dei paninetti fatti con una fetta di pan carrè tagliata a metà, e dentro ci metto marmellata, nutella, prosciutto cotto e maionese, prosciutto crudo... Mi programmo il tempo stimato dell'uscita e me ne faccio uno all'ora. In questo modo essendo piccoli ma nutrienti riesco comunque ad alimentarmi con cibi solidi. Oltre a ciò, grazie alla cognata ed a mio nipotino ho scoperto i meravigliosi fruttini plasmon. Me ne sono fatto fare una scorta di una quindicina: sono come dei gel, quindi riesco ad assimilarli molto facilmente, ovviamente non danno alcun supporto energetico, ma mi aiutano a curare l'alimentazione in bici. Tutto questo, abbinato ad un sorso d'acqua ogni 10-15 minuti mi è sempre bastato.
Poi però il 6 giugno ho deciso di fare il Colle dei Morti, 20 km al 7 % medio (http://www.strava.com/segments/1660294?filter=overall), la prima volta che lo affrontavo da quel versante, teoricamente il più facile. Attaccata la salita dopo 60 km, con un dislivello accumulato di circa 7/800 metri, fin da subito mi sono completamente mancate le gambe e sono andato in crisi. E mi ero alimentato come mio solito, sono abbastanza allenato ecc. Ho semplicemente patito un periodo di forte stress, unito ad un caldo molto fastidioso (27 gradi circa). Ho fatto la salita a 500 di VAM (mi sono comunque fermato lungo la salita una mezz'oretta, una volta in un bar e una volta a soccorrere un membro del forum che aveva forato). E' stato un calvario. Finita la discesa, dopo aver fatto 100 km, e me ne mancavano 30 di piano per arrivare a casa, mi è venuto un attacco di stomaco e ho dovuto farmi venire a prendere.
Da lì ho deciso di non fare più uscite del genere senza supporti energetici, così ho comprato dei gel della Enervit, un barattolo di polveri isotoniche da sciogliere in borraccia con maltodestrine e sali, che con il caldo estivo sono indispensabili, ed il tubetto enervit con le tavolette masticabili con carboidrati e vitamine. Fin'ora nelle uscite che sono seguite (non ho più fatto lunghi comunque) ho sfruttato solo i sali, il resto me lo porto dietro nel caso di una cotta improvvisa...
Resta il fatto che su una salita come quella da te descritta, di 17 km sì, ma con tempi di scalata di circa un'ora, a mio modo di vedere le cose è di fondamentale importanza alimentarsi bene, ma non sono così fondamentali prodotti a supporto energetico (a parte come ti dicevo le eventuali giornate storte, che prima o poi capitano a tutti). Soprattutto perchè vedendo su strava i giri che fai sei ben allenato, anche con i lunghi... Quindi per me è stato solo effetto placebo o-o
Mannaggia , ma che mi combini ? :mrgreen: Questo cmq è un caso un po' diverso. 120 km e 2000 dsl+ sono un'uscita "media" o medio lunga, ma non un lunghissimo. Certo fatta a 30 di media diventa impegnativa ma non ai classici 23-25 di media di un amatore.
Tu cmq ti sei avventurato su un over 2000 da 20 km con 60 km di pianura magari da solo prima e con il caldo ( anche io 2 settimane fa sotto ondata calda ho sofferto). E' un caso diverso perchè già 60 km di pianura possono risultare faticosi, poi mettiamoci il caldo, l'over 2000 e l'inadeguatezza dell'allenamento. Il panico e la mancanza di esperienza fanno il resto.
Diciamo che per un'ora di salita non serve nulla se non un Gel a metà, soprattutto se sei a tutta. Altrimenti serve aver mangiato precedentemente ed essere pieni di acqua.
Molto importante l'equilibrio idrosalino , fatto che sottovaluto spesso anche io un po' per noncuranza, un po' perchè sottovaluto il caldo o il kilometraggio ( >200 km). Spesso servirebbero una o due bustine di sali da versare nella borraccia in modo da non restare a secco negli ultimi 50 km di uscita dove la perdita di sale col sudore ( se eccessiva, ricordate Kiryenka all'ultimo Giro) può abbassare enormemente le prestazioni.
 

MBerge

Velocista
10 Luglio 2013
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Corsa: Caad12 Ultegra; Fondriest MAX Carb - mtb: Giant Terrago
Mannaggia , ma che mi combini ? :mrgreen: Questo cmq è un caso un po' diverso. 120 km e 2000 dsl+ sono un'uscita "media" o medio lunga, ma non un lunghissimo. Certo fatta a 30 di media diventa impegnativa ma non ai classici 23-25 di media di un amatore.
Tu cmq ti sei avventurato su un over 2000 da 20 km con 60 km di pianura magari da solo prima e con il caldo ( anche io 2 settimane fa sotto ondata calda ho sofferto). E' un caso diverso perchè già 60 km di pianura possono risultare faticosi, poi mettiamoci il caldo, l'over 2000 e l'inadeguatezza dell'allenamento. Il panico e la mancanza di esperienza fanno il resto.
Diciamo che per un'ora di salita non serve nulla se non un Gel a metà, soprattutto se sei a tutta. Altrimenti serve aver mangiato precedentemente ed essere pieni di acqua.
Molto importante l'equilibrio idrosalino , fatto che sottovaluto spesso anche io un po' per noncuranza, un po' perchè sottovaluto il caldo o il kilometraggio ( >200 km). Spesso servirebbero una o due bustine di sali da versare nella borraccia in modo da non restare a secco negli ultimi 50 km di uscita dove la perdita di sale col sudore ( se eccessiva, ricordate Kiryenka all'ultimo Giro) può abbassare enormemente le prestazioni.

Sisi mi rendo conto che il mio caso è un pò diverso... Ho fatto una fra le salite HC d'Italia e d'Europa. Comunque diciamo che ho patito sicuramente l'avvicinamento, perchè sono andato in crisi nei primi due chilometri di ascesa (su 20 :wacko:). Non ero da solo, ero con mio zio, e ad arrivare all'imbocco della salita avevamo 57 km, 700 metri di dislivello e una salitella di 3 km al 9 % medio, con un AV appunto all'imbocco della salita di 28/30 km/h.
Nonostante mi fossi alimentato come ho sempre fatto in precedenza, anche per giri più duri e lunghi, la crisi mi ha proprio stroncato. Ma purtroppo è stata colpa al 90 % dello stress (quando ti manca la testa secondo me in sport di fatica come il nostro è peggio di quando ti manca l'allenamento) ed in secondo luogo del primo forte caldo stagionale.
Il fatto che fosse un 2.000 (2.350 per la precisione) fa sì la sua parte, ma fino ad un certo punto. Ne ho già affrontati diversi e diverse volte, il pedalare a quelle quote non mi da il minimo scompenso (dote innata ci mancherebbe, non voglio assolutamente tirarmela, sono solo fortunato), non trovo alcuna differenza dal pedalare a 800 metri. Poi avevo già fatto un 2000 due settimane prima un pò meno impegnativo: 16 km all'8 % medio, con una vam di 1000, salvando un pochino la gamba, e tirando giusto gli ultimi due chilometri, perchè ero con il capo, meno allenato di me! :mrgreen: