Dibattito proposte

Paolo Vitale

Apprendista Cronoman
11 Marzo 2008
3.543
246
Veronella (VR)
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Bici
Handbike
Sarò anche drastico, ma se uno viene beccato per doping a mio parere non deve più correre, in questo modo ci si penserebbe due volte prima di barare... e forse visto l'alto rischio si diminuirebbero i casi di doping...
 

VADABRUT

Maglia Iridata
7 Aprile 2006
14.774
9.988
57
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Bici
Tecnotrat
Credo che qui si potrebbero raccogliere proposte, critiche costruttive, suggerimenti e le relative discussioni su come affrontare le problematiche del doping.
Che fare?;nonzo%
Sono 15 anni che leggo proposte, interviste a dirigenti, DS, personaggi di ogni tipo, corridori in attività e/o che hanno già smesso, ho sentito le notizie della morte di vari atleti.....
sappiamo che il doping esiste da sempre ed è sempre più sofisticato.....però in 15 anni non è cambiato niente.....
Tante belle parole, tutti offesi e indignati ma tutti dal rivenditore di bombette a comprare il "volpezin", il "furbitrol", ecc.
E' una cosa radicata nella mente.....
Comunque, per il momento, secondo me chi viene pescato va radiato a vita, non deve più nemmeno giocare a biglie sulla spiaggia e in più va multato pesantemente.
Per chi invece smercia sostanze dopanti ci vorrebbe oltre alla pesante multa anche la galera.
 

Giancarla

Randonneur Hardcore
18 Aprile 2004
9.926
16
42
Carmagnola (TO)
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Secondo me, liberalizzare tutto. Non è una provocazione ma la mia idea. Si tratterebbe poi solo di dare veste ufficiale ad uno stato di fatto. L'attuale proibizionismo mi pare non serva assolutamente a nulla; credo che i casi eclatanti degli atleti pizzicati - in qualsiasi sport - siano solo la punta dell'iceberg. Io non ci trovo nulla di disdicevole nel voler portare il proprio corpo oltre il limite naturale; se lo si potesse fare alla luce del sole, tanto meglio, non ci sarebbe nemmeno più il problema dell'inganno.

Se invece si volesse davvero combattere il doping, cosa che adesso NON SI VUOLE fare, credo che l'unica soluzione sia la già suggerita radiazione a vita, non solo per il corridore ma per l'intera squadra ed i medici che la seguono. Così, dentro o fuori, per sempre, senza possibilii scappatoie, senza tanti ricorsi, appelli, controappelli. Altrimenti ci sarà sempre chi trova la via per aggirare le norme.
 

march

Apprendista Cronoman
28 Gennaio 2005
3.421
4
41
Ghezzano (Pisa)
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Io sarei per la radiazione a vita da tutte le cariche sportive (compresi DS e manager), senza prescrizione del reato.

Però, siccome come sappiamo tutti il doping è più avanti dell'antidoping, penserei a liberalizzare tutto, così sarebbero ad armi pari.

Poi però gli farei pagare le cure che dovranno avere a 40/50 anni....
 

pirobutirro

Pignone
24 Ottobre 2006
251
5
Roma
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Bici
Storck Scenario C 1.1
a me sembra incredibile che in caso di positività paghi solo il corridore. E' un lavoratore dipendente, per cui è anche il datore di lavoro che ne deve rispondere. Si chiama responsabilità oggettiva.
 

Ser pecora

Diretur
Membro dello Staff
16 Aprile 2004
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98
dove capita
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Io non ci trovo nulla di disdicevole nel voler portare il proprio corpo oltre il limite naturale; se lo si potesse fare alla luce del sole, tanto meglio, non ci sarebbe nemmeno più il problema dell'inganno.

Io credo che questo sia un punto importante. Anzi, quello fondamentale.
Invece che tutte le inutili pippe sui grammi e le regole Uci sui telai, il miglioramento della prestazione passa di qua.

Cambierebbe qualcosa se gli atleti non si dopassero? In fondo, una volta, da qualche parte, non lo facevano, o lo facevano diversamente, eppure in bici ci andavano lo stesso ed il pubblico li seguiva lo stesso.

Qual'è la necessità del doping? E' solo volontà di "imbrogliare" o fa parte dell'idea stessa di miglioramento legata allo sport?
Perchè se così fosse tutti i discorsi sulle radiazioni, le sanzioni, etc..a cosa servono?

Ricordiamoci che si dopano anche gli amatori, che non hanno alcuna "struttura" alle spalle.
 

VADABRUT

Maglia Iridata
7 Aprile 2006
14.774
9.988
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Bici
Tecnotrat
Io credo che questo sia un punto importante. Anzi, quello fondamentale.
Invece che tutte le inutili pippe sui grammi e le regole Uci sui telai, il miglioramento della prestazione passa di qua.

Cambierebbe qualcosa se gli atleti non si dopassero? In fondo, una volta, da qualche parte, non lo facevano, o lo facevano diversamente, eppure in bici ci andavano lo stesso ed il pubblico li seguiva lo stesso.

Qual'è la necessità del doping? E' solo volontà di "imbrogliare" o fa parte dell'idea stessa di miglioramento legata allo sport?
Perchè se così fosse tutti i discorsi sulle radiazioni, le sanzioni, etc..a cosa servono?

