Leggere i commenti all'articolo mi fa venir paura a mettere gli scarpini e uscire in strada... mamma mia che ignoranza e nessun ritegno a vomitare odio sui ciclisti nonostante l'articolo riguardi un ciclista che si è fatto male... fosse stato l'automobilista a essersi fatto male, ma in ospedale c'è Pozzovivo... Che poi, anche se fosse stato in mezzo alla strada o fosse passato con il rosso, cosa cambia??
Me ne sono andato da uno dei posti ciclisticamente peggiori d'Italia (Roma) per andare in un posto tra i ciclisticamente (e non solo) migliori in Italia (Bolzano). Le vacanze le trascorro solitamente sulle Dolomiti Venete. Quando ti arriva una macchina da dietro che la vedi sbucare con la coda dell'occhio 9 volte su 10 capisci se è straniera (massimamente tedesca viste le zone, ma anche croate, ungheresi, austriache) o italiana già prima di vedere la targa. Quelle straniere, quasi tutte, raramente ti passano più vicine di un metro, spesso di più. Quelle italiane praticamente mai. Targate Padova, Venezia, Milano, Roma, Bologna, Vicenza (cito quelle che bazzicano la zona) indifferentemente passano più vicino, per fortuna non tutte a sfiorarti proprio, ma sempre piuttosto vicino. Poi ci sono quelle che a 20 cm ti suonano per avvertirti (di solito sono le donne che suonano), però su al nord poche. Scorsa settimana mi ha suonato a 1 metro addirittura la corriera perchè non riusciva a passare. Da notare che ero sopra la striscia bianca laterale e di lì al guard rail c'erano non più di 10 cm, quindi già così rischiavo di toccarlo pedalando. Cuore in gola e quasi spostamento d'aria con quel clacson. Gli son corso dietro fino alla fermata che sapevo essere 500 metri dopo, urlandogli di tutto. Suonava perchè non riusciva a passare, è stata la sua risposta. Chissà dove pensava che potessi mettermi. Smaterializzarmi forse. Non si rendono nemmeno conto dell'effetto del clacson per chi non è al riparo dentro l'abitacolo. Il clacson di una corriera poi.