Ricordiamoci che si dopano anche gli amatori, che non hanno alcuna "struttura" alle spalle.
Non ho capito cosa vuoi dire.... scusami.... sei favorevole alla liberalizzazione del doping o no ?
 

mika

Pink makes you faster
9 Novembre 2007
20.549
1.301
San Giorgio di Nogaro (UDINE)
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Bici
BIXXIS "PRIMA XL"
Liberalizzare assolutamente no...sarebbe poi un costo che ricade sulla sanità, quindi su tutti, sarebbe come dire andate e suicidatevi, carne da macello. Verrebbero a mancare i valori fondamentali dello sport. Sarebbe una sconfitta come tante ce ne sono state anche in altri campi, vedi i condoni. Sarebbe legittimare un comportamento scoorretto sì..ma se insisti alla fine te la danno buona..
No liberalizzare no.
Radiazione a vita sì, senza sconti. I corridori devono sempre sapere quello che assumono, e devono pretendere di saperlo. E se frodano..pagheranno.
 

Ser pecora

Diretur
Membro dello Staff
16 Aprile 2004
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dove capita
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Non ho capito cosa vuoi dire.... scusami.... sei favorevole alla liberalizzazione del doping o no ?

In linea di massima no.
Però se siamo convinti che il doping sia la "naturale evoluzione dello sport" il problema è un non problema...

Credo che il confine tra ciò che è doping e ciò che non lo è debba essere chiaro aldilà delle liste dei prodotti proibiti, che appunto saranno sempre in ritardo rispetto quello che si utilizza.

E' un confine sottile quello tra il doping e "il lecito".
Tanto per fare un esempio (senza polemica): ho letto di Giancarla che per fare le sue randonnée prende l'Aulin per non sentire il dolore alle gambe. E lei non è un pro. Non ha medici, federazioni, etc. alle spalle.

Ormai anche solo la mentalità "dell'integrazione" è anni luce di distanza da quella che c'era anche solo 15 anni fa.
La mentalità alla base è la stessa?

Secondo me già rispondere a questa domanda non è facile.
 

penultimo

Gregario
23 Settembre 2008
528
29
PISA
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Bici
.
Liberalizzare ? Direi di no .... dai volgiamo assistere a gare di manzi ( tipo quelli di mr.olimpia su Italia1, avete visto che roba... fanno pena) su due ruote?
La parola magica è R-A-D-I-A-Z-I-O-N-E.
Con sanzioni amministrative accessorie.
Ribadisco anche la proposta di una fideiussione adeguata sottoscritta dalle squadre a favore del CONI a garanzia della "pulizia" dei corridori.
 

penultimo

Gregario
23 Settembre 2008
528
29
PISA
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Bici
.
...completo il messaggio.

Praticamente dobbiamo rendere le squadre responsabili per il loro corridori, così avranno tutto l'interesse a controllare chi fanno correre.
Non come adesso dove la squadra sembra sempre che non c'entri un caxxo.
 

VADABRUT

Maglia Iridata
7 Aprile 2006
14.774
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Bici
Tecnotrat
Ormai anche solo la mentalità "dell'integrazione" è anni luce di distanza da quella che c'era anche solo 15 anni fa.
La mentalità alla base è la stessa?

Secondo me già rispondere a questa domanda non è facile.
No, è proprio quello che penso anch' io, l' idea diffusa tra chi fa sport è che sia necessario assumere qualcosa per integrare, per rendere di più ecc....... e non va bene.
 

Giancarla

Randonneur Hardcore
18 Aprile 2004
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Carmagnola (TO)
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Cambierebbe qualcosa se gli atleti non si dopassero? In fondo, una volta, da qualche parte, non lo facevano, o lo facevano diversamente, eppure in bici ci andavano lo stesso ed il pubblico li seguiva lo stesso.

Non so... Per me più che una questione di imbroglio è un po' un modo di vedere lo sport. Quello che mi affascina della bici, come della corsa, è l'"estremo", inteso non come pericolo, ma come capacità del corpo di sopportare una fatica che, per il comune sentire, è "esagerata". Si può spingere il limite già molto avanti con l'allenamento e con una buona base di partenza, ma, ripeto, non trovo né assurdo né disdicevole che quel limite venga superato con l'aiuto di sostanze esterne, che certo non annullano la fatica, anzi. Per me la prestazione eccellente di un atleta che assume determinate sostanze è e resta una prestazione eccellente, punto. E non esiterei a provare io stessa, se solo già avessi la buona base, anche non in una gara, ma in una prova tutta mia.

Forse il doping legale sarebbe anche più controllato dal punto di vista medico, non so, forse si arginerebbe un po' il fai da te che comunque esiste nonostante tutti i divieti. Un po' come le case chiuse: la prostituzione è un dato di fatto e non c'è nulla di male in quest'attività, solo che in un Paese ipocrita e bacchettone si preferisce vietare e far finta che non esista, costringendo chi la esercita a star sul ciglio di una strada anziché riconoscerne diritti e doveri e dare un minimo di tutela, anche sanitaria. Però così, chi di dovere si scarica la coscienza: "Io l'ho vietato, poi non è colpa mia se succede lo stesso". Bella figura senza impegno...
 

Ser pecora

Diretur
Membro dello Staff
16 Aprile 2004
22.747
22.883
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dove capita
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La parola magica è R-A-D-I-A-Z-I-O-N-E.

Parola magica su cui però nutro parecchi dubbi.
Non tanto per l'eventuale efficacia, ma per un semplice motivo:

quanti di voi credono ai controlli?

quanti di voi pensano che i "beccati" vengano beccati solo quando "serve"? Spesso più per ragioni "politiche" che altro...

Io non nutro dubbi sull'onestà di chi lavora in laboratorio e fa le analisi, ma se il doping è un problema di "sistema", chi mi dice a quale livello si arriva nella copertura della cosa?

Io credo che già ora, se fosse solo un problema di beccare il corridore che fa le cose da solo e sanzionarlo tutto funzionerebbe.